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Macchie su obiettivo vintage

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  • #1861781
    Luppolo
    Partecipante

    Nelle foto sei sempre a tutta apertura?
    Aberrazioni e flare a tutta apertura sono più che normali in un grandangolo spinto di alta qualità, figuriamoci su uno economico…

    Non sono tutte a 100 ISO, ad esempio la 2349 è a 800 ISO
    in effetti c’è un po’ di rumore, ma solo a 800 ISO

    Per la sottoesposizione
    Il picture style non dipende dall’obiettivo, se scatta la macchina lo applica e comunque il picture style non può agire così profondamente sull’esposizione.
    Dai dati EXIF deduco che hai scattato in modalità manuale, è più probabile un errore “umano”
    Di solito consiglio di lavorare in AV con le ottiche vintage e di impostare ISO auto, almeno all’inizio (in modo da concentrarsi su diaframma e messa a fuoco).

    #1861782
    Angor
    Partecipante

    io non ero riuscito a leggere gli exif….con quelle condizioni di scatto, compreso l’uso in manuale, allora si spiegano la sottoesposizione e il rumore.

    concordo sull’utilizzo dell’Av, eventualmente impostare una correzione esposizione se ci si accorge che l’esposimetro non legge correttamente (non ne so la ragione, ma a volte mi capita che certi obiettivi manuali sotto o sovraespongano, forse qualche trattamento o assenza di trattamento porta riflessi di luce spuria al sensore, boh)

    #1861783
    Stefano Ferrari
    Partecipante

    Grazie ancora per le risposte,
    come ho detto nel post precedente, ero di fretta perché si stava per mettere a piovere, la lente era nuova e non sapevo ancora bene cosa aspettarmi, quindi l’errore umano ci sta tutto, soprattutto se considerate che sono ancora un principiante.
    Ieri e oggi ho avuto ancora un po’ di tempo per provare la lente e sono sempre più indeciso sul da farsi: le 2 foto scattate a 800 di ISO (img_2348 e 2349) sono state fatte ieri sera, con luce artificiale fissa, stessi tempi di scatto, stessa apertura a f/5.6, ma la prima che è più scura e sottoesposta è stata fatta con il 18-55 Canon a 24mm, la seconda con il 24mm Sigma in questione, ma la luce è completamente diversa!
    Questa cosa davvero non me la spiego, e soprattutto in questa foto, i dettagli sono anche abbastanza definiti, quindi mi viene da pensare che semplicemente sia io a dover far pratica con la lente.
    Oggi proverò a contattare il venditore, perché comunque è stato scorretto a vendermi una lente “in ottime condizioni” che invece aveva delle possibili tracce di muffa o umidità.

    Per chiarire alcune perplessità a cui avete accennato:
    sì molte delle foto che ho caricato erano scattate a f/2.8 (le prime 3 se non sbaglio) le altre a f/4 o f/5.6 (quelle che ho scattato oggi chiudendo un po’ di più non sono così male)
    sì ho scattato in manuale, scatto quasi sempre in manuale perché in modalità Av e Tv proprio non mi trovo, però proverò a seguire il tuo consiglio Luppolo.
    sì alcune foto sono sottoesposte, e in parte è colpa mia, dato che solitamente l’esposimetro della mia 200D tende a sovraesporre, quindi cerco di rimanere circa 1/3 o 1/2 di stop sotto, a volte però mi sbaglio (o l’esposimetro aveva ragione) e la foto esce sottoesposta.

    P.s. una cosa che ho notato è che la saturazione è un po’ bassa con questa lente (forse anche a causa dell’errata esposizione?) dite che un fitro polarizzatore potrebbe aiutare?

    #1861784
    Angor
    Partecipante

    parto dal fondo, perchè tutto sommato è una “vecchia storia”: scusa la brutalità, ma non ha senso scattare in manuale usando l’esposimetro della macchina come guida….a quel punto, se ti limiti a regolare il diaframma/tempi per portare a zero l’esposizione, non fai altro che fare la stessa operazione che fà la macchina in Av, solamente mettendoci più tempo e rischiando errori.
    Diverso il discorso se usi l’esposimetro per valutare la luminosità di certi elementi ben specifici (tipo esposizione zonale) e poi sulla base di quelli scegli tempi e diaframmi per scattare. Ad esempio, io faccio questo quando ho di fronte scene con luci molto intense, che non mi interessano ma che rischiano di imbrogliare l’esposimetro. Allora, fisso l’esposizione prima di iniziare a scattare e quando scatto non mi curo di cosa legge l’esposimetro.

    Stessa apertura: se hai impostato f5.6 in macchina E sull’obiettivo, è normale che sia venuta più chiara.
    La macchina misura l’esposizione in quella che ritiene essere l’apertura massima (f2.8 nel caso del sigma)….poi, allo scatto, si aspetta che il diaframma venga chiuso all’apertura impostata da te (f5.6) e corregge di conseguenza l’esposizione, aggiungendo 1 stop in questo caso.
    Se tu hai impostato f5.6 sull’obiettivo PRIMA dello scatto, è successo che la macchina ha letto la luce che entrava f5.6, poi ha sovraesposto di 1 stop…mentre l’obiettivo ha mantenuto ovviamente l’apertura prefissata.
    In pratica, quando si usano gli obiettivi manuali, o si lascia sempre impostata l’apertura predefinita, oppure bisogna fare in due passi: imposto es f5.6 in macchina, 2.8 lente, misuro, blocco esposizione, metto f5.6 obiettivo, scatto.

    #1861787
    Luppolo
    Partecipante

    Tra f2,8 e f5,6 gli stop sono due…

    Solo i raccordi con chip programmabile permettono l’impostazione in macchina del diaframma utilizzato direttamente sull’obiettivo.

    Se si uno di questi raccordi si incorre nella situazione che dice Angor.

    #1861789
    Angor
    Partecipante

    non sempre: ho avuto un paio di raccordi con chip per la conferma AF ma non programmabili, presi per errore. Entrambi davano comunque un’indicazione di diaframma fissa, non ricordo se 1.0 o 1.4.

    L’unico caso dove sicuramente la macchina non lascia impostare il diaframma, sono quelli proprio senza chip…in tal caso segna f00 e non da nemmeno la conferma AF, ovviamente.

    Ovviamente per modo di dire, dal momento che non ho ancora ben capito cosa impedisca alla macchina di rilevare la messa a fuoco se l’obiettivo non ha il chip…a meno che non sia indispensabile per rilevare anche la correzione front-back focus predisposta dal costruttore dell’obiettivo.

    #1861790
    Stefano Ferrari
    Partecipante

    Penso che abbia ragione Luppolo invece, infatti non mi era chiarissimo il tuo discorso Angor. Ti ringrazio comunque per la spiegazione, perché erano cose che non sapevo.
    Il mio adattatore ha il chip, ma non sembra essere programmabile. Segna fisso f/1.4 ma non è possibile modificarne il valore e non mi sembra sia nemmeno possibile effettuare le micro-regolazioni sul focus confirm.
    Magari mi sbaglio io? Temo che la mia 200D non possa effettuare le micro-regolazioni con nessun obiettivo.

    Comunque piccolo aggiornamento sulla lente: ho deciso di tenerla, ho presentato il problema al venditore e ha deciso di ridarmi indietro parte dei soldi di sua spontanea volontà.

    #1861791
    Angor
    Partecipante

    in realtà ho ragione io, nel senso che Luppolo diceva un cosa diversa.
    Gli adattatori mandano l’indicazione dell’apertura massima, in questo caso 1.4.
    La macchina pensa di aver attaccato un obiettivo normale, infatti ti lascia selezionare un diaframma diverso.
    Però, in fase di scatto questo non si chiude, e quindi la foto rimane sovraesposta.

    Comunque, se segna 1.4 al 99% è programmabile.
    Non so che modello sia, di solito sono programmabili scattando sequenze di foto con f particolari.
    Ad esempio, vado a memoria dei miei, era una cosa tipo:
    tre scatti consecutivi f64-f32-f64 entri nella modalità programmazione
    poi uno scatto fx dove il valore del diaframma è una voce di menù (focale, diaframma massimo, microaggiustamenti)
    quindi una serie di scatti fxyz dove x y z sono le cifre che compongono ad esempio la focale (tipo 5 scatti per definire i 5 numeri che compongono la focale)
    ecc

    ma so che altri hanno altre modalità…comunque NON si fa utilizzando le impostazioni della camera.

    prova a cercare in internet EMF chip programming

    #1861797
    Luppolo
    Partecipante

    Angor ti sbagli: i raccordi con chip di conferma della messa a fuoco non programmabili danno comunque un’indicazione di diaframma diversa da f/00. Di solito l’indicazione è f/1,4 (come quello del nostro amico) o f/2,0. Se non sono programmabili non permettono la variazione del valore di diaframma che compare sul display tramite le ghiere della macchina, quindi Steferro ha ben capito che il suo è un raccordo con chip non programmabile. Ovviamente, come detto più volte, solo i chip programmabili permettono la regolazione fine del fuoco, altrettanto ovviamente la differenza tra ciò che è indicato sul display (f/1,4) è la reale apertura massima dell’obiettivo montato non comporta alcun problema nella valutazione dell’esposizione.

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