- Questo topic ha 11 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 11 mesi fa da valeriobry.
-
AutorePost
-
Febbraio 9, 2015 alle 3:28 am #1825140fotograficamentePartecipante
Sarei contento di ricevere commenti.
01
02
03
04
05
06Febbraio 9, 2015 alle 4:13 am #1825147saraPartecipanteLa prima cosa che mi viene in mente è l’odore pungente. Fez??
Nella prima occhio al trave che sporge a dx in alto!
Mi piace la 5°.
Anche la prima non mi dispiace, perché descrive il luogo, non hai solo avuto la fortuna di avere le pozze con i colori per tingere le pelli, più vivi.
[lo]Febbraio 9, 2015 alle 4:20 am #1825151fotograficamentePartecipanteAltro che pungente.
In realtà ho unito due luoghi,i 2 e 5 Fez 3 4 e 6 marrakech.
Peccato per i colori, non sapevo che le tingessero lì,davvero peccato.
):(Febbraio 9, 2015 alle 4:22 am #1825152annaPartecipanteScusa se insisto, ma anche qui, guardando queste fotografie noto una sorta di distacco tra te e il mondo che ti circondava in quel momento.
C’è una sorta di ” presa di distanza”, perché immagino che ci sia stato un po’ di timore da parte tua ad avvicinarti troppo.
Comprensibie, probabilmente ne sarei intimorita pure io.
Quello che manca, secondo me, è una “visione” personale di quel luogo e di quello che si fa in quel luogo.
Forse troppo turistiche.
Perdona la franchezza.
[scu]Febbraio 9, 2015 alle 4:48 am #1825155fotograficamentePartecipante@anbe
La franchezza non può che farmi piacere.E’ possibile che si noti questo distacco in alcune mie foto,sopratutto nelle serie tematiche.
In realtà io non ho mai lavorato intorno ad un progetto predeterminato.Questo spesso mi capita perché costretto ad affrontare un po’tutte le situazioni degli scatti di viaggio e spesso rubate anche con i tele.
Sò che preparare un portfolio è complesso,non era mia intenzione, non credo di esserne neanche in grado.Selezionare o meglio sarebbe progettare, per un portfolio, vuol dire infatti attinenza di fattori dal taglio al bil bianco,all’elaborazione alla presentazione ecc
Mi ero accontentato di assemblare intorno alle concerie senza tante pretese ed accetto il “turistiche”.
Preciso comunque che nella 1,2 e 5, la postazione di ripresa era obbligata in un minuscolo terrazzino in alto.
Nelle altre invece ero a terra ma evidentemente anche lì non sono riuscito ad addentrarmi abbastanza per imprimere una mia personalità fotografica che non è detto che mai acquisirò.
[fru] [sba] [lo]Febbraio 9, 2015 alle 1:50 pm #1825175AnonimoOspiteSecondo me il problema sta tutto nella distanza eccessiva, perchè poi sono buone le inquadrature, dovresti tentare, visto che ti piace il genere e hai una FF, di scattare con un fisso da 28/35mm- Importelo come unica focale da reportage e scattare finchè non passa la paura, per me l’occhio sulla scena ce l’hai, meno il coraggio di relazionarti ad essa, che però è una prerogativa di genere.. Ciao
Febbraio 9, 2015 alle 3:51 pm #1825196tigercrisPartecipanteClaudio a me piacciono molto. Secondo me è un buon reportage, nel senso proprio di tipo di articolo in cui viene privilegiata la testimonianza diretta.
Questo io lo vedo nei tuoi scatti. Condivido quello che dice Simone sulla “distanza” focale e quello che dice anna come distacco, ma io lo comprendo mooolto bene perchè è proprio uno dei miei più grandi limiti.
Alla prox!Febbraio 9, 2015 alle 5:04 pm #1825202Wolly65PartecipanteOttimo reportage, mi trovi d’accordo con chi ti suggerisce di usare ottiche fisse 28 35 aggiungerei anche un 50.
Febbraio 9, 2015 alle 7:35 pm #1825217fotograficamentePartecipante@Cris
Grazie Cris, non sò se è vero quello che dici, dai tuoi scatti non si direbbe,in ogni caso,mal comune mezzo gaudio,cercherò di ascoltare i vostri consigli
@Wolly e Simone
Come dicevo ad ambe io faccio quasi solo foto di viaggio,dove devo affrontare tutti i generi.
Le ottiche a mia disposizione sono: canon L 24-70 f2,8 canon L 70-300 f 4-5.6 Tamron 200-500.
Il genere che preferisco sono i ritratti e per questo ho preso usato un fisso canon L 135 f2,con cui devo ancora scattare la prima foto.
Certo le mie scelte non vanno nella direzione in cui voi mi incoraggiate per i reportage,ma capisco che siano nel giusto percorso per entrare maggiormente nella scena ed acquisire una certa sfrontatezza che mi manca.
Al momento devo accontentarmi sia per motivi economici,ma anche perché porto sulle spalle nei viaggi uno zaino fotografico abbondantemente oltre i 10 kg.Cercherò di utilizzare al meglio le focali corte del 24-70 che pur essendo uno zoom è molto qualitativo.Convinto che l’ottica conta,ma ancora di più conta la determinazione e perseguire un obbiettivo.
Farò certamente tesoro dei consigli e mi lancerò verso le focali più corte.
Anche se un passetto per abbandonare l’abitudine da principiante “tutto a fuoco” l’ho già fatto,mettendo alla prova nei miei ultimi viaggi le massime aperture di diaframma disponibili.
Un grazie di cuore dei vostri consigli e commenti che mi aiuteranno non poco a crescere.
[lo] [lo]Febbraio 10, 2015 alle 12:42 pm #1825243AnonimoOspite[quote=”fotograficamente” post=650791]
… acquisire una certa sfrontatezza che mi manca..
[/quote]Ciao fotograficamente, io personalmente non ho mai parlato di sfrontatezza, non credo ti aiuti a portare a casa risultati migliori. C’è qualcosa che dovresti ricercare, e non è la sfrontatezza, piuttosto l’empatia, che è ben diverso.
Tempo fa feci un lungo intervento parlando del perchè della fotografia, dell’utilità/inutilità, del “risolvere“… Pochi capirono il mio intervento, ma è un discorso che feci proprio citandoti come fotografo di viaggio.
Per darti possibilità di ulteriori ragionamenti, aggiungo al discorso:
Il reportage più di tutti è il racconto per antonomasia di qualcosa attraverso le immagini, come si può pensare, da turista, di poter raccontare qualcosa che non si conosce, non si è fatto nostro, che non ci appartiene? La grande differenza tra un fotoreporter e un fotografo della domenica(mi si passi il termine) sta proprio nell’empatia, qualità che dev’essere coltivata attraverso lo studio e la conoscenza del soggetto che si va a narrare…
Ma succede praticamente sempre che si trascuri proprio lo studio del soggetto, e si vada a Venezia(esempio a caso) tentando di fare delle foto che non potranno che essere superficiali, e quindi “scarne” sotto il punto di vista del contenuto, e via discorrendo… [lo]Febbraio 10, 2015 alle 3:38 pm #1825259fotograficamentePartecipante@ Simone,
Condivido quello che dici.Non si tratta solo di vicinanza fisica alla scene ma proprio di empatia,dote che per esempio,mia moglie possiede da vendere.Lei entra in sintonia fa amicizie,coinvolge.Io molto meno…
Per quello che riguarda lo studio…ancora peggio.I viaggi li organizza lei.Io di solito non voglio vedere ne sapere nulla di quello che vedremo.Avevo la pretesa che la sorpresa potesse esaltare le mia forse unica dote:l’istintività.
Probabilmente ho sbagliato,ma al momento…..Febbraio 10, 2015 alle 5:29 pm #1825277valeriobryPartecipante[quote=”fotograficamente” post=650826]@ Simone,
Condivido quello che dici.Non si tratta solo di vicinanza fisica alla scene ma proprio di empatia,dote che per esempio,mia moglie possiede da vendere.Lei entra in sintonia fa amicizie,coinvolge.Io molto meno…
Per quello che riguarda lo studio…ancora peggio.I viaggi li organizza lei.Io di solito non voglio vedere ne sapere nulla di quello che vedremo.Avevo la pretesa che la sorpresa potesse esaltare le mia forse unica dote:l’istintività.
Probabilmente ho sbagliato,ma al momento…..[/quote]Eh! Eh! Perchè non provi a fare scattare a lei? 😉
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.