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Problema obiettivo vintage

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  • #1851312
    Filippo
    Partecipante

    Salve a tutti. Mi diletto ogni tanto nell’usare obiettivi datati. Ho un piccolo parco di pentax k che con anello convertitore trovo sfiziosi da usare.
    Un 50mm f2 della ricoh che ha una nitidezza pari al 1.4 Canon usm e una luminosità incredibile. (f2 400 iso, pari a f1.4 800 iso sul Canon)
    Un 35 200 3.8 splendido ma che non ho ancora avuto modo di testare a dovere.
    E un vivitar 28-85 f2.8 rubato alla mia vecchia e stupenda, della quale soffro la nostalgia, vivitar meccanica…

    Proprio con quest’ultimo ho un problema.
    Ha perso o non ha mai avuto il trattamento anti riflesso. Pertanto flare come se piovesse e aberrazioni cromatiche in controluce con aloni violacei che si mangiano i soggetti. Ad alcune focali un alto ne biancastro spunta fuori in basso a destra anche senza luce in macchina.
    L’effetto è anche carino in alcune situazioni. A volte si cercano effetti simili senza riuscire ad ottenerli. Ma a volte da fastidio.
    Ora mi chiedevo: esiste un filtro che non faccia perdere stop ma che attenui il problema?

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    #1851313
    Luppolo
    Partecipante

    Mi lascia perplesso il discorso sulla luminosità, in teoria un f2 non può essere più luminoso di f1,4.

    Per quanto riguarda il trattamento antiriflesso, da quello che so io è impossibile sostituirlo con un filtro.

    #1851314
    fotoit
    Partecipante

    [quote=”Luppolo” post=672245]Mi lascia perplesso il discorso sulla luminosità, in teoria un f2 non può essere più luminoso di f1,4.

    Per quanto riguarda il trattamento antiriflesso, da quello che so io è impossibile sostituirlo con un filtro.[/quote]

    Quoto tutto ed aggiungo che gli obiettivi Vivitar erano degli obiettivi economici ma la qualità era da obiettivi appunto economici.

    #1851319
    marco66
    Partecipante

    Hanno costruito per anni obiettivi senza antiriflesso .
    Il discorso sulla luminosita’ mi lascia perplesso cosa vuol dire f2 su 400 uguale a f 1.4 su 800 ,sono 2 stop di differenza
    L’apertura F e’ uno standard mondiale (mm/diametro) ,la sensibilita’ iso e uno standard per definizione
    preso per certo che gli esposimetri sono tarati sui 2 parametri sopra , avresti foto sovraesposte in quasi tutti i casi ,forse ci beccheresti solo se fotografi (errata corrige) pendii innevati.
    Io proverei a risolvere il problema dei flare con un generoso paraluce . [lo]

    #1851322
    Filippo
    Partecipante

    La luminosità di una lente é relativa alla costruzione del vetro stesso. Cioè un vetro lascia passare più luce, un altro meno. A parità di diaframma una lente può essere più luminosa di un’altra. Gli obiettivi vivitar erano economici e pieni di aberrazioni. Ma già che c’è mi dispiace lasciarlo a prendere polvere. Gli obiettivi vintage li trovo molto comodi per i video perché hanno il diaframma manuale e generalmente li trovo più solidi e costruiti meglio di quelli, che posso permettermi, moderni. Il vivitar ad esempio, per quanto economico, lo trovo molto più definito e luminoso del 18-55 is2 del kit della mia 600d.

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    #1851323
    fotoit
    Partecipante

    La luminosità di una lente è tarata che a tot f passi sempre la solita luce indifferentemente dalle lenti, poi che obiettivi vintage producano spesso foto sovraesposte è una cosa nota, credo che sia un problema di comunicazione fotocamera/obiettivo che non c’è e quindi la fotocamera si comporta in un certo modo.
    Credo che se tu facessi la prova inversa e montassi un obiettivo moderno su di una fotocamera completamente manuale a parità di diaframma la luce sarebbe la solita perchè la luce a tot F è uno standard internazionale non a piacere.

    #1851324
    Filippo
    Partecipante

    Se riesco stasera posto le due foto con i parametri. Premetto che la macchina la uso in manuale quindi non può sovraesporre una foto a meno che non sia io a deciderlo.
    La macchina ragiona, non sapendo l’apertura del diaframma, come se questo fosse sempre a 1.4, da qui mi da il valore dell’esposimetro considerando la quantità di luce che entra in base a quando io ho chiuso il diaframma. Anche se lei pensa che sia sempre a 1.4

    Inviato dal mio MI 5 utilizzando Tapatalk

    #1851325
    marco66
    Partecipante

    Scusa ma ti stai sbagliando
    Anche io uso gli obiettivi Zeiss Contax/Yashica con adattatore con chip e anche a me segna sempre f1,4 ( poi ci sono anche i chip programmabili) ma l’esposimetro sa sempre a che valore e’ settato il diaframma , la lettura avviene in ttl ( throught the lens).
    Ti posso assicurare che prendendo la lettura esposimetrica (in modo esattamente uguale) del Contax Planar 50mm f1.4 e del Canon 50mm f1.4 ef la coppia tempo diaframma e’ la stessa ( piccole differenze sul valore nominale del diaframma ci possono essere se si fanno misure di laboraratorio)

    Se usi la macchina in manuale ,per fare i paragoni dovresti scattare su una superfice uniforme che occupi l’intera inquadratura, tipo un muro bianco, e scoprirai che usando f2 a 400 iso avrai una foto piu’ scura (istogramma piu’a sinistra) rispetto a f1.4 a 800 , a parita’ di tempo di scatto.
    [lo]

    #1851335
    Luppolo
    Partecipante

    Innanzitutto è importante sapere che tipo di adattatore usi: normale, con chip o con chip programmabile.
    Quello che dice Marco66 è comunque corretto nei primi due casi, ovvero la macchina legge la luce che entra dalla lente ed espone per quella.
    Nel caso di raccordo con chip programmabile le cose cambiano, ma non vorrei addentrarmi nel discorso se tu non lo usi.
    Io consiglio comunque di lavorare in AV con ottiche vintage.

    #1857334
    camillobis
    Partecipante

    [quote=”fotoit” post=672246]

    Quoto tutto ed aggiungo che gli obiettivi Vivitar erano degli obiettivi economici ma la qualità era da obiettivi appunto economici.[/quote]

    Vivitar aveva varie linee parallele di prodotti e si appoggiava a vari terzisti ( Tokina, Kiron, Komine, Sun) per cui la qualità può essere altalenante da prodotto a prodotto , ma accanto a ottiche “da battaglia” faceva anche ottiche di pregio, tutt’altro che economiche.

    La “Serie 1”, per esempio, di cui fa parte il 28-85/2,8 era il top di gamma, e si difendeva dignitosamente, al pari dei Tamron SP.

    A dirla tutta, anche Canon e Nikon, soprattutto nelle rispettive serie “base”, producevano (e producono) emerite ciofeche …

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