- Questo topic ha 12 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 4 mesi fa da marcokava.
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Novembre 12, 2007 alle 9:55 pm #1304958agrafoiPartecipante
Salve a tutti! Sono nuovo del forum ed anche un nuovo (felice) possessore di una Canon Eos 400D. Rovistando in soffitta, ho trovato un obiettivo che era lì da chissà quanto tempo. Reca scritto: Sul Tappo anteriore: Pentax Su quello posteriore: Tamron for Pentax Sul corpo, in avanti: Kiron 105mm f/2.8 MACRO 1:1 Ø52 MC Kino Precision Japan Inoltre, reca avvitato un filtro sul cui bordo c’è scritto: cokin OPTILIGHT 52mm 1A FRANCE Ora avrei alcune domande: 1- Di che obiettivo si tratta e posso montarlo sulla mia macchina? A prima vista mi sembra di no, ma con un opportuno anello adattatore… 2- Eventualmente, che tipo di anello mi occorre? 3- A cosa serve quel filtro? Grazie a tutti Agrafoi
Novembre 12, 2007 alle 10:12 pm #1304962gloster1974PartecipanteCiao e ben venuto , l’obiettivo in questione e’ una buona lente macro con rapporto 1:1 completamente manuale e che si puo’ adattare ad una macchina Canon eos ma solo analogica , questo con apposito anello adattatore. Per quanto riguarda il filtro non saperi , magari senti gli altri pareri [lo]
Novembre 12, 2007 alle 11:04 pm #1304974agrafoiPartecipante…vuol dire che non potrò in nessun caso utilizzarlo sulla 400d?
Novembre 14, 2007 alle 2:07 pm #1305314lorenzo1910PartecipanteDevi accertarti se l’attacco è un Pentax K (e allora ch’io sappia non esiste adattatore) o se è un Pentax a vite (M42) Se fosse un M42 lo puoi utilizzare con un comunissimo adattatore…ma in stop-down 😀
Novembre 14, 2007 alle 6:41 pm #1305356agrafoiPartecipanteCome me ne accerto? C’è scritto da qualche parte oppure devo guardare una specifica caratteristica? Quale? Grazie. Ciao Agrafoi
Novembre 14, 2007 alle 7:12 pm #1305361longdreamPartecipanteIl filtro in questione potrebbe essere uno skylight: il suo scopo è quello di “scaldare” i colori eliminando le dominanti azzurrine e ridurre i riflessi di luce troppo accentuati. Prima di spendere soldi per gli adattatori dovresti controllare che l’obiettivo sia ancora efficace ed esente da muffe interne: controlla se tutte le ghiere girano liberamente senza attriti o rumori interni strani ed inoltre osserva attraverso le lenti che la luce passi regolarmente senza eccessive ombrature e/o velature.
Novembre 14, 2007 alle 10:08 pm #1305404lorenzo1910PartecipanteCome me ne accerto?
Semplice: guarda l’obiettivo “lato macchina”…se vedi un attacco a baionetta con tre linguette è un PK (Pentax K) se vedi un attacco filettato è un M42. Ma è molto probabile che sia un PK…quindi non puoi usarlo su una EOS che ha l’attacco EF…peccato,un obiettivo macro 1:1 non si trova facilmente… 🙁
Novembre 14, 2007 alle 10:20 pm #1305409agrafoiPartecipanteChe peccato! Effettivamente l’attacco mi sembra a baionetta, senza nessuna filettatura. Ma anche quello della macchina è a baionetta. Perché l’hanno cambiato? E perché non esiste un raccordo? Sarebbe possibile farselo costruire da un tornitore modificandone uno già esistente? (scusate se posso aver detto qualche stupidaggine, ma non posso lasciare intentata nessuna opzione…) Ciao Agrafoi
Novembre 14, 2007 alle 11:50 pm #1305415squinzaPartecipanteNon l’hanno cambiamo, stai confrontando un attacco Pentax con un attacco Canon. Per eventuali adattatori non so, ma ho trovato questo: http://cgi.ebay.com/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=130170727119 Lascia stare il tornitore, se non esiste l’anello adattatore è perché ci sono problemi/difficoltà a montare un pentax su Canon (che so, lo specchio tocca o altre amenità), e poi costerebbe forse più di quanto vale la lente…
Novembre 15, 2007 alle 4:04 am #1305463lorenzo1910PartecipanteSì quell’adattatore va bene (non sapevo neanche esistesse per l’attacco PK) ma dovrai usarlo in stop-down. Lo stop-down è un’operazione che chi non ha un po’ di anni di fotografia alle spalle non lo ha mai “praticato”… In pratica le macchine moderne misurano l’esposizione con il diaframma completamente aperto mentre invece quelle vecchie dovevano chiuderlo (stop-down appunto) almeno per la durata della regolazione dell’esposizione. Alcune avevano un rinvio che permetteva ad una lente “automatica” di rimanere chiusa solo per la durata della regolazione di tempo/apertura, altre invece costringevano a scattare con l’obiettivo chiuso a “tot f stop” (con le automatiche si procedeva così: misurazione-messa a fuoco-scatto con le altre invece la sequenza era:messa a fuoco-misurazione-scatto) Perchè ti sto facendo tutta ‘sta tiritera? Perchè una volta comprato l’adattatore ti ritroverai con una macchina che non riconosce la lente e che se ti va bene ti permetterà sì la corretta esposizione ma ti obbligherà a scattare al buio (cioè con il diaframma chiuso) In pratica dovrai mettere a fuoco sul soggetto,regolare il diaframma fino allo stop necessario (es.f8) e poi scattare Ma il brutto è che dopo che avrai regolato il diaframma il mirino ti diventerà buio! (dipende da quanto viene chiuso) E un operazione simile è fattibile solo con focali corte (un grandangolo o comunque fino al 50mm) con soggetti a una certa distanza e sopra f8/f11… (dato che sarebbe sufficiente il tuo minimo movimento per perdere la messa a fuoco) Per le macro sarebbe d’obbligo un cavalletto. Scusa la lungaggine ma sono dell’idea che una spiegazione debba essere esauriente altrimenti è inutile… Spero d’averti aiutato e non incasinato le idee… [lo]
Novembre 15, 2007 alle 6:03 pm #1305558agrafoiPartecipanteGrazie dei suggerimenti! Acquisterò l’anello e mi adatterò alla tecnica dello stop-down, ben descritta da Lorenzo. Ripensandoci, ne ho letto anche sul libro di Eugenio Manghi Come fare la Macrofotografia. Tra l’altro, l’autore scrive: Fotografare in stop-down è un metodo dal sapore un po’antico, certo molto lontano dagli spericolati programmi di esposizione automatica di oggi, ma semplice e sicuro. In molto casi, l’unico veramente utile per la macrofotografia.
Luglio 12, 2008 alle 4:43 pm #1367419marcokavaPartecipanteriprendo qst discussione perchè ho per le mani in qst monmento un tamron 28mm f2,5 di una vecchia reflex analagica yashika. le domande sono le seguenti: 1 per fare il confronto con un obiettivo di una digitale tipo la mia eos400 come devo fare x o /? non mi ricordo come era il calcolo. 2 sulla parte dove si attacca al corpo c’è scritto “for pentax” e l’attavvo è visibilmente a vite. esiste la possibilità real edi poterlo montare sulla mia 400? o meglio esiste un adattatore? vale la pena? un saluto e grazie marco. PS tra l’altro ho anche un tele-converte 2x che si monta al suddetto obiettivo
Luglio 12, 2008 alle 5:34 pm #1367441marcokavaPartecipanteche stupido potevo informarmi prima di postare, cmq ho trovato i vari adattatori… ora un dubbio mi assale ci sono alcuni in alluminio anodizzato nero ed alcuni altri di color alluminio (grigio chiaro)….i rivenditori del primo dicono che è meglio nero per i riflessi, quelli del secondo dicono che è ottone cromato…(ma si può cromare l’ottone??) quale? ci sono reali differenze a parte il tirare l’acua al proprio mulino? ciao marco
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