[Il_Berna]

Salve canoniani! Ho deciso di aprire questo topic per affrontare insieme a voi un problema piuttosto bizzarro incontrato nel mio personale percorso fotografico. Come ho scritto in oggetto, non so più cosa fotografare. Detta così sembra una “sparata” ad effetto, ma c’è del vero e cercherò di spiegarvi cosa intendo. Chiaramente avendo iniziato a dedicarmi con un po’ di impegno alla fotografia da poco più di un anno non è una questione di aver esaurito gli stimoli o di aver già fotografato tutto il fotografabile: il fatto è che a distanza di un anno mi sono accorto che il tipo di fotografia che mi piaceva un tempo non è più quello che mi affascina attualmente e nel contempo non so in che direzione muovermi. Nel mio messaggio di presentazione dichiarai che “La mia predilezione va alle foto naturalistiche…o più genericamente di ambiente… i ritratti non sono mai stato il mio forte”: il problema è che le foto panoramiche, a meno di non essere spesso in viaggio, si possono scattare raramente e man mano che il mio gusto matura le trovo sempre meno interessanti. E’ chiaro che davanti a un panorama mozzafiato scatterei con grand epiacere diverse foto, ma nella vita di tutti i giorni a volte ne sento l’urgenza…Vorrei fotografare più spesso, uscire di casa con la macchina nella borsa e godermi anche solo un paio d’ore di relax alla ricerca di immagini, ma spesso mi rendo conto che non saprei dove andare o cosa fotografare. Sto allargando le mie conoscenze, scoprendo fotografi e generi… come ho avuto modo di dire in altre occasioni ad esempio ho scoperto che la foto di reportage (anche in senso più strettamente giornalistico) è quella che mi stimola maggiormente. Recentemente ho visto a Genova le mostre di Mario Giacomelli e Mario Dondero: mentre i panorami (a volte quasi astratti) di Giacomelli dopo un po’ hanno cominciato ad annoiarmi e a farmi accelerare il passo, mi sono goduto con maggior soddisfazione la più piccola mostra di Dondero, coi suoi ritratti e le sue documentazioni. Insomma il genere che più snobbavo in passato si sta rivelando, seppur non nella sua variante di ritratto vero e proprio, quello più interessante. Ma anche qui sembra sempre che mi manchino le occasioni: che reportage posso fare in un paio d’ore la domenica pomeriggio? A questo aggiungiamo ancora il mio blocco psicologico: questo tipo di foto coinvolge necessariamente altre persone, estranei, gente fotografata a sua insaputa magari, possibilmente abbastanza da vicino… e non so come fare per sbloccarmi. Insomma mi sento fermo… forse posso continuare a far pratica a livello tecnico-compositivo senza necessariamente ricercare un gran contenuto ma curando l’aspetto formale, ma la mia crescita come fotografo è rallentata e la via da seguire piuttosto nebulosa (come del resto tante altre cose in questo periodo per me…ma questa è un’altra storia) Chiedo quindi “soccorso” a voi…un parere…un suggerimento… Chissà poi che da questo spunto non possa nascere una discussione più ampia e interessante e che magari non sia così strettamente legata al mio caso specifico: non voglio certo trasformare Canoniani nella mia personale stanzetta della psicanalisi! 🙂 A presto!!

[chiccohcp90]

la fotografia è arte, fortunatamente noi non siamo delle macchine, le usiamo, quindi ci sono periodi in cui la nostra mente sprizza di fantasia e ispirazione e altri periodi in cui ci si sente un pò spenti, basta solo trovare l’input giusto, poi una cosa che ho sempre detto è che non si può dire i paesaggi si quell’altro no ecc, perchè cambiare non è lecito ma è un obbligo, la nostra mente elabora, cambia, si adatta…spesso ci si sente privi di ispirazione perchè migliorando ci mettiamo dei paletti, esposizione perfetta, mille regolazioni, composizione, colori, mille pippe mentali che spengono la nostra fantasia e ci fanno buttare mille occasioni…..io spesso mi porto la mia ragazza che mi dice sempre perchè non fai questa foto? e io gli dico: è in contro luce, i colori sono brutti, ci sta il secchione e tutte le varie pippe da fissato, però il 99% delle volte gli dò retta e alla fine sono sempre scatti buoni…..quindi esci fuori dagli schemi che ti sei creato!!! spero che ti possa essere di aiuto!

[mrmagoo]

Ciao Berna, come si suol dire “mal comune mezzo gaudio”. Credo che durante un percorso di crescita “fotografica” sia naturale giungere al punto in cui ti trovi, quando vorresti scattare una foto ma niente ti va a genio perchè a causa di quella stessa maturazione a cui si è giunti si notano tutti quegli elementi di disturbo che prima non rientravano nel tuo modo di scattare, e allora che si fà? Si rinunzia a scattare, ma questo credo non debba essere considerato un fattore penalizzante; come ho letto da qualche parte, uno scatto non fatto non è necessariamente un capolavoro perso. All’epoca dell’analogico questa fase era raggiunta dai neofiti molto prima a causa dei costi, ora con il digitale sembra essere diverso, ma questa fase di crescita c’è sempre, ciao

[Il_Berna]

Originariamente inviato da mrmagoo: Credo che durante un percorso di crescita “fotografica” sia naturale giungere al punto in cui ti trovi, quando vorresti scattare una foto ma niente ti va a genio

Ciao mrMagoo! Quello che mi dici accade sicuramente, ma il mio problema è sottilmente diverso: non è rinunciare alla foto perchè non mi vanno a genio i dettagli (luce, composizione,ecc)…è proprio non riuscire a trovare l’occasione della foto…mi manca (non sempre grazie a Dio,ma spesso) il passo prima. Chiamiamola ispirazione, stimolo, impulso…

[monsterFX]

Originariamente inviato da Il_Berna: Ciao mrMagoo! Quello che mi dici accade sicuramente, ma il mio problema è sottilmente diverso: non è rinunciare alla foto perchè non mi vanno a genio i dettagli (luce, composizione,ecc)…è proprio non riuscire a trovare l’occasione della foto…mi manca (non sempre grazie a Dio,ma spesso) il passo prima. Chiamiamola ispirazione, stimolo, impulso…

Condivido pienamente il tuo dubbio … il tuo disagio. Non nascondo che anche io sto vivendo un periodo fotografico veramente statico. Non ho mai prediletto nessun genere fotografico proprio perchè da amatore , volevo buttarmi in tutto, imparare a far tutto. Naturalmente così non è ,sopratutto quando scatti una foto pensando di aver lo scatto perfetto e poi visto a casa è alquanto deludente… Io vivo il disagio del non aver “ispirazioni” quando ho la macchina, averla quando non c’è l’ho. Forse le ferie mi faranno riflettere,avere occasioni per fotografare e ritrovare la musa ispiratrice.

[Il_Berna]

Originariamente inviato da 72Lippolo: fregatene… è un momento… passerà…

🙂 Spero che sia come dici, e sicuramente uscire in compagnia offre strimoli maggiori: il confronto con un’altra testa, un’altra visione, un altro gusto è certamente utile. Non mi sento però, in tutta sincerità, di “liquidare” il problema solo in questo modo… avverto un bisogno di cambiamento, o meglio di “crescita” e di trovare la mia strada…fotograficamente parlando 🙂

Originariamente inviato da monsterFX: Condivido pienamente il tuo dubbio … il tuo disagio. Non nascondo che anche io sto vivendo un periodo fotografico veramente statico. Non ho mai prediletto nessun genere fotografico proprio perchè da amatore , volevo buttarmi in tutto, imparare a far tutto.

Mi consola sapere di non essere il solo ad avere simili dubbi… evidentemente fa parte di un processo abbastanza inevitabile per chi desidera continuare in questa passione

[gloster1974]

Originariamente inviato da 72Lippolo: fregatene… è un momento… passerà… esci in compagnia di un altro Canoniano… gli stimoli aumentano! (o)

Sono d’accordo con Filippo per il saggio consiglio , in compagnia puoi trarre ispirazioni ma credo che quanto ti stia succedendo sia del tutto naturale , stai maturando e stai diventando molto piu critico ed esigente , fa parte del nostro cammino fotografico e per chi coltiva veramente la passione per la fotografia e’ un passaggio piu o meno rapido , non devi preoccupartene ma devi vederlo sotto questo aspetto. Un mio suggerimento e’ quello di leggere libri di autori di tutto il mondo e se ne hai la possibilità di visitare le mostre fotografiche.

[skylight]

Magari cercare più confronti anche all’interno del forum psotando foto e chidendo pareri e consigli può incentivare lo stimolo e portare a strade magari fin’ora non cosiderate. La lettura di qualche interessante volume di fotografia magari anche un pò datato tipo Andres feininger (sempre che tu non li abbia gia letti) può sempre essere di aiuto. Altra idea potrebbe essere tornare alle origini inizando a scattare in analogico, magari B/N affacciandosi cosi a nuov problematiche che comuqnue ti insegneranno molto anche sul digitale, come per esempio l’uso di filtri, col tempo magari anche lo sviluppo etc…

[Daniele]

Scusa se mi permetto, ma perchè non “approfitti” di questo momento no per aiutare qualche nuovo canoniano della tua zona a crescere? qualche domenica potresti accompagnare uno o due novellini. Non ti sentiresti gratificato dai tuoi scatti, ma l’aver aiutato qualcuno in quello che ti piace da comunque soddisfazione e magari prendendo spunto da qualche idea strampalata potresti “vedere” qualcosa di speciale. Conosceresti nuove persone e magari angoli della tua zona che non conoscevi. Ho scritto un mare di cazzate??? forse si… [ver]

[Luca Lupi]

E’ un passaggio naturale Daniele, come ha detto Roby sei cresciuto e sei maggiormente critico con te stesso, quindi hai oltrepassato la fase dello stupore infantile davanti a ogni foto a un fiore. Al contempo, come la stragrande maggioranza di noi, hai una vita intensa che riduce al lumicino le opportunità per cimentarsi nella fotografia in modo più profondo, e trovi questo frustrante. Ma rientra nella normalità, sono pochi coloro che a livello amatoriale si possono permettere di dedicarsi anima e corpo alla fotografia, si deve pur campare 😉 Ma non ti arrendere, continua a nutrirti di fotografia, ancora condividendo il consiglio di Robby, documentati, guarda le opere dei maestri, indipendentemente dalla possibilità in termini brevi di andare ad imitarle. E anche Filippo ha ragione, combina qualcosa con qualche altro canoniano, è uno stimolo sicuramente. [lo]

[Il_Berna]

Grazie a tutti per i consigli (e non da ultime le proposte di reportage in chat). Sicuramente continuerò a leggere e a guardarmi attorno in cerca di mostre o bei libri fotografici di autori famosi (che mi costringano ad un mutuo 🙂 ) E’ anche (e forse soprattutto) osservando i lavori altrui che ho iniziato a capire dove il mio interesse si manifesta più fortemente. Non mi dispiacerebbe anche leggere qualcosa di scritto dai grandi fotografi… non necessariamente vedere solo le loro foto: capire il loro pensiero, scoprire il loro punto di vista. Avete qualche buon consiglio? (a parte l’occhio di Feininger che è già passato sotto i miei occhi) Riguardo all’idea di Scatto, cioè di fare da “insegnante” (concedimi il termine) ad altri aspiranti fotografi…non hai detto una ca***ta… solo che non mi sento assolutamente in grado di farlo! 😀 Però organizzare uscite in compagnia, come mi consigliate, sarà sicuramente una cosa a cui cercherò di dedicarmi.

[dMiki]

Originariamente inviato da scatto75: Scusa se mi permetto, ma perchè non “approfitti” di questo momento no per aiutare qualche nuovo canoniano della tua zona a crescere? qualche domenica potresti accompagnare uno o due novellini. Non ti sentiresti gratificato dai tuoi scatti, ma l’aver aiutato qualcuno in quello che ti piace da comunque soddisfazione e magari prendendo spunto da qualche idea strampalata potresti “vedere” qualcosa di speciale. Conosceresti nuove persone e magari angoli della tua zona che non conoscevi. Ho scritto un mare di cazzate??? forse si… [ver] Caro “scatto75”, altro che c…….. Secondo me hai detto una cosa straordinariamente bella, che andrebbe presa in considerazione molto più spesso, e non solo con chi è momentaneamente in difficoltà. La condivisione e il trasferimento della conoscenza è una delle cose più belle che si possano vedere in un sistema sociale organizzato.

[pippobassi]

Ciao Berna! Stessa cosa anche per me e tutti i consigli dati prima sono Ok. Anche a me capita spesso e come nella vita hai delle certezze che poi si smontano in un secondo così nella fotografia ci si ritrova un po vuoti e senza tante ispirazioni. Io all’epoca con due bimbe piccole ed un lavoro in proprio non potevo fare tanto e mi dedicai alla macrofotografia. Un giardino diventa un continente ed una pioggiarella o una gelata sono manna! A presto

[gloster1974]

Ma guarda il nostro Il_Berna che bel topic ha aperto , complimenti 🙂

[dMiki]

a proposito… Berna, in bocca al lupo. I dubbi e le incertezze appartengono alle persone intelligenti e, come tale, saprai trovare l’uscita dal tunnel.

[Autore]

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