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Profumi e colori dei bazar di Istanbul

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  • #1530852
    rumblebeat
    Partecipante

    La Capitale della Turchia è davvero un paese di bengodi per i fotoamatori. Facce, colori, atmosfere, monumenti offrono grandi posibilità. Vi propongo un giro nel Grand Bazar e nel Mercato egiziano delle spezie, i due grandi mercati al coperto di epoca cinque-seicentesca, attivissimi e pullulanti, non senza un’occhiata ad alcuni dei principali monumenti cittadini. Assolutamente consigliata per un fine settimana lungo, è una città dal fascino unico, l’unica capitale al mondo a cavallo di due continenti: il canale del Bosforo la separa in una metà in Asia e una in Europa. E Istanbul riflette in pieno questa sua doppia anima: caotica, colorata e affascinante con l’esotismo del Medioriente, ma allo stesso tempo vivibilissima e occidentale, ben dotata di mezzi di trasporto pubblici e sicura. Mai avuto timori, nemmeno nei mercati affollati. E’ una città islamica, ma priva di tratti fondamentalisti: le ragazze in minigonna passeggiano in gruppo assieme alle donne velate di nero dalla testa ai piedi. Nessun problema per i cristiani che possono liberamente frequentare le chiese. Una premessa tecnica: le foto sono state fatte con una compatta automatica, con tutti i limiti del caso. Ben vengano critiche e suggerimenti, ma tenete conto dei limiti del mezzo. Cominciamo la passeggiata? 1- Il ponte sul Corno d’Oro, il fiume che sbocca nel Bosforo: al piano pedonale inferiore di buon mattino si scarica il pesce per i ristoranti: [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF19122.JPG[/IMG] 2- Sopra, sulla balaustra, sembra ci sia una gara di pesca, letteralmente una canna ogni metro, ne conto centinaia. I punti di confluenza tra acque dolci e acque salate sono particolarmente pescosi: [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2183bis1.jpg[/IMG] 3- Una fioraia ambulante attende malinconica qualche coppia di innamorati riparandosi dalla pioggerellina con un giornale: [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF1925bis.jpg[/IMG] 4- Davanti all’ingresso del Mercato delle spezie i lustrascarpe mostrano fieri i loro banchi di ottone: [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2203bis.jpg[/IMG] 5- Prima di entrare vale la pena di assaggiare una bella spremuta di arance: [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2169bis.jpg[/IMG] 6- E ora dentro, il bazar delle spezie già si annuncia con un cocktail inebriante di profumi. I turchi sono molto nazionalisti, la bandiera è un po’ ovunque. [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2240bis.jpg[/IMG] 7- Le spezie sono vendute sfuse e esposte in coreografiche piramidi coloratissime. [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2224bis.jpg[/IMG] 8- [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2252bis.jpg[/IMG] 9- Questo invece è il Gran Bazar, enorme e sconfinato. Impossibile orientarsi, ma si riesce comunque prima o poi a uscire… [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2408bis.jpg[/IMG] 10- Diversamente da quanto ci si possa immaginare, la bevanda nazionale non è il caffè alla turca, quello con la posa sul fondo, ma il ciai, té amaro e aromatico che si beve in bicchierini dal bordo dorato. [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2432bis.jpg[/IMG] 11- Il baffo va ancora molto di moda. Il ritratto esposto è di Mustafà Kemal, detto Ataturk, il padre della patria che ha laicizzato e modernizzato il paese. [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2434bis.jpg[/IMG] 12- Uscendo dal Gran Bazar, l’attività commerciale si estende anche nei quartieri limitrofi. Questi facchini scaricavano voluminose balle da un camion, trasportandole tra vicoli e scalinate su appositi zaini-soma. Mai visto prima nulla del genere. [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2451bis.jpg[/IMG] 13- Numerosi gli ambulanti mono-prodotto: questo vende solo cetrioli [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2468bis.jpg[/IMG] 14- Appesi fuori delle botteghe, grappoli di ortaggi secchi tra cui pomodori e melanzane, da lessare e farcire con riso e carne [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2537bis.jpg[/IMG] 15- Un venditore di tasbih, il “rosario” musulmano, per lo più usato come passatempo da rigirare tra le mani [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2570bis.jpg[/IMG] 16- Dopo tanto scarpinare, vale la pena di dissetarsi con una spremuta fresca di melograni [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2470bis.jpg[/IMG] 17- Ora un salto alla Sultanhamet camii, la Moschea blu per il colore delle ceramiche decorative [IMG]public/imgsforum/2009/11/bis.jpg[/IMG] 18- Fedeli all’uscita dalla preghiera serale [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2351bis.jpg[/IMG] 19- Tradizioni e modernità: una graziosa ragazza in hijab chiacchiera al cellulare nel cortile della moschea (uno dei miei scatti preferiti) [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2365bis.jpg[/IMG] 20- Questa è la moschea di Rustenpasà, più piccola, meno nota, ma stupenda e più blu della Moschea blu [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2550bis.jpg[/IMG] 21- Ancora Rustenpasà [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2551bis.jpg[/IMG] 22- Particolare delle lampade e cupola [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2552V.jpg[/IMG] 23- Ora un salto a Santa Sofia, immensa basilica costruita da Costantino nel VI secolo, trasformata in moschea dopo la conquista da parte di Maometto II, convertita in museo e sottratta al culto da Ataturk. [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2596bis.jpg[/IMG] 24- I musulmani più rigorosi osservano puntualmente il rito delle abluzioni per purificarsi prima della preghiera. Le moschee sono dotate esternamente di fontanelle. Era marzo e la tramontana tagliava, ma c’era chi si lavava senza fare una piega. Acqua fredda, manco a dirlo [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2371bis.jpg[/IMG] 25- Splash! [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2394bis.jpg[/IMG] 26- La giornata ormai sta finendo. Il sole tramonta tra gli immancabili vessilli nazionali [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2481bis.jpg[/IMG] 27- Un’ultima occhiata all’affascinante Moschea blu by night [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF2641bis.jpg[/IMG] 28- Un notturno della famosa Torre di Galata, fino al 1400 dei mercanti genovesi, che svetta su una collina. Fantastico il panorama sulla città. I festoni che sventolano erano propaganda elettorale per le elezioni amministrative. Buona notte, Istanbul! [IMG]public/imgsforum/2009/11/DSCF1897bis.jpg[/IMG]

    #1534183
    longdream
    Partecipante

    In effetti alcuni limiti di resa emergono dalla tua Fuji FinePix S3500 che tende a sovraesporre generosamente i bianchi in diverse occasioni; ma quello che maggiormente conta è il taglio e la composizione da te proposti che rendono maggiore “giustizia” a tutto il reportage. Sono luoghi che conosco perchè ho passato due lunghi periodi ad Istanbul e mi piace il modo con cui hai illustrato lo spirito e la vita quotidiana di questa splendita città. Un reportage con qualche piccola lacuna tecnica ma decisamente molto incisivo con una buona componente rappresentativa.

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