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Aprile 1, 2014 alle 5:46 pm #1799900reynoldsPartecipante
Finalmente dopo una lunga attesa di due anni ecco ecco il mio primo Marte di questa opposizione.
Premetto che ho provato inutilmente a riprenderlo nei giorni scorsi per almeno una trentina di volte, ma senza successo a causa del seeing.
Dati tecnici:
Celestron C11 + Barlow Zeiss Abbe 2X, CCD Basler acA640-100gm/gc colore, 4.900 frames su 20.000 ripresi a 87 ftgs.
Grazie per eventuali commenti.Aprile 1, 2014 alle 6:51 pm #1799912ClaudioPartecipantePer me è forte la suggestione nel vedere immagini di realtà così lontane, ma sia fotograficamente sia astronimicamente ne so ben poco. Ne approfitto quindi per una domanda: cosa significa ” 4.900 frames su 20.000 ripresi a 87 ftgs”?
Aprile 1, 2014 alle 7:00 pm #1799917reynoldsPartecipante[quote=”clanon” post=629649]Per me è forte la suggestione nel vedere immagini di realtà così lontane, ma sia fotograficamente sia astronimicamente ne so ben poco. Ne approfitto quindi per una domanda: cosa significa ” 4.900 frames su 20.000 ripresi a 87 ftgs”?[/quote]
Per potere fare queste fotografie purtroppo le reflex fotografiche possono fare molto poco.
Ho usato un CCD progettato per astrofotografia, piccolissimo, meno di 100 grammi di peso, ma capace di riprendere un filmato AVI anche a 100 fotogrammi al secondo nel formato 640 x 480 pixels.
In questo caso, ho scelto di acquisire ben 20.000 fotogrammi, di cui il software mi ha consigliato di sommarne solo 4.900 per avere una immagine di buona qualità.
Ho impostato io la velocità di 87 fotogrammi al secondo manualmente per evitare surriscaldamenti del CCD che produrrebbero rumore.
Una volta ottenuto il file TIFF derivante dalla somma dei frames, con un programma di editing tipo Photoshop si rifinisce l’immagine finale.
Il CCD va montato su un telescopio molto potente, in questo caso ho ripreso a 5,6 metri di focale….Aprile 1, 2014 alle 7:33 pm #1799919ClaudioPartecipanteQuindi anche dal punto di vista della tecnica fotografica è proprio un altro mondo. Ti ringrazio molto per la spiegazione, ma ancora una cosa non mi è completamente chiara: si tratta dunque di un procedimento di fusione almeno in parte simile all’HDR? Viene lasciata sempre al software la selezione dei frame utili oppure il fotografo capita che intervenga con una selezione personale? L’immagine finale è dunque debitrice almeno un pochino di ciascuno dei 4900 frame selezionati?
Aprile 1, 2014 alle 7:57 pm #1799920reynoldsPartecipanteNo Claudio, di HDR non c’è nulla, è un normalissimo procedimento video, il risultato finale è ottenuto dalla somma dei migliori frames con procedimento RGB.
I migliori risultati sui pianeti si ottengono comunque con CCD in bianco e nero, molto più sensibili di quelli a colori, occorre però montare un filtro del canale R, poi uno del canale G ed infine l’ultimo per il canale B.
In questo caso però il tempo di ripresa viene moltiplicato per 3, e bisogna tenere conto della rotazione del pianeta sul suo asse, che sfaserebbe la somma dei singoli canali.Il software non impone il numero di frames finale da dsommare, ma lo consiglia.
Si chiama Autostakkert 2, ed è completamenbte gratuito.
Lui analizza fotogramma per fotogramma, e, se l’operatore sceglie per esempio 3.000 frames su 8.000 ripresi, durante la somma scarterà i peggiori 5.000.Aprile 1, 2014 alle 8:55 pm #1799930berbertoPartecipanteun’ulteriore Perla di una collana…Universale!!! [app]
Aprile 1, 2014 alle 10:22 pm #1799945albo49PartecipanteBravo Ennio, come sempre proponi immagini che raramente possiamo osservare.
Quale altro pianeta del nostro sistema potrai farci vedere in futuro ?Aprile 1, 2014 alle 11:07 pm #1799958ItzerPartecipanteAnche la calotta polare, nitida e perfettamente distinguibile.
Credo che sia difficile far meglio con strumenti amatoriali, per quanto evoluti essi siano.
Bravo!Aprile 1, 2014 alle 11:18 pm #1799961reynoldsPartecipante[quote=”Albo49″ post=629682]Bravo Ennio, come sempre proponi immagini che raramente possiamo osservare.
Quale altro pianeta del nostro sistema potrai farci vedere in futuro ?[/quote]Grazie a tutti.
Rispondo a Albo49:
I pianeti fotografabili dai comuni mortali sono Venere, Marte, Giove e Saturno, e ve li ho già fatti vedere in passato tutti e quattro.
Ho visto qualcosina su Nettuno ed Urano, ma dalla Terra non è possibile vedere o fotografare alcun dettaglio, per cui si può riprendere un minuscolo circoletto blu, che dice poco o nulla.
Qualcosa si può vedere anche su Mercurio, ma è molto pericoloso, perchè si trova sempre nei paraggi del Sole, e se durante il puntamento si dovesse inquadrare anche per un solo secondo il Sole, sarebbero guai seri, per cui non rischio.
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