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Le magnifiche undici

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  • #1585977
    mat1971
    Partecipante

    – son contento che avete notato la particolarità della prima foto e il motivo dello scatto [lo] – ho la mano con il parkinson a volte (si fa per dire, ovviamente) e allora esagero con i tempi di sicurezza, ma il tutto fa solo parte dell’essere ancora

    #1586023
    Itzer
    Partecipante

    Originariamente inviato da fireblade: E’ una di quelle foto che fanno venire in mente l’infinito di Leopardi … Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.

    E sia: primo piano scuro e sfondo luminoso, primo piano definito e sfondo indefinito… Però, se tiriamo in ballo Leopardi, allora la motivazione assume aspetti filosofici e davvero c’è il rischio di… naufragare nel mare del soggettivismo o della psicologia. E’ un po’ quel che succede, fatte le debite proporzioni, con l’arte informale dove c’è chi va in estasi davanti un quadro di Pollock o Vedova, mentre per altri si tratta solo di segni e colori messi, anzi, buttati giù a caso. Nessun intenzione polemica nelle mie parole, Fireblade, sia chiaro, è solo una constatazione oppure, se preferite, un ulteriore argomento di discussione. D’altra parte si parla anche di fotografia informale, no?

    #1586037
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da Itzer: Nessun intenzione polemica nelle mie parole, Fireblade, sia chiaro, è solo una constatazione oppure, se preferite, un ulteriore argomento di discussione. D’altra parte si parla anche di fotografia informale, no?

    Guarda che sono perfettamente d’accordo con te. Non esiste nulla di più soggettivo delle impressioni suscitate dalla visione di una fotografia. Del resto non ho mai scritto che le mie opinioni siano dogmi divini. Sono solo opinioni, e come tali perfettamente opinabili 😉

    #1586081
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da Itzer: E sia: primo piano scuro e sfondo luminoso, primo piano definito e sfondo indefinito… Però, se tiriamo in ballo Leopardi, allora la motivazione assume aspetti filosofici e davvero c’è il rischio di… naufragare nel mare del soggettivismo o della psicologia. E’ un po’ quel che succede, fatte le debite proporzioni, con l’arte informale dove c’è chi va in estasi davanti un quadro di Pollock o Vedova, mentre per altri si tratta solo di segni e colori messi, anzi, buttati giù a caso. Nessun intenzione polemica nelle mie parole, Fireblade, sia chiaro, è solo una constatazione oppure, se preferite, un ulteriore argomento di discussione. D’altra parte si parla anche di fotografia informale, no?

    colgo al balzo la richiesta di discussione, scusandomi già da ora con Mat1971, che oramai sarà abituato alle dissertazioni fuori tema nei suoi post….. penso che ci sia un pò di confusione, perchè associare la filosofia con una citazione del Leopardi? la filosofía è ben altra cosa, non centra nulla con l’impressione che scaturisce nell’osservatore nel momento in cui guardiamo, contempliamo e giudichiamo una foto, semmai è attinente con questa mia dissertazione, con la tua… soggettivismo e arte informale………… l’arte è (anche) cos셅.. vogliamo negare l’arte nella fotografia? come nella fotografia, anche nell’arte moderna, generalizzando, l’azione non è causale è determinata da un gesto che per quanto inconsapevole e fugace possa essere, è spesso accompagnato da una recondita cognizione di rappresentazione di uno stato emotivo, che l’artista ha voluto imprimere nell’opera, altrimenti, semplicemente non sarebbe arte. Al tempo stesso, la fotografia possiede due realtà, quella dell’evento che è stato, e quella dell’interpretazione (soggettiva) che noi diamo all’immagine, se fingiamo che quest’ultima non può esistere, escludiamo nell’osservazione il senso dell’arte, dando come presupposto solo l’evento rappresentato. la fotografia descrittiva sulla fotografia artistica, non è, può essere……. lasciando da parte questo complesso argomento……… nella critica fotografica devono essere presi in considerazione diversi aspetti, l’aspetto tecnico e l’aspetto emotivo…… se quest’ultimo fosse negato, il primo perderebbe significato, perché verrebbe a mancare il giudizio sul significato dell’immagine, rimarrebbe solo l’evidenza, l’identità dell’immagine, non ciò che rappresenta. Prova a pensarci…… come possiamo giudicare determinate regole, ad esempio sulla composizione, che hanno lo scopo di procurare determinati impulsi emotivi sullo spettatore, se poi nel giudizio estetico non valutiamo ANCHE l’impressione che l’immagine ha su di noi. Il fatto che insieme al giudizio tecnico venga ANCHE riportata l’impressione avuta da colui che giudica la foto, è un surplus, non un peggioramento del giudizio…. 😉

    #1586095
    emmeti71
    Partecipante

    OT per OT

    con un mutandari il vostro salotto diventa un protagonista del 900

    #1586121
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da kiashan2012: Agganciandomi all’intervento di ITZER, parlando di arte contemporanea, mi viene in mente una discussione che feci qualche anno fa… io adoro dipingere e così , parlando con una ragazza di quadri , espressi il parere che certe tele che si vendono nelle televendite a 60.000 euro le trovo delle cagate pazzesche, un pò come quando Fantozzi espresse tale giudizio davanti alla corazzata Potionkin :D, cagate pazzesche perchè veramente si tratta solo di macchie di colore realizzate in 2 secondi non di più… bene mi sono sorbito dell’ IGNORANTE e che non ne capisco nulla di arte…benissimo…sapete che ho fatto? Ho preso un disegno di mio nipote di 2 anni , ho fatto la scansione e gli ho clonato sopra la firma di un noto pittore che fa questo genere di quadri… e l’ho mandato a questa ragazza chiedendo delucidazioni in merito sul perchè costasse 40.000 euro… bene mi sono sorbito un’ora di commenti alla Sgarbi , il rapporto con la madre! La voglia di fuggire! Delirio puro! Quando poi le ho detto che era solo un disegno di mio nipote ho riso per mezzora di fila e lei ha fatto la faccia di spank con la lacrima gigante :D, questo a dimostrazione del fatto che troppo spesso si perde di vista l’oggettività di un lavoro e si vede PRIMA la firma chi lo realizza…e il fatto di sapere che una foto l’ha fatta il fotografo famosissimo X già ti predispone a dire che è un capolavoro anche se è fatta malissimo e problematiche come il micromosso, il rumore, il taglio osceno, ecc diventano ” improvvisamente ” arte da cogliere per pochissimi eletti… Ci sono fotografi che ormai hanno la nomina di essere bravi e realizzano foto di matrimoni così scandalose , anche come post produzione, da rimanere allibbiti!!! Eppure si fanno pagare profumatamente e la gente è felicissima di dire “Queste foto me le ha fatte X” anche se , con tutta la buona volontà, le foto non si possono guardare! (n) Perchè questo capolavoro di palma che vale 153.000 euro non se lo comprano loro invece di non vedere l’ora di propinarla a qualcuno? :nw Ragazzi , autore a parte , ci vogliono 300 milioni di vecchie lire per questa cosa che evoca le decorazioni fatte dai bambini negli asili e che se avessi realizzato e venduto io a 1 euro mi avrebbero solo preso a pernacchie! :O http://www.telemarket.com/telemarket/catalogue/product_highresimg.asp?sku=MG02977L&dept_Id=8&ImageFile=MG02977L.jpg&DeptPageID=1&LanguageID=ITA&mscssid=26BNL6NFHES88LBJDWT5PCLS4MLN2V7B

    è un discorso già sentito, solitamente da parte di coloro che nell’arte non guardono (e spesso non sanno riconoscere) i contenuti, ma l’aspetto commerciale, la griffe. Il mondo è vario, però non confondiamo i contenuti artistici con quelli commerciali…… 😉

    #1586140
    Itzer
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: penso che ci sia un pò di confusione, perchè associare la filosofia con una citazione del Leopardi?

    Ovvio, Fra, la mia era una semplificazione per far notare come ci si stesse addentrando, e l’intervento di Kiashan calza a pennello, in un terreno complesso che probabilmente esulava dalle intenzioni di Mat più interessato, forse, ad argomentazioni tecniche piuttosto che emotive. Che poi anche la fotografia possa essere emozione, estro, intuizione, ricerca… in una parola, Arte, su questo credo si possa essere tutti assolutamente d’accordo. Quanto poi al concetto di Arte, a Schifano ed al nipotino di Kiashan, potremmo star qui a discutere fino domattina. Senza uscirne fuori, ovviamente. Un saluto.

    #1586164
    mat1971
    Partecipante

    Non sapete quanto interesse e piacere mi dà il leggervi, compresi i graditissimi OT sull’universo mondo… per me stare qui in mezzo a voi è un pò come tornare a scuola! Parafrasando un mio amico: “con questo fourm è come con il maiale: non si butta via niente” :im (nel senso che c’è sempre una cosa da imparare, qualsiasi essa sia). Tornando alla folle predilezione di Fireblade per la foto n. 11, anche io condivido lo stupore collettivo di tutti voi, tanto che era un esperimento di fine giornata e lo avevo pubblicato come tale: chiaramente un pò la foto mi piaceva, nella sua indefinitezza e scemenza cromatica, ma da qui a salvarla dal cestino mi pare un passo veramente sconsiderato. Quanto infine alla opinabilità delle opinioni di tutti noi, questa è indubbia. Dispiacciono solo critiche presuntuose tipo – sempre Fireblade – che nel tramonto (la 10, mi pare) non ho saputo tirar fuori i colori: e che ne sai di che cavolo di cielo avevo davanti ? la lunghissima esposizione di 25″ è proprio servita a tirarli fuori, perchè erano talmente timidi che si intuivano appena, invece la foto sembra la bandiera francese! Quanto al resto, inizio a capire come sia lunga la strada zen verso lo scatto perfetto, ma capisco anche che lo sforzo viene ripagato con soddisfazioni niente male [can]

    #1586166
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da mat1971: Dispiacciono solo critiche presuntuose tipo – sempre Fireblade – che nel tramonto (la 10, mi pare) non ho saputo tirar fuori i colori: e che ne sai di che cavolo di cielo avevo davanti ? la lunghissima esposizione di 25″ è proprio servita a tirarli fuori, perchè erano talmente timidi che si intuivano appena, invece la foto sembra la bandiera francese!

    Quindi non sei stato capace di tirarli fuori. Devi fare un salto successivo: capire che il sistema di visione umano è profondamente differente dal sistema fotografico. E capire perché, in che misura è diverso. Dopo capirai anche il senso della mia affermazione che ora ti pare presunzione. Se avessi bisogno di plauso e fossi presuntuoso non starei a perdere il mio tempo gratuitamente qui, andrei invece a scrivere recensioni per qualche rivistina online e ne trarrei anche un utile. Visto che ti disturba tanto, eviterò in futuro di commentare le tue foto.

    #1586171
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da Itzer: Ovvio, Fra, la mia era una semplificazione per far notare come ci si stesse addentrando, e l’intervento di Kiashan calza a pennello, in un terreno complesso che probabilmente esulava dalle intenzioni di Mat più interessato, forse, ad argomentazioni tecniche piuttosto che emotive. Che poi anche la fotografia possa essere emozione, estro, intuizione, ricerca… in una parola, Arte, su questo credo si possa essere tutti assolutamente d’accordo. Quanto poi al concetto di Arte, a Schifano ed al nipotino di Kiashan, potremmo star qui a discutere fino domattina. Senza uscirne fuori, ovviamente. Un saluto.

    qualora l’esperimento di Kiashan trovasse conferma, potremmo arrivare alla conclusione che dipinge meglio di Schifano, magari anche di Van Gogh, Cezanne, ecc….. però, potrebbe essere una soddisfazione personale, nulla piu’, non è mistero che ci sia gente che dipinge meglio di Schifano……… però, lo dico in senso ironico (penso ci sia poco da dire sulla sostanza del discorso) i musei hanno il tutto esaurito, e non accettano piu’ opere………. lasciamo stare l’arte commerciale, le descrizioni che accompagnano le televendite non hanno nulla a che vedere con l’emozione che prova il fotografo durante lo scatto, oppure lo spettatore di fronte ad una fotografia. Nelle televendite &co. sfruttano solo il nostro stato emotivo (di appassionati d’arte) per vendere…….. per fortuna la fotografia è un’isola felice (e povera) nel mondo dell’arte. Comunque ho capito cosa volevi dire, che l’autore del thread potrebbe essere interessato maggiormente all’aspetto tecnico della fotografia, infatti hai ragione, tutti noi comprendiamo bene le nostre fotografie, anzi le comprendiamo troppo……. per poter valutare in modo critico le nostre foto è invece necessario guardarle con distacco, per questo è utile guardarle con occhi altrui e farsi aiutare per comprenderle meglio, anche se i giudizi spesso soffrono di superficialità e non aiutano a capire, oppure sono inutili critiche al giudizio espresso da altri (come diversi interventi su questo topic). La mia risposta al tuo post, di cui mi scuso per il tono perentorio, è scaturita dall’idea che personalmente quando guardo una foto, non mi soffermo solo sull’aspetto tecnico, ma cerco di farmi coinvolgere dalla foto, spesso lascio un commento tecnico ed emotivo (ultimamente meno per mancanza di tempo), e anche quando scatto faccio la stessa cosa e mi fà piacere se postando una mia foto sul forum, qualcuno lascia un commento riportando l’emozione che ha provato osservandola (cosa c’è di piu’ bello?), se guardi la scritta presente sotto il mio post (mi pare si chiami firma) potrai capire cosa per me è importante in una fotografia………. ciao [lo] [lo]

    #1586195
    fireblade
    Partecipante

    kiashan hai sicuramente ragione, ma da che mondo è mondo i colori dei tramonti sono sempre gli stessi. Possono variare in intensità ed estensione, ma i colori sono quelli. Il giallo che vira verso il blu passando per i colori intermedi (mai visto un tramonto verde a queste latitudini). Non ci vuole quindi un medium per capire “cosa si fosse trovato davanti”. Quello che io mi sono trovato davanti è invece una scena smorta, e non perché i colori fossero tenui, ma perché non è stata correttamente trasposta tra il sistema di visione umano e la riduttiva rappresentazione fotografica, a causa della mancata conoscenza di questi argomenti. Per la cronaca non erano affatto necessari 15 secondi di esposizione, anzi sono stati un danno perché durante quei 15 secondi i colori nella scena sono cambiati, creando un impasto cromatico (sovrapposizione di colori) impossibile da risolvere. Lasciate pure perdere i vari picture style, alla fine sono solo combinazioni preconfezionate di regolazioni che non possono assolutamente adattarsi a tutte le situazioni. La chimera delle regolazioni universali è il peggior desiderio del fotoamatore. Capire le regolazioni alla base, studiando la teoria è molto, molto meglio. Si usa l’intelligenza invece di aprire una scatoletta preparata da qualcun’altro al nostro posto. Basterebbe prendersi la briga di leggere la teoria di Feininger sulla percezione del colore, molte cose diverrebbero chiare, invece si preferisce dare del “presuntuoso” e questa è una cosa che mi arreca fastidio, non per una questione di orgoglio (scusate, ma cosa volete che mi possa importare…), ma perché dimostra scarsa elasticità mentale, ed è un peccato perché è un atteggiamento che impedisce di crescere, non solo come fotografo. Quindi vediamo di non raccontare troppe storielle, a volte le prendo sul ridere, altre volte invece mi fanno passare la voglia di aiutare il prossimo. Ah, poi naturalmente ci si lamenta della mancata critica costruttiva. Sarebbe stato meglio una sfilza di stupidissimi “bella” “magnifica” “da national geographic”?? Più di una volta nella mia vita mi sono imbattuto in persone che in pochi secondi hanno disintegrato miei lavori con un occhio feroce. Mi sono dannato per anni per capire come avessero fatto, poi ho capito che è solo esperienza. Inizialmente però è stato molto irritante, questo lo comprendo, è un sentimento che affiora facilmente in questi casi. Quindi giustifico in parte l’atteggiamento di Mat, ma bisogna imparare a reprimerlo e far posto invece all’accoglimento della critica. Altrimenti si resta per sempre allo stesso punto.

    #1586197
    Itzer
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: La mia risposta al tuo post, di cui mi scuso per il tono perentorio…

    Tranquillo, Franco. Non ho colto nessun tono perentorio nella tua risposta e tantomeno hai di che scusarti, ci mancherebbe altro! La tua firma, che confesso di leggere solo adesso, mi piace molto e credo sia l’essenza non solo della fotografia, ma di qualsiasi attività umana: prima il cuore. Mi permetto di intervenire nella piccola polemica Fireblade – Mat: benedetto ragazzo, tu per primo hai preteso critiche feroci. Se quello che avevi davanti era un “cavolo di cielo”, non serviva fotografarlo o almeno non andava postato. Suvvia! Un saluto e buona giornata a tutti.

    #1586213
    emmeti71
    Partecipante

    Originariamente inviato da kiashan2012: Ecco perchè molti preferiscono convertire molto spesso le loro immagini in bianco e nero in maniera ” creativa ” proprio per non impazzire col bilanciamento del bianco e la regolazione ottimale dei colori , soprattutto in presenza di dominanti, e questo , insieme alla grana e agli alti rumori ISO , è solo uno dei tanti esempi dove le problematiche di una foto diventano “creatività e espressione” invece di perdere tempo nel tentativo di recuperarle in POST [fis]

    Quoto 🙂 Kiashan, permettimi di aggiungere una chiosa alla tua ultima frase: invece di perdere tempo nel tentativo di recuperarle o rovinarle in POST

    #1586215
    mat1971
    Partecipante

    io vorrei cercare di spiegarvi quanto vi sono grato per tutte le critiche e osservazioni che mi state facendo, e invece sembra che passi per uno arrabbiato o irritato delle stesse: niente di più sbagliato ! sono molto sereno e motivato !! il titolo del post “le magnifiche undici” era ovviamente autoironico, essendo le prime foto che postavo, era una auto-presa in giro (se un utente apre un thread “la foto più bella del mondo”, riferito a un suo lavoro, come vi fa a venire in mente che lo pensi davvero e abbia cotanta presunzione e tracotanza ?!? non può essere che una battuta no ?!?). infine, l’accusa di presunzione a Fireblade è volata via perchè non avevo veramente capito cosa intendesse per “non aver tirato fuori i colori”, e dato che credevo di averli tirati fuori eccome, ho risposto a tono. semplicemente non avevo capito – perchè lui lo dava per scontato e io non sono “nato imparato” – a cosa si riferiva. adesso che anche grazie ad altri utenti ho capito, vi comunico che essendo l’ “Arte” (BUM! che paroloneeeeeeeeeeee!) una cosa anche estetica e quindi anche soggettiva, quella foto l’avrei rifatta un milione di volte così perchè la gradevolezza che mi suscitano quelle tinte pastello e quelle sfumature tenui è esagerata. è vero che con il fotoritocco i colori sarebbero usciti meglio, ma quel “meglio” non mi avrebbe dato la stessa soddisfazione estetica che volevo condividere con voi. detto questo, non difendo il mio lavoro: sin dall’inizio non è stato postato sul forum per vantarsene ma solo per avere “critiche feroci”, quindi sono MOLTO soddisfatto dell’esito di questo thread, che mi ha insegnato molte cose (alcune mi sono più facili e intuitive da capire, altre no, ma è normale così, no ?!?). interessante il dibattito sulla capacità di capire quando NON fare le foto (o se farle e dopo essere capaci di capire che sono saltate fuori monnezze – forse condivido più questa seconda opzione) e interessanti anche le considerazioni se uno sgorbio può dirsi arte (no: se uno dei miei sgorbi sfocati e con troppa verzura fosse firmato Oliviero Toscani, non sarebbbe “arte” ma solo un prodotto con una sua gran forza commerciale data dal logo del produttore: prodotto, non arte!). insomma, sono molto contento delle critiche ricevute e mi spiace se è sembrato il contrario (nel caso, me ne assumo la colpa). chiedo solo un pò di maggiore ironia in futuro: quando posterò altre foto sotto il titolo “foto da pulitzer” non cascateci di nuovo! grazie a tutti e peace&love, canonians !

    #1586221
    EnricoX
    Partecipante

    Originariamente inviato da kiashan2012:è un test che farò [all]

    Schifano è un caso davvero limite, artista iperproduttivo e a mio modesto avviso anche un bel pò sopravvalutato, artista commerciale nel vero e più puro senso della parola, non a caso infatti capeggia trionfalmente in tante televendite. Volendo però fare un discorso più serio e ponderato, spesso la ricerca artistica tocca linguaggi e forme espressive inusuali, folli e un pò misteriose. Ma, citando Ungaretti, “non esiste poesia senza mistero”. Putroppo molto spesso si leggono frasi del tipo “questo lo potevo fare anche io”, “questo lo poteva fare mio nipote di 2 anni”, e mi lasciano con un leggero sorriso. Paradossalmente allora un bimbo di 5 anni può prendere in mano una fotocamera e realizzare in 1 secondo un ritratto della mamma molto più verosimile e fedele di qualsiasi dipinto di un grande maestro del passato. [lo]

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