[batigol]

La cosa piu importante è che siamo qui a parlarne tutti insieme appassionatamente………………………..Miglior modo per crescere penso non esista, credo che questo debba essere lo spirito giusto per riuscire ad esprimere le nostre emozioni. un saluto fraterno a tutti duilio tacchi

[emmeti71]

Concordo con Mabriola Trasmettere un’emozione è un traguardo difficile da raggiungere per chiunque. Se un fotografo ci riesce ha raggiunto l’apice. Ma qual’è una foto in grado di trasmettere una emozione? E’ quella, secondo me, in cui il fotografo è riuscito a entrare in simbiosi con il soggetto della foto. E per soggetto intendo un panorama, un fiore, un insetto, un animale, una persona, una folla.. qualsiasi cosa… La tecnica può aiutarci a confezionare l’abito, l’attrezzatura (IMHO – a parte campi specifici) molto meno. Per fortuna la bellezza è soggettiva, e il modo di fare fotografie anche.

[giack]

Originariamente inviato da batigol: La cosa piu importante è che siamo qui a parlarne tutti insieme appassionatamente………………………..Miglior modo per crescere penso non esista, credo che questo debba essere lo spirito giusto per riuscire ad esprimere le nostre emozioni.

Parole sante.Ringrazio te,Lidia (autrice del post)Fireblade (di cui condivido ogni virgola di cio’ che ha scritto) e tutti gli altri per questa interessantissima discussione.

[lidiapoe]

Originariamente inviato da brained: E’ bello leggere tante belle parole su questo post, poi però si sfoglia il forum e si inizia a leggere… “I bianchi sono bruciati..” “Non c’è dettaglio nelle ombre…” Io avrei usato quel diaframma perchè col flash che si calcola con la radice quadrata di cippa per lippa… E allora? Proviamo a leggere davvero questo topic e a mettere in atto ciò che si legge più o meno velatamente tra le righe. Ben vengano le idee altrui e le proposte altrui ma commenti come “Io avrei fatto così” sono del tutto inutili, in quanto in primis la foto (si presume e si auspica) è stata pensata da chi l’ha scattata, pertanto se l’autore ha fatto determinate scelte, è bene commentare su quelle, non su quello che si sarebbe potuto fare… Anche io avessi avuto 3 palle sarei stato un flipper magari….

Io spero che questa discussione non sia un contenitore di tante belle parole, ma un luogo di riflessione. Non c’è la pretesa di insegnare nulla, di lanciare idee tantomeno quella di trovare una soluzione al perchè è più difficile fare una fotografia che emozioni piuttosto che una fotografia perfetta, non c’è neanche la pretesa di dettare le linee di condotta per capire quale sarà il modo futuro più corretto per rispondere ai quesiti su questo forum, o per ascoltarli. c’è solo l’umiltà di guardarsi dentro e di scegliere la strada giusta per esprimere la nostra voglia di creare,per sentirsi soddisfatti fino in fondo del proprio lavoro e saperlo condividere. Questa probabilmente presuppone l’umiltà e la voglia di imparare, di ascoltare e di vedere come se fosse il primo giorno della nostra vita con la stessa avidità. Missione impossibile? forse, ma ogni tanto fa bene guardarsi indietro per fare un passo avanti 😉

[Superkat]

Discorso molto interessante e difficile da sviscerare in poche parole, ma mi faceva piacere dire la mia. Proprio oggi pensavo a questo, mentre rispondevo ad un messaggio privato. Ragionavo sul perché si fotografa. Non posso conoscere le motivazioni di tutti, ma pensavo alla mia, e credo a quella di molti. La voglia di sottrarre un attimo al tempo. Un viso, un fiore o qualsiasi altra cosa che mi suscita un’emozione che vorrei ricordare negli anni. Se poi anche chi le guarda capisce ho fatto l’amplein. Credo quindi che oltre agli occhi serva lavorare di pancia, d’istinto. Questo è stata la mia spinta iniziale quando ero ancora bambina e rubavo la macchina di mio padre. Fotografavo, scattavo senza capirci niente di diaframmi, pp, tempi, iso e così via. Le mettevo a fuoco e questo era la cosa giusta per me, allora. Ora che sono più grandicella ho capito che ci vuole anche tecnica, per migliorare un’immagine che ai nostri occhi era già buona. Per quanto riguarda l’attrezzatura puoi avere anche l’ultimo modello uscito, ma se non hai la fantasia rimarrà solo uno scatto nitido. Per finire io mi sono iscritta a questo sito per tre motivi principalmente: – imparare qualcosa di nuovo guardando le foto degli altri, s’impara sempre qualcosa; – avere dei commenti costruttivi alle mie foto, perché fin che le fai vedere ad amici e parenti saranno sempre bellissime; – e per migliorarmi nella tecnica Spero di essere stata chiara, ma scrivo di getto e di pancia… Ciao a tutti. [lo] Katy

[rpiccioli]

.. sono cresciuto in un ambiente musicale, sono stato musicista professionista per un po’ di tempo. L’inizio è sempre un casino .. ci si ritrova alla 2 lezione teorica e pratica a cercare di capire cosa cavolo sono quei punti sul pentagramma, che suono dovrebbe essere… e come fai a distinguerlo da quello accanto .. la gestione del tempo, esattamente come tempo e diaframma in un corpo macchina… Poi arrivi alla 20sima lezione.. inizi a capire qualcosa.. passi davanti ad un negozio di strumenti musicali, hai la tua batteria, trovi modelli bellissimi in vetrina.. entri .. cerchi di darti un tono, cerhi di dare consigli su chi vedi che deve scegliere la sua prima batteria. Poi continui.. anni dopo .. leggi la musica, la leggi alla svelta. Sei bravino, non c’e’ che dire.. inizi a farti strumenti migliori, inizi a suonare su un palco, inizi ad incidere.. qualcuno dice che sei bravo. Alla fine diventi professionista, leggi la musica, ti confronti, soprattutto la interpeti, dai il tuo accento, ci metti il tuo suono, inizi a lavorare, a guadagnare, guadagni in soldi ma sopratutto in soddisfazioni personali. Smetti anche di consigliare strumenti a destra e a manca.. ti rendi conto che si riesce a tirare fuori un suono gradevole anche da una bateriadi pentole. Sostituiamo ora. Ti piace fare foto, ascolti piu’ consigli possibili, sei su un forum bellissimo, ti consente di imparare tanto… Poi prosegui il tuo cammino, inizi a capire la luce, come alla 20ma lezione, scatti.. scatti… inizi a capire qualcosa di diverso dallo scattare in automatico, consigli macchine a coloro che ne sanno meno di te… inizi anche a fare battute per sapere il perche’ la 400d sottoespone e ci scherzi molto sopra… Tempo dopo continui ormai gli scatti sono migliaia, molti sono buoni, inizi ad essere bravino.. vuoi sempre il massimo della macchina fotografica. Non dico che diventi un professionista, ma ti levi soddisfazioni, ma ti rendi conto che riesci a tirare fuori ottimi scatti anche con una 10d o anche meno. Hai l’emozione nel’inquadratura. ora aggiungiamo qualcosa in piu’, facciamo un grande passo indietro, torniamo all’inizio.. seguiamo l’iter .. mettiamoci l’emozione in tutti gli scatti che compi, dal primo al’ultimo. Ecco la fotografia. L’emozione del primo scatto, l’emozione e la bravura in ogni scatto successivo. Ora mi considero canoniano grazie a voi, e grazie a lidia per l’opportunità di questa riflessione.

[austriaco]

Devo dire che avete tutti speso delle belle parole riguardo alla magia che risiede in una fotografia, ognuno con una sua interpretazione nel tentativo di svelare come arrivare a comporre una foto che faccia veramente la differenza, che ti entri nel cuore. Vi racconto una storia. Quando avevo piü o meno 15 anni spesso mi capitava di incontrare un buffo signore dalla barba e capelli lunghi in giro per i nostri paesetti di montagna armato di macchina fotografica. Lo vedevo spesso a fotografare di qua e di lä e mi chiedevo sempre -ma che cavolo fotografa questo! cosa c´e´ di interessante tra queste case vecchie, marcie e decadenti!- Una mattina uscii di casa per andare a scuola e lo trovai proprio li´, davanti alla mia porta che fotografava luscio della casa di fronte alla mia, lo salutai e guardai dritto nel punto dove stava scattando la sua foto….niente di interessante per me, sono 15 anni che vedo ogni giorno questa casa di fronte. Qualche anno dopo senza saperlo capitai in una sua esposizione fotografica e cosa vidi?! proprio quella foto, quell´immagine che io vedevo ogni giorno, quella porta di fronte alla mia, vecchia di 100 anni con la sua finestra ancora piü vecchia, usurata dal tempo, immobile, stampata in bianco e nero… ma non era piü lei…era cambiata, era forte adesso, sembrava che parlasse, che piangesse, che ridesse di tutti i suoi anni e di tutto quello che il tempo le avesse portato, delle sue guerre, delle storie di chi ci abitava, delle morte e della vita. Sono cresciuto con quella fotografia nel cuore. Non sö spiegarvi il perche´ ma questa e´ la magia di una fotografia. Per arrivare a fare una fotografia cosi´ ho bisogno di imparare la tecnica, di sapere che un determinato soggetto acquista forza se fotografato in una tale posizione, il tempo, il diaframma, la luce. ho bisogno della tecnica e l´esperienza sufficente e fonderla, in pochi secondi, al sentimento che mi ha spinto in quel momento a scattare, e delle regole, che proprio in questo momento vado ad infrangere perche´ sono diventate solo un punto di vista. [lo] Manuel

[max59]

Bella storia! Quoto pienamente, ma faccio una distinzione tra la tecnica necessaria a scattare una foto (inquadratura, tempo diaframma, luce) e la supertecnica dell’obiettivo o del corpo macchina o dell’accessorio o della postproduzione che forse, e dico forse, ci fanno perdere di vista, sia al momento dello scatto, sia al momento della visione della foto, il cuore, il sentimento…e forse allora la foto corre il rischio di diventare una fredda esibizione di tecnica e prefezione, che, per carità, può essere a pieno titolo una forma di espressione artistica, ma non si sovrappone più al senso originale. Max

[lidiapoe]

Sono contenta che questo post abbia invogliato un pò a riflettere insieme, ed ancora mi domando però: Ma non è che forse siamo troppo attratti dalla meccanica piuttosto che dalla tecnica? Un obiettivo è meccanica, ed è necessario, ma un fotografo bravo ha la sapienza tecnica dell’inquadratura, dell’efficacia e dell’immediatezza dello scatto. Perchè ho la sensazione che forse questa ci attragga meno? perchè difficilmente leggo pochi interventi che chiedono come fare questo? non sarebbe giusto fare uno sforzo in questo senso e forse allora è là che stà il segreto del gusto di fare uno scatto?

[doctorcasper]

Mi sento di provare a dare una risposta, almeno per quanto riguarda l’inquadratura. Con lo sviluppo del digitale, il primo pensiero che viene è quello di non curare eccessivamente l’inquadratura, “tanto poi la sistemo a casa” con un qualsiasi software di PP. In questo senso tornare alla pellicola aiuta sicuramente a riflettere maggiormente prima di scattare, valutando diverse possibili inquadrature e possibilità.

[xilvia]

io credo che servano entrambi: tecnica e cuore. alle volte (credo il più delle volte!) per me prevale il cuore. e poi mi arrabbio perchè non ho usato a sufficienza la testa e il risultato poteva essere migliore. altre volte cerco di usare più la testa. penso alle foto già viste che ho ammirato e che mi hanno colpito e che il soggetto che ho davanti mi richiamano in qualche modo alla memoria: beh per me questa seconda modalità non funziona. MAI. qualla che esce non è la mia foto. usare la tecnica per far parlare il cuore, direi. non la tecnica fine a se stessa. ma se la tecnica non diventa parte di noi, forse il cuore parlerà come vogliamo una volta ogni tanto, per caso. per il miglioramneto dell’attrezzatura, almeno per me, non è ancora tempo. già ciò ste 2 variabili da gestire! un saluto a tutti!

[Autore]

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