[andcip]

Mi piace molto il “sapore” di queste immagini “di una volta”. Le mie prfereite sono: 3-5-10 (i ghisa) – 12 e 15. Complimenti Andrea

[sacha]

Reportage realizzato con i migliori strumenti possibili: occhio e testa. Molto,molto bravo!

[MASSIMO MORLACCHI]

Mi sono bevuto questo reportage tutto d’un fiato dall’inizio alla fine [app] [app] Adesso con più calma cercherò di ‘rubare’ un pò dello spirito che hai messo qui dentro… complimenti! (o)

[scacchi]

sono tutte bellissime, grazie per questi piacevoli momenti… p.s.ma i volti delle persone si possono postare? Saluti cari da un neofita

[Boblions]

Bel lavoro davvero! davvero un bell’esempio di come guardare attraverso la macchina! mi accodo agli altri invidiosi ed ammirati anche per la tua evidente capacità di interagire e trasmettere quel che ci gira intorno e non sempre vediamo! mmm riuscirò mai??

[fireblade]

Devi liberare la mente dall’assillo tecnologico. Ma per fare questo devi avere una grande padronanza della tecnica. Lo so, è una contraddizione apparente, ma è così. 🙂

[Boblions]

Non è una contraddizione, è una grande verità! mi rendo conto che troppo spesso mi mancano quegli automatismi che consentono di allineare la macchina all’immagine che hai in testa. Ma ci vuole pazienza, lavoro e voglia di imparare. Mi sto impegnando.

[rumblebeat]

Beh, che dire: grazie, non mi aspettavo davvero tutti questi complimenti. Sono quasi imbarazzato. E’ stata una delle prime uscite dedicate totalmente alla street photography, e avendo letto qualcosa sulla bontà delle macchine a telemetro per questo genere – piccole, maneggevoli, non troppo appariscenti – ho voluto testare una vecchia fotocamera dei primi anni ’50. E contemporaneamente una pellicola di cui qui avevo letto un gran bene. Evidentemente sono stato fortunato perché l’esperimento sembra riuscito. Grazie davvero, meritate tutti una risposta: Fireblade: sono contento che piacciano anche a te gli scatti “stradaioli”, macchine vecchie e pellicole sgranate su di te hanno l’effetto di una pernice per un segugio… Tecnico 73: esageri quando dici che è “pura fotografia che racconta la vita di tutti i giorni”, ma concordo con te che rubare fotogrammi dal film della vita della gente è uno degli aspetti più intriganti della fotografia. La 15 era l’ultimo scatto dell’unico rollino che avevo portato e ho scaricato in un’ora e mezza. Quando hai poche cartucce le devi centellinare. E’ l’unica su cui sono intervenuto col fotoritocco: nel senso che durante la stampa a metà esposizione ho “mascherato” con un cartocino la metà della foto con la scalinata, perché l’esposizione non era omogenea. Per far venire la facciata della chiesa, sarebbero venuti troppo scuri i gradini e il poverocristo. Non è perfetta, ma tutto sommato l’ho salvata. Praticamente un Hdr… Skaramik: “altro che maschere di contrasto”. Di contrasto no, ma una mascheratura l’ho usata (vedi sopra) Tycos: posso rassicurarti, senza messa a fuoco ed esposimetro non si diventa ciechi, figurati senza autofocus ed esposizione automatica. “Spirito d’avventura” è una parola grossa. Male che ti vada, ti prendi qualche vaff… Jojojo: chi m’ha insegnato il mestiere – non di fotografo – mi diceva che sotto le foto una didascalia va messa SEMPRE Emmeti71: sì, è un racconto, ho cercato di raccontare il risveglio dei monumenti romani, che hanno una vita propria anche senza turisti Ale975: ci vedi anche “un tocco di poesia”? Il maestro Doisneau diceva, se non ricordo male, che la poesia è nello scorrere della vita quotidiana, è la foto che riesce a cogliere quei momenti e renderli visibili. Tutto sta a beccarli… Marco66: il bianco e nero sgranato che ti ha colpito è merito di questa bella pellicola che non conoscevo, Neopan Fuji 400. Rolansand: Roma d’estate la mattina presto effettivamente ha un fascino particolare. E devi vedere quant’è bella nei giorni attorno a Ferragosto, quando le macchine tolgono l’assedio e torna per pochi giorni vivibili e rarefatta. Si fa perdonare il traffico, le manifestazioni, gli ingorghi, i lavori, gli scioperi delle altre 51 settimane. Gianmauro: grazie, ma i grandi sono altri. Sul serio. Wazowsky: La 5, quella del filippino? Ho visto che entrava e usciva carico di sedie, gli ho fatto le poste e – facendo il vago – l’ho beccato! Blackfeet: se una foto riesce per qualche istante a trasportarci altrove, allora è riuscita. Grazie. AndCip: beh, una macchina che ha quasi 60 anni, una pellicola di quelle di una volta, due piazze con 2.000 anni di storia, per forza doveva uscire qualcosa col “sapore di una volta”! I pizzardoni – o come dici tu i ghisa – mi piacciono, fanno molto cinema neorealista, o commedia dolce-amara di quelle col sommo Albertone. Sacha: su questo hai ragione. Se non ci mettiamo occhio e testa, tutti i megapixel di questo mondo non ci servono a nulla! Mamo78: credo che “rubare” lo spirito delle foto sia un esercizio indispensabile per imparare. Io non faccio altro! Sai quante foto le ho fatte ispirato da immagini viste in giro. I grandi inventano, noi ci accontentiamo di “riciclare” Scacchi: siamo tutti neofiti, chi può dirsi arrivato? Io as-so-lu-ta-men-te no Boblions: per “interagire e trasmettere quel che ci gira intorno” ho capito che serve solo un po’ di curiosità umana e del tempo. Quando scatto con famiglia al seguito è difficile che mi esca qualcosa di decente: sono sempre in ritardo sui tempi “normali” degli altri… Fireblade: per “liberare la mente dall’assillo tecnologico serve una grande padronanza tecnica”. Verissimo. Io invece navigo un po’ a vista. E quyalche volta mi dice bene. Grazie a tutti e a ciascuno, davvero, mi avete dato una grande energia. Ogni tanto capire di essere sulla buona strada aiuta a ricominciare il cammino con nuova dedizione P.S.: quella che mi piace di più, a me, è una che non avete segnalato, la 6, la silouette controluce della ragazza. ho capito che i sanpietrini davano un bel riflesso, mi sono appoostato aspettando i passanti che imboccavano il vicolo. click click click. e una è venuta bene. cioé, a me piace…

[xilvia]

ciao Rumblebeat. credo che le tue foto abbiano una certa “forza”. non so ecco….ma lo stesso mi è capitato con i graffiti urbani di Hogre. non si dimenticano. mi restano vive in testa. ma non so bene perchè. complimneti per il tuo stile. un saluto [lo]

[Peter72]

Ciao Luca, mi unisco anche io alla lista dei complimenti, veramente un bel lavoro. Ciao p.s. chiama la prox se vuoi un po di compagnia anche a me piace girare per Roma ad orari fuori dal Comune. Sempre se accetti con te, uno tutto pixel!! [bir] [app]

[Loris]

[app] [app] [app] oltre le foto (che io non mi permetto di commentare per pudore della mia ignoranza) dico solo BW meraviglioso, i bianchi sono :O incredibili, capisco quando mi hanno detto che la pellicola non brucia i bianchi. La descrizione che accompagna ogni scatto è la cigliegina sulla torta. da FOTOGRAFI come te voglio imparare, ti tengo d’occhio [ist] [ist] [ist]

[climberigor]

Un crescendo. Devo ammetterlo, letta l’introduzione e vista la prima foto, ho pensato “bah, il fighetto con gusto retrò, ma poi non è un granchè….sfocate, bianchi bruciati…..” [oop] . Poi me le son viste tutte di fila e me le son gustate una ad una. :pr Grande, complimenti davvero! Come han già detto altri, un bel reportage e dei bei scatti anche se presi singolarmente, alla faccia di Mp e altissima definizione. Suggestive, foto che raccontano. Su tutte, la 6 (piace molto pure a me!) e la 15. E mi hai convinto a leggere un po’ di più gli argomenti di pura tecnica, qua si vede che vengono fuori al momento giusto! Bravo, ancora complimenti! (o) [bir] [can]

[GIOCAPPE]

Con questo lavoro ci hai dato una lezione di vera fotografia, cogliendone l’essenza cioé tramettere sensazioni e coinvolgere emozionalmente a prescindere dal mezzo con cui si fanno usando solamente testa e cuore. Da prendere come esempio, continua cosí che vai forte!

[primareflex]

Complimenti veramente belle foto pieni di emozioni, sembrava di sfogliare un albun degli anni 60

[rumblebeat]

Originariamente inviato da scacchi: (…) p.s.ma i volti delle persone si possono postare? (…)

Scacchi, scusa mi ero dimenticato di rispondere alla tua domanda. Anmmetto di non essere molto ferrato in materia e devo andarmi a rileggere delle cose sull’argomento che avevo scorso qui nel forum tempo fa. Su due piedi ti dico che, se non ricordo male, è possibile pubblicare volti senza autorizzazione in caso di fatti di cronaca. Ma questo non è il caso. Dunque, no, direi che non è possibile. Leggevo il regolamento del concorso di National Geogpraphic Italia che chiede infatti una liberatoria per le foto che ritraggono persone. Poi vorrei sapere che liberatoria porta uno che fa ritratti di bambini nel Kashmere o donne in costume tradizionale masai… Effettivamente è la morte della street photography. Spero che nessuno dei miei “modelli” venga a sbirciare qui. E se ci viene, che sia soddisfatto delle foto. E se non è soddisfatto, che si accontenti della rimozione dello scatto incriminato. In coscienza non mi sembra di compiere un atto così grave. Oh, alle brutte, venite a portarmi le arance a Rebibbia. Se qualcuno ne sa più di me, farebbe cosa gradita a illuminarci.

[Autore]

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