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…ma chi elabora le foto in digitale…è un VERO FOTOGRAFO ???

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  • #1266332
    rpolonio
    Partecipante

    La verità è che con l’evento del digitale e di conseguenza di programmi di grafica, hanno inquinato la mentalità del fotografo, una volta attivo oggi passivo.

    #1266339
    frabruni
    Partecipante

    Mi considero ancora un fotografo Analogico a tutti gli effetti ma devo riconoscere che il fotoritocco ( anche pesante ) c’è sempre stato, anzi è nato con la fotografia. Solo che allora si considerava una nobile arte. Tutti i grandi fotografi sono sempre stati affiancati da grandi stampatori che lavoravano molto su schermature, bruciature, gradazioni di carta e sviluppi. Per non parlare del ritocco e spuntinature fatti a mano con lo sgarzino e il pennellino. Per finire poi ai viraggi, ai filtri creativi e compagnia bella. Trovo positivo che oggi il fotografo possa “stampare” da solo in digitale, senza affidare ad altri il completamento di quel processo creativo che inizia con lo scatto e termina con l’immagine finita. L’abuso del ritocco è un’altra cosa che può produrre oggi come ieri risultati grotteschi.

    #1266346
    eosmac
    Partecipante

    Sono daccordo con quanto esposto da Frabruni ma vorrei aggiungere una cosa: è vero che anche in camera oscura si interviene sul contrasto, sulla saturazione ecc ecc ma oggi chi si avvicina al mondo della fotografia e non ha mai utilizzato la pellicola scatta le sue foto con la mente già rivolta a photoshop & c. Immagino il fumetto “tanto poi con photoshop…” oppure “vabbè dai poi con photoshop…” che tristezza. Non è mia intenzione fare di tutta un’erba un fascio ma purtroppo la percentuale di chi fotografa oggi con queste premesse è dannatamente alta. Durante i vari seminari a cui vengo invitato e in molti casi presiedo tocco con “mano” questa dura realtà che impoverirà tecnicamente qualsiasi fotografo in erba e/o esperto. Per fortuna c’è anche il rovescio della medaglia a favore di chi fotografa con l’impegno giusto. Ciao a tutti.

    #1266349
    frabruni
    Partecipante

    Daccordissimo con te, Eosmac. Non c’è niente di più triste di un fotografo che fotografa così tanto per fotografare. Tanto poi l’inquadratura si aggiusta col crop, l’esposizione? chi se ne frega, i colori si inventano… Così si producono buone foto da stampare su un rotocalco, comunque si sono riprese e magari qualche volta ,per sbaglio, ci scappa anche un piccolo capolavoro. La fotografia è un’altra cosa.

    #1266353
    jack64bit
    Partecipante

    Originariamente inviato da frabruni: Daccordissimo con te, Eosmac. Non c’è niente di più triste di un fotografo che fotografa così tanto per fotografare. Tanto poi l’inquadratura si aggiusta col crop, l’esposizione? chi se ne frega, i colori si inventano… Così si producono buone foto da stampare su un rotocalco, comunque si sono riprese e magari qualche volta ,per sbaglio, ci scappa anche un piccolo capolavoro. La fotografia è un’altra cosa.

    …parole sante le tue…! Secondo me infatti si è persa “l’abilità dell’uso dello strumento”… Non so se è un vero problema se questo ti fa concentrare di piu sul soggetto ma è vero che in post si può fare di tutto… Ciao Jack [lo] PS. Mi ha sorpreso che questo “vecchio” 3D aperto molto tempo da me stesso sia ancora fonte di ispirazione… 😀 Ri-Ciao! [lo]

    #1266354
    claudietta
    Partecipante

    io trovo che ci sia in giro gente che si spaccia per professionista solo perchè ha visto l’interfaccia di photoshop…o crede di saperlo usare.. inoltre il mondo dellavoro chiede sempre di più…prima ptevi permetterti una foto al giorno(professionale…) o cmq un soggetto al giorno Ora se fai still life come minimo ne devi fotografare 5….e a volte photoshop ti risolve parecchie distrazioni…anche se cmq lo scatto già in partenza deve essere il più preciso possibile…

    #1266363
    MiNeRvA
    Partecipante

    Salve a tutti! Sono nuova del forum e nuova anche del mondo della fotografia “professionale” (diciamo solo che ho una canon 350d da 3 giorni =D) ma la mia opinione è che l’arte non può avere costrizioni. Considero la fotografia una splendida forma di creatività e credo che il fotoritocco e la post possano dare tanto. Ovviamente utlizzate con cognizione di causa e da professionisti. Non basta l’elaborazione per rendere bella una foto che prima era mediocre o priva di quel “non so che” che fa la differenza! In poche parole così come un VERO FOTOGRAFO deve saper utilizzare nel modo corretto luci, colori e quant’altro a sua disposizione credo che oggi giorno sia giusto che anche photoshop venga riconosciuto come uno strumento al servizio dell’arte fotografica. [lo]

    #1266370
    mabriola
    Partecipante

    Chi elabora foto in digitale è un vero fotografo? Assolutamente si se tutto ciò che il fotoritocco è un valore aggiunto all’immagine, al contenuto, all’emozione, al sentimento e tutto ciò che la fotografia/immagine che il fotografo aveva in mente al momento dello scatto vengono fuori. Vi linko solamente il sito di uno dei più grandi (per me) fotografi/artisti di Italia, voglio vedere chi tra di voi ha il coraggio argomentando di non definirlo vero fotografo. Fate un bel salubre giro nel suo meraviglioso e vasto portfolio facendo un bel respiro prima però. http://www.eoloperfido.com/portfolio.htm Cari amici il modo di vedere e concepire le cose cambia nel tempo e col tempo, qualcuno per caso ricorda l’epoca deegli impressionisti? Bene all’epoca non erano considerati dei veri pittori, spesso criticati, snobbati, come oggi si dibatte sull’essere dei veri fotografi per chi fa uso di fotoelaborazioni, loro oggi in epoca moderna sono considerati i fautori di una magica corrente artistica e soprattutto rivalutati a grandissimi pittori, chissà magari fra 20 anni gli attuali photoshoppisti lo saranno uguale chi può dirlo.

    #1266374
    flx2000
    Partecipante

    Originariamente inviato da mabriola: Chi elabora foto in digitale è un vero fotografo? Assolutamente si se tutto ciò che il fotoritocco è un valore aggiunto all’immagine, al contenuto, all’emozione, al sentimento e tutto ciò che la fotografia/immagine che il fotografo aveva in mente al momento dello scatto vengono fuori. Vi linko solamente il sito di uno dei più grandi (per me) fotografi/artisti di Italia, voglio vedere chi tra di voi ha il coraggio argomentando di non definirlo vero fotografo. Fate un bel salubre giro nel suo meraviglioso e vasto portfolio facendo un bel respiro prima però. http://www.eoloperfido.com/portfolio.htm Cari amici il modo di vedere e concepire le cose cambia nel tempo e col tempo, qualcuno per caso ricorda l’epoca deegli impressionisti? Bene all’epoca non erano considerati dei veri pittori, spesso criticati, snobbati, come oggi si dibatte sull’essere dei veri fotografi per chi fa uso di fotoelaborazioni, loro oggi in epoca moderna sono considerati i fautori di una magica corrente artistica e soprattutto rivalutati a grandissimi pittori, chissà magari fra 20 anni gli attuali photoshoppisti lo saranno uguale chi può dirlo.

    Conoscevo eoloperfido da altri canali. Molto interessante anche se a volte le immagini sono eccessivamente forti come colorazioni e dettagli. Di certo è bravo, da guardare e capire.

    #1266427
    enrix
    Partecipante

    Innanzi tutto ringrazio chi ha riaperto questo thread, in quanto essendo iscritto da relativamente poco su Canoniani, non avevo avuto modo di acquisire i concetti espressi in questa interessantissima discussione e con un po’ d’impegno sono riuscito a leggere tutti i numerosi post. Siccome la materia trattata è spesso oggetto dei miei dubbi e pensieri, proverò a dare un mio contributo alla questione. Credo che innanzi tutto bisogna dividere la fotografia in due grandi branche. Quella che preferisco e che io penso che sia la VERA FOTOGRAFIA, è quella Artistica, che riesce a trasmettere messaggi, emozioni e soprattutto ti fa riflettere e meditare. Cioè quella che in un’immagine ti racconta tutta la storia di quella scena, quella che in un ritratto ti svela anche i pensieri e l’anima del soggetto, quella che ritrae un paesaggio e quasi ti fa sentire il benessere, gli odori e i suoni della natura. Alla base di questo tipo di fotografia c’è l’artista che prima deve saper cogliere con l’occhio e la mente la foto nel cervello, poi la deve saper trasferire e catturare con la fotocamera e qui vi è l’arte di saper usare la macchina professionalmente con i giusti settagi affinché la realtà sia rappresentata il più verosimilmente possibile. In questo caso l’elaborazione in post produzione l’accetto solo minimamente con le regolazioni di base, poiché la foto ritrae la realtà e non può essere stravolta! In questa categoria vi possono essere anche grandi opere fotografiche magari scarse sotto il profilo tecnico qualitativo della foto ma di grande spessore artistico. Poi vi è la fotografia Tecnica. Quella che mira alla perfezione qualitativa. Dove macchine e lenti costose sono d’obbligo. I ritratti professionali, la macrofotografia, la cattura di immagini in movimento (uccelli soprattutto…!), la fotografia notturna con luci artificiali, la fotografia pubblicitaria, i matrimoni, ecc. ecc. Essendo il fine la perfezione tecnica, la spettacolarità, la bellezza fine a se stessa, qui il fotoritocco è ammesso e ben venga in tutte le sue magie e illusioni! Ma, per carità, distinguiamo le due forme di fotografia! Questo è solo il modesto parere, ma come dice la mia citazione: [lo]

    #1266558
    jack64bit
    Partecipante

    Originariamente inviato da enrix: ….. Poi vi è la fotografia Tecnica. Quella che mira alla perfezione qualitativa. Dove macchine e lenti costose sono d’obbligo. I ritratti professionali, la macrofotografia, la cattura di immagini in movimento (uccelli soprattutto…!), la fotografia notturna con luci artificiali, la fotografia pubblicitaria, i matrimoni, ecc. ecc. Essendo il fine la perfezione tecnica, la spettacolarità, la bellezza fine a se stessa, qui il fotoritocco è ammesso e ben venga in tutte le sue magie e illusioni! Ma, per carità, distinguiamo le due forme di fotografia! Questo è solo il modesto parere, ma come dice la mia citazione: [lo] …..

    Ciao enrix e grazie per i ringraziamenti al 3D. Ho riportato solo parte della tua citazione in quanto non la condivido pienamente. La prima parte invece trova tutta la mia approvazione. Secondo me bisognerebbe fare dei distinguo. Chi mira alla perfezione qualitativa non è detto che lavori anche in post così pesantemente da “stravolgere” il “prodotto iniziale”. Avere i “migliori materiali”, a mio avviso, non necessariamente significa non metterci “l’anima” durante lo scatto. Anche le foto in studio, secondo me, sono fotografia pura finché si rimane entro certi limiti… I limiti… Quali limiti ?? E’ questo il dubbio che ci perseguita… Quello che si cerca di capire è quando da “una foto” si arriva ad “un’opera di grafica”. In tutto questo pensare c’è un punto fermo: chi fotografa in digitale non può ignorare l’utilizzo dei programmi in post in quanto è come se togliessimo la camera oscura ad un fotografo che usa ancora la pellicola. Ma quale è il limite entro il quale la foto non è più una foto ? Bye! Jack [lo]

    #1266575
    enrix
    Partecipante

    assolutamente, non volevo dire questo e forse mi sono espresso male. Per usare certe apparecchiature sono sicuro che ci vuole professionismo e passione. E i buoni risultati sono il sunto di anni di pratica e animosità. Non volevo sminuire questo tipo di fotografia, anzi spesso rimango esterrefatto di fronte a capolavori di tecnica, talmente perfetti, che “parlano” da soli e riescono trasmettere emozioni…ed allora siamo in sintonia! [In tutto questo pensare c’è un punto fermo: chi fotografa in digitale non può ignorare l’utilizzo dei programmi in post in quanto è come se togliessimo la camera oscura ad un fotografo che usa ancora la pellicola. Ma quale è il limite entro il quale la foto non è più una foto ?] Il limite a mio avviso e il fine della fotografia. Quella di cui parlavo nel precedente post. La foto che vuole ritrarre la realtà vera e cruda così com’ è e trasmetterla agli altri, c’è poco da ritoccare, giusto quelle regolazioni di base che possono rendere la fotografia più verosimile, o a limite, particolari effetti che possono mettere in maggiore evidenza quello che si vuole trasmettere, ma che già esistono nella foto e che non siano creati dal nulla! Ad esempio la fotografia in bianco e nero è uno di questi effetti. Qualcuno in questo trhead la definisce triste e monotona. A mio avviso, togliere i colori ad una scena, a volte significa valorizzare il contenuto della foto (artistica)! Essendo i colori una delle più meravigliose espressioni della natura che il nostro occhio può percepire, questi possono togliere importanza a ciò che la foto artistica vuole trasmetterci, alle sensazioni ed emozioni che vuole darci, cioè i colori potrebbero essere fuorvianti essendo in questo caso estetica e non contenuto. Ma il discorso è molto ampio e soggettivo e quindi è opportuno fermarmi qui. Un salutone a tutti e in particolare all’autore di questa discussione: jack64bit

    #1266583
    rpolonio
    Partecipante

    Già il titolo è motivo di dubitare. Leggendo i post, mi sembra che si sia andati un po’ oltre, tirando in ballo termini come “arte”, “artisti”, “professionisti”. Secondo me non esiste un “vero fotografo”, esiste però “il fotografo”, nessuno può dare per scontato che il proprio gusto sia quello che prevale. Sinceramente non mi è molto chiaro il termine “artista”, e mi da fastidio vedere delle foto sconvolte dalla perfezione di programmi di grafica. Sicuramente io appartengo al passato, oggi non credo di essere migliore di allora, solo più aggiornato per usare delle nuove tecnologie. Con le mie fotografie, che non sono artistiche, ma soltanto visioni di vita di tutti i giorni, riesco ad accontentare diverse persone, ma sopratutto io ne sono contento, diventare un artista non mi interessa, restare fotografo si. [lo] [lo] [lo]

    #1270640
    Franco
    Partecipante

    Con la pellicola c’era la possibilità in camera oscura di fare quello che oggi si fà con i programmi di ritocco. Quello che è cambiato è la facilità con la quale si usano programmi come photoshop, rispetto la camera oscura. Con la pellicola, pochi fotoamatori stampavano e sviluppavano in proprio, oggi invece quasi tutti utilizzano i programmi come PS, la diffusione e le opportunità di elaborazione sono aumentate, quindi è aumentato il numero di coloro che elaborano le foto. Quello che voglio dire è che spesso non si critica l’elaborazione in quanto tale, ma perchè è fatta col digitale e quindi di facile esecuzione. Però se andiamo vedere nel passato, elogiavamo le stesse foto fine-art che uscivano dai vari concorsi nazionali pur essendo molto elaborate, solo per il motivo che essendo difficili da ottenere erano eseguite da fotoamatori la cui fama era sinonimo di garanzia di qualità. Ad esempio, porto un paradosso, possiamo dire che A.Adams non fosse un fotografo? (o vero fotografo, è la stessa cosa). Eppure i suoi metodi di elaborazione della fotografia sembrano molto simili a quanto viene fatto nei programmi di fotoritocco, cosa cambia tra una maschera fatta con cartoni, mani o altro in camera oscura e una maschera fatta con photoshop?

    #1270651
    jack64bit
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: Con la pellicola c’era la possibilità in camera oscura di fare quello che oggi si fà con i programmi di ritocco. Quello che è cambiato è la facilità con la quale si usano programmi come photoshop, rispetto la camera oscura. Con la pellicola, pochi fotoamatori stampavano e sviluppavano in proprio, oggi invece quasi tutti utilizzano i programmi come PS, la diffusione e le opportunità di elaborazione sono aumentate, quindi è aumentato il numero di coloro che elaborano le foto. Quello che voglio dire è che spesso non si critica l’elaborazione in quanto tale, ma perchè è fatta col digitale e quindi di facile esecuzione. Però se andiamo vedere nel passato, elogiavamo le stesse foto fine-art che uscivano dai vari concorsi nazionali pur essendo molto elaborate, solo per il motivo che essendo difficili da ottenere erano eseguite da fotoamatori la cui fama era sinonimo di garanzia di qualità. Ad esempio, porto un paradosso, possiamo dire che A.Adams non fosse un fotografo? (o vero fotografo, è la stessa cosa). Eppure i suoi metodi di elaborazione della fotografia sembrano molto simili a quanto viene fatto nei programmi di fotoritocco, cosa cambia tra una maschera fatta con cartoni, mani o altro in camera oscura e una maschera fatta con photoshop?

    …caro Fra65… ma che lavoro fai… il metronotte?? 😀 Vedo sempre i tuoi post alle 2-3 di notte… 😀 A parte gli scherzi, condivido quanto hai appena espresso. Possiamo dire quindi che la postelaborazione è niente se comunque non si conosce “tecnica e composizione” che ti porta ad avere già una buona foto così come viene dalla macchina. Come dice qualcuno infatti, penso anche io che molti scattano tanto per scattare “tanto poi l’aggiusto dopo” senza capire che una bella foto è bella se ha un bel soggetto e non solo se ha dei buoni effetti scenici… Ciao! Jack [lo]

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