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Ottobre 26, 2009 alle 4:06 pm #1519895EnricoXPartecipante
Originariamente inviato da Lookaloopy: Sbaglio?
IMO si in una certa misura, perchè Sandro non ha postato una “semplice foto di un tramonto” ma in un colpo solo ci ha permesso di riflettere sulla fotografia analogica comparata al digitale, sulla composizione, sulla tecnica fotografica utilizzata. Insomma, non proprio cose da tutti. Ciao Enrico
Ottobre 26, 2009 alle 4:08 pm #1519898Luca LupiPartecipanteOriginariamente inviato da EnricoX: IMO si in una certa misura, perchè Sandro non ha postato una “semplice foto di un tramonto” ma in un colpo solo ci ha permesso di riflettere sulla fotografia analogica comparata al digitale, sulla composizione, sulla tecnica fotografica utilizzata. Insomma, non proprio cose da tutti. Ciao Enrico
Questo solo successivamente Enrico, in seguito al nutrito ( e giustificato) interesse mostrato nei confronti del post. PS. Peraltro seleggi con attenzione, non ho sostenuto che Sandro abbia postato una ‘semplice foto di un tramonto’, nel mio commento intendevo dire un’altra cosa, ovvero che a volte certe foto vengono classificate come banali e tralasciatein modo troppo frettoloso e superficiale, mentre magari soffermarvisi maggiormente potrebbe portare ad approfondimenti produttivi. In questo caso l’aspetto più importante emerso dal confronto infatti, non è tanto la differenza tra digitale e pellicola, ma lo stimolo che è nato dalla discussione e il confronto sull’interpretazione e creazione dei vari scatti.
Ottobre 26, 2009 alle 4:18 pm #1519903visen4PartecipanteSono molto contento di poter leggere quello che avevi in testa, il perchè ed il come. Grazie per aver speso tempo e per averci portato a conoscere ed a vedere la messa in pratica di una cosa nuova: La composizione Sono convinto che questa discussione sia una fra le più interessanti del forum. Grazie
Ottobre 26, 2009 alle 4:56 pm #1519923firebladePartecipanteOriginariamente inviato da Lookaloopy: Mi permetti una piccola provocazione, a carattere generale? Può essere che se quelle foto non le avessi postate tu sarebbero passate inosservate, e precipitate ben presto fuori dalla home page senza commenti? E magari molti sarebbero passati e avrebbro pensato tra sé “uff, il solito tramonto.. e guarda, manco ha rispettato la regola dei terzi”. Sbaglio?
E’ vero, hai ragione, ed è una cosa di cui mi dolgo moltissimo: il fatto che molte foto passino inosservate per superficialità di chi le osserva è un dato di fatto, e dovrebbe essere nostro compito soffermarci di più sulle foto di chi non è “blasonato” per dargli un’aiuto valido. Nei limiti delle mie possibilità lo faccio, avrete notato che infatti raramente commento le foto dei “vip” del sito, mentre mi soffermo più spesso su chi è appena entrato, sia per dargli un aiuto, sia per NON dargli la sensazione di essere capitato in un club elitario dove solo gli amici ottengono consensi; mi rendo conto che per un neo-iscritto il commento di un membro dello staff è considerato particolarmente ambito, indipendentemente dal suo valore intrinseco….bisognerebbe che tutti nei limiti delle nostre possibilità mettessimo a disposizione il nostro cuore per aiutare gli altri. Ora dirò, in tutta sincerità, che lo scopo nel postare queste mie foto era assolutamente provocatorio. Ben sapendo che il mancato rispetto della regola dei terzi avrebbe sollevato obiezioni, ho deciso di postare alcune foto che normalmente sarebbero rimaste nei miei cassetti di diapositive. Ed il dibattito che ne sta scaturendo è utile per tutti, quindi penso che lo farò più spesso, indipendentemente dal fatto che sia, e resti per sempre, una mezza calzetta di fotografo 🙂
Ottobre 26, 2009 alle 4:58 pm #1519924Luca LupiPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Ora dirò, in tutta sincerità, che lo scopo nel postare queste mie foto era assolutamente provocatorio. Ben sapendo che il mancato rispetto della regola dei terzi avrebbe sollevato obiezioni, ho deciso di postare alcune foto che normalmente sarebbero rimaste nei miei cassetti di diapositive.
Eccolo là, le stai studiando bene le trappole eh?
indipendentemente dal fatto che sia, e resti per sempre, una mezza calzetta di fotografo 🙂
🙂 Ma smettila che non ci crede più nessuno! [lo]
Ottobre 26, 2009 alle 5:44 pm #1519944AndreaOiserPartecipanteSandro ho apprezzato particolarmente la spiegazione della tua visione compositiva per ogni scatto, sarebbe veramente bello se esistesse un area del forum dedicata alla composizione e alla spiegazione dell’autore dei motivi che l’hanno condotto a quella particolare costruzione, ma capisco che è una cosa forse un po’ impatricabile (anche se vi sprono a valutare la cosa! 🙂 ). Non capisco nulla di analogico e mi fido quando dici che la conversione in digitale fa perdere molti particolari, chiude le ombre etc… però mi è venuto spontaneo chiedermi come mai un guru come fireblade scatti paesaggi al tramonto: a) Senza cavalletto b) Senza filtri Credo che ad ogni modo la presenza di questi accessori avrebbe aiutato enormemente ad accrescere la qualità degli scatti, fatta eccezione per il primo dove è necessaria la presenza della silhouette alla luce della tua spiegazione… Per quel che riguarda il discorso dei “vip” credo che sia un problema che affliga in maniera più grave i fotoalbum…Per lo meno qui parliamo e discutiamo delle nostre fotografie e non ci si limita a: [chi] [com] [ado] (o) (o) [app] [app] [ist] [sci] [sci] Poi è logico che un minimo di corsie preferenziali esistano, alla luce della qualità media delle foto postate da un certo autore: è logico che se leggo il nome di una persona i cui posts in genere mi piacciono sono tentato ad aprirlo subito. Altro elemento importante spesso sottovalutato secondo me è il titolo che si da ai propri scatti: tra una foto intitolata “tramonto” ed una ad esempio “visioni introspettive della fine di un giorno” sarei più tentato di aprire la seconda… 🙂 [mat] Saluti, Andrea. [lo]
Ottobre 26, 2009 alle 5:58 pm #1519948Luca LupiPartecipanteOriginariamente inviato da AndreaOiser: Poi è logico che un minimo di corsie preferenziali esistano, alla luce della qualità media delle foto postate da un certo autore: è logico che se leggo il nome di una persona i cui posts in genere mi piacciono sono tentato ad aprirlo subito. Altro elemento importante spesso sottovalutato secondo me è il titolo che si da ai propri scatti: tra una foto intitolata “tramonto” ed una ad esempio “visioni introspettive della fine di un giorno” sarei più tentato di aprire la seconda… 🙂 [mat] Saluti, Andrea. [lo]
Sarà logico ma è un errore Andrea, se tutti aprissimo solo i post dei nostri utenti preferiti gli altri non avrebbero possibilità di crescita. E questo purtroppo in una certa misura accade. E anche riguardo al titolo, ricorda che “L’abito non fa il monaco” e “nella botte piccola c’è il vino buono”, ovvero il titolo poco attraente potrebbe celare un capolavoro (e nel caso del presente post ‘nuvole e colori’ non è che Sandro abbia strabiliato tutti solo col titolo) mentre un titolone affascinante potrebbe nascondereun’autentica banalità, nel rispetto del detto “tanto fumo e niente arrosto”. [lo]
Ottobre 26, 2009 alle 5:59 pm #1519949nanonPartecipanteSecondo me, non ha portato con sè ne filtri ne cavalletto, uno perchè la differenza di luce che c’era era quella giusta per creare le silhouette, in più la velvia rende già dei colori incredibili e secondo perchè quello che voleva portare a casa era l’atmofera che si viveva dal vivo e non la nitidezza estrema. Forse mi sbaglio di sicuro ma io la vedrei in questo modo. :im
Ottobre 26, 2009 alle 6:06 pm #1519952chiantesePartecipante1) Credo che sia normale la questione “corsia preferenziale”. Frequentare una comunità on-line, vuol dire frequentarla. “partecipare” e non solo postare qualche foto, e fare qualche domanda. O meglio…è legittimissimo anche questo; ma è normale che si “conoscano” meglio i più “attivi” e che quindi la curiosità ci spinga verso le persone che si “conoscono” meglio. Se mi capita un post di Fireblade, Lookaloopy, Mabriola, Obiwanno, Squinza…etc etc..persone di cui ho letto molti post, e che mi incuriosiscono…non manco di leggerli. Allo stesso modo, però, partecipare per me vuol dire scorrere gli album fotografici, di tanto in tanto, come sfogliare libri fotografici in una libreria. E magari essere curioso di qualcuno, per gli scatti che fa, e non solo per i post… Insomma, più si partecipa, più ci si conosce, si condivide, etc. etc. Accade qui, come accade nei circoli fotografici di paese, ne più nè meno. 2) La composizione, la composizione. E’ una cosa che mi affascina e che mi incuriosisce più di ogni altro aspetto. La regola dei terzi, e gli altri pseudoassiomi, sono molto utili per chi come me comincia a scattare foto più consapevolmente, purchè si vivano come consigli utilissimi. Fondamentalmente, quello che serve della composizione, è un’educazione a porre attenzione al “movimento” della fotografia. Ciascuno, poi, scattando e studiando, trova i suoi percorsi. Spesso altrettanto validi della regola aurea.
Ottobre 26, 2009 alle 6:10 pm #1519955firebladePartecipanteOriginariamente inviato da nanon: Secondo me, non ha portato con sè ne filtri ne cavalletto, uno perchè la differenza di luce che c’era era quella giusta per creare le silhouette, in più la velvia rende già dei colori incredibili e secondo perchè quello che voleva portare a casa era l’atmofera che si viveva dal vivo e non la nitidezza estrema. Forse mi sbaglio di sicuro ma io la vedrei in questo modo. :im
Indovinato. Ho smesso di misurare le coppie di linee/mm risolte dai vari obiettivi e/o pellicole o sensori da un bel pezzo, da quando cioè mi sono reso conto che questo atteggiamento è come un piccolo tarlo, che scava gallerie nel nostro cervello impedendoci di concentrarci su altri aspetti, che personalmente ritengo più importanti. Nella terza foto infatti, ben conscio che un tempo di scatto 1/30″ pur su di un 35mm, avrebbe comportato un grande rischio di mosso, ho stretto la fotocamera con entrambe le mani, ed appoggiato i gomiti ad un propizio muretto, creando quindi una sorta di cavalletto naturale. Parimenti non ho usato filtri, l’idea di inquinare la resa della velvia era lontana dai miei intenti. Poi per carità, forse con un digradante rosso avrei infiammato il tramonto, ma cercavo colori tenui, per quelli forti e privi di gradienti tonali c’è sempre photoshop 🙂 Ero semplicemente uscito con un sogno in testa, se mi fossi portato dietro l’armata rossa lo avrei infranto sui dettagli tecnici; ho preferito far leva sulla mia esperienza e rischiare di portare a casa un bel niente. Ecco perché continuo a sostenere la tesi della mezza calzetta: a volte sono troppo idealista. 😉
Ottobre 26, 2009 alle 6:19 pm #1519959AndreaOiserPartecipanteOriginariamente inviato da nanon: Secondo me, non ha portato con sè ne filtri ne cavalletto, uno perchè la differenza di luce che c’era era quella giusta per creare le silhouette, in più la velvia rende già dei colori incredibili e secondo perchè quello che voleva portare a casa era l’atmofera che si viveva dal vivo e non la nitidezza estrema. Forse mi sbaglio di sicuro ma io la vedrei in questo modo. :im
Difatti avevo specificato la sola eccezione per la prima foto, dove la silhouette era nell’intento di sandro. Mi riferivo alle ultime 2…Dove non vedo nessuno scandalo nel cercare di compensare con un digradante neutro il divario tra alte luci e ed ombre senza sacrificare l’atmosfera (anzi forse valorizzarla) e pretendere chissà quale nitidezza… 🙂 Poi tanto di cappello a Sandro, io senza cavalletto non riuscirei mai a comporre l’immagine con cura (ma anche col cavalletto non ci riesco! 😀 ), ma è assolutamente un mio limite da niubbo! [lo]
Ottobre 26, 2009 alle 6:28 pm #1519964nanonPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Ero semplicemente uscito con un sogno in testa, se mi fossi portato dietro l’armata rossa lo avrei infranto sui dettagli tecnici; ho preferito far leva sulla mia esperienza e rischiare di portare a casa un bel niente. Ecco perché continuo a sostenere la tesi della mezza calzetta: a volte sono troppo idealista. 😉
Penso che un giorno bisognerebbe raccogliere tutte le tue “perle”, come questa e metterle in un post in evidenza. Nel mio piccolo mi fa piacere d’aver capito quello che cercavi. Da quando frequento questo splendido sito ho imparato che stavo sbagliando strada. Con l’analogico mi trovai subito a mio agio, per quel poco che so fare, rispetto all’inizio con il digitale. L’apice che mi ha fatto cambiare strada è stato il post sul 50f1L ( TUO ) per quel che regala e da li ho iniziato a cambiare l’attrezzatura, non sempre mi riescono le foto perfettamente nitide ma quando le riguardo mi sembra di esser li. Senza nulla togliere a nessuno, penso solo che siano gusti e modi di vedere le cose.
Ottobre 26, 2009 alle 6:29 pm #1519965firebladePartecipanteOriginariamente inviato da AndreaOiser: Poi è logico che un minimo di corsie preferenziali esistano, alla luce della qualità media delle foto postate da un certo autore: è logico che se leggo il nome di una persona i cui posts in genere mi piacciono sono tentato ad aprirlo subito.
Ci sarebbe molto da dire. Ricordo ancora i miei primi timidi tentativi di produrre foto naturalistiche: quando li postavo in un noto forum, ricevevo spesso dal webmaster commenti laconici di questo genere:
Bella, ma postproduzione da rivedere
Aldilà del valore di un tale commento, rimanevo decisamente dispiaciuto, non tanto per il fatto che una foto mediocre venisse commentata come tale, ma per il fatto che non mi si dicesse mai nulla su come migliorare, visto che per me il digitale era in quegli anni un mondo del tutto sconosciuto. Più acquisivo esperienza, più mi rendevo conto che la sensibilità di chi gestisce un forum è l’ingrediente fondamentale per la sua riuscita: non si puo’ pensare di delegare ad altri un compito che non siamo capaci di svolgere, tanto vale ritirarsi. Inoltre è essenziale per l’equilibrio della comunità respirare un “senso di giustizia” che si concretizza sia con l’aiuto fattivo agli utenti, sia manifestando la propria disponibilità e facendo propri i problemi degli altri, ma anche svolgendo un’attività di controllo, per eradicare gli inevitabili comportamenti spiacevoli che da sempre funestano le comunità nel web. Purtroppo nessuno di noi si puo’ dedicare a tempo pieno a questa attività, ma forse è un bene: è notoriamente risaputo che le attività svolte sotto l’egida della passione, sono quelle meglio riuscite 🙂 Mi rendo pienamente conto che far collimare nello stesso istante capacità compositive, ricerca estetica, pieno controllo tecnico della fotocamera, controllo di se stessi sia molto difficile, ma bisogna vederlo come un punto d’arrivo; è veramente esaltante rendersi conto giorno per giorno che le proprie capacità maturano convergendo a questo risultato. Alla fine poi diventa tutto automatico, come quando avete preso la vostra prima lezione di guida: sicuramente avrete pensato “non ci riusciro’ mai”, oggi invece mentre guidate fate fin anco troppe altre cose 😉
Ottobre 26, 2009 alle 6:32 pm #1519967nanonPartecipanteOriginariamente inviato da AndreaOiser: Poi tanto di cappello a Sandro, io senza cavalletto non riuscirei mai a comporre l’immagine con cura (ma anche col cavalletto non ci riesco! 😀 ), ma è assolutamente un mio limite da niubbo! [lo]
Sei sicuro?? A me basterebbe la metà di quel che riesci a fare, ho sempre aprezzato il tuo lavoro, sia prima che dopo la “pausa estiva”. [lo]
Ottobre 26, 2009 alle 6:43 pm #1519969LinusPartecipanteAl tramonto ligure, va indistinto per tratturi e strade a lui solo note. Con sè porta un color di fumo, ruvido ed all’un tempo vellutato, ignoto ai più quanto venerato dalla nostalgia dei pochi. In quello scuro scorre una linfa di viso ignobile ma arrogantemente ornata da fori a corona e tronfia dei colori che darà. E lui bacia, così pare; avanza e poi si ferma; sfiora, guarda, e accarezza con mano d’amante, trepidante eppur ferma. Si muove morbido, lieve, cauto ma volitivo; brama il talamo ove consumerà l’atto d’amore. Poi, un istante, un solo istante è durato; dopo tanta attesa e ricerca, solo un attimo ha consumato il suo piacere. E poi riprende, per altri amplessi intensi e sofferti. Scesa la notte, sazi d’amore, ritornano, l’uno all’altra avvinghiati per il collo. Io l’ho visto. Io c’ero.
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