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Gennaio 10, 2007 alle 6:16 am #1252068FrancoPartecipante
eh si regge…. la mia ultimamente sembra un treno merci, col lavoro che gli faccio fare….. Un tempo, secoli fà, se volevi avere un ricordo andavi da un pittore che con abilità artigiana cercava di rendere su tela l’immagine desiderata, chi aveva molti soldi poteva andare dal pittore piu’ bravo, quello che normalmente dedicava il proprio tempo ai quadri tematici e religiosi dove l’arte dei grandi maestri aveva creato notevoli esempi da seguire, ma l’arte come l’intendiamo oggi non era ancora nata, ci volle il rinascimento per cambiare il concetto di arte, e il ventesimo secolo per cambiarlo ancora aprendolo a tutte le forme. Fotografare vuol dire riprodurre fedelmente un’immagine reale? e l’unica soddisfazione del fotografo è rincorrere il miglior modo per ottenere un’immagine perfetta, da manuale Hedgecoe? una foto che sembra un quadro non è piu’ una foto? allora un quadro che sembra una foto non è piu’ un quadro? mi sono perso qualcosa, o è uscita una nuova strana evoluzione dell’arte? o è stata del tutto soppiantata dalla tecnica?
Gennaio 10, 2007 alle 12:04 pm #1252073mauromo69PartecipantePer me fotografare vuol dire cercare di imprimere su un supporto un’emozione provata guardando una scena per tenerla sempre ben viva. Non so se sono riuscito a farmi capire bene.. Io fotografo tutto quello che mi da una qualsiasi emozione (a parte prove “tecniche”) cercando di riprodurla il + fedelmente possibile. Riportando questo mio pensiero alla discussione iniziale penso che il “bravo fotografo” sia la persona che riesce a trasferire il + fedelmente possibile queste emozioni quindi io sto dalla parte del no allo stravolgimento dell’immagine in post produzione non rispetta + l’emozione provata. Ciò non toglie la possibilità di valorizzarla con regolazioni ma se il cielo è blu non può diventare giallo … Spero di non essere stato troppo contorto ma volevo dire anche la “mia” 🙂 🙂 [lo]
Gennaio 10, 2007 alle 1:41 pm #1252087mohmoPartecipanteI nostri occhi sono i primi a vedere l’immagine (per fortuna a colori) […] Ricordate non c’è miglior ottica che sono i nostri occhi, e miglior fotocamera che è nel nostro cervello. Lasciamo perdere la masturbazione dei gusti, la vera fotografia è quella che si avvicina di più alla realtà.
dunque anche la fotografia in bianco e nero è una masturbazione dei gusti? 😉 che differenza c’è fra una foto scattata in bn o una foto a cui è stato tolto volutamente il colore in post?
Gennaio 10, 2007 alle 1:45 pm #1252088mohmoPartecipanteOriginariamente inviato da rpolonio: I nostri occhi sono i primi a vedere l’immagine (per fortuna a colori) […] Ricordate non c’è miglior ottica che sono i nostri occhi, e miglior fotocamera che è nel nostro cervello. Lasciamo perdere la masturbazione dei gusti, la vera fotografia è quella che si avvicina di più alla realtà.
dunque anche la fotografia in bianco e nero è una masturbazione dei gusti? 😉 che differenza c’è fra una foto scattata in bn o una foto a cui è stato tolto volutamente il colore in post?
Gennaio 10, 2007 alle 1:54 pm #1252091rpolonioPartecipanteOriginariamente inviato da mohmo: dunque anche la fotografia in bianco e nero è una masturbazione dei gusti? 😉 che differenza c’è fra una foto scattata in bn o una foto a cui è stato tolto volutamente il colore in post?
Oggi si, il b/w oggi e divenuta una moda un gusto prettamente personale, un modo per fare qualcosa di diverso. Secondo te, che sensazioni ti da un’immagine di una bandiera in b/w? Ciao
Gennaio 10, 2007 alle 2:07 pm #1252092mohmoPartecipantese il contesto è “vuoto” nessuna emozione. ma lo stesso vale per una foto a colori. mentre se fatta in un ambiente particolare può essere estremamente forte come immagine. immagino una bandiera che sventola all’ingresso di un cimitero di caduti americani (ne ho visto uno in sicilia un po di tempo fa)…cielo blumbeo, ambiente forte, ricordi drammatici. secondo me in bn, magari con molto contrasto, sarebbe stata una fotografia molto forte ed espressiva, dove il (non) colore fa parte integrante del significato che vuole trasmettere la foto. anche in senso metaforico, perché no!?
Gennaio 10, 2007 alle 2:10 pm #1252093GenialePartecipanteNon condivido assolutamente questa considerazione di rpolonio sul b/n. A parte che nessuno può pensare di avere la definizione assoluta di fotografia (come di altro in cui il gusto, la sensibilità, la creatività dell’autore gioca il ruolo centrale). Per me la fotografia è un mezzo d’espressione con cui comunicare agli altri qualcosa attraverso la mediazione del mio punto di vista (che è già per definizione un filtro e un’interpretazione). Se il b/n (o un filtro colorato, o qualsiasi altra cosa) mi aiuta nel far passare una sensazione non lo trovo assolutamente una “masurbazione dei gusti”. Diverso, a mio avviso, il discorso sulle elaborazioni grafiche: non perché non si sia liberi di usarle, ma in quanto oltrepassano i confini della fotografia per entrare in quelli della grafica e in alcuni casi della digital art. Sono cose leggermente diverse ma con la stessa dignità artistica. Poi magari sbaglio… è solo il miko punto di vista. g.
Gennaio 10, 2007 alle 2:13 pm #1252095mohmoPartecipantela foto non è un granché, io l’avrei fatta da una angolazione più stretta e più ravvicinata, però…
Gennaio 10, 2007 alle 2:51 pm #1252099rpolonioPartecipanteOriginariamente inviato da Geniale: Non condivido assolutamente questa considerazione di rpolonio sul b/n. A parte che nessuno può pensare di avere la definizione assoluta di fotografia (come di altro in cui il gusto, la sensibilità, la creatività dell’autore gioca il ruolo centrale). Per me la fotografia è un mezzo d’espressione con cui comunicare agli altri qualcosa attraverso la mediazione del mio punto di vista (che è già per definizione un filtro e un’interpretazione). Se il b/n (o un filtro colorato, o qualsiasi altra cosa) mi aiuta nel far passare una sensazione non lo trovo assolutamente una “masurbazione dei gusti”. Diverso, a mio avviso, il discorso sulle elaborazioni grafiche: non perché non si sia liberi di usarle, ma in quanto oltrepassano i confini della fotografia per entrare in quelli della grafica e in alcuni casi della digital art. Sono cose leggermente diverse ma con la stessa dignità artistica. Poi magari sbaglio… è solo il miko punto di vista. g.
A parte che non credo che tu abbia capito il senso “masturbazione dei gusti”, ti rispondo che le mie sensazioni sul b/w sono soltanto di tristezza, ma poi hai mai provato a mostrare le tue fotografie alla gente comune e sentire i loro commenti, penso che le tue foto tu le faccia non solo per te stesso ma anche per condividerle con altri, ma se gli altri non hanno il tuo stesso pensiero, gusto, cosa gli dici? “creatività dell’autore”. Io ho postato per un mio modo di vedere e pensare.
Gennaio 10, 2007 alle 3:02 pm #1252101GenialePartecipanteSe non ho capito il senso ti chiedo scusa… potrebbe darsi anche che tu non ti sia spiegato bene. Le mie foto: sono un dilettante. Eppure, tra tutte le mie foto (sicuramente scorrette e di livello amatoriale) quelle che son piaciute di + (anche qui su canoniani.it) sono state quelle in b/n… Come si dice, de gustibus
Gennaio 10, 2007 alle 3:17 pm #1252105rpolonioPartecipanteOriginariamente inviato da Geniale: Se non ho capito il senso ti chiedo scusa… potrebbe darsi anche che tu non ti sia spiegato bene. Le mie foto: sono un dilettante. Eppure, tra tutte le mie foto (sicuramente scorrette e di livello amatoriale) quelle che son piaciute di + (anche qui su canoniani.it) sono state quelle in b/n… Come si dice, de gustibus
Per carità niente scuse, siamo quì per scambiarci opinioni e commenti in amicizia anche se con toni un po’ accesi, ma così da meglio lo spirito di noi canoniani. [lo] Ciao
Gennaio 10, 2007 alle 3:33 pm #1252106GenialePartecipanteCondivido pienamente. Ciao 😉
Gennaio 10, 2007 alle 4:14 pm #1252109mohmoPartecipantesul fatto che il nostro bagaglio emozionale filtri a sua volta il messaggio di una foto, sono perfettamente d’accordo. e questo influenza i nostri gusti. solo che secondo me le generalizzazioni spesso sono limitanti è solo un bacio? io ci vedo anche il turbinio dei sentimenti rappresentati dal movimento intorno ai soggetti…e non è triste. il tutto, ovviamente, secondo me. 🙂 (poi non discuto sul fatto che la foto non sia relamente improvvisata o meno) forse è vero, si dovrebbe partire da una definizione di bella foto. c’è chi apprezza il tecnicismo totale, c’è chi vuole trasmettere 1/125″ di emozione.
Gennaio 17, 2007 alle 6:08 pm #1253072Pietro PaoloPartecipanteLa mia idea è che il fine giustifica i mezzi. Se faccio delle fotografie per diletto mio personale, e non ho ottenuto quello che volevo per un particolare scomodo, lo tolgo. Al momento che mi confronto con gli altri dovrei essere un pò più etico, e quindi limitarmi alla postproduzione classica. Se stò facendo un lavoro in cui devo mostrare al mondo quanto è bella la manifestazione fotografata, posso lecitamente ricorrere a elaborazioni complesse per rendere più gradevole l’esposizione grafica. Se stò facendo fotogiornalismo e devo far vedere la realtà, è criminale alterare le immagini a discapito della verità. Se però eliminando una crepa nel muro non altero la realtà di quello che devo dire con la foto, diventa un peccato veniale. Poi c’è la creatività, non sempre esiste in natura quello che voglio rapprresentare, allora tutto è lecito, purchè lo dichiari, “guardate questa è una mia elaborazione, non è la realtà”. Il confine fra tutto questo è difficile da tracciare, e dipende dalla propria vanità. Vuoi che pubblichi una foto che pur se molto bella riveli che non ho visto quel brutti interruttore dietro al soggetto, oppure non ho visto quel particolare che dietro la testa del soggetto lo fà sembrare un santo con l’aureola? Io lavoro esclusivamente in RAW e uso ottiche economiche. A questo punto la postelaborazione è essenziale altrimenti non ho che nimmagini piatte e non corrette. Se gli strumenti che elaborano il RAW mi mettono a disposizione sempre più sofisticate soluzioni, io le devo snobbare? Per poi sentirmi dire che “io avrei adottato una maschera di contrasto”. La postproduzione fa ormai parte dello strumento fotografico e ne completa l’utilizzo, in digitale. Nella fotografia a pellicola naturalmente è tutto più complesso, salvo fare come alcuni professionisti che scannerizzano le pellicole e poi fanno la postroduzione. Una volta con il bianco e nero, si usavano le pellicole e si passavano intere giornate in camera oscura per ottenere il risultato, nessuno si sognava di dire che in questo modi si alterava la realtà. Ho persino delle foto in cui lo stesso personaggio compie diverse azioni, realizzato in camera oscura. Nelle mostre fotografiche tali fotografie erano molto ben accette, anzi premiate. Allora perchè non si vuole permettere di utilizzare lo strumento informatico per le foto digitali, forse perchè adesso è più facile e quindi non è più il lavoro di una elite? Cosa ne dite di questo mio contorto ragionamento? Ciao PPM
Maggio 15, 2007 alle 5:21 pm #1266325claudiettaPartecipanteciao! il mio parere è:non essendoci più pellicola a colori on bn e camera oscura, le elaborazioni vengono fatte sul computer…e cmq anche una volta c’erano delle elaborazioni e ritocchi…fatti in altro modo ma pur sempre fatti…dall esposizione all’ingranditore, all’uso dlla carta, al tempo di posa nei bagni, al ritocco con aerografo. Il digitale ha ampliao notevolmente il campoe accelerato le tempistiche di produzione…ma iò non toglie che se non ha l’occhio fotografico una bella foto non la fai, e cmq avere anche la capacità di gestire un programma tipo photoshop non è niente da togliere a un guru della camera oscura. ciao cla
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