[bkk60d]

Io pubblico, poi come al solito mi direte dove si può migliorare sia nella tecnica che nell’editing. È la mia prima macro, sono quasi soddisfatto. Ovvero, lo sarei se fosse venuto fuori quello che mi sarei aspettato. Sono sceso in palestra in giardino e ho trovato due di queste bestiole che dormivano su un ramo. Le ho notate per caso mentre cercavo di chiudere la finestra. Con il mio problema a metà tra fobia e schifo per gli insetti ho fatto una vera fatica a prenderli. Poi li si deve pure fotografare in teoria. E allora mi sono messo a posizionare cavalletto, chiudere diaframmi, luce frontale sempre accesa, erbette e rametti per posizionare i soggetti in casa, scatto remoto. E soprattutto la messa a fuoco con ingrandimento 5x e 10x su Live View. Tutto bene, tutto da manuale, poi vado a vedere le foto su Lightroom e ci rimango malissimo: ma è tutta qui la definizione del 100mm macro a 1:1? Io volevo avere dei primi piani degli insetti, ma mi sembra di capire che serva qualcosa di più spinto…in più per quanto abbia messo a fuoco al massimo della precisione disponibile, se ingrandisco a 1:1 su lightroom le foto sarebbero tutte da cestinare. Cosa sbaglio? La mia idea è che ho usato tempi troppo lunghi per mantenere ISO 100 e un diaframma molto chiuso. O forse pretendo troppo dal 100mm? Chiedo aiuto perché sono davvero le primissime macro che scatto, in generale e con questo obiettivo, che questa volta non ha tagliato le pietre. :~( [IMG]public/imgsforum/2012/10/IMG_3370.jpg[/IMG]

[gloster1974]

eccessiva saturazione e l’inquadratura e’ troppo stretta , la PDC estrema puo’ piacere ma nel complesso non e’ una foto ben riuscita.

[Franco]

l’inquadratura è un pò troppo bassa e il contrasto troppo spinto (quindi la saturazione risulta esagerata), a mio parere necessità in ogni caso di un’intervento in PP, o di un’intervento più’ oculato, se la causa dell’eccessivo contrasto è la PP. Tecnicamente la foto non è sbagliata, a questo ingrandimento (ad ingrandimenti piu’ spinti si potrebbe notare del micromosso, dopotutto anche se la macchina era sul cavalletto, il soggetto era in balia degli eventi) si nota una sufficiente definizione nell’area dell’apparato boccale/testa, anche l’occhio sinistro è sufficientemente definito, ma la PdC era veramente poca ed è normale che fosse così ridotta, a questo ingrandimento avresti dovuto chiudere maggiormente il diaframma, anche se la diffrazione avrebbe fatto sentire i suoi “segni”. La posizione dell’animale rende lo scatto originale, ma ad ingrandimenti spinti e soggetti grandi e lunghi, solitamente la ripresa viene fatta di lato, in modo da posizionare il soggetto sulla striscia di fuoco, ma in ogni caso avrei chiuso ancora 1 stop.

[Carlo]

Concordo con Roberto (che saluto 🙂 ). Il problema non è sicuramente dovuto all’obiettivo, che è si una lama, a patto però di saperlo sfruttare bene. Il problema di questa fotografia, a parte la composizione e gli elementi già citati è la tecnica utilizzata e, soprattutto, la luce, che trovo tremenda, per non parlare dello sfondo. Ci sono molte perdite di dettaglio ovunque, soprattutto nelle ombre ed i passaggi tonali sono davvero bruschi. Quello che ti consiglio è di andare a scattare all’esterno senza tanti ostacoli e soprattutto, cercando di sfruttare la luce ambiente, cercando di capirne la direzione, l’intensità e l’effetto che ha sul soggetto: se è il sole diretto di mezzogiorno d’estate, i soggetti appariranno in un certo modo, se il cielo è nuvoloso nel mezzo del pomeriggio i soggetti appariranno diversamente e così via. Ti serve un po’ di esperienza e vedrai che quando avrai imparato a gestire bene la luce capirai anche perché il 100 macro non ti soddisfa (non ti azzardare a cambiarlo! 🙂 ).

[Autore]

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