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…ma chi elabora le foto in digitale…è un VERO FOTOGRAFO ???

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  • #1273777
    jack64bit
    Partecipante

    ;hm vediamo allora di dare una sterzata al dibattito comunque per niente monotono… Cerchiamo di portarlo ON-TOPIC facendo un ragionamento. Vi voglio raccontare un piccolo aneddoto. Ieri mattina sono andato in Comune per fare delle pratiche. Sono arrivato nell’ufficio della resposabile della nettezza urbana (ebbene sì… non solo a Napoli hanno problemi di monnezza… :D) ed ho visto il panico… C’erano due-tre persone avanti a me anche leggermente incazzate… e l’impiegata nel marasma più completo perchè non riusciva più a stampare i documenti su una comunissima inkjet… Non so quale fosse il problema ma mi sono fatto avanti… (mo’ se mi va bene faccio lo sborone…), ho fatto la prima cosa che si fa in questi casi e cioè… SPEGNI/ACCENDI (prima legge dell’informatica :D) e come per incanto la stampante ha ricominciato a stampare… L’impiegata mi ha ringraziato (anche le persone in fila mi hanno ringraziato!!) e mi ha confessato che quando succedono queste cose, visto che “io non ci capisco un casso di computer…” (penso abbia studiato ad Oxford…) va nel panico più completo. Dominare la tecnologia e non essere dominati dalla tecnologia. Pensando a quello che mi era successo ho riflettuto un attimo: ma… vuoi vedere che questo sia un “male comune”? Potrebbe essere che molti siano “malati” di quello che in medicina… si chiama “la paura del nuovo” ?? Sarebbe la spiegazione al fatto che ancora tanti sono “ostinatamente” affezionati alle macchine fotografiche tradizionali o perchè altrettanti hanno timore di avvicinarsi al computer; non è vera riluttanza quanto paura di non saperlo usare o di non saperlo dominare… Nuovi contentuti. Stamattina facendo colazione ho visto una trasmissione in TV. Non so quale fosse l’argomento specifico ma parlavano di fotografia. C’era anche il mitico Oliviero Toscani. Ad un certo punto, sentendo più che guardando visto che stavo mangiando un bel toast…, qualcuno ha detto una cosa che suonava più o meno così: la tecnologia non deve far paura quando questa è accompagnata dal rinnovamento dei contenuti. “Cavolo” ho detto! Bello spunto per il forum! Avanti con le vostre considerazioni 🙂 Jack [lo] PS. …le macchine analogiche piacciono ancora anche a me… :pr

    #1273783
    rpolonio
    Partecipante

    E’ giusto che la tecnologia avanzi. E’ giusto che questa ci sia per “aiutare” e non per “confondere”. Da tempo ho abbandonato il mondo analogico, quello che non ho abbandonato è il suo pensiero, oggi questo mi aiuta a pensare prima del clic. Mi sento di dire che le generazioni che non hanno conosciuto l’analogico, sono un po’ svantaggiati in certi aspetti. [lo]

    #1273792
    jack64bit
    Partecipante

    Poche parole… per esprimere un chiaro concetto! Ottimo rpolonio (o) Jack [lo]

    #1275162
    jack64bit
    Partecipante

    Ciao! Non so se nessuno di voi da comperato la rivista “Ripresa digitale e workflow” di Tom Lee – Editrice Reflex – Biblioteca del Fotografo n. 53… Vi riporto l’introduzione… “Il mondo del digital imaging sembra un mostro ma può essere domato. Molti fotografi si concentrano sulla tecnologia legata allo scatto, allo sviluppo e alla stampa delle loro immagini, ma dimenticano l’inquadratura, la composizione, le basi dell’illuminazione. Così diventano semplici schiacciabottoni che pensano che ogni errore che possa poi essere corretto in Photoshop. La realtà è diversa… Se non si scatta un’immagine corretta già in prima battuta, non ci potrà aiutare nessun intervento di salvataggio in Photoshop. L’essersi liberati dai costi della pellicola e del relativo trattamento ha incoraggiato i fotografi a scattare molte più immagini. Ma questo ha significato che gli stessi fotografi ora stanno spendendo una notevole e sempre crescente quantità di tempo sui loro computer per elaborare i risultati”…. Sembra fatta apposta per questo 3D… :s Ciao Jack [lo]

    #1276540
    Alice1999
    Partecipante

    Vi chiedo un chiarimento. Ho seguito un corso di fotografia “con pellicola” quest’inverno e ho cercato e cercherò di applicare quanto ho imparato, ma una cosa non capisco. Con il digitale si ha la possibilità di modificare (se si in grado) completamente una fotografia, ma questo è giusto? Se modifico o cancello un elemento di disturbo non si “snatura” la fotografia stessa? Quello che mi chiedo è corretto dire “ho scattato delle foto” quando a tavolino poi le cambio? :lp :lp :lp

    #1276546
    andria
    Partecipante

    Il foto ritocco non è nato con il digitale, ma con la fotografia stessa. La clonazione il taglia e incolla ecc ecc sono sempre esistiti. Mi è capitato di cartoline dei primi del 900 in cui erano state aggiunte delle persone, e questo lo si poteva capire solo grazie alle ombre. E gli artefatti non erano pochi. Un tempo si chiamavano fotomontaggi. Lavorare con i layer non è certo prerogativa di photoshop, ma la sovrapposizione di più negativi per ottenere foto particolari c’è sempre stata. Così come i “crops”come la solarizzazione i viraggi selettivi ecc ecc. solo che prima era più difficile reallizzarli. Insomma il fotoritocco è nato con la fotografia stessa!

    #1276565
    fireblade
    Partecipante

    Qualche sera fa, nel negozio fotografico dove mi servo fedelmente, conversavo con un fotografo professionista, che vedendo una mia stampa ha attaccato bottone molto cordialmente. Dopo aver chiaccherato un po’ di tutto, mi ha confessato che il suo studio fotografico è composto da 3 soci: lui è bravissimo nello scattare fotografie, ha l’occhio fotografico, ma non capisce nulla né di macchine, né di computer. Un suo socio è bravissimo con le macchine ma negato in tutto il resto, infine il terzo socio è un genio del computer e null’altro. Unendo le tre capacità hanno formato una squadra. Ebbene avere tutte le capacità riunite in una sola persona è un’arma vincente, non hai bisogno di nessun’altro per esprimere l’arte che ognuno di noi si porta dentro. E tutto questo è possibile, sebbene esistano persone più portate di altre in varie discipline, se non ci si fa prendere dal panico immotivato verso il nuovo. Bravo Jack, uno spunto bellissimo! [lo]

    #1277051
    enrix
    Partecipante

    Ritorno nel 3d per discutere su alcuni concetti. aldo1971 scrive: [ma spesso l’HDR ci fa vedere dei veri e propri capolavori che sembrano quadri d’autore e allora che possiamo dire?….] Sono d’accordo con te, nel senso che sembrano quadri e non fotografie! Sono talmente perfetti e belli che superano il reale, cioè quello che l’occhio umano vede realmente e quello che una normale macchina fotografica potrebbe catturare. Li ritengo capolavori d’arte digitale e non fotografica. Anche fotografie sbagliate o di scarsa fattura possono acquisire un certo valore . Ma questa è fotografia? Penso che siamo tutti d’accordo che un bravo fotografo è alla base di una buona fotografia, cioè il suo colpo d’occhio nel vedere l’immagine già prima nella sua mente. Ma mi dite come si fà a immaginare già nella mente angoli bui che poi verranno illuminati? La post-produzione è un’altra professione, a volte è arte digitale pura, a volte è abbellimento e a volte potrebbe essere recupero di foto sbagliate! E’un’altra attività che può essere strettamente connessa con la fotografia ma non è lei! Fra65 srive: [HCB è stato un grande genio, ma sarebbe come dire che Michelangelo è l’arte…] HCB era un fotografo (uno dei miei preferiti) di quelli che vedevano la foto effettivamente già prima nella mente e così poi la catturavano, e così poi la esternavano agli altri, senza altrazioni. Non ho detto che lui è l’arte, ma sicuramente era un’artista fotografico. Hai accennato a Michelangelo…non lo dovevi fare 😉 Michelangelo era un’artista che a priori vedeva nei blocchi marmo le sue opere, lui doveva solamente tirarle fuori con un lavoro MILLIMETRICO e tolto il superfluo uscivano i suoi capolavori senza avere nessuna possibiltà di “ritoccarli”. Così come HCB immaginava già prima nella sua mente le sue opere fotografiche. Jack64bitscrive: [vuoi vedere che questo sia un “male comune”? Potrebbe essere che molti siano “malati” di quello che in medicina… si chiama “la paura del nuovo” ?? Sarebbe la spiegazione al fatto che ancora tanti sono “ostinatamente” affezionati alle macchine fotografiche tradizionali o perchè altrettanti hanno timore di avvicinarsi al computer; non è vera riluttanza quanto paura di non saperlo usare o di non saperlo dominare…] Forse per alcuni sì. Per altri sicuramente no, me compreso. Quoto rpolonio quando dice: [E’ giusto che la tecnologia avanzi. E’ giusto che questa ci sia per “aiutare” e non per “confondere”.] Penso che questa sia la strada giusta. La fotocamera digitale è stata una grande innvazione a favore della fotografia. Pur chiamandosi digitale la sua anima è comunque analogica e non snatura la parola fotografia (scrivere con la luce). Cambia solo il supporto dove viene impressa la luce il ccd al posto della pellicola. Inoltre ha abbattuto i costi della pellicola e della camera oscura, dando la possibilità a molti di avvicinarsi al mondo della fotografia…e fino qui, credo, siamo “all’aiuto” che dice rpolonio. Ma dove comincia il “confondere”!? Andria scrive: [Il foto ritocco non è nato con il digitale, ma con la fotografia stessa. La clonazione il taglia e incolla ecc ecc sono sempre esistiti. Mi è capitato di cartoline dei primi del 900 in cui erano state aggiunte delle persone, e questo lo si poteva capire solo grazie alle ombre. E gli artefatti non erano pochi. Un tempo si chiamavano fotomontaggi….] Infatti, lo dici tu stesso, si chiamavano fotomontaggi, non fotografie! Ma era prerogativa di pochi virtuosi. La parola fotomontaggio prima, era quasi sinonimo di falso. E secondo te, aiutava la fotografia o la confondeva? Penso che la risposta sia chiara. E’ questo il vero problema! E in fine cito “Fireblade” che mi dà l’oppurtunità di chiarire ulteriormente il mio pensiero. [… mi ha confessato che il suo studio fotografico è composto da 3 soci: lui è bravissimo nello scattare fotografie, ha l’occhio fotografico, ma non capisce nulla né<

    #1277071
    eosmac
    Partecipante

    Nel mio ambito lavoriamo con computer e software per l’elaborazione del raw ma prima di tutto c’è la fotografia. Anche in camera oscura si interviene sul contrasto, luminosità saturazione ecc ma questo fa parte della fotografia stessa. Il problema sorge quando al computer decidiamo di ottenere un “capolavoro” da uno scatto banale e senza anima. Quello non è “fotoritocco” ma soltanto un voler “bruciare le tappe” a tutti i costi e voler sentirsi dire “sei un mago”. Durante gli stages di fotografia osservo tante fotografie e mi fa molto piacere constatare che esiste una piccola percentuale di fotografi che riescono ad ottenere delle bellissime immagini anche senza l’ausilio del computer o al massimo con un piccolo approccio. Mi chiedo: ma tutto il tempo passato al computer nell’inutile tentativo di “coprire” lacune tecnico-artistiche, non lo si potrebbe dedicare allo studio e alla pratica della fotografia e magari anche con l’ausilio corretto del computer? Pic of the week è così importante da voler soffocare con photoshop le nostre ambizioni o semplicemente la voglia di voler imparare? Fotografia è luce, quella del monitor evidentemente confonde il senso che si ha di quest’arte. Ciao

    #1277076
    nd1967
    Partecipante

    Sarà perchè non mi sono mai impegnato a studiare i programmi di elaborazione, sarà perchè vendo dalla foto “analogica” dove non potevo intervenire nella stampa, ma per me una foto deve essere bella dopo lo scatto, non dopo le modifiche “informatiche”. Poi alcuni “errorini” si possono sistemare, ma la composizione deve essere già bella. Ciao Andrea

    #1277077
    flx2000
    Partecipante

    Originariamente inviato da nd1967: Sarà perchè non mi sono mai impegnato a studiare i programmi di elaborazione, sarà perchè vendo dalla foto “analogica” dove non potevo intervenire nella stampa, ma per me una foto deve essere bella dopo lo scatto, non dopo le modifiche “informatiche”. Poi alcuni “errorini” si possono sistemare, ma la composizione deve essere già bella. Ciao Andrea

    Credo che il fatto che tu non abbia potuto intervenire sulla stampa quando usavi l’analogica non sia un buon motivo per non farlo ora che potresti imparare il lavoro di camera oscura senza dover trasformare il bagno in un laboratorio chimico 😉 No? eheh

    #1277080
    eosmac
    Partecipante

    Sono daccordo nd1967, la fotografia prima di tutto, in raw possibilmente. Non è il computer il problema ma l’approccio ad esso. Ciao

    #1277085
    BassierE
    Partecipante

    Ma forse nemmeno quello EOS… il fotoritocco o la fotomanipolazione hanno un animo come la fotografia stessa, ora ha preso piede il digitale ma a questo punto da “purista” dovrei dirti che il vero fotografo usa la pellicola… o il 6×6… il limite tra eccessivo e artistico è dove lo poni tu con il tuo gusto personale… uno scatto che di per se non ha anima è un mattone su cui costruire qualcosa di artistico… anche il marmo appena tolto dalla cava non ha forma… o il vetro è semplice silice… il gusto per la fotografia è come ogni altra forma d’arte… ci sono i puristi e gli “avanguardisti”… “IL CD E’ FREDDO E DIGITALE MEGLIO IL VINILE” poi però mettono amplificatori a transistor… “LA VERA MUSICA E’ QUELLA SUONATA CON GLI STRUMENTI ACUSTICI! SENZA TAPPING, POPPING O TECNICHE STRANE” ma amano la sonata in B di Bach fatta da Patitucci (NB il 90% è in tapping)… quello che voglio dire con questa disamina è semplicemente che anche l’elaborazione spinta è come la scultura… in fondo prendi un pezzo di pietra e togli tutto quello che non assomiglia al tuo soggetto… la fotoelaborazione è così… nessuno toglie al purista di non gradirla… ma non chiamarla fotografia è innaturale perchè alla base c’è quella, magari scarsa, povera, rovinata e non tecnica… ma c’è comunque un fotografo dietro la macchinetta… forse la domanda più giusta sarebbe :”Basta avere una macchinetta per essere un fotografo?” la mia risposta è SI… non tutti siamo artisti… ma tutti amiamo la fotografia… e tanto basta per farci fotografi.

    #1277101
    alexh
    Partecipante

    Sono cose che si facevano già ai tempi della pellicola, mascherature, tirature dei bagni etc, farlo anche ora (cit) senza trasformare il bagno in un laboratorio chimico(/cit) non mi sembra disonesto. Per me la fotografia finisce di essere tale quando ad uno scatto ci aggiungo una luna, oppure una farfalla da bianca la passo a violacea..

    #1277108
    frabruni
    Partecipante

    Un post senza possibilità di risposta, se prima non si stabilisce chi è un “VERO FOTOGRAFO” Chi cammina con mani o piedi tinti di vernice su una tela è un pittore? Chi schizza i muri è un artista? Chi impacchetta un monumento o un palazzo è uno scultore? Chi compone melodie con i versi degli animali o i rumori del traffico è un musicista? Pensate davvero che sia possibile stabilire chi è un “vero fotografo” ?! Niente è più riduttivo e inutile che cercare di imbrigliare il pensiero dell’uomo in uno schema. Ciao scusate la filosofia e buoni scatti a tutti

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