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Giugno 26, 2015 alle 7:05 pm #1836302zinco59Partecipante
Ho postato qualche scatto fatto a Venezia, ottenendo delle ottime critiche che mi serviranno davvero molto in futuro.
Aggiungo un ulteriore scatto …Giugno 26, 2015 alle 8:28 pm #1836304LuppoloPartecipanteSecondo me la scena poteva dare vita ad uno scatto interessante.
Personalmente non apprezzo il primo piano sfocato, avrei preferito il contrario.Giugno 27, 2015 alle 11:12 am #1836317valeriobryPartecipanteVero Filippo, però in tal caso diverrebbe non leggibile l’oggetto che viene osservato e la foto perderebbe il suo significato. A quel punto meglio tutto a fuoco.
Giugno 28, 2015 alle 10:41 am #1836346annaPartecipanteSono d’accordo con Filippo, una maggiore profonditá di campo avrebbe giovato molto a questo scatto. Mi piacerebbe capire il motivo di questa scelta.
Giugno 28, 2015 alle 5:13 pm #1836351tigercrisPartecipanteTalvolta anche a me capita di ritrarre questo tipo di immagini con soggetti su campi focali diversi.
A mio avviso non c’è e non ci deve essere una regola o un giusto, e azzardo addirittura un gusto nella scelta.
Se il soggetto è la persona il fuoco va li, se invece è l’opera il soggetto, il fuoco non può che andare laggiù.
Questa cosa la si nota molto nel cinema dove i cambi di fuoco sono repentini e frequenti; basta cambiare il fuoco sul soggetto per cambiare la scena.
Poi è evidente che alcune foto si prestano di più e altre meno a questa interpretazione. Questa meno. [scu]Giugno 29, 2015 alle 12:16 am #1836361lovis1PartecipanteA parte la scelta dello sfocato, voluta o meno, in questo scatto manca l’azione o meglio il gesto. La sensazione è che “stavi fotografando una scultura ed un passante ti ha impallato la scena”.
Giugno 29, 2015 alle 2:36 am #1836365zinco59PartecipanteHo pensato e voluto la foto così come la si vede, con l’intenzione di dare nitidezza alla rappresentazione sul bassorilievo in contrapposizione al soggetto che ho ripreso sfocato per sottolineare una tristezza, una ferita di chi si trovi a passare lì davanti ed appartenga a questo popolo. Questa tristezza sarebbe stata da cogliere, rendendo quasi evanescente l’immagine della persona …
Questo è stato il progetto, ma l’esecuzione è maldestra.
Ancora una volta ringrazio tutti per il tempo che mi avete dedicato e soprattutto per le opinioni fornite, sono di insegnamento per la prossima occasione in cui mi troverò in una occasione simile. Senza di questi pareri non potrei accrescere una capacità critica, che deve arrivare – come prossimo passo – a bocciare da me questi scatti.
Mi avete molto aiutato, saluto tutti cordialmente.
Silvio.Giugno 29, 2015 alle 3:56 am #1836372fotograficamentePartecipanteCiao Silvio, anch’io avrei scattato così,con la figura umana in primo piano sfocata, quasi evanescente di fronte alla durezza del simbolo-bassorievo. Però per quanto evanescente, rimane molto “imponente” sulla scena. Avrei preferito un’inquadratura di più ampio respiro. La persona copre parzialmente anche il bassorilievo. Insomma un inquadratura forse un po’ oppressiva.
Nonostante questo, il progetto con cui hai scattato però, non è affatto fallito, perché emotivamente, aprendo questo scatto, ho provato le suggestioni che descrivi a parole. Se ti riesce questo “trasmettere”, il più è fatto, inquadrature migliori verranno di sicuro,
buon proseguimento.Giugno 29, 2015 alle 11:25 am #1836378annaPartecipanteGrazie per la spiegazione Silvio.
Aggiungo solo una considerazione.
L’evanescenza è dissolvena, trasparenza di un qualcosa o di qualcuno che diventa quasi impalpabile fino al totale annullamento ed è un effetto che si può ottenere gestendo tempi di scatto lunghi.
La densità dello sfocato non riesce a raggiungere quel livello tale da far percepire all’osservatore il senso di evanescenza. -
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