- Questo topic ha 16 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 7 mesi fa da tecnico73.
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Luglio 6, 2010 alle 3:06 am #1584678tecnico73Partecipante
Salve canoniani è un po di tempo che provo a realizzare un provino a scalare per determinare l’esposizione ma non ci sono mai riuscito ad ottenere dei risultati soddisfacenti per poi determinare l’ esposizione corretta, determino l’ esposizione, ritagliando piccoli pezzi di carta ed esponendo con tempi diversi fino ad ottenere quello che mi soddisfa :~( :~(, ora chiedo consiglio a voi, che tecniche o che metodi usate per determinare l’ esposizione corretta o quella che più vi aggrada??
Luglio 6, 2010 alle 3:12 am #1584679firebladePartecipanteQuesto: è infallibile 😉
Luglio 6, 2010 alle 3:25 am #1584683tecnico73Partecipantecon la tua risposta fire escludo a priori gli esposimetri per camera oscura poi metto da parte tutte le prove con i calcoli dei tempi per i provini a scalere, come si usa?? o come lo usi??
Luglio 6, 2010 alle 3:44 am #1584688firebladePartecipanteE’ semplicissimo, lo appoggi su uno spezzone di carta, proietti un fotogramma per 60secondi e sviluppi a fondo. Poi leggi il numero dello spicchio che ha la densità che ti piace. Quello è il numero di secondi di esposizione. Naturalmente valgono le interpolazioni. Per usare l’esposimetro da stampa occorre saper cercare il grigio medio in un negativo, e non è del tutto banale.
Luglio 6, 2010 alle 3:59 am #1584699tecnico73PartecipanteInfatti determinare il grigio medio su un negativo non è cosa semplice automaticamente diventa difficile l’utilizzo dell’ esposimetro e la taratura dello stesso, quello che tu consigli e la scala per esposizioni della kodak, l’ho trovata da fotomatica ad una cifra ragionevole http://ww.fotomatica.it/index1.html qui c’è il link della scala
Luglio 6, 2010 alle 12:27 pm #1584731tecnico73Partecipantenon sono mai riuscito ad ottenere un provino a scalare come quello che hai mostrato, esaurito, ma ho preso in considerazione la soluzione di fire adoperare la scala di esposizione della kodak, ora la mia curiosità è: usare il filtro di contrasto in fase di provinatura o decidere in seguito quale filtro usare?
Luglio 6, 2010 alle 1:06 pm #1584739mauromo69PartecipanteOriginariamente inviato da tecnico73: non sono mai riuscito ad ottenere un provino a scalare come quello che hai mostrato, esaurito, ma ho preso in considerazione la soluzione di fire adoperare la scala di esposizione della kodak, ora la mia curiosità è: usare il filtro di contrasto in fase di provinatura o decidere in seguito quale filtro usare?
Se usi carta a contrasto fisso.. usa il filtro che serve. Altrimenti con la multigrade puoi usare un filtro 2, che ti permette di avere una gradazione media. Domandona.. ma chiudi il diaframma ad un valore medio quando fai la provinatura? (giusto per non sapere ne leggere ne scrivere.. 🙂 )
Luglio 6, 2010 alle 1:39 pm #1584741tecnico73PartecipanteOriginariamente inviato da mauromo69: Se usi carta a contrasto fisso.. usa il filtro che serve. Altrimenti con la multigrade puoi usare un filtro 2, che ti permette di avere una gradazione media. Domandona.. ma chiudi il diaframma ad un valore medio quando fai la provinatura? (giusto per non sapere ne leggere ne scrivere.. 🙂 )
Sia le prove di provinatura, la provinatura che la stampa le eseguo tra f8 e f11 ma solitamente lavoro a f8, non uso carta a gradazione fissa ma tutte multigrade, allora mi consigliate una feltratura media come base di partenza poi decidere se aumentare o diminuire il filtro
Luglio 6, 2010 alle 11:48 pm #1584896rumblebeatPartecipantema è una mia impressione sbagliata o effettivamente la multigrade è un po’ meno sensibile rispetto alla non multigrade??? quoto Fire: il trasparente della kodak è comodissimo. io ce l’ho da almeno 20 anni, pensavo addirittura che non fosse più in produzione. è un aggeggio semplice ma geniale
Luglio 7, 2010 alle 12:44 am #1584910rumblebeatPartecipanteEsaù, vai su http://www.fotomatica.it, clicca la voce “accessori”, clicca la voce “kodak”, è il primo prodotto, 23,50
Luglio 9, 2010 alle 10:13 am #1585472tecnico73Partecipantesi trova su fotomatica subito dopo il consiglio di Sandro l’ho comprato subito, arrivato ieri insieme ad altre cosettine come carta ecc…
Luglio 9, 2010 alle 10:16 am #1585473tecnico73Partecipanteoggi lo provo poi vi racconto le mie esperienze (?) (?)
Luglio 9, 2010 alle 4:26 pm #1585539tecnico73Partecipantesi confermo è utilissimo per avere una base di partenza con i tempi, come consigliato da Sandro “Fire” si risparmia molto tempo ma il risultato va interpretato in + o in – in base a quello che si vuole ottenere, la cosa in cui non si risparmia e la carta, va ritagliato un pezzo di carta delle dimensioni della scala ciò si quantifica in circa 3/4 di una fotografia delle dimensioni 12,7 x 17,8, mentre con il provino a scalare si risparmia carta ma si perde molto molto più tempo, quantifichiamo il tempo: prima per stampare una fotografia impiegavo circa 1 ora di tempo per arrivare al risultato voluto, oggi nel giro di 3 ore ho stampato con risultati soddisfacenti (parere personale in base hai miei gusti) 6 scatti con un notevole risparmio di tempo, ragazzi non si può avere tutto dalla vita qualcosa bisogna anche cedere (?) (?)
Luglio 9, 2010 alle 5:44 pm #1585562tecnico73PartecipanteOriginariamente inviato da esaurito: sicuramente è più comodo, ma sui tempi ho qualche dubbio. il problema per entrambi i sistemi è far ricadere le parti interessanti negli spicchi o nel ritaglio di carta del provino e, ad essere sinceri, credo che in questo sia avvantaggiato il provino a scalare. Per il resto come processo e tempi siamo lì.
L’ interpretazione degli spicchi ci deve essere sempre il grande vantaggio sta nel semplice fatto che, con una sola esposizione di 60 secondi hai le variazioni di grigio da 2 a 48 secondi mentre con il provino devi effettuare mascherature e calcoli sul tempo con varie operazioni mentre con la scala si posiziona sopra la carta si espone si sviluppa e si giudica il risultato poi i valori rilevati vanno usati non proprio alla lettera, personalmente la cosa che ho notato e la minori operazioni da fare per avere un provino con un guadagno di tempo sulla stampa finale, per il posizionamento ho usato dei negativi con dei soggetti (persone) posizionando i soggetti al centro degli spicchi, come detto prima ho pro-vinato circa 3/4 della foto quasi tutta praticamente avendo la possibilità di giudicare sia le alte luci che i neri profondi da li ho valutato i tempi
Luglio 9, 2010 alle 6:11 pm #1585570tecnico73PartecipanteOriginariamente inviato da esaurito: io non faccio altro che posizionare un cartoncino sopra la carta da stampa, accendo l’ingranditore e sposto il cartoncino (radente sulla carta) di 2cm ogni 5 secondi. nessun calcolo e nessuna vera mascheratura, esposizioni multiple o altro. alla fine il risultato è quello che ho postato (uno dei primi esperimenti). Col passar del tempo ho imparato a posizionar meglio la carta, inquadrando il più possibile le parti interessanti per l’esposizione nella parte centrale della carta, lì dove so ad occhio e croce che ricadranno i tempi giusti. poi, ognuno ha il proprio metodo a cui si affeziona, e forse il provino kodak è quello più professionale 😉
si concordo sul fatto che ognuno ha le proprie tecniche o comodità ma personalmente non sono mai riuscito ad esporre in maniera giusta un provino a scalare ho sempre avuto delle difficoltà probabilmente sbagliando qualche passaggio, con questa scala ho completamente risolto i miei problemi di provinatura
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