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Febbraio 20, 2011 alle 5:02 pm #1631767AlexCapPartecipante
mi permetto di linkare questo video da youtube, si intitola “servizi di matrimonio a 500 euro e meno?” http://www.youtube.com/watch?v=4rRVx6nMKFk
Febbraio 20, 2011 alle 6:27 pm #1631776acrobatPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: […] Allora prenditi il tempo che occorre e gustati una passione che giorno dopo giorno ti regala sempre qualcosa di nuovo. 🙂
..da quì, idee fuori contesto; ..forse quì sta il punto, credo che per molti(riflessione senza riferimenti precisi…) la fotografia non sia affatto una passione; che come dici bene, la contemplazione del mondo fotografato è insita nel suo divenire e la riflessione su se stessa, Passione, che non conoscerebbe sosta… La fotografia ora, a prescindere dal sistema, è governata dalla fretta dell’essere esposta e proposta immediatamente in tutti gli spazi di rappresentazione del mondo; da chiunque abbia accesso agli strumenti che la producono, i quali sviluppatisi a 360° hanno fatto si raggiungere la fotografia ad un più vasto pubblico, ma senza che a questa moltitudine di ‘utenti/produttori’, gli sia stato anche suggerito il suo senso! La urgenza di porsi ‘in campo’ senza temere di esporsi è stato reso un ‘valore’ dall’attuale sistema mediatico(che si fa strumento..), la dignità non discrimina più, la cultura fa quasi ridere, conoscere la fotografia non è un prodotto vendibile, “chi può interessare”? [fis]
Febbraio 20, 2011 alle 11:55 pm #1631873FabioPartecipanteSono tre mesi che leggo poco e posto ancor meno qui su canoniani… Ma vedo che le cose non sono cambiate 🙂 Grazie ragazzi (o)
Febbraio 21, 2011 alle 3:13 am #1631919jackblack77PartecipanteOriginariamente inviato da mabriola: vorrei soffermarmi sulle tue consideraazioni ed in particolare il punto 3. Vedi se osservi attentamente quanto hai scritto c’è tanto di soggettivo, quanto a te, giustamente, piace non è detto che possa essere apprezzato in egual misura da terzi, proprio perchè il gioco si svolge in un campo dove la variabile “gusto” assume un ruolo certamente più importante della variabile “cultura fotografica” in modo particolare nel campo del matrimonio. Se i tuoi parenti che hanno affidato il loro matrimonio ad un altro professionista o Professionista che dir si voglia sono rimasti soddisfatti del lavoro ricevuto pagando quanto richiesto buon per loro non ti pare? Commetti però un errore a mio avviso grossolano, giudicare la capacità di queste persone dall’attrezzatura che usano, anzi dal valore della loro attrezzatura, questo è un terribile sbaglio in cui tanti cadono. Vedi con una macchina fotografica da 800 euro usata bene si porta a casa un lavoro migliore di una macchina fotografica da 4000 euro usata meno bene. Questa è una semplicissima regola che vale sia per il professionista con la “P” che per il professionista con la “p”….
@mabriola: ho capito quello che vuoi dire nel secondo punto. forse mi sono spiegato male. avevo letto queste parole di fireblade: “Ragazzotti ben informatizzati si sono gettati a capofitto sui matrimoni, ma essendo mediamente privi di gusto (se non l’orrido gusto-medio del tecnico) e sopratutto non avendo mai fatto un vero tirocinio (se non quello del “vai e scatta duemila foto), hanno ovviamente appestato il mercato con lavori che solo 20 anni fa avrebbero meritato il cestino ed aspri rimproveri.” e volevo dirmi pienamente d’accordo con lui, riportando un fatto accadutomi personalmente. naturalmente io non volevo generalizzare e dire che TUTTI i fotografi con un’attrezzatura economica sono PESSIMI. anzi. potrebbe anche essere vero il contrario (gli iper-tecnologici con valigie di attrezzatura inutile probabilmente sono un’altro estremo). volevo solo confermare la teoria dei ragazzotti ben informatizzati. scusa se ho usato le parole sbagliate. per quel che riguarda il tuo primo punto (gusto personale), capisco la tua opinione (derivata logicamente da un’esperienza nel campo che io non ho [ado]) però spero che tu non voglia ridurre tutto a “se piace agli sposi, amen”. perdonami, ma questo potrebbe essere lo slogan del consumismo tout-court. tipo “se il cliente paga per le schifezze, diamogliele subito, yeahhhh!”. credo che invece il gusto personale si formi sulla base di qualcosa di più elevato, e che spesso debba essere educato. inoltre, il gusto personale di ogni individuo può essere ricondotto ad una ricerca del “bello” che cambia radicalmente soltanto con il cambiare delle epoche. Nella nostra epoca, il concetto di bello e brutto (a parte quel 3% di persone che hanno gusti “strani”) sono abbastanza canonizzati e io ho sentito abbastanza chiaramente che quelle foto (quelle che ho visto l’anno scorso) erano bruttine se confrontate con le mie e con quelle che avevo visto negli altri servizi di quel periodo; allora i casi sono due: o dal 2003 le persone hanno cambiato gusti perché è iniziata una nuova epoca ( [pen]) e se fosse così ben venga il nuovo che avanza, oppure le persone oggi sono MENO ESIGENTI sul fronte della ricerca del “bello”, e io credo che sia così. Attenzione: io non sono un conservatore estremista, sono aperto al nuovo quando mi dà qualcosa di più sul fronte appunto del “bello” e/o riesce a creare dei nuovi canoni. il problema è quando il nuovo non dice niente, resta sui canoni del passato ma produce dei lavori che onestamente non possono essere all’altezza di quelli precedenti. vorrei fare un paragone in ambito musicale (campo nel quale mi muovo agilmente) che sarebbe più chiarificatore, ma non voglio dilungarmi troppo e annoiare. inoltre sarebbe totalmente OT. ribadisco comunque il MASSIMO RISPETTO per le opionioni di tutti: tutto quello che scrivo è IMHO. P.S. ti ringrazio per aver letto il mio commento e averlo commentato, avevo paura che non lo avesse letto nessuno… :im. [lo]
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