Ciao LOOSE :). Per quanto riguarda il consenso del soggetto ritratto, bisogna rifarsi agli artt. 96-97-98 della Legge sul diritto d’autore (L 22-4-1941 n°633). In generale, comunque, non è richiesta nessuna firma sull’opera, semplicemente “Il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa, salve le disposizioni dell’articolo seguente […]”. Consiglio piuttosto a tutti di redigere un apposito documento word nel quale si legga (ad es.): Io sottoscritto…autorizzo Pinco Pallino, in qualità di…alla pubblicazione della/e fotografia/e scattate dal sottoscritto…nel sito, rivista, giornale, qualsiasi posto… . Il tutto ovviamente completato con la data di scatto, proprietà di esso e tutti gli elementi volti a sottrarsi la responsabilità per la pubblicazione dello scatto (ovviamente solo nei luoghi indicati nella liberatoria). Per il resto, la liberatoria può essere gestibile a piacimento, l’importante è che sia completa in ogni suo requisito: a questo proposito, consiglio di pensare al contrario, ovvero di dover essere noi a compilare una liberatoria, immaginando quindi ciò che vorremmo leggere ed approvare. EDIT: per quanto riguarda la firma, può anche essere digitale, non importa, l’importante è che l’utente sia consapevole della vicenda (sarebbe utile, a questo proposito, inserire un’altra sezione di consenso informato, nel quale l’utente dichiara di aver ricevuto tutte le informazioni utili e sufficienti per comprendere la vicenda ed essere consapevoli delle conseguenze della sua firma). Solo in questo modo si scongiura l’ipotesi che il cliente o, più generalmente, il soggetto ritratto, rivendichi diritti inesistenti a suo carico o a carico dell’autore dello scatto.