[ppungo]

Dati: 5D MKII, EF 300mm f/4 IS, 1/400sec, f/14 e ISO 800

[Claudio]

Ciao, mi pare ci sia troppa maschera di contrasto, a meno che i lemuri di loro non abbiano/tengano il pelo alla Don King.

[ppungo]

Grazie per il commento clanon. Purtroppo non PS ho dei problemi. Mi devo decidere di partecipare a qualche corso.
Posto la foto senza nessuna PP e convertita come scattata da Raw in jpeg.

[Claudio]

La postproduzione non implica che certe operazioni debbano esser fatte sempre in maniera sistematica. La maschera di contrasto, come qualsiasi filtro o effetto o tipo di modifica, non è un qualcosa di necessario nella trafila che porta alla pubblicazione di una foto.

Altro discorso si può fare sul saper usare più o meno bene un mezzo (ovvero i programmi di fotoritocco). I corsi, i libri, le ricerche sul web (dove, se hai voglia di cercare, trovi molto più che in un singolo libro), non fanno miracoli. In fin dei conti c’è sempre qualcuno che ti mostra una foto adatta a fare qualcosa e ti dice che passaggi ha seguito per giungere a quel risultato. Starà poi a te (ed è la cosa più difficile), per induzione, saper tirar fuori da quell’esempio particolarissimo le indicazioni generali, filtrate dal tuo gusto e dalla tua abilità manuale, per migliorarti nella postproduzione.
I rimedi alternativi alla mancanza di questo tipo di abilità – che, detto per inciso, non si apprende con la velocità con cui si comprano una 100D o una 5D III -, sono scappatoie come le “azioni” già preconfezionate o i programmini tipo gli Efex Pro della Nikon che, se usati con un minimo di gusto, possono permettere buone o anche ottime postproduzioni (se la base fotografica è già di livello) con un grado di difficoltà quasi nullo.

[ppungo]

Caro clanon, se mi volevi dire che fotograficamente parlando sono una schiappa lo potevi tranquillamente fare senza tanti giri di parole. Ne sono cosciente, tant’è che cerco, nel pochissimo tempo che ho a disposizione, di frequentare questo forum.
Così, come sono cosciente, che non basta avere un’attrezzatura da professionista per essere o sentirsi tale.
Lo ero cosciente quando a 14 anni per 5500 lire comprai una Ferrania e, quando dopo qualche anno, ho comprato dai russi a Porta Portese (Roma) una Zenit E.
Lo sono ancor più oggi che la vita mi ha permesso, senza tanti sacrifici, di comprarmi il corredo che si può leggere nella firma.

[Claudio]

Se ti volevo dire quello che hai scritto tu, semplicemente, te lo dicevo.

Prova a rileggere senza alcuna malafede di sorta quel che ti ho scritto. Se poi ancora qualcosa non ti quadra mandami un messaggio privato. Ciao!

[ppungo]

Caro clanon, mi dispiace di aver letto una cosa e di averne capita un’altra. Se tu mi dici che quello che ho capito non corrisponde al tuo pensiero non ho motivo di dubitare. La comunicazione è difficile quando ci si guarda in faccia figuriamoci su un forum.
Detto ciò, ti posso garantire che non mi sono sentito offeso. Sono davvero cosciente dei miei limiti e, purtroppo il tempo che ho a disposizione, è veramente poco per dedicarmi con maggiore assiduità a quella che è la mia passione, la fotografia. Sono un progettista informatico che lavora in una grande azienda e gli orari sono quelli che sono. Infatti, quando posto, con molta umiltà i miei “scatti”, lo faccio con un po’ di imbarazzo perché so che devo chiedere agli amici del forum di commentarle sapendo che raramente io potrò farlo con le loro.
PS: non ho nessun motivo per leggere i post con malafede.
Pino

[Luppolo]

Pino, tutti hanno il diritto ed, in fondo, anche il dovere di commentare le foto su Canoniani
Non è mica un’attività ristretta ad una sorta di elite!
Non preoccuparti, carica le foto con serenità e commenta le foto altrui con altrettanta serenità

[Claudio]

Certo Pino, in effetti prima o poi capita a tutti di leggere nelle parole degli altri dei rimproveri anche se in realtà di rimproveri non si trattava; e questo accade più spesso quando, come mi pare sia avvenuto nel tuo caso, noi per primi ci si sente quasi in colpa per non essere all’altezza o per qualsiasi altra ragione cui si è sensibili (es. il poco tempo a disposizione; es. avere un corredo professionale e far foto normali – cosa che, per inciso, non pochi professionisti fanno -). Bè, in questi casi, un errore effettivamente lo si commette: ma l’errore è quello di credere che, da fotoamatori, ci sia uno livello a cui bisgona stare. Il nostro livello del momento sarà sempre quello giusto.

Poi ovviamente c’è anche l’aspetto della ricerca di un giudizio oggettivo sulle proprie foto e il desiderio che molti tra noi hanno di migliorarsi.
Ripentendo con altre parole il suggerimento che stava dietro il mio secondo post, in pratica, ti sto dicendo di curarti dei giudizi altrui, ma non troppo. Le indicazioni tecniche che ti vengono offerte mettile semplicemente in pratica verificando se poi ti permettono di ottenere i risultati che ti attendevi. Dopo di che, appurato quello, non saranno o giuste o sbagliate, ma semplicemente o utili o inutili per te. Quelle estetico-interpretative invece, se proposte con un minimo di senno e ben argomentate, ti potranno tutt’al più servire da modello o come apertura mentale verso un’idea di fotografia che non avevi considerato: ma il gioco deve restare in mano tua. In questo senso ti invitavo a prendere col giusto distacco le indicazioni derivabili da corsi, libri, ecc.: non vanno prese come dogmi da seguire: vanno assimilate e fatte proprie se si vuole migliorare davvero. E se a comprare una reflex o un libro (il passaggio ahimè tanto ostico credo fosse questo) ci vuol davvero poco, a impare a fotografare con quella reflex o ad assimilare i consigli ricevuti ad un corso o attraverso un libro o su un forum, ci vuole molto molto più tempo. Un tempo che, in molti casi, un fotoamatore non ha e che, non penso ormai serva più ripeterlo, non deve sentirsi in colpa di non avere.

A presto, Claudio

[Autore]

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