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Gennaio 7, 2015 alle 12:23 am #1821747Luca LupiPartecipante
Mi dispiace che tu l’abbia presa sul personale, ti assicuro che non era mia intenzione urtare la tua suscettibilità con il maiuscolo, quindi mi scuso, ma è che leggendo il tuo commento:
[quote=”Mullahomark86″ post=647808]Se tu avessi messo a fuoco manualmente sull’infinito staremmo a parlare di tutt’altra foto. Riprova appena puoi. Con la strumentazione in tuo possesso non riuscirai a fare di più in termini di ingrandimento ma l’orografia lunare la lasciamo al nostro Ennio 🙂 [lo][/quote]
… mi sembrava di aver capito che stessi dando indicazioni secondo cui rifacendo la foto semplicemente posizionando la MAF in manuale sull’infinito ne sarebbe uscita tutta un’altra foto, forse ho capito male io.
Torno nel mio angolino va….
P.S. “didatticamente” i dati di scatto e l’obiettivo usato sono nel primo post del topic. e l’obiettivo è economico, ecco perché ne ho parlato.
Tolgo nuovamente il disturbo, chiedo scusa.Gennaio 7, 2015 alle 12:34 am #1821748Mullahomark86PartecipanteLuca, non me la sono affatto presa. Quello che ancora non ho capito è perchè, mettendo a fuoco su infinito, un soggetto all’infinito non dovrebbe venire a fuoco. Rimango comunque assolutamente convinto di ciò che ho scritto [lo]
Gennaio 7, 2015 alle 12:44 am #1821749Luca LupiPartecipante[quote=”Mullahomark86″ post=647824]Luca, non me la sono affatto presa. Quello che ancora non ho capito è perchè, mettendo a fuoco su infinito, un soggetto all’infinito non dovrebbe venire a fuoco. Rimango comunque assolutamente convinto di ciò che ho scritto [lo][/quote]
Purtroppo, a discapito dei tuoi auspici didattici, non si può rispondere a questa tua domanda prescindendo dal tipo di attrezzatura utilizzata.
Se si usa attrezzatura professionale forse il posizionamento del fuoco fisso su infinito può essere il punto di partenza, non lo so. Ennio forse che è più che competente in merito potrà corroborare questa ipotesi o meno.
Utilizzando un Tamron 70-300 invece se metti a fuoco su infinito e ti disinteressi del resto ti esce fuori un’altra foto come quella del topic in cui scriviamo.
Credo, posso solo supporlo, che sia perché in una tale tipologia di obiettivo l’indicazione di infinito (quando c’è, perché a volte c’è solo il fondo scala) non sia del tutto precisa e vada a sforare nel margine di oltrefuoco.Ora, se vogliamo partire dalla pura teoria possiamo prenderla larga quanto vuoi, ma alla finese vuoi dare una mano devi arrivare all’attrezzatura che – e lo sappiamo dal primo post – usa l’utente in questione, ed è un benedetto 70-300 Tamron.
E con quell’obiettivo, te lo assicuro, il tuo consiglio di rifare la foto semplicemente posizionando la MAF su infinito, perdonami, ma non era appropriato.“Didatticamente” deve curare minuziosamente la messa a fuoco, con live view, con live view in manuale o con l’autofocus, come gli pare, ma non può affidarsi all’indicazione di infinito.
Poi deve curare anche il resto, ovvero cavalletto (e in questo caso disattivare l’eventuale VC), scatto flessibile, magari blocco dello specchio (se la 1200d ce l’ha) e trovare il giusto compromesso tra diaframma (5,6 è troppo aperto per quell’obiettivo, che dà il meglio tra f8,0 e f11) tempo di scatto e sensibilità ISO che è sempre meglio tenere a 100, purché questo non richieda di abbassare i tempi sotto 1/80 e a quel punto si rischia il mosso perché la luna eppur si muove
[lo]Gennaio 7, 2015 alle 1:00 am #1821750Mullahomark86PartecipanteLuca, non voglio accanirmi, cercherò solo di spiegarmi meglio di come ho fatto finora. La mia domanda resta ancora inevasa perchè forse è stata male interpretata.
Questo benedetto tamron ce l’ha una scala delle distanze? Se ce l’ha è molto probabile che il disegnino dell’infinito (l’8 rovesciato) non corrisponda effettivamente all’infinito, ma ad un “oltre infinito” che condurrebbe a un fuori fuoco. Ma è probabile anche che ci sia una lineetta che congiunge il disegnino dell’infinito con un punto della scala delle distanze. Il mio sigma economico funzionava così. E se mi posizionavo sull’estremità della lineetta ero sicuro di essere con la messa a fuoco sull’infinito e tutti i soggetti sufficientemente lontani (all’infinito) sono sempre venuti, ovviamente, a fuoco.Gennaio 7, 2015 alle 1:01 am #1821751LuppoloPartecipanteLuna piena: macchina in M, f11, iso 200, tempo 1/200
Blocco specchio sicuramente, autoscatto 10 secondi può bastare
Messa a fuoco manuale in liveview con zoom 10xGennaio 7, 2015 alle 1:08 am #1821752Luca LupiPartecipante[quote=”Mullahomark86″ post=647826]Luca, non voglio accanirmi, cercherò solo di spiegarmi meglio di come ho fatto finora. La mia domanda resta ancora inevasa perchè forse è stata male interpretata.
Questo benedetto tamron ce l’ha una scala delle distanze? Se ce l’ha è molto probabile che il disegnino dell’infinito (l’8 rovesciato) non corrisponda effettivamente all’infinito, ma ad un “oltre infinito” che condurrebbe a un fuori fuoco. Ma è probabile anche che ci sia una lineetta che congiunge il disegnino dell’infinito con un punto della scala delle distanze. Il mio sigma economico funzionava così. E se mi posizionavo sull’estremità della lineetta ero sicuro di essere con la messa a fuoco sull’infinito e tutti i soggetti sufficientemente lontani (all’infinito) sono sempre venuti, ovviamente, a fuoco.[/quote]
Avrai avuto un esemplare particolarmente preciso.
Uno spostamento infinitesimale della ghiera rispetto al reale punto corrispondente all’infinito può non essere visibile agli occhi di chi muove la ghiera ma si traduce in risultati pessimi in scatto.
Ecco perché è meglio spendere due parole per consigliare di prestare minuziosa attenzione anche alla messa a fuoco piuttosto che limitarsi a dire di rifare la foto solo impostando la maf su infinito, su un obiettivo del genere, capisci?Gennaio 7, 2015 alle 1:27 am #1821754Mullahomark86PartecipanteLuca da come eri partito sembrava volessi negare un principio incontrovertiblie.
Che la messa a fuoco debba essere curata minuziosamente in foto come questa è poco ma sicuro, ognuno trova il metodo che gli è più congeniale. Il mio era un consiglio per velocizzare alcune procedure, non per presentare la panacea per foto astronomiche. Purtroppo a volte è vero che non ci si può fidare nemmeno della proprio attrezzatura (un gran peccato) e allora o si va per tentativi o si usano strade alternative, come il live view (io per esempio del mio occhio non mi fiderei mai 🙂 ). Se Giuseppe noterà che il suo obiettivo non è suo amico nell’indicazione delle distanze, allora ha già a disposizione altri validi consigli 🙂 [lo]Gennaio 7, 2015 alle 1:42 am #1821755Luca LupiPartecipante[quote=”Mullahomark86″ post=647830]Luca da come eri partito sembrava volessi negare un principio incontrovertiblie.[/quote]
Ero stato troppo sintetico, mea culpa, era necessario spiegare meglio il concetto come è poi avvenuto.
Quanto al principio incontrovertibile, a mio modo di vedere sarebbe tale se fosse applicabile universalmente alla fattispecie a prescindere da qualsiasi fattore.
Poiché invece, per i motivi già più che esaustivamente esposti, in questo caso non lo è, non lo definirei così, e sicuramente non lo riterrei una base sufficientemente valida per “velocizzare alcune procedure” perché data la platea cui si rivolge questo forum, perché un consiglio si riveli efficace deve sempre tenere conto dell’attrezzatura che usa il destinatario. 😉Gennaio 7, 2015 alle 2:17 am #1821756Mullahomark86Partecipante[quote=”Lookaloopy” post=647831] Quanto al principio incontrovertibile, a mio modo di vedere sarebbe tale se fosse applicabile universalmente alla fattispecie a prescindere da qualsiasi fattore.
Poiché invece, per i motivi già più che esaustivamente esposti, in questo caso non lo è, non lo definirei così, e sicuramente non lo riterrei una base sufficientemente valida per “velocizzare alcune procedure” [/quote]:O
Gennaio 7, 2015 alle 2:56 am #1821764reynoldsPartecipanteSecondo me c’è da prendere anche in seria considerazione le condizioni del cielo (seeing) al momento dello scatto, cosa importantissima infotografia astronomica.
Sulla Luna piena di solito il seeing può quasi sempre andare bene,ma non vorrei che Giuseppe avesse beccato la classica serata “sfigata”, può succedere.
I parametri di Filippo vanno benissimo, aggiungerei però la misurazione Spot puntando il punto singolo AF possibilmente su una zona chiara del nostro satellite.
Non conosco le potenzialità dello zoom Tamron, ma è risaputo che gli zoom alla massima focale non offrono prestazioni ottimali.
La foto in oggetto è palesemente sfuocata, per cui Giuseppe al prossimo tentativo otterrà sicuramente risultati migliori attenendosi a quanto indicato su questo topic.Gennaio 7, 2015 alle 3:50 am #1821767LuppoloPartecipanteLa misurazione spot non serve, in realtà, perché non mi serve una lettura. So già qual é la luminosità della luna piena e so che devo usare diaframma f/11 e tempo pari a 1/ISO
Gennaio 7, 2015 alle 10:52 am #1821778Luca LupiPartecipanteConcordo, con luna piena la regola citata da Filippo è valida, se ci si volesse cimentare con altre fasi lunari – che fra l’altro offrono la possibilità di ottenere risultati più gradevoli – bisogna cercare la giusta coppia tempo/diaframma sfruttando la modalità manuale.
Lo spot di misurazione non mi è mai tornato molto utile perché il cerchio che indica l’area di misurazione a 300 mm risulta ancora più grande dell’intero disco lunare…Gennaio 7, 2015 alle 12:27 pm #1821780valeriobryPartecipante[quote=”Lippolo” post=647839]La misurazione spot non serve, in realtà, perché non mi serve una lettura. So già qual é la luminosità della luna piena e so che devo usare diaframma f/11 e tempo pari a 1/ISO[/quote]
F/11 ok, non conoscevo la regola dei tempi = 1/ISO. Ci devo provare.Gennaio 7, 2015 alle 4:34 pm #1821796firstFTBPartecipanteNon ho capito la regola, Mi ricorda la regola del 16 (da usare col sole a picco). in che casi si può usare?
Gennaio 7, 2015 alle 4:44 pm #1821798Luca LupiPartecipanteLa “regola” se così la vogliamo chiamare è impostare la macchina in M, chiudere il diaframma a F11, e impostare un tempo di scatto pari a 1/ISO (se usi 100 ISO 1/100, se usi 200 ISO 1/200 e così via).
E’ una regola utilizzabile con successo con la luna piena, perché in condizioni normali la luminosità riflessa dall’astro va d’accordo con queste impostazioni. -
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