- Questo topic ha 138 risposte, 22 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 10 mesi fa da emanuela71roma.
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Gennaio 14, 2009 alle 4:09 am #1425908zed1976Partecipante
o al max la uso in condizioni estreme in assenza di luce quando sono a mano libera
Gennaio 14, 2009 alle 4:25 am #1425911KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Allora faccio una domanda. F16 è troppo sono d’accordo. Iso 100 mi va bene, ma con iso 100 devo aprire il diaframma (e vengono le palle luminose al posto delle stelline) o devo aumentare i tempi. La domanda è: faccio meno danni con un’esposizione f16 o con un tempo lungo? Con i tempi lunghi mi raccatto tutto quello che gira in aria con relative scie e macchie? PS: stativo, autoscatto 2e pre-sollevamento dello specchietto sono stati adottati.
La questione non è fare danni, ma trovare il giusto mix. Con cavalleto, scatto remoto/autoscatto e alzo dello specchio diciamo che il tempo di scatto non è un problema; quindi imposta gli altri parametri e il tempo viene di conseguenza. Se dovessi “sforare” i 30” delle modalità automatiche o (semi) manuali passa alla posa B; per scegliere l’esposizione per es puoi farla calcolare alla fotocamera impostando la massima apertura (così versosimilmente il tempo resterà sotto i 30”) e poi scali il tempo in base al diaframma che vuoi. Per es. col 18-55mm a 55mm la massima apertura è f/5.6; misuri l’esposizione e ti viene, per es., 20”; se tu vuoi scattare a f/11 userai un tempo 2 stop più lungo (f/5.6-> f/8->f/11), quindi 80”.
Gennaio 14, 2009 alle 4:25 am #1425912emanuela71romaPartecipanteForse mi sono spiegata male Zed, l’ottica fissa in questo caso, il notturno, la usi sempre a f/11 ma ne sfrutti da diversa costruzione, diversa da uno zoom. Non va usata a TA. Questo mi è stato detto. Oddio…inizio pure io a fare le correzioni delle correzioni….noooooooooooo…. Me ne vado. Per lookalookalopp (ma che nick ti sei messo?) : ma 30 secondi non potrebbero raccattarsi pure le luci che salgono in cielo e spiegare un cielo slavato del primo notturno? avevo chiesto a reynold ma non mi ha risposto. Notte a tutti.
Gennaio 14, 2009 alle 4:28 am #1425914Luca LupiPartecipanteCerto! Ecco perché ti ripeto: fai decidere alla macchina il tempo di esposizione con l’esposimetro. Se scatti in RAW e la volevi un po’ più scura o un po’ più chiara la puoi sempre facilmente recuperare in DPP Invece la pdc e la nitidezza dettate dal diaframma si possono determinare solo in fase di scatto, quindi dai la precedenza a questi parametri, come ti hanno già consigliato, e la macchina sceglierà i tempi migliori
Gennaio 14, 2009 alle 4:32 am #1425916KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: …Per lookalookalopp (ma che nick ti sei messo?) : ma 30 secondi non potrebbero raccattarsi pure le luci che salgono in cielo e spiegare un cielo slavato del primo notturno? avevo chiesto a reynold ma non mi ha risposto. Notte a tutti.
Con esposizioni lunghe è chiaro che raccogli anche piccole quantità di luce, così il cielo non risulta bello scuro, compatto. Una soluzione è unire due scatti, identici, fatti dal cavalletto con due esposizioni diverse: una lunga esposizione per la parte bassa, una più corta per il cielo (se accorci troppo però per es. puoi perdere, qualora fossero visibili, le stelle). Qui hai un esempio di cielo con un tempo più veloce
Gennaio 14, 2009 alle 12:01 pm #1425925cilviPartecipanteAggiungo la mia… Secondo me un buon notturno viene meglio se NON scattato di notte! Non è ovviamente una mia scoperta (l’ora Blu…) però penso che questo “particolare” si spesso trascurato I momemti dopo il tramonto in cui il cielo è blu intenso, le luci sono già accese ma non è ancora totalmente notte permettono scatti sicuramente migliori perche la scena è meno contrastata (essendoci ancora luce ambiente) e i colori certamente più interessati. Forse le tue foto ti sarebbero apparse meno sintetiche se scattate non nel buio totale Riassumendo forse il problema non è nell’attrezzatura ma nella scelta delle condizioni di scatto Ciao!
Gennaio 14, 2009 alle 2:02 pm #1425954emanuela71romaPartecipanteBuongiorno a tutti. Volevo ringraziarvi TUTTI per i vostri preziosi contributi. Mi scuso se non ho risposto a tutti ma vi ho letto attentamente e ho preso degli appunti. Riscatterò la foto del ponte usando gli altri accorgimenti qui appresi e sia con il 18/55is che con il 50 1.8 provando varie aperture. E ora vado a cercarmi la sezione “esposizione” perchè ho qualche dubbio con il sistema zonale. Un saluto a tutti.
Gennaio 14, 2009 alle 2:04 pm #1425955mikko77PartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Buongiorno a tutti. Volevo ringraziarvi TUTTI per i vostri preziosi contributi. Mi scuso se non ho risposto a tutti ma vi ho letto attentamente e ho preso degli appunti. Riscatterò la foto del ponte usando gli altri accorgimenti qui appresi e sia con il 18/55is che con il 50 1.8 provando varie aperture. E ora vado a cercarmi la sezione “esposizione” perchè ho qualche dubbio con il sistema zonale. Un saluto a tutti.
buon lavoro…e benvenuta al ristorante 😉
Gennaio 14, 2009 alle 2:33 pm #1425962flx2000PartecipanteSemplificando molte le parole, gli scatti proposti evidenziano una mancanza di conoscenze tecniche che, naturalmente, si riversano sulla resa fotografica, qualsiasi obiettivo tu vada ad utilizzare. Sono certo che non la prenderai come un’offesa, perché agli occhi di un fotografo è un dato di fatto, e alle orecchie di tutti gli altri, spero sia solo un buon motivo per continuare a studiare, a scattare e quindi a migliorarsi. Per il resto, è normale che la reflex sembri meno accattivante della compattina. E’ proprio grazie alla mancanza di “carinerie aggiunte” che il fotografo può arrivare a produrre qualsiasi risultato. Il formato RAW corrisponde alla pellicola di un tempo. Se non sapevi svilupparti le foto in casa, dovevi basarti sulla capacità del tuo negozio di fotografia. Un fotografo professionista non poteva accettarlo, così come tu non accetti la qualità della tua fotocamera quando lasci che sia lei a sviluppare la foto di cui ottieni il solo JPEG. Il termine “sovraesposto” indica una fotografia la cui quantità di luce è palesemente superiore a quella effettivamente presente sulla scena. Se il cielo era nero, allora qualsiasi fotografia che lo renda meno scuro è sovraesposta, sebbene questo non sia necessariamente un errore. Infine, devi accettare che ogni singola ottica ha il suo miglior setup, il miglior metodo e il miglior tipo di scena. I MACRO, ad esempio, tendono a rendere meglio con i diaframmi chiusi. Altre lenti rendono meglio alla massima apertura, e, in genere, molte danno il massimo a valori intermedi. Giusto una precisazione: dire che la Canon fa lenti normalmente morbide è un’assurdità. Quel commerciante saranno 30 anni che vende e prova lenti, ma evidentemente non è in grado di dare pareri a riguardo. Senza offese, ma i dati di fatto non hanno bisogno di contraddittorio.
Gennaio 14, 2009 alle 4:20 pm #1426005emanuela71romaPartecipanteCiao flx2000, se ti va di commentarmi le lacune tecniche degli scatti proposti ne sarei felice. Così magari capisco anche dove sono gli errori e miglioro. Ti chiedo solo cortesemente di non indicarmi soluzioni che prevedano l’utilizzo di Photoshop. Rimaniamo su quello che si può fare in fase di scatto e che si può migliorare con DPP. Ciao. Attendo i tuoi consigli se ti va.
Gennaio 14, 2009 alle 4:52 pm #1426021flx2000PartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Ciao flx2000, se ti va di commentarmi le lacune tecniche degli scatti proposti ne sarei felice. Così magari capisco anche dove sono gli errori e miglioro. Ti chiedo solo cortesemente di non indicarmi soluzioni che prevedano l’utilizzo di Photoshop. Rimaniamo su quello che si può fare in fase di scatto e che si può migliorare con DPP. Ciao. Attendo i tuoi consigli se ti va.
Volentieri. Prendendo ad esempio la foto di Ponte Vittorio Emanuele II, si capisce che l’esposizione è stata presa senza comporre la scena, cioè dopo che hai montato la fotocamera sul cavalletto, perché è l’esposizione corretta per rivelare il grigio medio sul punto centrale della scena (appena sotto la piccola statua giallo-oro). Questo ha causato una sovraesposizione che ha bruciato le luci alte e ha tirato il cielo fino a renderlo più grigio che nero. L’esposizione di 4 secondi a ISO 1600 equivale ad una più pulita esposizione di 30 secondi a ISO 200. Quindi, visto che hai usato il cavalletto, tanto valeva usarlo almeno fino al massimo dell’esposizione prevista dalla fotocamera (30 secondi, a parte la Posa B). Un altro fattore chiave è la scena. La quantità di cielo è ingiustificata, perché tutti i soggetti sono nella parte bassa dell’immagine. Oltre al fatto che, per scelte stilistiche tradizionali, si dovrebbe tendere ad evitare la linea dell’orizzonte al centro dell’immagine, lasciare così tanto cielo senza dettagli rilevanti non aggiunge molto alla fotografia, e anzi direi che toglie spazio al vero soggetto. Su questo tipo di fotografie, l’impatto artificiale valorizza i contrasti e li rende, appunto, innaturali. Abbassare la nitidezza è un approccio che, a volte, aiuta a limitare l’aspetto artificioso delle città notturne. L’ultimo aspetto che citerei è il bilanciamento del bianco. Le luci di Roma sono tutto fuorché bianche (come quella del Sole). Se preferisci evitare di usare il formato RAW, dovresti bilanciare il punto di bianco prima di scattare, in modo che sul JPEG i colori tornino ad essere quelli della scena reale. Spero di non essere stato noioso, anche se un po’ lungo! Fammi sapere che ne pensi. Ciao, Fabio.
Gennaio 14, 2009 alle 5:36 pm #1426034firebladePartecipanteManuela, senza offesa, ti sei gettata con entusiasmo nel mondo della fotografia senza nessuna preparazione di base. Ti sei subito resa conto che per ottenere risultati validi non bastano i mirabolanti programmini automatici, ma occorre sapere ciò che si fa. Ti consiglio inizialmente la lettura di questa discussione: forum_forum.asp?forum=4§ion=57&post=106220 dove troverai fra tante altre cose diversi corsi gratuiti online di tecnica fotografica. Tutti stanno facendo del loro meglio per aiutarti, ma senza una base solida, probabilmente ti confonderanno le idee invece di chiarirtele. In seguito ti consiglio la lettura di libri di testo che possano raffinare la tua preparazione, uno su tutti “fotografia reflex” di Giulio Forti. Un caro saluto 🙂
Gennaio 14, 2009 alle 6:42 pm #1426072emanuela71romaPartecipanteCiao Fabio, vorrei confrontarmi con te su quest due punti che non credo di aver capito … “Prendendo ad esempio la foto di Ponte Vittorio Emanuele II, si capisce che l’esposizione è stata presa senza comporre la scena, cioè dopo che hai montato la fotocamera sul cavalletto, perché è l’esposizione corretta per rivelare il grigio medio sul punto centrale della scena (appena sotto la piccola statua giallo-oro). Questo ha causato una sovraesposizione che ha bruciato le luci alte e ha tirato il cielo fino a renderlo più grigio che nero.” Spiegami meglio, dove avrei dovuto esporre? quale è l’esposizione corretta? (hai saltato qualche parola?) “L’esposizione di 4 secondi a ISO 1600 equivale ad una più pulita esposizione di 30 secondi a ISO 200. Quindi, visto che hai usato il cavalletto, tanto valeva usarlo almeno fino al massimo dell’esposizione prevista dalla fotocamera (30 secondi, a parte la Posa B).” L’esposizione più pulita è a 4 sec 1600…perchè poi aggiungi tanto valeva usarne 30? Ciao.
Gennaio 14, 2009 alle 7:13 pm #1426097flx2000PartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Ciao Fabio, vorrei confrontarmi con te su quest due punti che non credo di aver capito … “Prendendo ad esempio la foto di Ponte Vittorio Emanuele II, si capisce che l’esposizione è stata presa senza comporre la scena, cioè dopo che hai montato la fotocamera sul cavalletto, perché è l’esposizione corretta per rivelare il grigio medio sul punto centrale della scena (appena sotto la piccola statua giallo-oro). Questo ha causato una sovraesposizione che ha bruciato le luci alte e ha tirato il cielo fino a renderlo più grigio che nero.” Spiegami meglio, dove avrei dovuto esporre? quale è l’esposizione corretta? (hai saltato qualche parola?)
No, non ho saltato parole. L’esposizione dovresti leggerla su un punto che reputi importante nella scena, per poi compensare la luminosità di quel dato punto. Dunque, se si sceglie una zona buia, bisogna forzare la sottoesposizione rispetto al valore che ti suggerisce la fotocamera, o al contrario, se si sceglie una zona fortemente illuminata bisogna sovraesporre rispetto al valore suggerito. Nel caso del ponte, hai usato una lettura automatica (o semi-automatica, è lo stesso) mirando a quella zona scura, senza però poi compensarne l’esposizione verso il basso, di almeno 1 o 2 Stop.
“L’esposizione di 4 secondi a ISO 1600 equivale ad una più pulita esposizione di 30 secondi a ISO 200. Quindi, visto che hai usato il cavalletto, tanto valeva usarlo almeno fino al massimo dell’esposizione prevista dalla fotocamera (30 secondi, a parte la Posa B).” L’esposizione più pulita è a 4 sec 1600…perchè poi aggiungi tanto valeva usarne 30?
L’immagine più pulita è quella con l’ISO più basso possibile. Considerando il rapporto inverso tra sensibilità e tempo d’esposizione, una scelta di 4 secondi a ISO 1600 equivaleva ad esporre, per ridurre il rumore, 30 secondi a ISO 200.
Ciao.
Ciao!
Gennaio 15, 2009 alle 12:55 am #1426229emanuela71romaPartecipanteCiao Fabio, ti ringrazio di cuore dei chiarimenti. Ora ho capito bene cosa intendevi. Non mi rimane che capire come far fare il tutto alla 450 [inf]. Lo “stop” dove lo trovo? E’ quella lucetta rossa che si accende mentre scattO? Scherzoooooooooooooo [ale] [ale] Tutti pronti a partire èèèè???
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