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Maggio 31, 2012 alle 2:51 am #1712632orsoneroPartecipante
Vorrei sapere quali accorgimenti prendere per fare foto macro in campo aperto quando c’è quell’arietta che disturba tanto. Di mio ho provato con un ombrello aperto, ma essendo troppo grande si spostava continuamente. Altro interrogativo: Come avvicinarsi alle farfalle? E’ vero che basta prenderle e metterle in frigo qualche ora per poi fotografarle in tranquillità? Grazie. orsonero
Maggio 31, 2012 alle 3:08 am #1712637Alzo80PartecipantePrenderle e metterle in frigooo??? Scusa ma son saltato dalla sedia! spero capirai anche tu che è un gesto scellerato. Se si vuole fotografare la natura, lo si deve fare in natura e senza disturbare l’animale per quanto possibile. Davvero qualcuno pratica questa tecnica? dove l’hai sentita? Boh io inorridisco al pensiero. Quando c’è vento c’è poco da fare in pieno giorno.. alcuni so che si dotano di particolari box per aiutarsi, ma in piebo giorno vola dove vuole . Oppure sei costretto a usare tempi veloci e , di conseguenza, diaframmi aperti… ma il risultato non sarà granchè (io l’ho fatto tante volte). L’unica tecnica buona è quella di alzarsi presto la mattina, quando sono ancora impossibilitate al volo, e avvicinarsi quanto puoi. Con calma puoi anche studare la luce, la compo, posizionarti il meglio possibile. Sta cose delle farfalle in frigo giuro che mi ha messo più che un brivido addosso [fru] ciao
Maggio 31, 2012 alle 3:10 am #1712639scaramikPartecipanteOriginariamente inviato da Alzo80: Davvero qualcuno pratica questa tecnica? dove l’hai sentita? Boh io inorridisco al pensiero.
anche io Alzo, posso purtroppo confermarti che qualcuno ha praticato e pratica questa tecnica infame [fru].
Maggio 31, 2012 alle 3:20 am #1712641Alzo80Partecipantescaramik al di là del gesto orribile non capisco a quel punto quale sarebbe lo scopo della fotofrafia. Visto che non saimo capaci di fotografarlo in natura, lo mettiamo in condizioni di non poter reagire? e allora siamo bravi fotografi ? boh, non capisco… poi magari la farfalla la rimettono pure sulla foglia e spacciano la foto per naturale e si professano amanti della natura… Mi vengono in mente i cacciatori che sparano al fagiano che hanno appena liberato dalla gabbia: ammazza che gusto! [inc]
Maggio 31, 2012 alle 3:31 am #1712645scaramikPartecipanteOriginariamente inviato da Alzo80: scaramik al di là del gesto orribile non capisco a quel punto quale sarebbe lo scopo della fotofrafia. Visto che non saimo capaci di fotografarlo in natura, lo mettiamo in condizioni di non poter reagire? e allora siamo bravi fotografi ? boh, non capisco… poi magari la farfalla la rimettono pure sulla foglia e spacciano la foto per naturale e si professano amanti della natura… Mi vengono in mente i cacciatori che sparano al fagiano che hanno appena liberato dalla gabbia: ammazza che gusto!
(o) orsonero, segui il consiglio di Alzo, il momento piu’ favorevole è la mattina presto, magari hanno anche le goccioline di rugiada sulle ali, altro che frigo !!
Maggio 31, 2012 alle 3:35 am #1712646davide68PartecipanteQuoto quello che dite ma… non meravigliatevi troppo di certe pratiche. Credete davvero che Bear Grill (quello che mangia larve e attraversa i ghiacciai con un laccio delle scarpe), trovi davvero in mezzo al deserto un cammello morto al quale apre la pancia per dormivi dentro la notte? Guardando quel documentario si vede che estrae dallo stomaco erbe semidigerite che spreme con le mani per berne l’acqua, se il cammello era li’ da anche un giorno era gia’ tutto secco.
Maggio 31, 2012 alle 3:44 am #1712649Alzo80Partecipanteciao davide mi spiace andare OT rispetto al post ma quel personaggio che hai nominato proprio non lo digerisco; più volte mi sono solo immaginato quali tecniche potessero studiare (come dici tu). Lo incontrassi per strada un bel camuffo sul muso glielo rifilerei (perdonatemi lo sfogo)… io lavoro nelle scuole e il brutto è che giuro che questo personaggio diventa un modello, un esempio per i ragazzini. Anni di bei documentari in tv sul rispetto degli animali e questo tizio (e un certo tipo d’informazione) nel giro di un anno ha fatto più danni delle cavallette con le sue ‘utilissime’ tecniche di sopravvivenza. Scusate lo sfogo, vi prego di non continuare per non inquinare troppo il post, ma non mi son trattenuto
Maggio 31, 2012 alle 12:29 pm #1712664GuerraPartecipanteConcordo con gli altri sul rispetto dovuto agli animali che fotografiamo. 🙂 Quindi niente frigo ma una difficile sveglia mattutina quando il freddo della notte lascia gli insetti intorpiditi. Eventualmente per le goccioline ci si può portare uno spruzzino d’acqua. 🙂 Importante è avvicinarsi al soggetto con calma, senza far cadere la propria ombra sullo stesso, ecc. ecc. 🙂
Maggio 31, 2012 alle 2:29 pm #1712683monsterFXPartecipanteNooo vabbe’ … quella del frigo non l’avevo mai sentita. Eh io che lo uso(il frigo)solo per mettere la birra. 😀 Comunque concordo con chi dice che i documentari di oggi, non insegnano(o disimparano) a rispettare la natura e gli animali. Gli animali, sopratutto quelli feroci, vengono quasi idealizzati come il male…sempre pronti ad attaccare. Se solo si spiegasse che solo in determinate condizioni e per determinati motivi molti animali attaccano(fame, territorio,progenie,…). Sarà che io sono cresciuto con Piero/Alberto Angela 😀 .
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