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Maggio 5, 2009 alle 2:24 am #1464898mat81Partecipante
ho letto su un rivista di foto che l’occhio umano riesce a distinguere detteglio nei toni alti e bassi per un intervallo di 15 stop mentre una pellicola per negativi solo 5. sapreste dirmi la latitudine di posa della pellicola per diapositive e di un sensore digitale grazie in anticipo matteo
Maggio 5, 2009 alle 2:49 am #1464919ntt1711Partecipanteper la pellicola, non saprei dirti. i sensori digitali come prestazioni variano a seconda del tipo, ma credo che su DSLR si vada da un minimo di 6-7 stop ad un max di 10-12 (su corpi di fascia alta, se non addirittura su dorsi digitali medio formato). manca ancora un po’ per raggiungere il buon vecchio occhio umano 🙂 ciao
Maggio 5, 2009 alle 5:54 pm #1465125patosanPartecipanteIn questi casi sarebbe piĂą corretto parlare di EV (Exposure Value). Io sapevo che il mondo reale presenta valori da -6EV a +16EV, quindi un range dinamico di 23EV. L’occhio umano dovrebbe poterne valutare una ventina, tramite adattamento. Le pellicole B&N arrivano a un range di 9EV, le dia un po’ meno (e infatti bisogna stare attenti ad esporre corretamente), circa 5-6EV. Questo parlando di sensibilitĂ basse (100 ISO), mentre il range dinamico diminuisce all’aumentare della sensibilitĂ . Per quanto riguarda le reflex digitali ad esempio dpreview valuta il CMOS della 5D capace di 8.2EV, quello della sony A900 di 9.4EV, ma se ricordo bene i CCD riescono a fare di meglio.
Maggio 5, 2009 alle 6:21 pm #1465141slave1PartecipanteVisto che hai una 450D ,ti informo che DPreview attribuisce al sensore della suddetta reflex una latitudine di posa usabile di 8,7 EV.
Maggio 22, 2009 alle 2:33 am #1471136nixrayPartecipanteIn realtĂ l’occhio umano ha una latitudine così ampia perchè: 1) Si adatta velocemente alle diverse situazioni allargando o restringendo la pupilla; 2) Il cervello crea una immagine completa mettendo insieme le tessere di immagini a diversa luminositĂ come facciamo noi con un HDR. Inoltre la parte realmente utile di un sensore digitale è sicuramente inferiore a quello che si può ottenere con dei test. Quando io rivedo l’immagine sul display della mia Canon EOS 400D, vedo delle linee verticali che dividono il grafico della luminositĂ in 5 settori. Che Canon intenda che bisogna considerare la latitudine utile come 5 STOP? Se poi scatto in RAW e rivedo l’immagine in DPP il grafico è suddiviso in 6-7 settori. A voi le conclusioni…
Maggio 22, 2009 alle 2:50 am #1471147emmeti71PartecipanteOriginariamente inviato da nixray: In realtĂ l’occhio umano ha una latitudine così ampia perchè: 1) Si adatta velocemente alle diverse situazioni allargando o restringendo la pupilla; 2) Il cervello crea una immagine completa mettendo insieme le tessere di immagini a diversa luminositĂ come facciamo noi con un HDR.
C’è da aggiungere un’altra cosa. L’occhio umano ha una risposta NON lineare alla luce, a differenza dei sensori CMOS o CCD. Ciò permette all’occhio umano di leggere informazioni nelle aree buie molto piu di quanto sia possibile da un sensore attuale.
Maggio 22, 2009 alle 2:53 am #1471149ntt1711Partecipantemi hai fatto vedere il dubbio, e sono andato a riaprire un raw in DPP: effettivamente la scala e’ divisa in 8 zone, etichettate di 2 in 2 da -10 abbondante a +4, il che farebbe la bellezza di una quattordicina di stop. se fossero stop, cioe’. mi sfugge peraltro il motivo per cui da circa +3.5 verso destra la scala non sia utilizzabile (a vederla, andrebbe almeno a +6). ma forse stiamo scivolando in OT 🙂 ciao
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