[raffaella81]

uno dei miei primi scatti a new york,forse è un pò scura, ma non potevo fare di meglio (tendone nero su 3 lati) [IMG]public/imgsforum/2009/1/IMG_0943.jpg[/IMG]

[yumi82]

La trovo bella,peccato non aver avuto un po’ più di luce…avrei inoltre spostato l’inquadratura più a sinistra, oppure in modo che si vedesse un po’ di più lei (non so quanta libertà di spostarti avevi…)perchè mi dà proprio la sensazione che manchi un pezzo alla ragazza… (?) [lo]

[longdream]

Bella foto ma concordo con yumi: avrei ripreso più ragazza (possibilmente tagliando all’altezza del bicchiere di carta) e meno finestra. Nel complesso non male. (o)

[mikko77]

forse il taglio non è proprio felice… e poi…il protagonista è lei di spalle…o quello che non si vede sullo sfondo?

[raffaella81]

grazie a tutti, il taglio è probabilmente un pò eccessivo e non mi ha aiutato il fatto che fosse un passaggio molto stretto affolllato da velocissimi newyorkesi poco tolleranti. Mikko il mio voleva essere un tentativo di cogliere il viso illuminato, di sicuro non quello che si vede dietro lo sfondo. Ho anche quest’altra foto, meno tagliata, noon ho ancora deciso se mi convince

[raffaella81]

[IMG]public/imgsforum/2009/1/IMG_0944.jpg[/IMG]

[mikko77]

Originariamente inviato da raffaella81: [IMG]public/imgsforum/2009/1/IMG_0944.jpg[/IMG]

a mio giudizio nettamente meglio

[Antony999]

Il gioco delle sbarre (bellissima la parte superiore che sembra accuminata e minacciosa) e dei colori tenui e vaghi dei palazzi. Quello che mi dà da pensare è il soggetto: la ragazza. Com’é in rapporto col resto? Un barbone, una bicicletta o un altro oggetto sarebbero stati più semplici da comprendere; ma forse più scontati. La ragazza è molto dolce (così la vedo io) e pare preoccupata nella prima immagine. Vuoi tenerla al riparo da quel mondo pericoloso… Questa potrebbe essere una chiave di lettura. Ho indovinato? Ma nelle altre in cui pare sorridere non ce la vedo col contesto.

[yumi82]

anche secondo me questa è migliore della prima (o)

[raffaella81]

Dunque intanto vorrei specificare che la foto è stata scattata in modo molto spontaneo, (della serie facciamoci una passeggaiata… lei si è fermata e io ho cercato di cogliere l’attimo) e mi sono dimenticata di dire che dietro le sbarre c’è ciò che resta del world trade center. insomma mi ha impressionato molto camminare in una specie di passaggio stretto oltre il quale si cela (è nascosto da teli neri) un luogo carico di significato, tra l’altro tutti passano ormai abituati. Ho cercato di cogliere l’attimo nel quale si è fermata a guardare attraverso un taglio del telo.

[yumi82]

le foto scattate per cogliere l’attimo certo non possono essere curate come una foto studiata nei suoi dettagli…pian piano certi accorgimenti credo che verranno da se’… buoni scatti! [lo]

[Gundam21]

L’espressione della ragazza rende perfettamente la tristezza del posto dove eravate.Prima delle tue spiegazioni la foto mi ero chiesto il perchè di quella espressione malinconica. La foto è un pò scura sul soggetto e un pò troppo chiara sull’esterno, mancano i dati di scatto per capire se il limite è anche dovuto al mezzo tecnico. Comunque si può bilanciare meglio con photoshop. Trovo comunque bello lo scatto, la composizione è ottima per me (preferisco la terza), hai rispettato la regola dei terzi fondamentale per i mezzi busti. Forse se tua cugina fosse stata leggermente più girata, mi sarebbe piaciuta di più, comunque brava [app]

[Antony999]

Originariamente inviato da yumi82: le foto scattate per cogliere l’attimo certo non possono essere curate come una foto studiata nei suoi dettagli…

Certamente. Ma noi la stiamo esaminando per imparare. Il nostro scopo non è la critica fine a se stessa, ma quella costruttiva; per imparare sempre più, ragionando. Altrimenti dovremmo dire sempre e solo bellissima, visto che ci sono sempre dei motivi esterni che possono aver condizionato il nostro scatto. Dalla capacità di osservazione di ognuno possiamo acquisire tanti piccoli insegnamenti di cui un domani sapremo far tesoro.

[Antony999]

Originariamente inviato da raffaella81: …. mi ha impressionato molto camminare in una specie di passaggio stretto oltre il quale si cela (è nascosto da teli neri) un luogo carico di significato, tra l’altro tutti passano ormai abituati. Ho cercato di cogliere l’attimo nel quale si è fermata a guardare attraverso un taglio del telo.

Hai provato quella sensazione camminando in quel luogo, noto per il fatto di cronaca. Benissimo. E’ un ottimo inizio per una foto piena di significato. Nel mio primo post, prima che tu mi riferissi la circostanza dello scatto avevo scritto:

“La ragazza è molto dolce (così la vedo io) e pare preoccupata nella prima immagine. Vuoi tenerla al riparo da quel mondo pericoloso…”

Quindi ho colto la sensazione, l’emozione, che tu avevi avvertito. Quindi nella tua immagine sei riuscito a comunicare quella tensione, quell’angoscia, soprattutto con la cancellata che pare minacciosa. Però intitolandola “mia cugina” hai portato l’osservatore fuori strada. Ed egli si è chiesto “perché questa ragazza è pensierosa, perché quella cancellata? Tua cugina, in questo caso, è un elemento della foto, è un’attrice che recita una parte. Tu che sei il regista, col titolo, devi indicarci la chiave di lettura. Quindi il titolo, a mio modesto parere, avrebbe dovuto richiamare l’avvenimento di cronaca. La foto a quel punto svela tutto il suo significato. Hai comunicato un’emozione e sei un artista. Ti pare poco? Questo è reportage! Ogni altra considerazione di livello tecnico passa in second’ordine. Questa è la differenza tra un’immagine che ha significato ed un’immagine solo tecnica. E curiosamente un titolo può cambiare una foto. “Mia cugina” la rende una foto da album di famiglia, “Word trade center”, ammesso che si scriva così, la rende una foto di reportage. Condividi il mio ragionamento? Piuttosto avrei fatto a meno del bicchiere in mano. Ma ci può stare anche quello.

[yumi82]

Originariamente inviato da Antony999: Certamente. Ma noi la stiamo esaminando per imparare. Il nostro scopo non è la critica fine a se stessa, ma quella costruttiva; per imparare sempre più, ragionando. Altrimenti dovremmo dire sempre e solo bellissima, visto che ci sono sempre dei motivi esterni che possono aver condizionato il nostro scatto. Dalla capacità di osservazione di ognuno possiamo acquisire tanti piccoli insegnamenti di cui un domani sapremo far tesoro.

Sono assolutamente d’accordo! infatti non mi sono limitata a dire “bella” o “brutta”, ma ho aggiunto come si sarebbe potuta migliorare a mio modestissimo parere da apprendista, proprio perchè dalle critiche altrui si scoprono cose nuove, ti si apre la mente, vedi cose che prima non avevi notato e questo è assolutamente indispensabile per imparare!quello che volevo dire è che comunque pian piano si riuscirà a capire sempre più da soli dove si ha sbagliato e si riuscirà ad evitare certi sbagli in fase di scatto;sicuramente il confronto con gli altri non potrà che essere positivo e utilissimo e non dovrebbe mai mancare neanche quando si è degli esperti…non si finisce mai di imparare! [can]

[Autore]

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