Davvero una bella immagine. L’insegna illumina la scena, altrimenti buia. E’ l’insegna di un massaggio “di cuore”, “fatto col cuore”, messa lì a sollecitare la tradizionale allusione all’amore e ai sentimenti. Ma questo è un cuore alienato e alienante, un amore che si paga (materialmente o per costrizione), un cuore che lascia dentro il vuoto, che degrada verso una catabasi autodistruttiva, una amore che una volta consumato lascia il retrogusto di una mancanza. E la scena inquadrata è lì a dircelo: nessuna presenza umana, il vuoto squallido di solitudini che si toccano senza incontrarsi.