- Questo topic ha 16 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 7 mesi fa da Giuseppe.
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Aprile 26, 2015 alle 8:59 pm #1831868GiuseppePartecipante
Ciao a tutti,
Vedendo la maggior parte dei vs scatti, invidio la vs corretta messa a fuoco. Potete fare un decalogo su come raggiungere i vs risultati?
Grazie a tutti coloro che aiuteranno me, e spero qualcun altro, a poter fare degli scatti raggiungendo il ,max della nitidezza.Aprile 27, 2015 alle 12:19 am #1831907valeriobryPartecipanteGuarda, le regole sono poche e semplici. Scattare con calma: evitare i micromossi impugnando saldamente la macchina in modo corretto e con la giusta postura del corpo. Prepararsi allo scatto, persino col respiro. Non utilizzare tempi troppo lenti, ma non aprire neanche troppo il diaframma. Non pretendere di riprendere un soggetto da 100 mt solo perchè hai un potente teleobiettivo. Utilizzare, quando necessario, un monopiede, se non un treppiede. Le buone condizioni di luce, ovviamente, aiutano, così come anche, ahimè, i buoni obiettivi. Ma questi sono solo il componente ultimo di tutta una catena. [lo]
Aprile 27, 2015 alle 11:57 am #1831925fotoitPartecipante[quote=”valeriobry” post=656298]Guarda, le regole sono poche e semplici. Scattare con calma: evitare i micromossi impugnando saldamente la macchina in modo corretto e con la giusta postura del corpo. Prepararsi allo scatto, persino col respiro. Non utilizzare tempi troppo lenti, ma non aprire neanche troppo il diaframma. Non pretendere di riprendere un soggetto da 100 mt solo perchè hai un potente teleobiettivo. Utilizzare, quando necessario, un monopiede, se non un treppiede. Le buone condizioni di luce, ovviamente, aiutano, così come anche, ahimè, i buoni obiettivi. Ma questi sono solo il componente ultimo di tutta una catena. [lo][/quote]
Tutto giusto quanto detto, persino il respiro da trattenere nel momento dello scatto, invece per quanto riguarda gli obiettivi che sono l’ultima componente pure ma poichè spesso si confonde la messa a fuoco con la nitidezza, se fosse questo il caso devo dire che allora l’obiettivo non è l’ultimo ma è molto importante, così come può essere importante per una buona messa a fuoco anche una fotocamera con la microregolazione af, oppure se ce n’è necessità e non c’è la possibilità di microregolazione af allora una taratura af in assistenza.
Aprile 27, 2015 alle 12:38 pm #1831928MassimoPartecipante[quote=”valeriobry” post=656298]ma non aprire neanche troppo il diaframma. [/quote]
Valerio dopo questa la mia nipotina si sarà sicuramente molto offesa…….. se la prossima volta che la prendi in mano non si accende sai già il perchè…………. :pr :pr :pr
Aprile 27, 2015 alle 1:00 pm #1831931fotoitPartecipante[quote=”maxcasa72″ post=656318][quote=”valeriobry” post=656298]ma non aprire neanche troppo il diaframma. [/quote]
Valerio dopo questa la mia nipotina si sarà sicuramente molto offesa…….. se la prossima volta che la prendi in mano non si accende sai già il perchè…………. :pr :pr :pr[/quote]
Massimo! mi sa che questa era per te!
Scherzi a parte, ovviamente si sa che di solito specialmente con obiettivi più economici per avere una migliore resa si deve chiudere un paio di diaframmi, poi ci sono anche obiettivi che ci si può permettere anche di scattare a tutta apertura (come i tuoi) ma questa non è una regola.Aprile 27, 2015 alle 1:01 pm #1831932LuppoloPartecipanteMax, fai la persona seria ogni tanto, cribbio! 😀 😀 😀
Romgiu, Valerio ha ragione, soprattutto con lenti economiche è meglio non stare alla massima apertura del diaframma, ma uno o due stop (non terzi di stop, mi raccomando) da essa.
Max predilige altri aspetti della fotografia, ama lavorare alla massima apertura: questo dona agli scatti un carattere particolare, ma li penalizza sempre un po’ per quanto riguarda la nitidezza.
Aprile 27, 2015 alle 2:27 pm #1831941albo49PartecipanteFermo restando la qualità dei componenti, nitidezza e messa a fuoco dipendono prevalentemente dalla luminosità della scena. In certe condizioni quello che vedi non è sempre riproducibile in fotografia e solo un occhio allenato riesce a distinguerne le differenze. La pratica è fondamentale, devi comprendere i limiti della tua attrezzatura, capire come si comporta in certe condizioni di luce. E’ impossibile dare informazioni certe per risolvere i tuoi problemi, la messa a fuoco si ha solo su un piano, chiudendo il diaframma aumenta la zona di fuoco apparente e conseguentemente la sensazione di nitidezza visiva. Ti devi sempre mettere nella migliore condizione di luce, se non è possibile e vuoi comunque fare la foto, devi accettare il compromesso e dare più risalto ad altri aspetti dell’immagine. Solo con l’esperienza diretta potrai migliorare su questi aspetti, non si può stilare un decalogo perchè sarà solo pura teoria, certamente utile, mentre a te serve la pratica.
Aprile 27, 2015 alle 3:22 pm #1831945bexioPartecipante😉 e la vecchia regoletta per iniziare, quella dello scattare per un tempo che sia inferiore all’inverso della lunghezza focale non ne vogliamo tener più conto?…io la uso sempre…e vabbè c’è lo stabilizzatore che….ma io la uso sempre comunque sta regoletta…. [leg]
recentemente ho visto la famosa mostra wildlife della NG….e le foto vincitrici spesso non avevano nulla o quasi di nitido, non mi intestardirei più di tanto nella ricerca della max nitidezza che poi fa anche male agli occhi e non sarai mai soddisfatto!!! :OAprile 27, 2015 alle 4:25 pm #1831957valeriobryPartecipanteQuoto l’ultima affermazione di bexio. Oramai si fanno obiettivi che tagliano il ferro (non credo che in origine questo fosse lo scopo) e poi la gente, per contrappasso, si butta sui vintage. Ricordiamoci che le foto che più ci emozionano sono quelle che abbiamo nei nostri vecchi album. Sfocate, mal stampate, sbiadite, ma che parlano al cuore.
Aprile 27, 2015 alle 4:38 pm #1831961LuppoloPartecipanteNon capisco perché si accende sempre la dualità messaggio/qualità…
In certi generi fotografici la qualità dello scatto (nitidezza compresa) è importante, in altri lo è di meno.Aprile 27, 2015 alle 4:59 pm #1831966LuppoloPartecipantevorrei aggiungere un paio di considerazioni.
una sulle lenti vintage, che non sono ovviamente l’espressione delle ricerca di lenti con spiccata perdita di nitidezza.
molte di queste lenti, soprattutto le più blasonate (e sono tante le case costruttrici blasonate), hanno ottimi livelli di risolvenza e nitidezza (anche a tutta apertura).la ricerca tecnica e scientifica nel campo dell’ottica è sempre andata verso il traguardo della massima trasparenza e la minima aberrazione dei sistemi ottici.
materiali, forma delle lenti, trattamenti, schemi ottici: il tutto per arrivare al risultato di veicolare al supporto sensibile la massima quantità di luce, con la massima qualità possibile
lenti asferiche, lenti al torio, lenti al lantanio, fluorite, trattamenti antiriflesso multi-coated… ne sono solo alcuni esempiAprile 27, 2015 alle 8:42 pm #1831996stefano ramiPartecipante[quote=”Lippolo” post=656350]Non capisco perché si accende sempre la dualità messaggio/qualità…
In certi generi fotografici la qualità dello scatto (nitidezza compresa) è importante, in altri lo è di meno.[/quote]
Certo che è così!!!
In una foto naturalistica è fondamentale. In altre dipende che cosa si vuole ottenere. In un paesaggio nitido vuol dire essere tutto a fuoco dal primo all’ultimo piano anche e se c’è della nebbia quella sta bene sfuocata/sfuocante. Un ritratto può anche essere sfuocato ma gli occhi no (è una mia convinta idea). E’ il micromosso “l’assassino” della nitidezza. anche per me vale sempre ed in eterno la regola di tenere il tempo almeno pari alla focale (e se non hai un full-frame devi fare i conti giusti).Aprile 27, 2015 alle 10:09 pm #1832007bexioPartecipanteRomgiu mi ha fatto riaprire e rileggere un vecchio testo di Ghedina, questi scrisse: “la nitidezza è un concetto immaginario…per la fotografia pratica la profondità di campo è dunque più importante della nitidezza in sé. Ed è quindi insensato preoccuparsi della super nitidezza degli obiettivi, invece la nitidezza derivante dal corretto uso della profondità di campo è uno dei più importanti componenti della perfezione fotografica”. Queste righe mi hanno confortato poichè non disponendo di ottiche di gran livello posso comunque fare foto nitide e soddisfacenti a patto che si impari correttamente la gestione della PDC.
Ghedina cita altri elementi ai quali fare attenzione per scattare foto nitide:
qualità dell’obiettivo, chiusura del diaframma e zona migliore dell’obiettivo, macchina o obiettivi danneggiati/sporchi, riflessioni parassitarie della luce, filtri addizionali, duplicatori di focale, il corretto paraluce, lo scatto dell’otturatore, oscillazioni e vibrazioni anche sul treppiede, condizioni atmosferiche, radiazioni ultraviolette, la luce stessa e i suoi riflessi, la direzione dell’illuminazione sul soggetto, la sovraesposizione, ecc……insomma per raggiungere la perfetta nitidezza è un bel casotto…. [scr]Aprile 27, 2015 alle 10:21 pm #1832010GiuseppePartecipante[quote=”Lippolo” post=656322]Max, fai la persona seria ogni tanto, cribbio! 😀 😀 😀
Romgiu, Valerio ha ragione, soprattutto con lenti economiche è meglio non stare alla massima apertura del diaframma, ma uno o due stop (non terzi di stop, mi raccomando) da essa.
Max predilige altri aspetti della fotografia, ama lavorare alla massima apertura: questo dona agli scatti un carattere particolare, ma li penalizza sempre un po’ per quanto riguarda la nitidezza.[/quote]
Grazie a tutti,
Lippolo per cui con il mio 24 105 L significa che la massima nitidezza la raggiungo a f 6.1?Aprile 27, 2015 alle 10:42 pm #1832012LuppoloPartecipanteIl tuo 24-105 è una ottica serie L con qualche piccolo problema di qualità, ma non certamente sulla nitidezza. Io l’ho avuto e non ho mai avuto problemi, nemmeno a f/4.
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