Ho comprato l’Europeo di questo mese. Il numero è dedicato alla professione di fotoreporter. Innanzitutto, dopo una rapida occhiata alle numerose foto pubblicate (la maggior parte degli storici reporter italiani), sono improvvisamente tornato ragazzo. Sono tornato a sognare, come quando pensavo a cosa fare da grande, e mi è venuto il desiderio di fare il fotoreporter. Ok, ovviamente a 45 anni non ho intenzione di cambiar mestiere, ma ho provato una grandissima invidia. Invidia perchè questi grandi fotografi hanno avuto la possibilità/capacità di essere presenti ad avvenimenti primari della nostra epoca moderna ed invidia perchè le loro foto (a volte imperfette) bucano qualsiasi limite e ci trasmettono sensazioni e sentimenti incredibili. Spesso stiamo a discutere sulla nitidezza dell’obiettivo, sul rumore, sui crop e sulla necessità di avere corpi macchina più ‘performanti’; ma quello che scrive Francesco Zizola nell’introduzione è talmente vero e banale che voglio riportarvelo: “Stavo commettendo l’errore di sottovalutare la complessità dell’atto di scattare e pretendevo che la mia ignoranza fosse compensata dal metallo inanimato della camera”. Questa è una bella riflessione che dovremmo fare prima di cambiare la fotocamera… Un’altra frase che mi sono trascritto, perchè a mio parere molto profonda, è di Arrigo Benedetti (fondatore dell’Europeo): “Gli articoli si guardano, le fotografie si leggono”. Qualsiasi cosa vorrei aggiungere a questa riga sarebbe banale quindi…vi consiglio di comprare questo numero ! scusate la lunghezza Carlo