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Ottobre 1, 2012 alle 5:22 pm #1734164toniomarinoPartecipante
Non saprei …non è il titolo di questo scatto ma la reale difficoltà a dargli un titolo. Guardavo questi due signori , di etnia rom , che nella piazzetta del paese si erano seduti su questo muretto per trovare frescura, vendevano cappelli , li ho osservati nelle loro espressioni nei movimenti cercando di scorgere il loro vissuto attraverso i loro occhi …ne ho tratto questo scatto. [IMG]public/imgsforum/2012/10/IMG_8401_3_c.jpg[/IMG]
Ottobre 1, 2012 alle 5:36 pm #1734170dinifraPartecipanteBella foto, tecnicamente ineccepibile, per cui faccio due osservazioni a margine: il titolo, in realtà i protagonisti della foto mi sembra che la sappiano lunga, sanno come cavarsela, ce l’hanno nei geni la capacità di sopravvivenza la camicia della signora sembra fondersi nella corteccia dell’albero.
Ottobre 1, 2012 alle 5:40 pm #1734172Luca LupiPartecipanteTrovo che tu abbia colto un momento particolarmente intenso. In particolare l’atteggiamento della donna, che appare completamente assorta nei suoi pensieri, a mio modo di vedere contrasta con lo sguardo in realtà vigile dell’uomo, sguardo che lui non distoglie da ciò che lo circonda neanche nell’atto di “intascare” la bottiglia. Bella. Ciao Tonio.
Ottobre 1, 2012 alle 5:43 pm #1734173pruffolaPartecipanteConcordo con dinifra. Il volto della signora mi spiace non vederlo in primo piano stretto, parla da solo: rassegnazione, fatica, una vita vissuta molto più della sua età anagrafica che non deve aver visto tante primavere quante ne mostra. Il loro rifugio alla calura è l’albero, quello nella vista sono sigarette e superalcoolici… Uno spaccato duro ma vero di vita da e di strada
Ottobre 1, 2012 alle 6:17 pm #1734183mabriolaPartecipanteQuesta fotografia trova il suo punctum, a mio avviso, nel gesto dell’uomo che sembra intascare una bottiglia di un alcolico, alla fine è questo gesto che sembra definire lo status e non altro. Non mi piace la tua conversione del BN che trovo appiattita sul grigio e trovo un peccato la visione ostacolata del piede dell’uomo. L’ho detto tante volte, a volte dare un titolo è una forzatura.
Ottobre 1, 2012 alle 6:40 pm #1734190DendoPartecipanteTitolo “ATTIMI” Potrebbe essere appropriato.
Ottobre 1, 2012 alle 6:40 pm #1734191RiccardoPartecipanteBel momento Tonio, mi piace. L’uomo sembra dire: ” accontentiamoci, per oggi questa l’abbiamo messa in tasca, nella donna vedo rammarico, quasi pentimento per il tipo di vita condotto. [lo]
Ottobre 1, 2012 alle 7:13 pm #1734198valeriobryPartecipanteBella foto Tonio, e di notevole spessore. Finalmente possiamo parlare di “street” (e qui mi fermo). Intensità degli sguardi, gesti significativi. Anche bella conversione in B/N, parere personale e senza voler contraddire nessuno. Il bello della fotografia è proprio poterla interpretare secondo il proprio sentire. [lo]
Ottobre 2, 2012 alle 5:35 am #1734340toniomarinoPartecipanteGrazie mille per le vostre osservazioni , i vostri commenti , mi piace molto quando uno scatto riesce a comunicare così come è estramente costruttivo che il commentatore non si limita ad un semplice commento puramente tecnico ma entra nello scatto cercando a sua volta di descrivere le emozioni che coglie …questo per me è il vero e profondo scopo di confronto fotografico . grazie ancora A mabriola , giusto per la precisione , non sono un esperto di foto ritocco cerco di impegnarmi , sicuramente se questo scatto lo avessi stampato in camera oscura il risultato sarebbe stato più armonico , peccato si per quel piede un pò nascosto …ma in questo genere di scatti non hai il tempo di curare tutto per curare il piedino avrei perso la bottiglia … 😉
Ottobre 2, 2012 alle 6:59 am #1734345FrancoPartecipantebella foto, l’uomo sembra nascondere o proteggere la bottiglia in un contesto appropriato al soggetto, dove il contrasto di luce dietro l’uomo, aiuta ad evidenziare e definire la sagoma e l’azione espressiva del riporre la bottiglia in tasca, lasciando la signora in ombra ai piedi di un grande albero che ben raffigura la fermezza, stabilità e forza delle donne, di cui spesso l’uomo è complementare (o)
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