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Settembre 23, 2007 alle 4:24 pm #1292793jurigabPartecipante
Ragazzi, volevo sapere cosa pensate a proposito. Quando si inquadra e si mette a fuoco in punto (punto 1) in realtà si sta mettendo a fuoco tutto il piano su cui giace quel punto (piano 1). se adesso tenendo premuto il pulsante di scatto a metà, io ricompongo l’immagine spostandomi lungo un arco di circonferenza (cioè dal punto 1 al punto 2) il piano messo a fuoco sarà adesso il piano 2. Quindi il punto 1 che avevo messo a fuoco in precedenza risulterà non perfettamente a fuoco e il problema sarà tato più evidente quanto maggiore sarà lo spostamento e quanto maggiore (o forse minore!?) sarà la distanza del soggetto. Queste sono delle mie conclusioni ed è il mtivo per cui rivoglio l’Eye Control Focus che tanto ho amato sulla EOS 30 e sulla EOS 3. Vorrei sapere cosa ne pensate voi e correggetemi se sbaglio, ma non ditemi parolacce se ho detto una caXXata. Ciao [IMG]public/imgsforum/2007/Reinquadrare.jpg[/IMG]
Settembre 24, 2007 alle 5:49 pm #1293062robyc69PartecipanteIl discorso che fai è corretto. MA che il problema peggiori con la distanza dipende, perchè col soggetto lontano hai anche una profondità di campo abbastanza elevata, e quindi ricomporre non crea problemi. CErto che se fai un ritratto con un diaframma 1.4 o 1.8 e con pochi centimetri di profondità di campo, ricomporre potrebbe sballarti la foto. Ciao
Settembre 24, 2007 alle 6:41 pm #1293089canoninoPartecipanteper anni ho usato il blocco della messa a fuoco focheggiando sul punto 1, tenendo premuto e ricomponendo (ad esempio) mettendo al centro il punto 2, quindi scattando. credo che il piano di messa a fuoco ora sia una linea retta (o leggermente curva?) che passi per il punto 1 ma sia perpendicolare all’asse ottico, che ora interseca il punto2; ovvero una retta parallela al piano 1 ma che interseca il punto 1. o meglio se il punto 1 dista dal fotografo 1 mt, ricomponendo puntando il punto 2 (ad esempio lontano 2mt),il fuoco è sempre ad 1mt. ci sono altre cose che mi riescono meglio, la trigonometria non mi appassiona poi tanto. aspettiamo un acculturato che ci delucidi
Settembre 25, 2007 alle 5:40 am #1293228jurigabPartecipanteMa anche nel disegno il punto 1 e il punto 2 sono equidistanti dal fotografo, solo che quando ti sposti al punto 2, il punto 1 si trova su un altro piano rispetto a quello di messa a fuoco…
Settembre 25, 2007 alle 11:45 am #1293235bepocPartecipanteQuello che afferma jurigab e` interamente corretto. Gli obiettivi usati in fotografia sono aplanatici (fish-eye a parte). Il piano del soggetto perpendicolare all’asse ottico viene messo a fuoco sul piano del sensore sempre perpendicolare all’asse ottico. Naturalmente niente e` perfetto percio` i due piani, sensore e` soggetto non sono dei piani, ma una superficie leggermente ad onde. Quante onde ci siano dipende dal numero di punti su cui e` stata eseguita la correzione perfetta, di solito 2, 4 o 6.
Settembre 25, 2007 alle 4:52 pm #1293288LucaFusaroPartecipanteJurigab, concordo con la tua analisi ma credo che la cosa si risolva con un po’ di buonsenso: una volta identificato il punto che intendi mettere a fuoco, se questo dovesse essere una volta scelta l’inquadratura definitiva molto distante in termini di arco di circonferenza, ti troverai costretto a rifare l’operazione focheggiando su un altro punto equivalente ma più vicino. Ti dirò che in qualche decina di migliaia di scatti non mi sono mai trovato in questa situazione, però potrebbe essere. La soluzione definitiva la trovo possedendo tutte ottiche che permettono, rimanendo in autofocus, di aggiustare manualmente la focheggiatura. Il nesso con l’eye control (che adoravo e che usavo sempre, anche e soprattutto per avere istantaneamente il controllo della pdc) però non lo colgo: puoi comunque impostare manualmente il punto di messa a fuoco, no? Ciao Luca
Settembre 25, 2007 alle 5:01 pm #1293291jurigabPartecipanteE’ chiaro che la discussione è di quelle che magari lasciano il tempo che trovano, è solo per parlare di tecnica e magari per riuscire a capire se la diffusissima pratica del metti a fuoco e ricomponi ha in realtà dei limiti e quali sono questi limiti. Probabilmente quando fai una foto di un paesaggio e magari usi un diaframma f/16 la cosa non si avverte completamente, ma se fai una foto con una apertura f/2.8 magari in certe circostanze potrebbe esserci un leggero off focus. Il nesso con L’ECF è che con esso non hai bisogno di ricomporre, ma in molti casi puoi mettere a fuoco il soggetto anche se è decentrato senza bisogno di dover ricomporre l’immagine ma con la composizione già definitiva. E’ vero quello che dici tu che si può sempre rifuocheggiare a mano, ma in certi casi può risultare scomodo o il tempo perso a rifuocheggiare può farti perdere l’attimo magico. mi piacerebbe che un po tutti si esprimessero. Ciao [lo]
Settembre 28, 2007 alle 9:20 pm #1294047vitruvianPartecipanteIo ho usato e uso molto questa tecnica (anche perchè arrivo dalla EOS650 che aveva solo un punto AF) I problemi maggiori per il problema che hai evidenziato tu li ho riscontrati nelle foto ravvicinate e con scarsa profondità di campo. Certo, oggi con tenti punti di messa a fuoco è un po’ più facile perchè la ricomposizione può essere eseguita con spostamenti minimi.
Settembre 28, 2007 alle 9:26 pm #1294052reynoldsPartecipanteJurigab, io mi esprimo così: per foto di caccia fotografica, con soggetti in volo veloce, personalmente con la mia EOS 1 Ds il 50 % delle foto è da buttare. Purtroppo, quando un volatile ha una traiettoria imprevedibile, il povero AF, anche in modalità AIServo, non sa cosa fare.
Ottobre 3, 2007 alle 2:11 am #1295204elico64PartecipanteIl ragionamento non fà una grinza pero’ dipende di quanto ruoti la macchina per ricomporre. Ora se metti a fuoco con il punto centrale e poi porti in zona periferica estrema il punto iniziale hai ruotato il piano di metà dell’angolo di campo dell’obbiettivo. Generalmente ricomponi ruotando di meno. Quindi lo scostamento è minimo specie con i tele. I grand’angolo compensano con una profondità di campo maggiore. io sulla 400 sono comodo ad usare i sensori laterali con la rotellina. Ciao, fulvio
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