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Gennaio 22, 2012 alle 9:38 pm #1690679GianMauroPartecipante
Come qualcuno può intuire, l’idea di questo post nasce nasce dalla mia ultima lettura L’errore Fotografico di Cheroux. L’autore non è un sovversivo (almeno credo), non è animato neanche da uno spirito anticonformista, ma fa delle riflessioni assolutamente interessanti. Infatti si chiede, quando una foto è da considerarsi semplicemente sbagliata, quali sono i canoni universali per definire una foto, appunto, sbagliata? Da qui la mia riflessione nel tentativo di rispondere a questo interrogativo: certamente, possiamo sbagliare una foto perchè sbagliamo la coppia tempo/diaframma, la composizione, perchè compare la nostra ombra, il riflesso inaspettato del flash o per altro ancora. Qualche volta, queste foto sbagliate, risultano non solo soggettivamente belle o interessanti, ma si prestano facilmente anche all’astrattismo. Del resto, non è difficile essere d’accordo con lo stesso Cheroux che sostiene che la nostra critica sia influenzata da dei clichè. Questi clichè, infatti, si sono formati in base alle nostre percezioni, alle nostre esperienze e ciò avviene perchè nostra cultura si basa su stereotipi del tipo, il bianco o il nero, il bello o il brutto, il buono o il cattivo o … il buono il brutto e li cattivo e così via discorrendo. Giusti o sbagliati che siano, questo ha poca importanza, che l’errore sia voluto o meno altrettanto, ma è fondamentale rendersi conto, come accade spesso anche nel mondo della scienza cioè per caso, che la scoperta dell’errore può essere espressione di una forma d’arte o semplicemente un tentativo per allontanarsi dalla ridondante banalità. Nel tentativo di stimolare questa interessante lettura, Vi mostro alcuni dei miei errori, chiaramente lontani da qualunque forma d’arte. Mi piacerebbe anche la Vostra partecipazione.
La composizione
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__1_1.jpg[/IMG]Bianchi e neri bruciati
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__2_.jpg[/IMG]Il contro luce
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__3_.jpg[/IMG]Il mosso
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__4_.jpg[/IMG]La composizione (lascereste vostra figlia di 3 anni sul bordo di una banchina senza una mano che la tiene?) [IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__5_.jpg[/IMG]
Il mosso
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__6_.jpg[/IMG]Il Flash
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__7_.jpg[/IMG]la composizione e mosso
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__8_.jpg[/IMG]Il controluce
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__9_.jpg[/IMG]Ancora il mosso
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__10_.jpg[/IMG]bianchi e neri bruciati
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__11_.jpg[/IMG]lo stesso di sopra
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__12_.jpg[/IMG]Il mosso
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__13_.jpg[/IMG]Per i nostalgici della SLR, l’ombra del fotografo
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__14_.jpg[/IMG]la composizione
[IMG]public/imgsforum/2012/1/errore__15_.jpg[/IMG]grazie
Gennaio 23, 2012 alle 6:26 am #1690799acrobatPartecipanteInteressante GianMauro, complimenti per la tua immediata verifica e l’entusiasmo derivante dagli stimoli letterari… E per il considerevole “errore” dell’ultima immagine, dove ciò che il corpo ha perduto, può esser cercato nell’ombra … [lo] ciao
Gennaio 23, 2012 alle 1:25 pm #1690807yuzzo86Partecipantecomplimenti gianmauro…foto sbagliate di una bellezza unica
Gennaio 23, 2012 alle 1:41 pm #1690810barbara_74PartecipanteCiao! Trovando questo post molto stimolante e riflessivo te l’ho spostato nell’area “educazione all’immagine”. Complimenti ancora per il tema proposto.. La fotografia come la intendo io.. è fatta di emozioni.. e spesso degli errori la rendono piu’ emozionate ed umana.. Molte tue foto “sbagliate” le trovo cariche di significato e sentimenti! [lo]
Gennaio 23, 2012 alle 2:23 pm #1690815LucaPartecipanteGiusti o sbagliati che siano, questo ha poca importanza, che l’errore sia voluto o meno altrettanto, ma è fondamentale rendersi conto, come accade spesso anche nel mondo della scienza cioè per caso, che la scoperta dell’errore può essere espressione di una forma d’arte o semplicemente un tentativo per allontanarsi dalla ridondante banalità. molto stimolanti le tue considerazioni e affascinanti molti degli scatti proposti. Grazie!
Gennaio 23, 2012 alle 3:03 pm #1690821fotosoloPartecipanteCiao Gian, saranno pure degli errori ma ci sono alcune davvero belle, ad esempio la prima… da adesso sicurametne prima di cancellare una foto sbagliata ci penso un attimo
Gennaio 23, 2012 alle 7:28 pm #1690891GianMauroPartecipanteRagazzi grazie, sono felice che questo post sia piaciuto. Per Claudio: grazie anche per aver notato la “chicca” della mia ombra, intesa come continuità di quello che manca al soggetto. Ne approfitto anche per rispondere alla domanda che mi hai fatto in MP. Le foto sono state tutte realizzate prima della lettura del saggio. Yuzzo: felicissimo delle belle parole, grazie Barbara: scusami, no avevo riflettuto sull’area corretta di discussione. Mi fa piacere che condividiamo lo stesso punto di vista sulla fotografia ilbaro: grazie a te, del passaggio e del commento Fotosolo: grazie, in particolar modo per la riflessione che hai fatto. Rivalutare gli scatti può essere veramente interessante. Un grazie particolare va a Claudio (acrobat) che mi ha consigliato questa lettura, e a Franco (fra65) che da un po’ di tempo tormento con le mie domande
Gennaio 23, 2012 alle 7:56 pm #1690897adrianoebarbaraPartecipantecomplimenti Gian Mauro questo post,direi che è proprio interessante,si,perchè infondo per avere dei buoni risultati spesso scartiamo cose che magari riteniamo errate e invece……a volte ci costringiamo ad avere un rapporto(nel caso della fotografia)con i nostri scatti di etrna indecisione;sarà perche forse siamo schiavi del giudizio degli altri?!a volte non osservare delle regole in maniera maniacale può essere frutto di un qualcosa di buono,quindi..certo un conto è che uno scatto sia proprio totalmente sbagliato è chiaro,ma come nel tuo caso quello che ritenevi non essere buono è piaciuto a molti,compreso me.quindi continua a “sbagliare” in questo modo e poi chi lo dice che una cosa è sbagliata piuttosto che giustà?purtroppo siamo sempre li….il bicchiere come lo vedi?mezzo pieno o mezzo vuoto?ciao Adriano
Gennaio 23, 2012 alle 8:03 pm #1690900FrancoPartecipanteLe domande, Gian Mauro, sono molto più’ importanti delle risposte, quindi ben vengano a stimolare i pigri (come me). Hai inteso “l’errore” nel modo corretto, non come l’incapacità di uscire dalla mediocrità, ma piuttosto l’inopportuna “presenza” secondo i canoni della tecnica, e la provvidenziale essenza dell’istantanea fotografica di cui il termine è da sempre sinonimo di fedele riproduzione di un’evento realistico non sottovalutiamo la potenzialità dell’errore anche in ambito artistico. Quando l’errore diventa elemento di composizione, struttura .. Le potenzialità espressive, a volte legate alla volontà di cercare nell’errore uno stimolo di dialogo con l’interlocutore, ha svolto un ruolo importante, fondamentale in tutta la storia dell’arte .. l’errore in alcuni casi funge da mezzo per togliere all’osservatore la facoltà di giudizio critico, inteso come visione puramente critica, donando all’immagine la freschezza e la capacità di essere vista come un’istantanea non premeditata, anche quando l’errore non dico sia voluto, ma quanto meno ricercato proprio per le sue doti di spontaneità. hai fatto una selezione di foto coerenti con l’argomento, molto belle oserei dire che sono quasi meglio dell’attuale produzione, ma non lo dico……. [lo]
Gennaio 23, 2012 alle 8:22 pm #1690902albo49PartecipanteNon mi ha troppo convinto la lettura di Chéroux. L’errore è e rimane tale poi se ci vogliamo consolare, fotograficamente, possiamo certo dire che da una ripresa sbagliata ci ritroviamo casualmente una bella foto, ma rimane il fatto che il nostro intento era diverso. Si narra che la solarizzazione, Man Ray, la scoprì casualmente per colpa di un topo. Quello fu un incidente che poi divenne un metodo, così come in altri campi alcuni incidenti (e non errori), divennero delle importanti scoperte.
Gennaio 23, 2012 alle 8:42 pm #1690909bexioPartecipanteCiao Gianmauro! ma dove le avevi nascoste le foto che hai postato? Quanto di più emozionante visto fino ad ora in questo forum! vita, naturalezza, spontaneità quotidiana, familiarità, insomma posso aggiungere molti altri aggettivi ma la carica emotiva racchiusa in esse la conosci solo te! Non sono in grado e nemmeno mi azzardo a commentare i presunti errori commessi nell’esecuzione delle stesse ma finalmente ho visto delle buonissime FOTO, ti faccio i miei complimenti e rimane interessante lo spunto riflessivo che hai proposto, è un valore aggiunto del quale bisognerebbe farne tesoro in questo sito che vedo troppo spesso abbandonarsi all’auto-referenzialità supportata da discutibili risultati. Dal canto mio ti dico che da semplice appassionato e per carattere personale la ricerca della perfezione è un mio cruccio che sovente mi tormenta…di contro solitamente mi ripeto: ” ma come sarebbe il mondo senza errori? ” …ecco dove scoprire la perfezione, proprio nell’errore…
Gennaio 23, 2012 alle 10:23 pm #1690939GianMauroPartecipanteFranco: Non sei pigro, più volte mi hai dimostrato che non è così. Hai inteso “l’errore” nel modo corretto, non come l’incapacità di uscire dalla mediocrità, ma piuttosto l’inopportuna “presenza” secondo i canoni della tecnica, e la provvidenziale essenza dell’istantanea fotografica di cui il termine è da sempre sinonimo di fedele riproduzione di un’evento realistico hai colto perfettamente il mio pensiero, il fatto che la maggior parte delle foto siano delle istantanea vuole proprio testimoniare che l’essenza della foto è il momento, inteso non solo come variabile temporale, ma anche come spazio di percezione. La tecnica e gli strumenti sono solo il mezzo. hai fatto una selezione di foto coerenti con l’argomento, molto belle oserei dire che sono quasi meglio dell’attuale produzione, ma non lo dico……. quanto fa male ammettere che hai ragione! Albo49: difficile contraddirti, visto che hai letto il libro in oggetto, ma è altrettanto chiaro che l’autore parte proprio da riflessioni come quella tua. Sottolineo che da parte mia non c’è stata nessuna ricerca dell’errore in fase di scatto (eccetto che per la prima, ma qui il discorso è un po’ più particolare e precedente alla lettura di Chèroux) e giustamente, come chiaramente da te evidenziato, il risultato è legato alla casualità, non a caso la maggior parte delle foto sono fatte con il telefonino. Quindi, se per caso il presunto errore o semplicemente la fortuna, conferisce quel quid alla foto…. beh, allora ben venga. Aggiungo che questo post non nasce per giustificare la banalità di una foto sbagliata, ci mancherebbe, come del resto hai scritto, una foto sbagliata è sbagliata c’è poco da fare. Il mio è solo un tentativo di riflessione, un tentativo di trovare un punto di vista diverso meno banale, meno inflazionato, meno retorico. Bexio: troppo, troppo buono sono lusingato. Grazie. Interessante la tua valutazione sulla perfezione. In pratica una versione fotografica del Tao o se vuoi, come la pozione che trasformava Jekill in Hide, cioè più pura diventava l’antidoto, che il dottore preparava, più facilmente avveniva la trasformazione in Hide, la soluzione stava nell’impurezza che disperatamente cercava di eliminare. Adrianoebarbara: grazie anche a te del passaggio e dei commenti, mi fa molto piacere che condividi il punto di vista, solo una cosa…… vorrei sbagliare di meno 🙂 grazie
Gennaio 24, 2012 alle 2:07 am #1691055rbuontemPartecipanteCiao GianMauro, mi unisco al coro dei complimenti sugli “errori”! Da bravo appassionato anche dello strumento in sè, forse proprio io non dovrei parlare, ma ho una domanda: esiste un limite minimo alla conoscenza della tecnica, dalla quale non si può prescindere? Del resto, e qui mi perdonerete la banalità, se non si riesce a distinguere il “canonico” giusto o sbagliato è difficile innovare. Grazie Renato
Gennaio 24, 2012 alle 2:40 am #1691066GianMauroPartecipanteRbuontem: grazie dei complimenti. In riferimento alla tua domanda, ti esprimo solo il mio punto di vista, non credo anzi ne sono sicuro di non potere fare altro. Ci siamo scelti una passione un po’ particolare, una di quelle passioni, che secondo me non può prescindere dalla conoscenza sia del mezzo che delle tecniche. Quindi no. Non esiste per me un limite minimo di conoscenza tecnica, si può iniziare con una compattina automatica è vero e si possono fare foto belle anche con iphone, ma per me non sarà ai abbastanza. Poi non spetta al fotografo tracciare la linea che distingue il canonico giusto dal canonico sbagliato. Chi decide è come al solito è lo spettatore, a noi (a me) non resta altro che provarci
Gennaio 24, 2012 alle 3:16 am #1691087rbuontemPartecipanteGianMauro, ti ringrazio per la risposta, condivido in pieno il tuo punto di vista e faccio ammenda per la domanda un po’ provocatoria 🙂
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