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Dicembre 3, 2013 alle 4:52 am #1787213gabriele77Partecipante
sedicente ritratto [IMG]public/imgsforum/2013/12/IMG_8256.ar.jpg[/IMG]
Dicembre 4, 2013 alle 4:11 am #1787351rossomotoPartecipanteAlura, magari sono i famosi funghetti di cui vado ghiotto ma io penso che questa foto sia straordinaria. E per straordinaria intendo proprio STRA-OR-DI-NA-RIA perché racconta cosě tanto del fotografo e coinvolge molto l’osservatore in questo racconto. Dalla foto mi pare di capire che é stato fotografato lo schermo di una tv durante il fermo immagine di un film. Questo racconta di qualcuno (il fotografo) che ha visto la scena, é stato colpito da qualcosa di particolare, ha fatto il fermo immagine ed é tornato indietro per rivedere la scena. Magari ha anche scorso la scena fotogramma per fotogramma, tentando di capire esattamente cosa lo ha colpito e, quando lo ha capito, ha deciso che era abbastanza interessante da fotografarlo. E dopo averlo fotografato ha deciso che le “imperfezioni” rivelatrici della natura televisiva dell’immagine ci andavano benissimo perché, dopotutto, questa é la foto di un fotogramma di un film che ha colpito il fotografo. Personalmente (forte anche dei funghetti 😀 ) ho trovato estremamente interessante guardare questa foto e sentire questa storia formarsi nella mia testa. Poi magari é tutta una mia fantasia oppure no ma resta il fatto che la foto é molto fertile dal punto di vista narrativo.
Dicembre 4, 2013 alle 12:24 pm #1787353ViridisDracoPartecipantePer una volta sarò polemico: Rosso moto ha ragione, il direttore della fotografia e il regista sono stati spettacolari. Fotografare un fermo immagine non é spettacolare, perché se il valore do questa foto é nella composizione e preparazione della modella e nella tempistica di scatto, beh il fotografo non ha fatto altro che fotografare il lavoro di un’altro, se qualcuno fotografasse sul suo monitor una delle mie (pochissime) foto ben riuscite, credo che si sentirebbe l’inconfondibile rumore di un rotore provenire dalla zona del bacino My 2 cents. [bir]
Dicembre 4, 2013 alle 12:41 pm #1787356saiotPartecipantela foto é molto bella, a questo punto non so a chi fare i complimenti. a me sembrava fatta attraverso una rete o una calza di nylon.
Dicembre 4, 2013 alle 1:20 pm #1787361corsa46Partecipanteio ho la televisione a colori: [IMG]public/imgsforum/2013/12/999fcb_helena_bonham_carter_006.jpg[/IMG] 🙂 🙂 [mat]
Dicembre 4, 2013 alle 1:41 pm #1787362rossomotoPartecipanteOriginariamente inviato da ViridisDraco: Per una volta sarò polemico: Rosso moto ha ragione, il direttore della fotografia e il regista sono stati spettacolari. Fotografare un fermo immagine non é spettacolare, perché se il valore do questa foto é nella composizione e preparazione della modella e nella tempistica di scatto, beh il fotografo non ha fatto altro che fotografare il lavoro di un’altro, se qualcuno fotografasse sul suo monitor una delle mie (pochissime) foto ben riuscite, credo che si sentirebbe l’inconfondibile rumore di un rotore provenire dalla zona del bacino My 2 cents. [bir]
Sarei d’accordo con te se non fossi in disaccordo totalmente. Se fossi d’accordo, ad esempio, non avrei fotografato le vetrine dei negozi (poiché le composizioni le ha fatte il vetrinista). Il fatto é che la composizione é solo uno degli elementi di una foto. In questa foto la composizione é già bell’eppronta (diciamo pure “rubata”?), ma il valore della foto non sta nella composizione ma nella capacità che ha di raccontare la storia di chi ha premuto il pulsante di scatto, cioé gabriele77.
Dicembre 4, 2013 alle 2:04 pm #1787367WolfriendPartecipanteApprezzo molto l’immagine ma mi sento completamente d’accordo con VD. A Gabriele spetta il merito di aver saputo ‘isolare’ la scena ma null’altro. Diverso il discorso se avesse, ad esempio, composto la scena magari includendo il televisore o la stanza oppure…..
Dicembre 4, 2013 alle 2:09 pm #1787368rossomotoPartecipanteOriginariamente inviato da Wolfriend: Apprezzo molto l’immagine ma mi sento completamente d’accordo con VD. A Gabriele spetta il merito di aver saputo ‘isolare’ la scena ma null’altro. Diverso il discorso se avesse, ad esempio, composto la scena magari includendo il televisore o la stanza oppure…..
Perché includere altri oggetti avrebbe fatto la differenza mentre includere una sensazione no?
Dicembre 4, 2013 alle 3:41 pm #1787376GianMauroPartecipanteProvocazione: la fotografia di un’opera d’arte é ancora un’opera d’arte?
Dicembre 4, 2013 alle 3:44 pm #1787377ItzerPartecipanteOriginariamente inviato da GianMauro: Provocazione: la fotografia di un’opera d’arte é ancora un’opera d’arte?
Questa é una bella domanda… Cosě, d’acchito, son propenso a credere che non lo sia.
Dicembre 4, 2013 alle 3:45 pm #1787378ViridisDracoPartecipanteOriginariamente inviato da rossomoto: Perché includere altri oggetti avrebbe fatto la differenza mentre includere una sensazione no?
é uno screenshot fatto con una macchina fotografica. ha la valenza di uno screenshot fatto con una macchina fotogfragica, non ci ha messo nulla di suo chi ha scattato.
Dicembre 4, 2013 alle 3:47 pm #1787379ClaudioPartecipanteChe un film sia fatto di fotogrammi e che in un bel film ci siano centinaia di fotogrammi che possono essere considerati buone o ottime foto lo sappiamo tutti. Sul fatto che fotografare quei fotogrammi decontestualizzati o quasi possa avere un particolare valore “di fotografo” attribuibile a “chi li fotografa”, bé, ho molti dubbi. In mezzo a queste due considerazioni costruisco il mio commento semiserio e il mio sospetto che, questa volta, rossomoto abbia davvero gustato una manciata dei suoi celebri funghetti prima di scrivere. Che Jeff Cronenweth é il direttore della fotografia di “Fight Club” non lo sapevo prima di cercarlo su Wikipedia, ma ora che lo so, raccogliendo il piglio simpaticamente polemico di ViridisDraco, dico con lui che i complimenti andrebbero fatti al buon Jeff e a David Fincher (regista del film) piuttosto che a gabriele77. Ma allora gabriele77 che ha fatto? Nulla? No: ha fatto grossomodo quello che ha raccontato dettagliatamente rossomoto… solo che la fertilità narrativa rilevata da rossomoto mi pare non sia nella foto bensě piuttosto che sia un processo ricostruito (per quanto verosimilmente) dallo stesso rossomoto, quindi esterno all’opera. Porto un esempio che mi é venuto in mente sorseggiando una tisana di psilocybe. Se io vi presentassi una foto con delle “imperfezioni” rivelatrici del fatto che l’ho scattata in una situazione pericolosa per la mia incolumità potreste, anche senza funghetti, ricostruire nella vostra testa le difficoltà ambientali che ho dovuto superare per eseguire lo scatto. Quanta narratività ci sarebbe dietro quello scatto? Tantissima. Supponiamo che la foto ritragga il mio fugace incontro ravvicinato con uno Yeti, che la foto sia mossa e che il muso dell’orso (Messner lo diceva già cinquant’anni fa che era un orso!) sia per metà fuori dal fotogramma. Una bella foto? Per niente. Ma sicuramente vi fornirebbe un sacco di spunti in piů rispetto alla qui presente “Marla Singer” dal punto di vista di una dietrologia narrativa: oh quanto potreste fantasticare su di me terrorizzato e infreddolito che rischio la vita per spostare coi guantoni da neve la ghiera dello zoom! In questo caso ci sarebbe la narratività e non ci sarebbe tutto il resto. Nel caso di “Marla Singer” c’é la narratività “esterna” e c’é anche la bella foto… che però non é di gabriele77! Ho parlato sin dall’inizio di contesto e contestualizzazione della foto altrui in un ambiente “nuovo”. In questo mi trovo d’accordo con l’intervento di Wolfriend. E a questo proposito, invece che con le parole, tento di spiegarmi con due foto: una é quella de ilbaro che in molti, me compreso, hanno apprezzatto sul sito tempo fa (http://canoniani.it/images.asp?id=167796&cat=119785&page=1 perché quella sensazione é prima di tutto tua (o dei funghetti!) e non oggettivamente (e in maniera quantitativamente e qualitativamente) rilevante “nella” foto. Un caro saluto a tutti!
Dicembre 4, 2013 alle 3:49 pm #1787380GianMauroPartecipanteAd esser sincero la domanda non é mia ma del grande Ando Gilardi. Mi sembrava coerente con la discussione proporla. ripropongo la domanda in maniera diversa: ipotizziamo che tu abbia la possibilità di acquistare con 1000 euro la copia fotografica perfetta della Giocoda, la compreresti?
Dicembre 4, 2013 alle 3:49 pm #1787381rossomotoPartecipanteOriginariamente inviato da ViridisDraco: é uno screenshot fatto con una macchina fotografica. ha la valenza di uno screenshot fatto con una macchina fotogfragica, non ci ha messo nulla di suo chi ha scattato.
Pensi che se facessimo un test e chiedessimo a n fotografi di fotografare un fotogramma della stessa scena otterremmo dieci scatti identici?
Dicembre 4, 2013 alle 3:54 pm #1787382MassimoPartecipanteOriginariamente inviato da GianMauro: Provocazione: la fotografia di un’opera d’arte é ancora un’opera d’arte?
Lo diventa quando attraverso un mio scatto do la mia interpretazione dell’opera d’arte……. per assurdo qualsiasi cosa che noi fotografiamo é stata fatta da altri….. sia esso un albero…. una persona…… una montagna….. ecc. ecc. ecc. La cosa fondamentale é come noi riproduciamo il soggetto e come lo interpretiamo…… In questo caso mi sembra solo una pura e semplice fotocopia di qualcosa……. Io posso prendere una foto di Ansel Adams e copiarla spudoratamente recandomi sul posto e fotografando il paesaggio nel modo piů possibile simile allo scatto originale…… se ci riuscirò sarò stato bravo…… ma se prendo una sua foto e ne faccio una scansione……..
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