Originariamente inviato da mabriola: Io ho sempre sostenuto e sostengo che una buona immagine in generale non deve mai parlare troppo, se volessimo raccontare tutto a tutti potremmo sempre scrivere un libro o tentare di scriverlo. La fotografia, quella buona però, per me non deve essere immediatamente comprensibile, deve saper mantenere quella giusta dose di mistero e tutti i giusti ingredienti che sanno emozionare attraverso le sue sfumature. Per questo, spesso, laccompagnare in modo critico la lettura di una immagine aiuta allorquando la platea è povera, per questo spesso i grandi artisti nelle grandi mostre sono accompagnati da critiche importanti di critici importanti ed affermati.
Diciamo che deve parlare il giusto…esser auto esplicativa nel fotogiornalismo…ma parlare e nascondere un velo di mistero in altri tipi di foto… mistero che dovrebbe invogliare l’osservatore a porsi delle domande…(non necessariamente darsi risposte…) la mia non voleva esser una polemica su: “ma come…non avete capito che la foto 1 era così e così”…ma semplicemente una costazione che (quasi) tutti si erano fermati ad una critica tecnica senza pormi/si domande su certe scelte non prettamente evidenti(opinabili…ben inteso) ultima cosa…sono i critici che ormai creano l’artista, secondo me. giusto o sbagliato che sia questo sistema. 🙂