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Neagativi Vs invertibili

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  • #1443108
    Kepano
    Partecipante

    Buongiorno a tutti, Sono nato con il digitale e vorrei cimentarmi con l’analogico, giusto per sperimentare, per avere maggiore esperienza con un’altra tecnologia. La mia ignoranza rasenta il comico: chiedo scusa per la banalità di questo mio. 1) B&W: che differenza c’è tra negativi e diapo (reperibilità sul mercato, difficoltà di utilizzo in macchina e difficoltà x scansione a PC), 2) Colore: (come sopra) 3) Di entrambe le categorie, principali marche e versioni disponibili attualmente (con costi umanamente gestibili). Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherete. Stefano

    #1443174
    thewizardofwiz
    Partecipante

    se non hai il necessario background culturale, non sarà affatto un percorso facile inoltre, ti serve l’attrezzatura “analogica” comunque

    1) B&W: che differenza c’è tra negativi e diapo (reperibilità sul mercato, difficoltà di utilizzo in macchina e difficoltà x scansione a PC)

    il negativo è negativo la diapositiva è positiva 🙂 per i negativi, il mercato offre TUTTO per tutti i gusti, sensibilità, costi, formati, grana, contrasto, sviluppi eccetera: provare tutto significa spendere 4 vite e ancora non aver scelto dia BN: native sono soltanto due, ma teoricamente tutte le pellicole negative BN *potrebbero* diventare invertibili sebbene il mercato sia fiacco ed in declino, la reperibilità è ancora molto buona soprattutto per i nomi maggiori difficoltà di utilizzo in macchina? con la digitale è ovviamente impossibile [fis] (se mi spieghi cosa intendi, forse-forse…) scansione allo scanner: nessuna difficoltà, anche se il limite diventa lo scanner

    2) Colore: (come sopra)

    discorso piccante le Case sono essenzialmente tre (i marchi minori o derivati non hanno alcun rilievo pratico in quanto sono TUTTI vecchie pellicole non più prodotte dalle grandi Case) le caratteristiche sono “tipicamente caratterizzate” su ogni marchio sia per negativi che per invertibili aldilà delle qualità oggettive, conta più il gusto o la capacità di sfruttare X pellicola per Y utilizzo/lavoro insomma: non compro una Kodak per fotografare il verde, non compre un’Agfa per avere colori molto accesi, non compro Fuji per avere i blu profondi che virano al viola in assoluto: essenzialmente il negativo nasce per la stampa, la diapositiva per la proiezione per l’uso inverso, esistono gli internegativi (praticamente scomparsi dal mercato anche se disponibili in UNA o DUE tipologie) o le carte da stampa positive i nomi principali sono quelli sopra descritti, con una o due linee amatoriali e una linea professionale spesso diversificata su due “filoni”, oltre la sempre meno usata tarature per luce al tungsteno i costi vanno da 4 a 10 euro per un rullino 36 pose, oltre lo sviluppo (da 1,5 a 8 euro, dipende dal tipo e dalla QUALITA’) unica eccezione l’ormai introvabile Kodachrome venduta sviluppo incluso e che viene sviluppata in un solo piccolissimo laboratorio per tutto il mondo (ancora per poco tempo) è chiaro che del solo negativo non te ne fai nulla: devi stampare (= altra spesa, altro mondo di problemi) Fabio/che l’ignoranza è comica solo quando manca l’umiltà di imparare ergo non devi scusarti di nulla

    #1443574
    Kepano
    Partecipante

    @thewizardofwiz Innanzitutto grazie per la risposta! Quando parlo di difficoltà mi riferisaco alla latitudine di posa: leggendo alcuni post mi sembra di capire che le diapo siano più sensibili alle errate esposizioni, mentre i negativi sono più toll

    #1443837
    thewizardofwiz
    Partecipante

    Originariamente inviato da Kepano: @thewizardofwiz Innanzitutto grazie per la risposta!

    prego prego

    Quando parlo di difficoltà mi riferisaco alla latitudine di posa: leggendo alcuni post mi sembra di capire che le diapo siano più sensibili alle errate esposizioni, mentre i negativi sono più tolleranti.

    ni la dinamica luminosa registrabile dalle pellicole è SOVRABBONDANTE alle possibilità di stampa le diapositive hanno un range più limitato delle negative, ma queste ultime sono più malleabili con opportune modifiche agli sviluppi, cosa che per le dia a colori rimane ALQUANTO limitata in pratica, con gli sviluppi standard, una diapositiva registra da 10 a 13 stop con un contrasto alquanto vivace e questo consente errori generalmente contenuti ENTRO un solo stop (soprattutto in sovraesposizione), per alcune pellicole anche meno; le negative colori registrano circa 7-10stop con una buona tolleranza alla sottoesposizione (grazie ad alcuni accorgimenti fisico-chimici delle emulsioni) una pellicola BN registra normalmente una dozzina di stop ma può arrivare anche al doppio con certi trattamenti, così come può dimezzare questa capacità se si richiede uno sfruttamento esasperato della sensibilità è un discorso generico per illustrare “al volo” le possibilità della pellicola, con esempi reali che non sempre sono realizzabili in laboratorio con le procedure standardizzate

    Guardando mostre e foto in giro, a mio modestissimo parere, il “gusto” di una foto stampata in bianco e nero da analogico non riesce a essere replicata dalla digitale. Per carità del cielo, non voglio aprire una discussione su cosa sia meglio o cosa peggio tra anlog e digit, dico solo che per lo stesso argomento (la foto) possono esistere, anzi coesistere, diverse interpretazioni che piaceranno agli uni e agli altri indifferentemente. Il mondo è bello perché le idee sono differenti, come differenti sono gli angoli da cui puoi fotigrafare uno stesso soggetto, no? Quindi il mio “esperimento” con l’analogico ha proprio questo scopo: farmi esperienza e nel contempo valutare la differenza (senza fare delle sterili classifiche su cosa sia meglio) tra un bianco e nero in digitale e in analogico. Tutto quì.

    nella semplicità di queste parole si apre un universo intero posso altrettanto semplicemente confermarti ceh è possibile uguagliare la resa di analogico e digitale ma non sono molte le persone capaci di farlo il digitale ha dei limiti molto più stretti della pellicola, ma è possibile che si rivaluti e prenda il sopravvento grazie alla infinita duttilità dell’elaborazione al PC (anche qui, non sono in molti a SAPER fare) divertiti, perchè hai di fronte tutto o nulla: dipende da te Fabio

    #1451125
    anto83
    Partecipante

    Come sempre Fabio è molto attento ai discorsi sulla pellicola. Ha già chiarito per grandi linee. Al punto 3 chiedevi: 3) Di entrambe le categorie, principali marche e versioni disponibili attualmente (con costi umanamente gestibili). Dai una lettura a questo post se non l’hai già fatto. forum_forum.asp?forum=4&section=46&post=162989&page=1 Io amo tanto: – le fuji 160C (dettaglio elevato, ottimi colori, alta latitudine di posa) – La reala 100 (bel contrasto e colore, è una pellicola pro camuffata) – bw imbarazzo tra fujifilm e ilford.Lascia stare le pellicole t-grain come la t-max della kodak – diapositive solo fujifilm

    #1451578
    thewizardofwiz
    Partecipante

    per il neg colore io uso ormai soltanto le Fuji della serie PRO, idem per le dia, se si eccetta qualche scatto con le Kodak Ektachrome che ho in frigo da diversi anni e sto man mano consumando… agli amici comunque consiglio vivamente la Reala, che offre una resa molto elevata e si trova ad un prezzo buono per il BN usavo sino a poco fa la XP2 o le TMAX, ora prevalentemente le Portra BW che, se non ricordo male, hanno cambiato nome in CN400BW non mi piace la resa delle Ilford (escluso le plus, ma vanno sviluppate a casa e necessariamente con Rodinal o simili) nè della TriX, per quanto “fascinose” e retrò [lo] Fabio

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