Dopo aver miseramente fallito il rientro a Napoli con 250 uomini ed esser naufragato sulla costa di Pizzo Calabro, Gioacchino Murat venne imprigionato nel Castello Aragonese di Pizzo, in attesa della fucilazione che venne eseguita il 13 ottobre 1815. La leggenda vuole che le sue ultime parole, di fronte al plotone di esecuzione che affrontò non bendato furono “Risparmiate il mio volto, mirate al cuore, fuoco!” La foto che vedete qui sotto è il risultato di tre esposizioni, successivamente unite mediante Photomatix Pro, scattate all’interno della cella di Gioacchino, a mano libera. Ho cercato di inserire in questa foto quello che è la mia visione dei sentimenti di un Re, che tutto aveva avuto e che si è trovato ad affrontare i suoi ultimi giorni in uno spazio tetro ed angusto, dal quale poteva ammirare solo in parte la bellezza che circondava quel luogo, rimanendone nel contempo abbagliato a causa della forte luce. Il dubbio più grosso che ho è su come ho gestito il dettaglio e la finestra bassa, che probabilmente in bassa risoluzione si noterà meno… Come al solito critiche, commenti e consigli sempre ben accetti. 😉 [IMG]public/imgsforum/2009/9/Castello_Aragonese_ridotto.jpg[/IMG]
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