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Novembre 10, 2007 alle 5:08 pm #1304615mscintillaPartecipante
Cari Canoniani vorrei porvi un mio quesito. Ieri facendomi un giro in un negozio di materiale fotografico, molto ben fornito mi sono fatto fare dei preventivi di spesa per acquistare degli obiettivi Canon. Ho subito notato che il prezzo in negozio era notevolmente più alto dei prezzi che si trovano nei negozi on-line, e cito due su tutti Sanmarinophoto e Fotocolombo. In particolare, e per fare un esempio, il 70-200 f/4 L IS in negozio veniva 1200 mentre on-line si aggira intorno ai 1000 ; il 24-70 f/2.8L veniva 1450 contro i 1200 circa di inernet. Qualcuno di voi saprebbe spiegare il perchè di tanta differenza? Capisco che bisogna calcolare anche le spese di spedizione, ma non credo che per spedire il 70-200 ci vogliano 200!
Novembre 10, 2007 alle 5:12 pm #1304616reynoldsPartecipanteIl perchè è presto detto. Parecchi negozianti online acquistano all’Estero (Cina, Taiwan, ETC.), dove la merce costa molto meno che sul mercato Europeo. La convenienza c’è sicuramente, i due negozi che hai citato sono serissimi e molto conosciuti, puoi acquistare tranquillamente.
Novembre 10, 2007 alle 9:54 pm #1304643marcello1972Partecipantelungi da me fare polemiche, ma questa risposta è tremendamente parziale ed erronea san marino photo è per l’appunto a san marino (repubblica indipendente) e non applica nei suoi prezzi l’iva (attenzione però a sorprese doganali!…) fotocolombo non lo conosco per cui non lascio giudizi
Novembre 10, 2007 alle 10:01 pm #1304644reynoldsPartecipantePer rispondere bisogna prima informarsi, Marcello. Ti garantisco che SanMarinophoto applica l’IVA eccome, solo che a San Marino si chiama imposta monofase ed è nella misura del 16%, e non del 20 % coma da noi. Su questo forum ci sono migliaia di post a riguardo. Per Fotocolombo, negozio italianissimo, c’è sempre uno scontrino fiscale che accompagna la merce.
Novembre 10, 2007 alle 10:07 pm #1304645cmosterPartecipanteQuoto reynolds dicendo che il “trucco” per dargli un nome, sta non solo nell’acquistare all’estero altrimenti venderebbero solo pezzi con garanzia mondiale e quindi non si può usufruire, come per esempio c’è ora, delle eventuali iniziative di sconto europee…. Mentre per quanto riguarda i pezzi con garanzia europea sicuramente la grossa differenza la fanno i quantitativi d’acquisto e in molti casi anche di accordi con la casa madre stessa… Matteo
Novembre 10, 2007 alle 10:21 pm #1304646marcello1972PartecipanteASCOLTA ad un italiano che acquista a san marino non viene applicata l’iva, ne locale ne sanmarinense. successivamente, il venditore di san marino verserà l’iva al proprio fisco e sarà cura dell’acquirente italiano versare l’iva al fisco italiano! CHE POI NESSUNO LO FACCIA è UN’ALTRA COSA ma è sempre meglio essere informati e bene! queste sono le regole del commercio estero! per lo stesso motivo (apparentemente) è conveniente acquisatre negli states, hong kong, ecc. ecc. Acquisti da San Marino senza addebito dell’Iva Questa procedura è in tutto simile a quella prevista in ambito comunitario: infatti, l’acquirente italiano deve integrare con l’imposta dovuta la fattura e provvedere alla sua annotazione sia sul registro delle fatture emesse sia sul registro delle fatture di acquisto, con distinta numerazione in riferimento alle fatture di vendita e di acquisto emesse e/o registrate fino a quel momento (operazione meglio conosciuta come “doppia registrazione”). Anche in questo caso, è di fondamentale importanza che l’integrazione avvenga sull’esemplare della fattura “originale” inviata dall’operatore sammarinese, che, pertanto, dovrà contenere i timbri apposti dall’Ufficio tributario. Peraltro, si deve tenere presente un ulteriore adempimento a carico dell’acquirente, che consiste nel dare una comunicazione all’ufficio delle Entrate territorialmente competente dell’avvenuta annotazione nei registri di acquisto e vendite. Non essendoci specifici modelli la comunicazione potrebbe essere del seguente tenore: (denominazione del contribuente italiano) Spett.le Ufficio Imposta sul Valore Aggiunto/Entrate di ……………………………. via ……….. città ……………… c.a.p. Ci pregiamo comunicarVi che la fattura n. …. del ../../.. di . ………. emessa dalla ditta ………………….. SM00000 con sede nella Repubblica di San Marino via……………. n. .. è stata annotata dalla ns. ditta/società, nel registro degli acquisti al n. …. il ../../.. e nel registro fatture al n. …. il ../../.. Distinti saluti (timbro e firma) dal sito http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articoloN&articolo=15800&giornale=15979 Per questo adempimento non sono previsti specifici limiti temporali; a ogni modo deve essere tenuto presente che al medesimo adempimento, previsto dal precedente decreto che regolava fino al 31 dicembre 1993 gli scambi italo sammarinesi (cfr. articolo 8 del decreto ministeriale 29 dicembre 1972), erano stati stabiliti dei termini con la circolare del 20 aprile 1973, n. 30. Quest’ultima affermava che: “l’operatore italiano, eseguite, ai sensi dell’art. 8 lett. a) del D.M. 29.12.1972, le annotazioni nei registri previsti dal D.P.R. n. 633, deve darne comunicazione al competente Ufficio I.V.A. non oltre i cinque giorni successivi a quello in cui ha effettuato le annotazioni medesime. Peraltro, qualora gli acquisti nel territorio della Repubblica di San Marino non siano occasionali, le comunicazioni in questione potranno essere trasmesse all’Ufficio I.V.A. in allegato alla dichiarazione periodica di imposta (mensile o trimestrale)”. Si ritiene che detti termini siano a tutt’oggi validi, avendo presente che essi debbano essere comunque rivisitati in considerazione dell’evoluzione che nel tempo ha subito la disciplina Iva. Atteso ciò, non essendo più previste le dichiarazioni periodiche, si dovrà oggi fare riferimento alle liquidazioni dell’imposta mensili o trimestrali. A fronte di tali incertezze e difficoltà sui termini da osservare nell’effettuare la comunicazione, c’è da chiedersi come possa essere sanzionato il richiamato obbligo anche in considerazione del fatto che esso non trova puntuale riferimento nelle norme che disciplinano il vigente sistema sanzionatorio di cui al Dlgs del 18 dicembre 1997, n. 471.
Novembre 10, 2007 alle 10:51 pm #1304649gloster1974PartecipanteCaspita ragazzi abbiamo tra di noi un utente molto preparato in materia legislativa , puo’ sempre tornare utile ;). Per rispondere al nostro amico la differenza che si puo’ trovare tra il negozio sotto casa e il negozio on-line la troviam semplicemente dal fatto che un negozio Virtuale ( o meno ) ha differenti costi di gestione ( esempio stipendi dei dipendenti ) e giocano tutto sulla quantita’ delle vendite. Se un negozio in un mese vende 10 pezzi e guadagna 30 al pezzo un negoziante on-line vende 100 pezzi con un guadagno di 10 ma a fine mese a un guadagno di 100. Conosco bene come lavora l’ottimo Sanmarinofoto e se vi informate per il ritiro in negozio c’e’ da pagare un supplemento!!!! poi in negozio c’e’ poca mercanzia . . .. oltretutto se leggete bene le inserzioni ci sono due fasce di prodotto con altrettanti prezzi , fascia garanzia internazionale e fascia garanzia Canon Italia (f) [lo]
Novembre 10, 2007 alle 11:06 pm #1304651SabbaPartecipanteSalve [lo] Anche io mi sono fatto la stessa domanda di Mcscintilla.proprio in questi giorni, e proprio sul sito fotoColombo.dove mi ero informato sul prezzo in negozio del canon 60mm 2.8 macro, che on-line aveva un costo di 30 inferiore.e molto semplicemente basta fare l’ordine, e poi si ritira in negozio, ovviamente al prezzo del sito.ed era proprio questo che non capivo..che differenza c’è in questo modo?! comunque davvero un’ottimo negozio fotocolombo.proprio oggi ho preso l’obiettivo.! 😀 ciao.Alessandro
Novembre 10, 2007 alle 11:08 pm #1304652zak80Partecipantemarcello1972 ma quello che dici vale per tutti i cittadini italiani (pivati e ditte) o solo per le ditte?? Io volevo aquistare il 60mm macro a sanmarino, ma poi avrò da versare l’iva lo stesso? ciaooo
Novembre 10, 2007 alle 11:25 pm #1304653reynoldsPartecipanteDaccordo Marcello, ma tu dici che SanMarino vende, poi versa l’IVA al suo Stato. Io ho detto che vende direttamente con IVA versata al suo stato, credo sia la stessa cosa. Riguardo all’IVA da pagare eventualmente in Italia, ci sono tanti post su questo sito, e non mi dilungo. Un saluto
Novembre 10, 2007 alle 11:37 pm #1304655reperibilePartecipanteOriginariamente inviato da marcello1972: lungi da me fare polemiche, ma questa risposta è tremendamente parziale ed erronea san marino photo è per l’appunto a san marino (repubblica indipendente) e non applica nei suoi prezzi l’iva (attenzione però a sorprese doganali!…) fotocolombo non lo conosco per cui non lascio giudizi
A San Marino non ci sono spese doganali….l’unica cosa è che se acquisti puoi avere solo scontrino e non fattura. REP
Novembre 10, 2007 alle 11:46 pm #1304659rpolonioPartecipanteIn un negozio normale hanno più spese, inoltre bisogna tenere presente che questi tipi di prodotto i loro prezzi diminuiscono raspidamente e se un normale negoziante ha un prodotto a scaffale da un po’ di tempo l’ha fatturato a suo tempo con un prezzo più alto. [lo]
Novembre 11, 2007 alle 1:21 am #1304677marcello1972PartecipanteOriginariamente inviato da zak80: marcello1972 ma quello che dici vale per tutti i cittadini italiani (pivati e ditte) o solo per le ditte?? Io volevo aquistare il 60mm macro a sanmarino, ma poi avrò da versare l’iva lo stesso? ciaooo
in teoria si, ovvero privati e ditte per qualsiasi acquisto estero devono poi pagare l’iva all’italia, in pratica con le vendite private on-line nessuno si regolarizza
Novembre 11, 2007 alle 1:23 am #1304678marcello1972PartecipanteOriginariamente inviato da reperibile: REP
attenzione, la dogana a san marino c’è! con tanto di doganieri e finanziari italiani (almeno l’ultima volta che ci sono stato 2/3 anni)
Novembre 11, 2007 alle 1:34 am #1304679marcello1972Partecipanteragazzi… lungi da me diffamare negozi on-line o perorare gli acquisti soltanto dai negozianti “sotto casa” mi dispiace soltanto che esercenti onesti (pochi ma ce ne sono) che importano solo materiale garantito Italia, con leggi europee, che cercano di stare sul mercato italiano, con tassazioni italiane, si vedano etichettati come “disonesti/furbetti” solo confrontando prezzi on-line infine, io non trovo nulla da eccepire se qualcuno sceglie di compare in rete, da aziende non italiane, sono scelte personale che (con oculatezza) ho fatto anch’io, però non per questo penso che il mio negoziante sia caro, semplicemente a quel prezzo non ci può arrivare in ultimo (e poi giuro che smetto di pontificare…) attenzione ad acquisti extraeuropei o con stati o micro repubbliche che non contemplano le leggi europee in materia di garanzie e resi di prodotti difettosi
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