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Dicembre 6, 2012 alle 4:32 am #1744186eleonora817609Partecipante
Ciao a tutti… [seconda volta che scrivo il post perché con una mossa sbadata delle mie ho posizionato il tasto del mouse sopra il refresh e fatto click… et voilà la mia introduzione…. ):( ] Dunque, dicevo, vi seguo da un paio di mesi circa, da quando ho deciso, dopo ben 10 anni di tentennamenti, di comprare una reflexina-ina-ina Ho optato per una 1100D con il (18-55 IS) che da quanto ho capito è un modellino base, sia perché la disponibilità economica è piuttosto ridotta, sia perché per effettuare un qualche upgrade c’è sempre tempo, se ci fosse la voglia (e la grana). Ho effettuato qualche test nei dintorni, poi ho approfittato di una gita in montagna per qualche scatto, anche se sapevo già che sarebbe stata impresa molto ardua. Della serie “chi non risica non rosica” e “chi troppo vuole nulla stringe” :~( :~( :~( Il risultato sono state molteplici schifezze, sia per la mia non padronanza tecnica (sto andando a tentativi cercando di capire), ma anche a causa del freddo e della fretta vista l’incombente tempesta. Avete qualche consiglio in particolare da dare proprio per capire le meccaniche della macchina? Più o meno quanto tempo si impiega a prendere confidenza con i pulsanti per essere abbastanza reattivi nel capire quali sono le impostazioni per quel dato scatto e non perdere il momento? Per la teoria ho preso il Forti, ho iniziato giusto oggi a leggerlo, vedremo che succederà Poi ho due domande di carattere tecnico: Scattando a caso con la funzione paesaggio (prove tecniche) mi sono resa conto che scattava con colori molto simili al vero, perdonatemi i termini, ma nella parte bassa della foto c’erano dei cartelli stradali, il cui blu veniva sparaflashato all’assurdesima potenza. Qual è il meccanismo che ha portato a questo? La seconda domanda, molto più veloce è la seguente: Se il RAW è un formato grezzo, che necessita in maniera indispensabile di postproduzione, non ha senso usarlo se poi non si passa su ogni singola foto con PS o similari, ergo per una neofita come me sarebbe meglio selezionare sia il formato RAW che JPEG così da avere sia il RAW da eventualmente modificare (e studiare)e il JPEG da utilizzare “pronto” senza rischiare (ulteriori) pasticci…? O sbaglio ( anche qui)? Beh, spero di non essere stata troppo dislessica 😛 E grazie a tutti, tutto il materiale del forum è un aiuto prezioso!!! Ciao
Dicembre 6, 2012 alle 1:50 pm #1744202BigrePartecipanteCiao, a scrivere è un neofita come te.. magari ho giusto qualche libro in più all’attivo, ma non certo molta esperienza! Che dire.. credo che all’inizio si debbano fare pasticci.. Io prima di uscire a fare una foto ho letto un po’ e ho fotografato TUTTO ciò che ho in casa e TUTTO ciò che si vede dalle finestre!!! ..ma dico proprio tutto! Per le nozioni base ho spulciato qua e là.. Questo è da sapere, ma è solo una base su cui adagiare nozioni meno generiche.. tuttavia rende l’idea necessaria per capire “con cosa si sta giocando” http://www.nonsolotecnicafotografica.it/esposizione-fotografica/esposizione-il-triangolo-fotografico
Dicembre 6, 2012 alle 3:23 pm #1744217eleonora817609PartecipanteGrazie! Grazie per la risposta! Beh intanto mi hai confermato l’idea jpeg e raw… Grazie per il link sulla spiegazione del triangolo fotografico, molto chiaro, non avevo ben capito Anche io ho fotografato parecchio in casa e dalla finestra… MI sembravo una scema, e penso mi abbiano considerata tale ;hm Più tardi tento qualche scatto dalla finestra, sempre che non faccia troppo freddo…
Dicembre 6, 2012 alle 3:41 pm #1744222GionnyPartecipanteLe compatte scattano e regolano l’immagine in modo cha appaia sempre bella. Le reflex sono un mezzo creativo molto più versatile e potente, ma richiedono più attenzione. Per prima cosa ti consiglio di abbandonare i programmi automatici (usali solo se hai una molta fretta per non perdere occasioni) e passare subito a quella che sul manuale è chiamata “zona creativa” (M, P, Av e Tv), così potrai prendere consapevolezza di ciò che stai facendo. Secondo, come potrai leggere sul Forti, i parametri fondamentali sono tempo di esposizione e diaframma, che sono il metodo principale per la regolazione della quantità di luce necessaria all’esposizione desiderata, però hanno anche ripercussioni anche sull’aspetto dell’immagine. I tempi influiscono sul mosso, mentre il diaframma varia la profondità della zona a fuoco. Come usare questi due strumenti te lo dice l’esposimetro, quell’indicatore che vedi nel mirino e nel display sul dorso, basta tenere presente che le sue valutazioni sono basate sul presupposto che ciò che inquadra sia il così detto grigio medio, quindi se nella scena prevalgono toni scuri, le sue indicazioni tenderanno a produrre un’immagine chiara (sovraesposta, perché la luce presente è maggiore di quella letta dall’esposimetro), mentre un prevalenza di toni chiari tende a produrre un’immagine scura. Conoscere questa caratteristica è molto importante perché con l’esperienza ti permetterà di interpretare l’indicazione e di compensare nelle maniera più adeguata ai tuoi scopi. Ulteriore parametro a tua disposizione è la sensibilità ISO. Aumentarla ti permette di scattare foto con meno luce a prezzo di degradare la qualità delle foto (in linea di principio la qualità migliore si ottiene con gli ISO più bassi). Tutti questi parametri sono concepiti per raddoppiare o dimezzare la quantità di luce che entra nelle macchina fotografica e sono divisi in valori intermedi per aumentare le possibilità di regolazione. I tempi procedono così: …1/60 (di secondo), 1/125, 1/250, 1/500, ecc. Gli ISO procedono così 100, 200, 400, 800, ecc. I diaframmi sono più complicati, il valore intero più aperto che si possa trovare comunemente è f/1.4, poi f/2, 2.8, 4, 5.6, 8, 11, 16 e 22 Se per 100 ISO l’esposimetro ti dice 1/60 f/8, allora potrai scattare anche ad 1/125 f/5.6 ottenendo la stessa esposizione ma variando il movimento e la profondità di campo. Per comprendere al meglio tutto ciò fai esperimenti, tanti esperimenti. Il discorso colori è più difficile. Il file digitale può essere regolato per ottenere sfumature molto differenti, per questo sulla fotocamera sono presenti degli stili che variano il contrasto e le caratteristiche di colore della foto. Le caratteristiche esatte degli stili le trovi sul manuale di istruzioni, sono modificabili, ma ti sconsiglio di farlo se non sai il fatti tuo. Per ora limitati ad usarli in base al soggetto fotografato. JPG o RAW? Il JPG è pronto all’uso e la sua qualità degrada velocemente se lo ritocchi. Il RAW consente una qualità molto maggiore, ma va “lavorato” per ottenere ciò che si desidera e conserva molta più qualità anche se pesantemente “regolato” (il RAW non conserva le impostazioni dello stile se non usi i software di Canon). Sapendo questo, ti dovrei consigliare di scattare sempre in RAW, ma i limiti del JPG secondo me sono didattici perché ti costringono a sbattere il naso sugli errori e a correggerli già in fase di scatto, per questo secondo me la cosa migliore è scattare in “RAW+JPG” per avere il metro di ciò che si fa con il JPG, e se proprio dovesse andare male il RAW ti permetterà di recuperare qualcosa, magari quando avrai fatto un po’ di esperienza.
Dicembre 6, 2012 alle 3:54 pm #1744224eleonora817609PartecipanteDelucidante! L’unica cosa, quando parli di colori, ti riferisci al blu dei cartelli sparafleshato in modalità paesaggio? Grazie mille per l’esaurientissima risposta
Dicembre 6, 2012 alle 4:03 pm #1744226LuppoloPartecipantedal manuale della 550D: La modalità “Paesaggio” consente di riprendere scenari panoramici e notturni o includere nella messa a fuoco soggetti vicini e lontani. Inoltre, le tonalità del blu e del verde sono più vivaci e nitide rispetto alla modalità “Automatico”
Dicembre 6, 2012 alle 4:06 pm #1744228eleonora817609PartecipanteHo dimenticato di aggiungere un pezzetto cioè che il cielo è rimasto grigetto.. tutto il blu è andato nei cartelli… É questo che non mi spiego, come fa a decidere dove mettere il blu se ci sono più zone blu? (?) Questione di software?!? (?) (?) (?) (?)
Dicembre 6, 2012 alle 4:26 pm #1744230LuppoloPartecipantedirei più altro questione di esposizione… con l’esposizione scelta dalla macchina il cielo è risultato grigio e i cartelli blu
Dicembre 6, 2012 alle 4:27 pm #1744231eleonora817609PartecipanteCapito, grazie per la pazienza!
Dicembre 6, 2012 alle 4:28 pm #1744232LuppoloPartecipanteperchè non carichi la foto, così ci rendiamo conto delle condizioni di scatto?
Dicembre 6, 2012 alle 4:40 pm #1744235eleonora817609Partecipantehttp://imageshack.us/photo/my-images/87/img1241p.jpg/ erano molto più blu i cartelli… fatta con il lanscape eos 110d
Dicembre 6, 2012 alle 4:43 pm #1744236eleonora817609Partecipante[IMG]public/imgsforum/2012/12/IMG_1241.jpg[/IMG]
Dicembre 6, 2012 alle 4:45 pm #1744237LuppoloPartecipantefrancamente non vedo nulla di strano nei colori… il cielo è nuvoloso, nebbioso, non potrebbe che essere grigio
Dicembre 6, 2012 alle 4:46 pm #1744238eleonora817609PartecipanteNOn capisco, quando vado ad aprire l’immagine con aperture un secondo mi fa vedere una cosa, poi gli mette su una patina più scura…. come se aggiustasse
Dicembre 6, 2012 alle 4:47 pm #1744239SpidermaxPartecipanteBeh che dire quello che ti hanno detto è giustamente e correttamente espresso. Innanzitutto nella fotografia non esiste una foto pessima e una foto che è la migliore al mondo, tutto dipende dai gusti e da quello che uno predilige, certo è che si può dire che uuna foto è stata composta bene o male, può essere sfocata o messa a fuoco. per quanto per esempio riguarda i colori di una foto, almeno che non siano sballati totalmente in fase di creazione della foto, sono molto soggettivi, perchè una foto con determinati colori può piacere ad alcuni mentre può non piacere ad altri. La fotografia è un’arte è come tale deve suscitare una certa emozione in chi vede la foto, deve accattivare l’attenzione dell’occhio senza disturbarlo dalla visione di questa. Il fatto di scattare sempre per imparare a fotografare è un grazioso inizio, ma se uno l’accompagna con la conoscenza di ciò che sta facendo sicuramente scatta foto migliori. Inizialmente è normale scattare foto per capire come funziona la macchina, è giustissimo, perchè serve a prendere dimestichezza con la macchina e capire determinate cose, ma questo processo di apprendimento può essere facilitato e velocizzato studiando le nozioni di base della fotografia, ossia studiare il funzionamento della reflex e della fotografia, cioè tutto ciò che serve conoscere per poter scattare foto decenti, perchè solo con accorgimenti si riesce a scattare foto che altrimenti verrebbero male, tipo troppo alluciate e/o con colori sfalsati, per esempio quando sei sulla neve e vuoi scattare una foto questa potrebbe apparirti troppo accessa anche se quando stavi per scattare l’esposimetro ti dava che era correttamente esposta, e questo perchè la luce del sole riflessa dalla neve inganna l’esposimetro della reflex, quindi venirti la foto troppo accesa, e quindi con colori irreali. Io penso che già prima di acquistare la 1100D avrai avuto tra le mani una macchina fotografica, quindi un minimo di dimestichezza sulla foto l’avrai, ma in ogni caso anche se non hai alcuna dimestichezza c’è sempre tempo per imparare, basta avere tempo e passione. Io ti consiglio inizialmente di prendere padronanza della macchina che hai sotto le mani a conoscere tutte le sue funzioni per poi poterle mettere in opera sul campo. Dovresti avere una infarinatura su: 1. L’esposizione, quindi sui tempi di esposizione 2. Il diaframma che cosa è e a che cosa serve. quindi gli stop indicati sulla machina con f/x, dove x è il numero di apertura del diaframmache dipende dall’obiettivo che utilizzi, più piccolo è il numero, più grande sarà l’apertura del diaframma, quindi una maggiore luminosità, mentre più grande sarà il numero più chiuso sarà il diaframma e quindi una minore luminosità. Ma c’è da aggiungere che ad una massia apertura si avrà una maggiore sfocatura delle cose antecedenti e posteriori al piano di messa a fuoco, infatti dal diaframma dipende la profondità di campo, ma non solo dal diaframma, come imparerai dipende anche dal tipo di obiettivo. 3. La profondità di campo. 4. Gli ISO che cosa sono e a che cosa servono, i pro e i contro degli ISO alti 5. l’inquadratura, creazione dell’inquadratura 6. L’utilizzo del flash 7. Gli obiettivi, capire come si utilizzano e in che contesto, e capire la differenza tra stabilizzati o meno, ad esempio quello tuo è stabilizzato, da quanto hai scritto 8. La messa a fuoco automatica o manuale, capire quando serve usare quella automatica e quando conviene quella manuale 9. Il bilanciamento del bianco, altro fattore importante nella creazione delle foto. 10. L’utilizzo di un cavalletto, attrezzo che non deve mancare ad un fotografo, è il miglior amico del fotografo, capire quale tipo di cavalletto e per quale tipologia di fotografia. 11. la composizione della foto Se ti fai un giro su internet trovi un sacco di manuali per fotografia, dove spiegano bene tutto ciò che ti ho elencato. Perchè studiando queste cose otterrai maggiori soddisfazioni, perchè certe cose anche solo facendo foto per imparare non riuscirai a scoprirle, se non studiandole. Io fossi inte penserei inizialmente a studiarmi come scattare foto buone poi dopo che hai acquisito dimestichezza con la macchina, passare al post produzione con i relativi programmi, anche perchè se non impari la prima parte, non capirai bene come utilizzare la seconda parte ossia la post produzione. Ricorda che una buona foto è una buona foto se scattata bene in fase di scatto, e non corretta in fase di posto produzione, mediante gli appositi programmi.
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