[subquiz]

Leggo sempre più spesso di post produzione più o meno spinta ma la mia domanda è: serve davvero? Mi sembra di aver letto che i fotografi di National Geographic non la usano o solo in modo limitato. Che ne dite?

[marco66]

Non la usano ??? [mat]

Dove avresti trovato queste notizie

Tutte le immagini digitali che trovi sulle riviste come Il NG hanno avuto una PP
Il fatto e che se a farla e’ uno bravo riesce a renderla naturale .

Vorrei vedere i file Raw messi sulla rivista cosi come sono [bar] [lo]

[subquiz]

Era un articolo in cui si parlava di uno dei loro concorsi nel quale il primo classificato è stato poi escluso per eccessiva post produzione.

Nel regolamento prevedono la possibilità di pp al fine di rendere più vera l’immagine, quindi, a mio avviso, nel limite della “decenza” un po di pp ci sta magari evitando eccessiva saturazione o usando filtri troppo invadenti.
mah…..

[lovis1]

Una post ben realizzata e sopratutto fatta con gusto arricchisce lo scatto….ma accadeva comunque anche sotto l’ingranditore ad es.

[fotograficamente]

Sulla rivista non so. Ai prestigiosi concorsi indetti da tale rivista però, ci sono precisi limiti per poter partecipare.
Sono ammesse solo migliorie per quello che riguarda i maggiori parametri,
tipo esposizione,contrasto,nitidezza,saturazione,ecc.
Non sono ammesse assolutamente elaborazioni e tecniche tipo fotomontaggi, multifuoco ,hdr, unione di più immagini.
Tale filosofia, secondo i miei gusti, l’approvo in pieno.
Venendo alla tua specifica domanda: serve davvero?
Devo dire che con il digitale, (anche nella fotografia analogica venivano effettuati molti trucchi in fase di stampa, tipo mascheratura e altre tecniche che ricalca photoshop), si, l’elaborazione serve davvero.
Lo scatto “naturale come esce dalla macchina non esiste.
Se scatti in jpg, un bel lavoro di post produzione lo ha già svolto il processore della macchina. Infatti tale formato spesso è già accettabile per questo motivo.
Va detto che però quasi tutti intervengono ulteriormente, per migliorare e personalizzare.
Se scatti in formato raw, invece cambia tutto. Quando lo vedi sul display della camera è carino, ma solo perché te ne mostra una diciamo “bozza” in jpg. In realtà le cose sono ben diverse. Quando apri queste foto nel PC, se non operi nessuna correzione ed elaborazione,spesso saranno impossibili da utilizzare. Il file infatti non è elaborato in automatico dal processore e brutta la foto appare. Al suo interno però ci sono milioni di dati in più registrati, rispetto al jpg già elaborato dal processore e compresso, sopprimendo tantissime informazioni. Ciò si intuisce anche solo dal “peso” dello stesso file registrato in jpg o in raw.
Questi milioni di informazioni grezze in più però, devono assolutamente essere valorizzate in post produzione e il discorso diventa a questo punto,affascinante.
io non faccio fotomontaggi o pesanti elaborazioni alle mie foto.
Quelle degli altri?
Se le fanno bene mi piacciono e le guardo con piacere. Mi verrebbe però per natura di segnare un limite tra fotografia e “immagini” in generale, qua entreremmo però in terreni ancora più “minati”. (?) [lo]

[subquiz]

Grazie e quindi non resta altro che fare una cosa…. Imparare ad usare programmi di pp…. Ahahahah

[Massimo]

Ormai le reflex più moderne permettono di fare porcherie direttamente in fase di scatto………
basta vedere questa foto (è il raw) che ha vinto una categoria dell’oasis photocontest…. uno dei concorsi internazionali più famosi…..

spesso vediamo foto bellissime dove la post sembra non esserci……. ma solo perchè chi ha sviluppato la foto è stato molto bravo 😉

[subquiz]

):( (n) sarò anche romantico e nostalgico ma il colpo d’occhio? lo scatto fortunato? Non esistono più….

[Mullahomark86]

[quote=”subquiz” post=655588]):( (n) sarò anche romantico e nostalgico ma il colpo d’occhio? lo scatto fortunato? Non esistono più….[/quote]

Tranquillo, esistono ancora.
A volte, l’attenzione che si presta nell’analizzare la post di una foto, che è una componente naturale di tutto il processo fotografico, è sproporzionata e può diventare addirittura pregiudizievole, facendo passare in secondo piano tutti gli altri aspetti della fotografia.

[albo49]

Lo scatto fortunato esiste, anche se quando capita vorrei credere che è frutto dalla capacità e non della fortuna.
Postprodurre è necessario e si compie sempre un’azione di trasformazione, lo si faceva e lo si fa con l’analogico nello sviluppo e nella stampa, lo si fa col digitale, quasi tutti i fotoamatori ne fanno uso. Gli interventi successivi allo scatto possono avere diverse finalità: per dare all’immagine un maggior equilibrio cromatico e compositivo o per stravolgere lo scatto originale. L’idea di alterare la realtà è mutuata dal pittorialismo e molti filltri software sono stati creati per questo scopo. Giusto o sbagliato, dipende dal gusto e dalle aspettative di compie la trasformazione, è anche vero che sempre più spesso nelle rassegne fotografiche vengono posti dei limiti con l’intento di ridurre gli eccessi, ma non sempre è possibile individuare la contraffazione, tante immagini riescono a superare i controlli e questo è certamento un segno di grande abilità che non deve essere sottovalutata.

[Itzer]

[quote=”subquiz” post=655588]…sarò anche romantico e nostalgico ma il colpo d’occhio? lo scatto fortunato? Non esistono più….[/quote]

Che c’entra… sono due aspetti diversi. Colpo d’occhio e correttezza compositiva è bene ci siano sempre, allo stesso modo di almeno un minimo di post-produzione.

[Autore]

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