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luka62.
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Settembre 22, 2007 alle 12:47 pm #1292551
jack64bit
PartecipanteOriginariamente inviato da iggam: No,non potevano. Se pensi agli spazi colore come a degli insiemi, devi riflettere sul fatto che, in generale (e spesso capita) due spazi colore hanno intersezione e differenza non vuote. Per fare un esempio: AdobeRGB descrive dei colori che la tua stampante non può rappresentare, e viceversa. Quindi scegliere uno spazio colore significa, in un certo senso, privilegiare alcuni colori e buttarne via altri. E’ per questo che la conversione tra s.c. comporta l’uso degli intenti di rendering, cioè: come approssimo i colori che non posso rappresentare nello spazio di arrivo? La soluzione di usare uno spazio si partenza molto ampio spesso non è una buona idea, perché introduce grandi errori di quantizzazione. Ciao! Stefano
Ciao Stefano!!!!!! [lo] Ben ritrovato! Hai ragione tu… mi sono spiegato male infatti. Il proofing lo puoi fare senza convertire lo spazio di colore di partenza ovviamente (io mi riferisco a Photoshop, non so di altri SW). Quello che intendevo dire era che il file da mandare in stampa dovrebbe contenere il profilo ICC della stampante di destinazione. Io per fare prima, lo assegno subito al file e poi faccio il proofing… Con la testa che ho dovessi scordarmi di farlo dopo… 😀 Mi è rimasto un dubbio però: ma quando voi stampate le foto che hanno già il profilo impostato, come vi comportate (o come si comportano i tuoi colleghi stampatori) ?? Che programmi si usano nei laboratori? Grazie e ciao! Jack [lo]
Settembre 22, 2007 alle 1:15 pm #1292556jack64bit
Partecipante…mi sono un attimo fermato a pensare sul discorso che faceva il nostro amico Stefano riguardo il fatto di non usare spazi colore troppo ampi in quanto si potrebbero avere errori di quantizzazione (spero che quantizzazione abbia voluto dire conversione). Riferendomi però ai grafici presentati nelle pagine precedenti, sono convinto del contrario e spiego perchè. Quando si scatta una foto, il sw della fotocamera dovrebbe memorizzare i colori secondo le capacità della fotocamera stessa. Se la fotocamera ha la possibilità di rappresentare AdobeRGB ed esso è stato impostato, il SW dovrebbe convertire i colori secondo la rappresentazione numerica di AdobeRGB con l’aiuto del PCS (a proposito, c’è qualcuno che sa’ che profile connection space usa Canon? LAB o XYZ?). Se è vero che le stampanti hanno la possibilità di stampare secondo degli spazi colore che sono più sbilanciati verso sx, cioè verso i toni verde/azzurro che sono toni che vanno fuori dalla gamma rappresentabile in RGB, se faccio foto di paesaggi, per esempio, è utile avere già un file con profilo ampio. Il mio discorso non vale se le foto si guardano solo a video… Che ne dici Stefano? Ciao! Jack [lo]
Settembre 22, 2007 alle 7:14 pm #1292657iggam
PartecipanteJack, riguardo alla seconda domanda: quantizzazione non significa conversione. Significa approssimare un dato a uno dei valori possibili su una certa scala. Ad esempio, quando scatti una foto con la tua EOS 30D ogni valore R,G o B è trasformato da un valore di tensione continuo (analogico) a uno discreto (digitale) rappresentato da 12bit, cioè 4096 valori possibili; il che ovviamente comporta un’approssimazione, cioè un errore (di quantizzazione). Scattando ad es. con una EOS 40D, che usa un convertitore a/d a 14 bit, avresti invece 16384 valori tra cui scegliere, perciò l’errore di quantizzazione sarebbe minore. Dualmente, semplificando, si può affermare che a parità di numero di valori possibili (cioè di bit) più la scala dei valori da rappresentare è ampia e maggiore è l’errore di quantizzazione. Perciò, tornando sul piano pratico, l’uso di uno spazio colore molto ampio può favorire la comparsa di banding (posterizzazione). Per chi avesse comunque l’esigenza di usarlo è perlomeno consigliabile di lavorare sempre con 16 bit per colore. Che pacco che ho scritto… Ciao!
Settembre 22, 2007 alle 7:37 pm #1292660jack64bit
PartecipanteOK, ho capito ma, se uno vuole stampare una foto, visto che, come si legge in giro, gli spazi colore delle macchine da stampa sono più sbilanciati verso SX (sempre riferito ai grafici delle pagine precedenti) e visto che su certe “tinte” lo spazio RGB non ci arriva, non è meglio avere un file con profilo AdobeRGB da convertire in uno di una stampante qualsiasi? Ciao! Jack [lo] PS. non so se stiamo andando offtopics… dite voi.
Settembre 22, 2007 alle 7:55 pm #1292663iggam
PartecipanteAdobeRGB è un buon compromesso, ed infatti è quello che io consiglio ai miei clienti: http://www.stefanomaggi.com/joomla/content/view/65/45/lang,it/
Settembre 22, 2007 alle 11:52 pm #1292712luka62
Partecipanteriesco a capire (in parte) ma riepilogando: se apro la foto e la converto nello spazio colore che mi ha fornito lo stampatore allore è normale che non noto differenze giusto?
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