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Giugno 7, 2013 alle 4:53 pm #1768450JoJoDeLuXePartecipante
Ciao a tutti ragazzi! Questa è la prima foto che pubblico sul forum. Vorrei sapere le vostre impressioni sulla foto. Io sono sempre poco convinto dei miei risultati. Questa diciamo che è una foto che tutto sommato non mi dispiace…mi vien meglio fare peggio che meglio e vi farò vedere cosa intendo. Ho pasticciato un po’ con DPP e penso di esser riuscito a valorizzare la foto. [IMG]public/imgsforum/2013/6/merletto.JPG[/IMG] Grazie a tutti!
Giugno 7, 2013 alle 5:02 pm #1768451reynoldsPartecipantePersonalmente non l’avrei nemmeno scattata, perchè la foto è stata presa in ambiente non certo naturale, ma questa è una mia personale valutazione.
Giugno 7, 2013 alle 6:03 pm #1768459JoJoDeLuXePartecipanteCiao! Ti sbagli… Vivendo in campagna è facile avere rapporti con la natura. L’ambiente è assolutamente naturale. Avevo un nido di merli nel sotto tetto di casa appena fuori dalla finestra del bagno. questa foto l’ho scattata a meno di 1.5m di distanza ma la cattività non centra proprio nulla. Ho curato papà e mamma merlo andare avanti e indietro per due settimane con vermi, lucertole e camole per nutrire colui che vedi in foto. settimana scorsa sentendo dei rumori provenire dal tetto ho guardato fuori e il piccolo era lì, caduto dal nido e ho scattato varie foto.
Giugno 7, 2013 alle 6:19 pm #1768461JoJoDeLuXePartecipante[IMG]public/imgsforum/2013/6/IMG_9367.JPG[/IMG] Questo è il padre col cibo in bocca per il piccolo. Come vedete chiaramente dalla foto già i risultati iniziano a calare…metti la fretta di scattare perché non stanno lì troppo in posa e la scelta probabilmente errata di alcuni parametri la foto è nettamente poco nitida e sgranata…come la maggior parte delle mie foto. Boh…datemi un giudizio fotografico lasciando perdere la composizione della foto che in questo caso possiamo trascurare! Grazie a tutti!
Giugno 7, 2013 alle 6:33 pm #1768467AnonimoOspiteMi rendo conto che fotografare i nidi e dintorni può provocare stress al neonato, quindi è bene evitare di andarli a cercare, ma se ti capita di trovarlo sul balcone di casa, visto che se gli dai mollichine o becchime se li mangia, a me è capitato con un passerottino, perchè rinunciare a qualche innocuo scatto da non meno di un paio di metri? Carinissimo questo piccolo di merlo, notevole nitidezza, a me piace… [lo]
Giugno 7, 2013 alle 6:39 pm #1768469ClaudioPartecipanteDico la mia sulla prima foto senza voler sollevare polemiche, ma solo per “complicare” un pochino il punto di vista di reynolds. Da un lato c’è l’esempio dell’animale (leone o scimmia o…) di turno che, se chiuso nella gabbia di uno zoo o in una qualsiasi gabbia, viene comprensibilmente considerato, da chi ha a cuore la sua sorte e le sue condizioni di vita, come il simbolo di una cattività che costringe, limita e fa soffrire. Dall’altro ci sono animali che in qualche modo si adeguano a nuovi ambienti e modificano parzialmente le abitudini di vita della propria specie trovando un nuovo equilibrio con una realtà più o meno urbanizzata, sicuramente diversa da quella che urbanizzata non è, ma che tuttavia permette loro di mantenere la propria libertà. Penso proprio ai merli sui quali qualche tempo fa mi è capitato di leggere la notizia di uno studio realtivo a quelli “urbanizzati”, merli che a contatto con le aree urbane avrebbero addirittura modificato degli aspetti fisiologici della specie*. In conclusione, mi pare che si tratti di due situazioni diverse che credo sia buona cosa distinguere. Poi a ognuno restino, come è giusto e bello che sia, le proprie idee e posizioni. Sulla foto. Forse ci sarebbe voluta un po’ più di aria sopra e a sinistra ovvero intorno al capo dell’uccello che mi pare un po’ troppo confinato nell’angolo del fotogragramma. Ad ogni modo la foto non mi dispiace. Un saluto a tutti, Claudio * http://qn.quotidiano.net/lifestyle/2013/02/14/845558-merli-sviluppo-citta.shtml
Giugno 7, 2013 alle 7:17 pm #1768473JoJoDeLuXePartecipanteGrazie per i passaggi e i commenti! Credo che clanon abbia detto parole sante…fotografare un leone in uno zoo dovrebbe farci sentire più colpevoli e farci riflettere su cosa davvero ci piace vedere. Allo zoo i leoni li mettono lì in una gabbia, ricreano un ambiente più o meno naturale e noi tutti andiamo a vederli e ammirare la loro bellezza. Ma loro saranno felici e naturali? Io giro nel giardino di casa e vedo cose fantastiche, la natura per quello che è. (ho una fortuna immensa). Nessuno si preoccupa per il piccolo se non mamma e papà. e il fascino, la bellezza secondo me è proprio quella, ammirare la natura nella sua naturalità. Non ho mai dato loro da mangiare, non li ho toccati, non mi sono avvicinato troppo, non ho voluto fotografare l’interno del nido ma ho ammirato papà e mamma andare avanti e indietro ogni 10-15min, sono rimasto affascinato quando ho visto la mamma con in bocca una lucertola intera entrare nel nido e pensare se avessero partorito merli oppure leoni appunto 🙂 A livello fotografico (quello per cui siamo qui) vi ringrazio delle impressioni. Anche io come detto sono soddisfatto della nitidezza e del risultato finale. Hai ragione Claudio a dire che manca aria sopra la testa e a sx, ma hai dovuto farmelo notare perché io non ci avevo pensato. Grazie ancora a tutti voi!
Giugno 7, 2013 alle 8:41 pm #1768479pruffolaPartecipantePrima un commento sulle foto, fra l’altro fatte con il mio stesso modello di reflex: – piccolo di merlo: mi piace sotto ogni punto di vista, comprese le delicate trasparenze in controluce delle piume frontali. Unica cosa che non mi piace e che se risponde al vero, è cosa da non fare mai: il riflesso nell’occhio del piccolo mi fa pensare che sia stata compensata l’esposizione con l’uso del flash. Beh se così è, indipendentemente da dove si cattura l’animale (fotograficamente parlando) è cosa da non fare mai perche’ gli occhi degli animali non sanno proteggersi da tali flashate ed il danno che gli si arreca potrebbe essere in alcuni casi irreversibili(si pensi agli uccelli notturni). – Genitore: ottimo l’attimo colto ma la messa a fuoco è sulla foglia e non sugli occhi dell’animale come richiederebbe il caso. Peccato. Etica comportamentale, un mio parere. Sarò sincera: tutti avete ragione dipende, secondo me, dal punto di vista da cui si guarda la cosa. Io abito in campagna a circa 400 mt di altitudine ed al confine con un bosco. L’urbanizzazione selvaggia e le particolari condizioni climatiche del periodo hanno spinto a valle animali che prima non si vedevano come lupi, caprioli, daini, cervi. Specie migratorie sono diventate stanziali, e nuove stanno arrivando proprio perche’ il clima e l’habitat stanno cambiando. Proprio per questo si ha la possibilità di scattare a soggetti che molti cittadini possono vedere solo in zoo o zone controllate. 2 mattine fa mentre mi facevo il caffe’ è passato un giovane capriolo davanti alla finestra a non più di 2 metri e mezzo da me (la proprietà non è recintata). Sabato sera mamma cinghiale e 5 piccoli. Poiane, upupe, scoiattoli, istrici, lepri, fagiani sono di casa…..come giustamente già detto non è ambiente controllato ma purtroppo una modifica comportamentale di specie selvatiche irreversibile. Da non incentivare con bocconcini e/o mangimi improvvisati per fini fotografici (il pane ad alcuni volativi fa male…) Meglio costruire rifugi ad hoc che aiutano soprattutto le specie in estinzione magari nei periodi per loro più difficili come la neve invernale, pero’ da confortare con mangimi specifici se proprio lo si vuole fare. Oppure soluzioni per ricoveri riservate a insetti “buoni” come vecchie canne per le coccinelle, mnattoni vuoti per pipistrelli etc…. Personalmente io lascio fare a madre natura, per quanto crudele.
Giugno 7, 2013 alle 10:45 pm #1768492JoJoDeLuXePartecipanteGrazie pruffola per il commento! Ti assicuro che non ho usato nessun flash…non lo adopero quasi mai, in nessuna foto e non so cosa abbia causato quel piccolo riflesso sull’occhio ma non il flash. Nn so se centra ma con iso a 1600 e 1/40 di sec di scatto sono parametri abbastanza alti idonei per ambienti poco luminosi e giustificano l’assenza del flash. Ti capisco pruffola quando dici che ormai non è difficile riuscire a osservare la natura fuori dalla porta di casa. Il nostro dovere a questo punto è condividerlo agli altri tramite semplici e innocui scatti fotografici!
Giugno 7, 2013 alle 11:01 pm #1768494valeriobryPartecipanteAnzitutto, complimenti per la tenera immagine e per le ottime considerazioni etiche espresse da tutti i partecipanti. Spero che il piccolo continui a crescere fino a maturità. L’anno scorso, in un vaso del mio balcone, una femmina di piccione ha fatto la cova di due piccoli, che ho potuto seguire finchè non hanno spiccato il volo (immediatamente a seguire, una disinfestazione del balcone!). Un’invidia particolare per Pruffola, che gode della fortuna di simili scene e di un simile ambiente! Io un cinghiale in vita mia non l’ho mai visto in libertà, una intera famigliola poi… P.S. – L’orto ha piacere di simili gite di famiglia? 😀
Giugno 8, 2013 alle 1:56 pm #1768538AnonimoOspitecondivido il commento di Reynolds,sarei rimasto a osservare i loro comportamenti ma senza scattare.
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