me lo hanno chiesto in molti, qualche cosa ho scritto nella news, ora senza stare a incollare ancora link al mio sito lo copio qui: “Una settimana non basta per conoscere in modo approfondito un paese come l’Islanda, che visto da una cartina geografica dell’Europa può apparire piccola, ma piccola non è. Quasi 3000km di strade ho percorso in questa settimana, allontanadomi spesso dall’anello stradale principale, la cosidetta “route 1”, per addentrarmi con il 4×4 noleggiato all’aereoporto di Keflavik (ma prenotato con largo anticpo dall’Italia) nei sentiri sterrati e nelle piste interne del paese. Il reportage fotografico che presento si snoda tra fiordi, deserti, campi di lava. Da Vik a Blonduos passando per Akureyri, Myvath e Hofn e poi di nuovo a Keflavik, sobborgo industriale nei pressi della capitale Reykjavík che pure ho visitato ma non ho trovato fotograficamente attinente al lavoro che presento. E’ difficile fare un racconto narrato per questo viaggio, troppi luoghi e troppi nomi incomprensibili da ricordare, una guida lonely planet mi ha aiutato a cercare i tesori nascosti e mi ha suggerito di volta in volta come muovermi e cosa visitare quando ero nei pressi di una “città”, molto virgolettata mi raccomando, perchè il senso di città islandese è davvero relativo e viste le piccolissime dimensioni queste sono forse da definire villaggi. Il senso di “deserto” islandese è tangibile sia nel terreno che nelle solitudini, un lungo silenzio interrotto solo dai turisti che d’estate aumentano di gran lunga la presenza umana sull’isola. Vi lascio alle quasi 60 fotografie che ho selezionato per questo racconto fotografico, che vi consiglio di scorrere ingrandendo la prima fotografia per poi seguire con le doppie frecce sulla destra in basso sulla prima foto ingrandita. Ho realizzato anche un breve video (lo troverete al centro della pagina) che mostra alcuni dei luoghi che ho fotografato nel movimento naturale che gli elementi danno a questi luoghi. Buon viaggio.” Aggiungo un paio di cose così qui, la gente è meravigliosa, cordiale, pacifica, semplice (il primo ministro islandese ha il numero sull’elenco telefonico, pensate fosse così da noi 😀 ). Si mangia malino se si è un po’ schizzinosi come me che per una settimana sono andato avanti a fast food e hot dog che si trovano anche nei villaggi di due case. Fa freddissimo anche in estate perchè a discapito del bel sole, il vento che arriva dall’enorme ghiacciaio che copre tutta l’islanda è un rasoio dietro al collo. Se vi viene voglia di andarci, preparatevi ad un bell’esborso di soldi perchè è cara, molto cara, la voce di spesa principale è comunque il noleggio dell’auto, se si è un bel gruppo quella spesa si può dividere. Il costo di un ostello o di una notte in fattoria (si, le fattorie si sono attrezzate per accogliere i turisti) è di circa 100 euro a notte.
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