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Quale strada per crescere?

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  • #1800513
    Giuliano
    Partecipante

    Ciao canoniani
    Dopo aver svolto un corso base sento le necessità di andare avanti e di cominciare a trattare cose più specifiche. Purtroppo non ho la benché minima idea di come procedere e chiedo lumi a voi.
    Le strade sono diverse: corsi avanzati, workshop, circolo fotografico o niente di tutto questo.
    Che consigli potete darmi? Quale è la strada più utile per accrescere le conoscenze, sia teoriche che pratiche con un occhio anche al portafoglio (ho visto un corso a 3500€!!!)?
    Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi
    Ciao

    #1800520
    albo49
    Partecipante

    Io sono convinto che la fotografia si regga su tre pilastri: tecnica, applicazione e creatività.
    La tecnica è fondamentalmente la più facile da apprendere, è come andare a scuola, ci sono poche regole e sempre le stesse. Compresa la relazione tra: tempi, diaframmi e sensibilità ISO, ti consente di produrre immagini corrette. Oggi trovi moltissimi documenti online che trattano di tecnica e non serve spendere soldi in corsi o altro.
    Dopo, o contemporaneamente, devi applicarti con costanza e con metodo. Provare e riprovare in ogni condizione per comprendere come variano i risultati cambiando i parametri tecnici. Se rinunci alla comprensione e all’applicazione per indolenza, i risultati saranno casuali, potrai fare qualche bella foto, ma non saprai controllare la costanza dei risultaiti.
    A questo punto saprai fare foto discrete, a volte molto belle, ma resterai nella norma, nello standard, avrai consapevolezza e gratificazioni, comincerai a selezionare la documentazione e le letture saranno indirizzate verso specifici argomenti fino a trovare il settore fotografico che più ti è congeniale.
    Ma il vero salto di qualità lo farai quando capirai la LUCE, quando osserverai le scene da riprendere non solo in base al soggetto, ma come la luce illumina quel soggetto. A quel punto subentra la parte che io ritengo più importante, la creatività. Questa non si studia e non si trova in nessun documento, è forse parte del carattere e della cultura che ci diversifica.
    Una cosa è certa, ci vuole tempo, molto tempo per completare il ciclo e, per rispondere ai tuoi quesiti, non credo si debbano investire fortune in corsi fotografici, ma in cultura: leggi molto, documentati e non avere fretta, ci saranno dei periodi di scoramento di disaffezione, ma si potranno superare se la passione è forte.

    #1800522
    Luppolo
    Partecipante

    l’essenza della Fotografia in poco più di 15 righe…

    #1800524
    Giuliano
    Partecipante

    Grazie per la risposta!
    Attualmente non sono disaffezionato, tutt’altro…..
    Ho solo paura di sprecare tempo ed energia nella direzione sbagliata. La rete è una fonte importante ma il contatto umano, lo scambio di idee, consigli può esserlo altrettanto

    #1800525
    albo49
    Partecipante

    Non si deve avere paura di sbagliare, al contrario, gli errori saranno necessari per capire e per non ripeterli. Il tempo dedicato a comprendere non è mai sprecato, sarà più breve se saprai come meglio utilizzarlo, leggi molto, osserva le immagini che più ti stimolano e cerca di riprodurle per capirne la parte tecnica, non avere fretta di diventare “bravo” c’è tempo. Comincia fotografando qualche soggetto, meglio ancora se banale, scegli qualche scatto da sottoporre alle critiche del forum, saranno certamente commenti virtuali, ma comunque utili alla comprensione e alla crescita che ora senti necessaria.

    #1814181
    paolomanzini
    Partecipante

    [quote=”Albo49″ post=630150]Io sono convinto che la fotografia si regga su tre pilastri: tecnica, applicazione e creatività.
    La tecnica è fondamentalmente la più facile da apprendere, è come andare a scuola, ci sono poche regole e sempre le stesse. Compresa la relazione tra: tempi, diaframmi e sensibilità ISO, ti consente di produrre immagini corrette. Oggi trovi moltissimi documenti online che trattano di tecnica e non serve spendere soldi in corsi o altro.
    Dopo, o contemporaneamente, devi applicarti con costanza e con metodo. Provare e riprovare in ogni condizione per comprendere come variano i risultati cambiando i parametri tecnici. Se rinunci alla comprensione e all’applicazione per indolenza, i risultati saranno casuali, potrai fare qualche bella foto, ma non saprai controllare la costanza dei risultaiti.
    A questo punto saprai fare foto discrete, a volte molto belle, ma resterai nella norma, nello standard, avrai consapevolezza e gratificazioni, comincerai a selezionare la documentazione e le letture saranno indirizzate verso specifici argomenti fino a trovare il settore fotografico che più ti è congeniale.
    Ma il vero salto di qualità lo farai quando capirai la LUCE, quando osserverai le scene da riprendere non solo in base al soggetto, ma come la luce illumina quel soggetto. A quel punto subentra la parte che io ritengo più importante, la creatività. Questa non si studia e non si trova in nessun documento, è forse parte del carattere e della cultura che ci diversifica.
    Una cosa è certa, ci vuole tempo, molto tempo per completare il ciclo e, per rispondere ai tuoi quesiti, non credo si debbano investire fortune in corsi fotografici, ma in cultura: leggi molto, documentati e non avere fretta, ci saranno dei periodi di scoramento di disaffezione, ma si potranno superare se la passione è forte.[/quote]

    sono parzialmente daccordo 🙂
    se bastasse imparare a scrivere e a leggere finiremo tutti dopo la terza elementare e c’è qualcuno invece che arriva fino a trentanni … non avra’ capito che esagera…. [fis] 🙂

    ritenere che un po di fai da te possa insegnarti la relazione tra: tempi, diaframmi e sensibilità ISO , o abbiamo a che fare con un genio o si ha una considerazione molto riduttiva di quello che basta fare e forse – mi permetto – qui sta il grande limite generale. [pen]

    se sono un creativo ma conosco solo le 7 note e il giro di DO le mie composizioni musicali saranno inevitabilmente condizionate dalle mie limitate conoscenze tecniche… Mozart o Chopin erano principalmente musicisti prima di essere grandi compositori.

    è giusto quello che dici sulla luce ma se non sai poi gestirla con i necessari rudimenti tecnici forse si vanifica il tutto :s

    se abbiamo finalmente un amico del forum che vuole crescere e chiede come , (invece di chiedere quale ultra fotocamera da comprare [mat] ) io non banalizzerei troppo la formazione..
    magari è giusto dire che tanta teoria o solo teoria serve a poco se non unita dalla giusta dose di pratica e dalla giusta dose di errori e critiche , ma non si deve mai smettere di imparare mai pensare di sapere o di essere arrivati .

    un consiglio che posso dare (e poi dipende da quello che vuoi fare) è riuscire ad affiancare un fotografo esperto per apprendere e rubare sul campo [lo]

    #1814183
    Anonimo
    Ospite

    Ciao Paolo, credo che tu e Albo abbiate detto in sintesi le stesse cose, in modi differenti.
    Tuttavia, per restare nel campo musicale, ci sono capolavori della storia del rock fatti da 3 accordi e ritmiche assai semplici. E’ come metti insieme le cose, l’accento che poni alle sfumature, il pathos che riesci a trasmettere che fanno la differenza. Pensa al metal: sono mostri di tecnica,tecnica spesso e volentieri fine a sè stessa, e a me arriva zero in termini di emozione(salvo rare eccezioni). Mi emoziono fino a piangere però se ascolto – F. De’ Andre – “Andrea” re – do – sol.
    Quello che voglio dire è che la tecnica è evidentemente fondamentale, ma non sarà mai ciò che farà la differenza(con le eccezioni del caso, evidentemente) tra un lavoro mediocre e un capolavoro. E’ solo la base di partenza, è indispensabile padroneggiarla per i propri obiettivi ma c’è molto di pù, e in genere non si compra. E’ la sensibilità del singolo unita alla capacità espressiva.. IMHO

    #1814189
    Massimo
    Partecipante

    [quote=”Albo49″ post=630150]Ma il vero salto di qualità lo farai quando capirai la LUCE, quando osserverai le scene da riprendere non solo in base al soggetto, ma come la luce illumina quel soggetto. A quel punto subentra la parte che io ritengo più importante, la creatività. Questa non si studia e non si trova in nessun documento, è forse parte del carattere e della cultura che ci diversifica.
    [/quote]

    Alvaro I [amo] YOU

    #1814192
    albo49
    Partecipante

    [quote=”maxcasa72″ post=641445][quote=”Albo49″ post=630150]Ma il vero salto di qualità lo farai quando capirai la LUCE, quando osserverai le scene da riprendere non solo in base al soggetto, ma come la luce illumina quel soggetto. A quel punto subentra la parte che io ritengo più importante, la creatività. Questa non si studia e non si trova in nessun documento, è forse parte del carattere e della cultura che ci diversifica.
    [/quote]

    Alvaro I [amo] YOU[/quote]
    Mi illumino di immenso.
    Ti meriti un bacio, se poi ti schifa, al raduno di sabato puoi chiedere il sacrificio a Stefy :pr

    #1814246
    tigercris
    Partecipante

    Concordo con tutti. Mi spiego. La tecnica va studiata. Va applicata e poi…. ok c’è quel qualcosa in più. Io che sono circa nella tua stessa situazione Giuliano trovo molto più semplice imparare la tecnica che leggo su libri/rete sul campo. Frequento ws diversi, cerco di rubare ovunque dritte o suggerimenti per crescere. Purtroppo (e qui sono tutti d’accordo) belle foto le fan tutti, una su 100 la trovi sempre. Quoto ancora i precedenti post e ti dico che la “tecnica non è nulla senza controllo”.

    #1814250
    Loris
    Partecipante

    [quote=”Albo49″ post=630150]Io sono convinto che la fotografia si regga su tre pilastri: tecnica, applicazione e creatività.
    La tecnica è fondamentalmente la più facile da apprendere, è come andare a scuola, ci sono poche regole e sempre le stesse. Compresa la relazione tra: tempi, diaframmi e sensibilità ISO, ti consente di produrre immagini corrette. Oggi trovi moltissimi documenti online che trattano di tecnica e non serve spendere soldi in corsi o altro.
    Dopo, o contemporaneamente, devi applicarti con costanza e con metodo. Provare e riprovare in ogni condizione per comprendere come variano i risultati cambiando i parametri tecnici. Se rinunci alla comprensione e all’applicazione per indolenza, i risultati saranno casuali, potrai fare qualche bella foto, ma non saprai controllare la costanza dei risultaiti.
    A questo punto saprai fare foto discrete, a volte molto belle, ma resterai nella norma, nello standard, avrai consapevolezza e gratificazioni, comincerai a selezionare la documentazione e le letture saranno indirizzate verso specifici argomenti fino a trovare il settore fotografico che più ti è congeniale.
    Ma il vero salto di qualità lo farai quando capirai la LUCE, quando osserverai le scene da riprendere non solo in base al soggetto, ma come la luce illumina quel soggetto. A quel punto subentra la parte che io ritengo più importante, la creatività. Questa non si studia e non si trova in nessun documento, è forse parte del carattere e della cultura che ci diversifica.
    Una cosa è certa, ci vuole tempo, molto tempo per completare il ciclo e, per rispondere ai tuoi quesiti, non credo si debbano investire fortune in corsi fotografici, ma in cultura: leggi molto, documentati e non avere fretta, ci saranno dei periodi di scoramento di disaffezione, ma si potranno superare se la passione è forte.[/quote]
    [app] [app] [app] [app] [app] Grazie

    #1814254
    paolomanzini
    Partecipante

    [quote=”78gibo” post=641440]Ciao Paolo, credo che tu e Albo abbiate detto in sintesi le stesse cose, in modi differenti.
    Tuttavia, per restare nel campo musicale, ci sono capolavori della storia del rock fatti da 3 accordi e ritmiche assai semplici. E’ come metti insieme le cose, l’accento che poni alle sfumature, il pathos che riesci a trasmettere che fanno la differenza. Pensa al metal: sono mostri di tecnica,tecnica spesso e volentieri fine a sè stessa, e a me arriva zero in termini di emozione(salvo rare eccezioni). Mi emoziono fino a piangere però se ascolto – F. De’ Andre – “Andrea” re – do – sol.
    Quello che voglio dire è che la tecnica è evidentemente fondamentale, ma non sarà mai ciò che farà la differenza(con le eccezioni del caso, evidentemente) tra un lavoro mediocre e un capolavoro. E’ solo la base di partenza, è indispensabile padroneggiarla per i propri obiettivi ma c’è molto di pù, e in genere non si compra. E’ la sensibilità del singolo unita alla capacità espressiva.. IMHO[/quote]

    e’ tutto vero come è tutto vero quello che dice Albo49, ma se c’è qualcuno ripeto desideroso di crescere in qualità e non in “attrezzatura” dirgli che puo’ fare da solo… mi sembra riduttivo … tutto qua .

    #1814256
    Loris
    Partecipante

    e’ tutto vero come è tutto vero quello che dice Albo49, ma se c’è qualcuno ripeto desideroso di crescere in qualità e non in “attrezzatura” dirgli che puo’ fare da solo… mi sembra riduttivo … tutto qua .[/quote]

    Ci sono cose che non si possono insegnare come l’istinto, la fantasia, l’estro, la passione ….si possono trasmettere si può indicare dove cercare ispirazione, ma dove guardare, come interpretare, come trasformare un immagine in qualcosa di più lo devi cercare dentro te stesso e non sempre si trova. Sei solo!

    #1814283
    paolomanzini
    Partecipante

    [quote=”lorisfromfvg” post=641506]e’ tutto vero come è tutto vero quello che dice Albo49, ma se c’è qualcuno ripeto desideroso di crescere in qualità e non in “attrezzatura” dirgli che puo’ fare da solo… mi sembra riduttivo … tutto qua .

    Ci sono cose che non si possono insegnare come l’istinto, la fantasia, l’estro, la passione ….si possono trasmettere si può indicare dove cercare ispirazione, ma dove guardare, come interpretare, come trasformare un immagine in qualcosa di più lo devi cercare dentro te stesso e non sempre si trova. Sei solo![/quote]

    è un concetto ampio quello che scrivi .. ti potrei dire che se non sai quanta spalla devi lasciare affinchè il grafico possa inserire il logo puoi avere tutta l’estro che vuoi …. anche questa è fotografia, e non tutta la fotografia è estro o istinito … se non consoci le linee cadenti e le vie di fuga puoi fare foto di architettura? … se la fotografia è liberta’ assoluta sono daccordo con te, ma in una foto dove c’è solo estro e/o fantasia… io lo dtrovo un limite

    EDIT Lippolo: ho sistemato il quoting, che non era eseguito bene

    #1814921
    Loris
    Partecipante

    Esatto è un concetto ampio, come e immenso il mondo della fotografia ed è chiaro che se fai fotografie professionali devo essere perfette senza errori e per forza devi conoscere la tecnica ed avere gli strumenti adatti

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