- Questo topic ha 7 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 1 mese fa da Superkat.
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Ottobre 8, 2008 alle 1:25 pm #1394096robystellaPartecipante
Non so se posso parlarne qui ma non sapevo dove altro…sorry. Durante la maratona fotografica FNAC a Napoli ho notato che i fotografi più “disinvolti” riuscivano dove io mi bloccavo e la cosa mi ha dato di che riflettere. Oltre la tecnica che è necessaria per carità, notavo i miei amici fare amicizia con signore dei bassi napoletani e altri soggetti meravigliosi con la più naturale delle disinvolture, e i loro scatti ovviamente ne guadagnavano parecchio! Senza contare che io nei bassi con la mia macchina non ci entravo neanche morto perchè “la mia bambina là dentro non ci mette piede senza un assicurazione scritta del sindaco della mia città”. Certo per fare foto macro, bridwatching etc non servirà a molto, ma mi sto rendendo conto che per fare belle foto con focali non mostruosamente lunghe la disinvoltura è fondamentale! guarderò con occhio diverso molti scatti rubati per il coraggio dei fotografi ad aprirsi 😉 Scusate per le ovvietà ma mi ha colpito molto e volevo parlarne con voi esperti. [gra] spostata in sezione idonea 😉 Edit by Lidiapoe
Ottobre 8, 2008 alle 3:48 pm #1394135argenticoPartecipantehai sollevato un tema interessantissimo e importante. non si vive di sole foto “rubate”, ma anche di relazione con i propri soggetti. personalmente ho grandi difficoltà ad instaurare questo rapporto e perdo tante buone occasioni oppure le spreco inquadrando frettolosamente. non so come alcuni fotografi riescano a stabilire questa “empatia”, ma li invidio molto perchè è indispensabile per fare la differenza e tirare fuori l’anima delle persone. è una dote innata e per quanto uno sia bravo tecnicamente penso sia difficile da acquisire. beato chi ce l’ha :pr
Ottobre 8, 2008 alle 3:58 pm #1394138firebladePartecipanteSe leggi i libri dei grandi fotografi, scoprirai che i ritratti più belli sono stati ottenuti proprio tramite un’approccio umano con il soggetto. Quindi nulla di nuovo sotto il sole, quando impari a conoscere una persona ne scopri i lati interessanti e questo ti favorisce molto nella composizione del tuo ritratto. Insomma, ci vuole anche un po’ di faccia tosta 🙂
Ottobre 8, 2008 alle 4:08 pm #1394141AndreaOiserPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Insomma, ci vuole anche un po’ di faccia tosta 🙂
Questa è un po’ la metafora della vita, quoto in pieno, diciamo che è un po’ come per tutti gli altri campi…Se posso aggiungere un tassello dettato dalla mia esigua esperienza personale, bevetevi prima un paio di birrette…Aheheh… Mi raccomando trovate il giusto equilibrio: le attrezzature sono costose e rischiate di ottenere l’effetto contrario con foto tutt’altro che nitide! 😀 😀 [bir] [lo]
Ottobre 8, 2008 alle 4:11 pm #1394145lidiapoePartecipanteD) Consiglio che non fa una piega, io aggiungerei anche un pensiero.. spesso ci sentiamo meno in gamba di quello che siamo: autoconvinciamoci e autoconvinciamo il nostro soggetto che sarà una foto bellissima 😉
Ottobre 8, 2008 alle 8:32 pm #1394259robystellaPartecipantegrazie a tutti delle risposte! p.s. sull’alcool è verissimo che aiuta! [bir] le mie foto migliori le ho fatte dopo una birra 🙂
Ottobre 9, 2008 alle 2:46 pm #1394477benji87Partecipanteanche io ho lo stesso problema, purtroppo instaurare rapporti non è proprio la mia specialità…vorrà dire che andrò in giro per la città con un 800mm per avere ritratti naturali ehehe 😀
Ottobre 9, 2008 alle 5:43 pm #1394573SuperkatPartecipanteMi è sempre piaciuto fotografare la gente, per anni non possedevo nessun tipo di tele. Quindi se volevo fare dei ritratti mi trovavo sempre piuttosto vicino al soggetto. Per una questione deducazione, e per non far arrabbiare qualcuno o sempre cercato prima di scattare, di attaccar bottone. Non ero una persona spigliatissima, nata in montagna, un po Heidi, allinizio non è stato facile. Poi con un sincero sorriso è iniziato tutto, credo un po facilitata dallessere donna. Mi sono accorta che gironzolando per le mie zone, salutando e sorridendo, il più delle volte le persone che incontravo iniziavano a parlare con me. Ed era il miglior modo per avere un iniziale contatto. Quindi il mio consiglio e sorridi spesso e saluta, sei allinizio dellopera, ma è già qualcosa. Se non ti rispondono avrai capito che è meglio passare oltre. Per quanto riguarda le birre, sono la mia arma segreta allestero, dove sono un po limitata con i vocaboli. Dopo un paio di birre o ancor meglio mojiti divento una vera poliglotta. Ciao, buoni scatti e sorrisi sinceri [lo]
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