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La regola dei terzi o dei 5/13?

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  • #1649217
    EddieNeo
    Partecipante

    Ciao a tutti, sto imparando piano piano alcune regole della fotografia. Una delle prime (e apparentemente delle più semplici) è quella dei terzi. Ma ecco che mi imbatto in un articolo che, citando Feininger (che ancora non conosco ma ho capito che qui è tenuto molto in considerazione), parla della regola dei 5/13… Che ne pensate? Per quel che mi riguarda, al mio livello 1:3 o 5:13 l’è istess 😀 p.s.: ma nessuno ha mai pensato di scansionare e megauploadare Feininger [fis] http://www.latente.it/il-falso-mito-della-regola-dei-terzi/

    #1649222
    EddieNeo
    Partecipante

    L’occhio del fotografo è stato venduto un mese fa sulla baya per 4,8€ :~(

    #1649223
    GianMauro
    Partecipante

    5/13 mai sentita la regola dei terzi è facile intuitiva funzionale l’alternativa può essere la sezione aurea e la spirale aurea più particolari ma altrettanto funzionali ciao

    #1649240
    Franco
    Partecipante

    [quote]Originariamente inviato da EddieNeo: Ciao a tutti, sti imparando piano piano alcune regole della fotografia. Una delle prime (e apparentemente delle più semplici) è quella dei terzi. Ma ecco che mi imbatto in un articolo che, citando Feininger (che ancora non conosco ma ho capito che qui è tenuto molto in considerazione), parla della regola dei 5/13… Che ne pensate? Per quel che mi riguarda, al mio livello 1:3 o 5:13 l’è istess 😀 p.s.: ma nessuno ha mai pensato di scansionare e megauploadare Feininger [fis] http://www.latente.it/il-falso-mito-della-regola-dei-terzi/ 5:13 è uno dei numeri che fanno parte delle combinazioni della sezione aurea…… si tratta di un’alternativa alla regola dei terzi, molto meno intuitiva, con effetti molto vicini alla regola dei terzi (a livello di benefici percettivi da parte dell’osservatore). è utile conoscerla, ma non ti far troppi problemi sull’applicazione…… ne avevamo discusso in passato…..

    #1649249
    GianMauro
    Partecipante

    ma 5/13 in che cosa consiste? non mi sembra che abbiano a che fare, almeno per come la conosco io, con la sezione/spirale aurea. EDIT: soluzione trovata scusate la domanda inutile

    #1649254
    EnricoX
    Partecipante

    0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 Sono i primi numeri della serie di Fibonacci, ove ogni numero è sempre la somma dei due che lo precedono. Il matematico individuò in questa successione un rapporto con gli sviluppi armonici naturali, la regola dei terzi è una semplificazione delle regole auree ai fini compositivi e tali regole auree hanno rapporti (che non so e non ho approfondito) con questa serie. Oltre non saprei, ma alla fine 5 nel 13 ci sta “quasi” 3 volte, quel quasi matematicamente fa tutta la differenza del mondo, fotograficamente molto meno. [lo]

    #1649257
    Anonimo
    Ospite

    Qui, ad un certo punto, si parla della sequenza di Fibonacci: http://www.maxartis.it/phpbb_forum/viewtopic.php?t=3137

    #1649258
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da EnricoX: Oltre non saprei, ma alla fine 5 nel 13 ci sta “quasi” 3 volte, quel quasi matematicamente fa tutta la differenza del mondo, fotograficamente molto meno. [lo]

    si, infatti……. fotograficamente è meno importante l’avevo approfondita nella pittura, ora non l’applico piu’ anche se mi rendo conto di averla sempre in mente…. personalmente trovo, all’opposto, con maggiore attrattiva le combinazioni strette, quindi opposte alla sezione aurea se consideriamo in mezzo la regola dei terzi, che come ricorda Enrico, è una semplificazione, un modo per applicare la sezione aurea senza riflettere troppo sul soggetto…….. la regola dei terzi s’impara e applica molto velocemente. stavo cercando il topic dove ne avevamo parlato…….. dopo aver sfogliato diverse pagine, l’ho trovato…… era in evidenza!!! (?) forum_forum.asp?forum=4&section=71&post=433397

    #1649260
    nixray
    Partecipante

    Il formato delle reflex: 3/2 = 1.5 (oppure 36mm/24mm, oppure secondo la regola dei terzi dividi un lato in 3 parti e metti il soggetto dopo 2 di queste 3 parti) è praticamente quasi identico al valore della sezione aurea. 13/5 = 2.6 (n) Non mi pare proprio che questo rapporto assomigli a quello della sezione aurea ;hm Sarà pure interessante, ma non ha niente a che vedere con la sezione aurea, che dovrebbe essere 1,6180 IMHO.

    #1649263
    EddieNeo
    Partecipante

    Ecco, se lo sapevo me ne stavo zitto 🙂 dal cinese si passa ora all’arabo… …seriamente parlando, grazie per i vostri interventi. [lo]

    #1649287
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da nixray: Il formato delle reflex: 3/2 = 1.5 (oppure 36mm/24mm, oppure secondo la regola dei terzi dividi un lato in 3 parti e metti il soggetto dopo 2 di queste 3 parti) è praticamente quasi identico al valore della sezione aurea. 13/5 = 2.6 (n) Non mi pare proprio che questo rapporto assomigli a quello della sezione aurea ;hm Sarà pure interessante, ma non ha niente a che vedere con la sezione aurea, che dovrebbe essere 1,6180 IMHO.

    ciao Nix è proprio un modo diverso di applicare la regola, ma il risultato, spesso è simile….. non uguale però…. 5+8=13 13 sono le parti in cui và suddiviso il fotogramma, la linea di divisione spezza in due il fotogramma è và posta lasciando da una parte 5 e dall’altra 8 sezioni, sia in orizzontale che in verticale………. continuando verrà a formarsi una spirale che si avvita su se stessa…. da notare che il formato solitamente utilizzato per la stampa è due terzi, quindi la regola dei terzi è più’ adatta a questo formato, mentre la sezione aurea adattata al formato 2/3 a volte, come avevo già fatto notare nell’altro post, allinea le parti fondamentali della scena come avviene con la regola dei terzi [lo] [lo]

    #1649309
    bepoc
    Partecipante

    Questo dibattito ricorda quelli accesissimi sulle vitù della focale 100mm, piuttosto che 135mm, nei ritratti. Quel 30% di differenza nelle focali sembrava cambiare il mondo. Questo non ha ancora assunto gli stessi toni partigiani, ma forse ci arriverà.

    Da: EddieNeo Per quel che mi riguarda, al mio livello 1:3 o 5:13 l’è istess

    Non solo per quanto Ti riguarda. Questo è uno dei dipinti più famosi al mondo. [IMG]public/imgsforum/2011/5/gioconda2.jpg[/IMG] Come si vede il centro di attenzione, l’occhio più vicino allo spettatore, non è posto all’intersezione dei terzi ma è centrato con precisione. Ancor più del famoso orrizonte al mare. Quest’immagine sarebbe criticatissa sul Forum. Se non fosse vietato spacciare opere d’altri per proprie farei la prova. Una cosa che trovo strana è la seguente: Il comportamento di chi crede di migliorare le proprie fotografie acquistando attrezzature sempre più nuove e sempre più costose è spesso stigmatizzato con la lapidaria frase: “la fotografia la fa il fotografo non l’attrezzatura.” L’analogo comportamento di chi crede di migliorare seguendo con precisione assoluta una qualche regola, una qualsiasi, come un contabile in mezze maniche nere del cinema muto, non lo è mai. Anzi la cosa è portata avanti con orgoglio. Chissà perché? P.S. A proposito di quanto affermato nel link. I geometri greci conoscevano la sezione aurea, che allora si chiamava “rapporto tra medio ed estremo”. Il fatto che l’usassero nei loro templi però è una fandonia. Una fandonia molto diffusa, ma sempre di fandonia si tratta. L’unico parametro fisso dei templi greci era il piedestallo delle colonne doriche che era un rettangolo diagonale (i nostri fogli A4, …). Lo stesso formato, che ha il vantaggio di duplicare le aree in modo semplice, era molto usato in architettura, ma non era assolutamente un vincolo.

    #1649312
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da bepoc: L’analogo comportamento di chi crede di migliorare seguendo con precisione assoluta una qualche regola, una qualsiasi, come un contabile in mezze maniche nere del cinema muto, non lo è mai. Anzi la cosa è portata avanti con orgoglio. Chissà perché?

    Perché l’uomo è tendenzialmente insicuro, e cerca conforto in una regola, qualsiasi regola, che giustifichi e normalizzi il suo comportamento. Che poi la regola sia da osservare o da infrangere poco importa, l’effetto è lo stesso. Ecco perché abbiamo fanatici seguaci dei collarini rossi o delle regole/non-regole di composizione. Il grande Feininger, dopo averle enunciate in uno dei suoi libri (credo fotografia totale) poi scrisse: “nulla di più noioso che osservare le foto tristemente uniformate alla regola dei terzi” (non alla lettera, ma il succo è questo).

    #1649319
    Luca Lupi
    Partecipante

    C’è da dire che per poter ignorare una regola, ad esempio nel campo della composizione, bisogna prima comprendere questa regola e perché la si vuole ignorare. Ora, dato che il forum giorno per giorno è frequentato sia da vecchie volpi che da giovani pulcini, bisogna dar modo anche ai giovani pulcini di imparare le regole, perché possano decidere coscientemente di ignorarle quando sarà avvenuta la metamorfosi pulcino>vecchia volpe. Che poi l’insieme di circostanze citate da Sandro (insicurezza, pigrizia o che dir si voglia..) portino anche alcune vecchie volpi a ostinarsi a beccare i semi invece di dar la caccia ai polli, beh questo è altrettanto vero..

    #1649323
    EnricoX
    Partecipante

    Ottima osservazione Bepo, soprattutto se la rapportiamo alla ritrattistica, la tradizione pittorica occidentale è decisamente portata alla centralità del soggetto. Così per fare accademia, dopo la grande pittura rinascimentale ecco cosa facevano Rembrandt, Van Dyck, Velasquez. [IMG]public/imgsforum/2011/5/Remb_1.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/Remb_2.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/VanD_1.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/VanD_2.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/VanD_3.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/Velas_1.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/Velas_2.jpg[/IMG] Ecco invece un maestro della ritrattistica contemporanea, Lucian Freud. [IMG]public/imgsforum/2011/5/fre_1.JPG[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/fre_2.JPG[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/fre_3.JPG[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/5/fre_4.JPG[/IMG] Credo sia evidente che tale regola non venga assolutamente utilizzata, invece soprattutto nelle pitture barocche si imposta la figura su una delle diagonali maggiori, accentuandola spesso con l’uso della luce. Freud ritorna ad una impostazione centrale della figura, quasi bidimensionale, in un certo senso più simile alla ritrattistica rinascimentale. Altrettanto interessante è notare la differenza dei “punti di vista”, l’uso del chiaroscuro, l’espressività e la postura. [lo]

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