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Rapporto immagine / titolo

  • Questo topic ha 14 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 11 mesi fa da Anonimo.
Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 15 totali)
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  • #1842318
    gloster1974
    Partecipante

    Oggi parlando con mia sorella ho avuto un’interessante discussione sul valore del titolo in una foto.
    Per me esiste una sorta di scala di priorita’ legata ai titoli delle immagini , il mio approccio con qualsiasi foto parte direttamente dall’immagine stessa, poi se non mi trasmette nulla o non capisco bene il concetto cerco il titolo che il piu’ delle volte riaccende il mio interesse per l’immagine completando quello che per me e’ un’insieme importantissimo, “immagine/titolo”.
    Accade pero’ anche di frequente , specialmente sui forum che osservo le immagini, cerco il titolo e per probabile leggerezza dell’autore non riesco a trovare ne’ un legame ne’ un senso e questo mi porta a ignorare completamente la foto.
    Purtroppo leggo spesso titoli buttati lì a mo’ di cornice e questo lo vedo come uno spreco o meglio come una mancanza di attenzione ai particolari.
    Poi esiste la terza ipotesi, ovvero i titoli usati per salvare immagini potenzialmente difficili da capire ma non per un’estrema raffinatezza dell’autore alla ricerca della perfezione ma piuttosto per salvare immagini riuscite male o semplicemente banali.
    Concludendo il discorso, quando giro per mostre o esposizioni fotografiche di autori piu’ o meno famosi mi basta osservare la foto per apprezzarne il valore , il titolo lo leggo per completare le informazioni, sul forum purtroppo spesso sono disorientato da titoli insensati o non ragionati e questo secondo me e’ una leggerezza sottovalutata da parte dell’autore.
    Voi che importanza date ai titoli?

    #1842322
    Luca Lupi
    Partecipante

    Personalmente, dipende.
    Se il titolo è puramente descrittivo lo tengo in scarsa considerazione, e mi concentro sulla foto.
    Se invece il titolo ha senso compiuto cerco sempre il nesso con l’immagine o con la serie di immagini, il motivo per cui è stato messo lì.
    Se non lo capisco per un mio limite culturale o di conoscenza evito di decretare unilateralmente che sia stato messo lì solo per salvare una foto banale, e se ne ho il tempo chiedo lumi all’autore, altrimenti mi riservo comunque di farlo se qualcun altro non lo fa nel frattempo.

    #1842323
    lovis1
    Partecipante

    Una fotografia penso debba “reggersi” da sola, o comunque avere la forza di suscitare interesse nell’osservatore. In caso contrario può anche essere una discreta foto….ma non certo ottima. Molto poi purtroppo o per fortuna dipende dalla “cultura” dell’immagine (o sensibilità) di cui dispone il nostro osservatore.

    #1842333
    anna
    Partecipante

    Roby avrei preferito trattare questo argomento in altre sedi ma dato che insisti… anche io pensavo che la fotografia potesse reggersi da sola ma non é affatto così per la maggior parte delle fotografie. Non entro nel merito se oggi se ne fa un uso improprio e spropositato o se la fotografia alla quale le si da anche la parola é bella, brutta o fatta bene e no. Ed ecco quello che volevo farti leggere, ovviamente non posso scrivere tutto il capitolo ma direi che il tutto si riassume in queste righe scritte da Jean A. Keim nel suo libro intitolato “La fotografia e l’uomo”.

    Comimcia da una frase:

    “L’immagine é un linguaggio universale, comprensibile da tutti, letterati e illetterati”

    E arriva la sua condivisibile opinione:

    “Sembra che questa teoria faccia parte della grande corrente di tendenze contemporanee, secondo cui, alla maniera dei segni inviati dagli dei e interpretati dai sacerdoti, tutto nell’esistenza diviene un messaggio. Sarebbe stato sorprendente che l’immagine fotografica, che sembra a prima vista auto sufficiente, avesse fatto eccezione alla regola generale. Di fronte alla sterminata quantitá di foto dai contesti così diversi, sembra perlomeno difficile fissare le regole di questo nuovo genere di linguaggio e ritrovare nella fotografia tale carattere universale fortemente popolare e migliore di quello dei cinesi…”

    “I novatori vorrebbero costituire una lista di forme chiare tipiche: questo nuovo vocabolario, molto ristretto per numero e soggetti, non sarebbe internazionale. Un uomo vestito di bianco significa lutto in Cina, mentre in Europa lo significa quello vestito di nero. Siamo lontani da quel linguaggio universale e preciso che é stato sognato…”

    #1842343
    gloster1974
    Partecipante

    Grazie Anna per la risposta e credo che nella massima coerenza dello spirito di condivisione di un forum , questo luogo sia il più adatto per affrontare queste discussioni.
    Condivido quanto tu hai citato

    #1842346
    anna
    Partecipante

    [quote=”gloster1974″ post=665116]Grazie Anna per la risposta e credo che nella massima coerenza dello spirito di condivisione di un forum , questo luogo sia il più adatto per affrontare queste discussioni.
    Condivido quanto tu hai citato[/quote]

    Questo è uno spunto molto interessante per parlare di una delle tante questioni vetuste della fotografia.
    Il libro dal quale ho preso spunto risale al 1971, trovato casualmente in una bancarella. 🙂

    #1842348
    Wolf
    Partecipante

    Vetuste o evergreen? 😉

    #1842353
    anna
    Partecipante

    [quote=”Wolf” post=665121]Vetuste o evergreen? ;-)[/quote]
    In effetti si può dire anche evergreen.

    Benvenuto Wolf. [bir]

    #1842371
    Wolf
    Partecipante

    Grazie anbe40, complimenti per il tuo avatar [bir] [lo]

    #1842383
    Anonimo
    Ospite

    Personalmente tendo a guardare prima la foto e poi, eventualmente, il titolo se mi trovo ad una mostra, anche se talvolta il titolo non lo guardo e/o non mi ci soffermo molto a differenza della foto.
    Ad esempio ho visto recentemente le foto di Berengo Gardìn a Bologna e le didascalie con i titoli le guardavo poco, più che altro per sapere dove erano state scattate (anche se per molte non ce n’era bisogno perché lo si capiva dalle immagini). Poi molto dipende anche dal tipo di mostra che si va a vedere: se vai a vedere una mostra di foto naturalistiche o di paesaggi personalmente penso che i titoli abbiano meno importanza rispetto ad una mostra di foto giornalistiche o di foto street.

    In un forum (almeno in questo) leggi prima il titolo e poi vedi la foto ed è ovvio che il titolo attiri molto ed abbia, fino ad un certo punto, la sua importanza nell’attirare l’attenzione dell’osservatore: personalmente una pagina la apro ugualmente indipendentemente dal titolo, ma ammetto che talvolta il titolo m’incuriosisce molto e che, come tutti penso, mi induca ad aspettative che poi possono essere confermate o deluse. Poi ci sono anche titoli che possono dare adito a fraintendimenti e titoli in inglese che sembrano voler dare talvolta maggiore importanza solo per il fatto di essere stati scritti in inglese (non ho nulla contro chi li usa e l’inglese lo conosco, ma personalmente trovandomi in Italia preferisco usare termini italiani. Per esempio al termine “Selfie” io preferisco “Autoscatto” [scu] ).
    Poi a volte io stesso mi trovo in difficoltà nella scelta del titolo, perché magari non so se un titolo sia abbastanza adeguato – in alcuni casi, non sapendo che titolo mettere, utilizzo “Senza titolo” – sia perché il titolo non mi sembra così importante in alcune foto, sia perché magari il titolo può indirizzare l’osservatore verso un modo di vedere l’immagine in maniera più vincolata. Secondo me l’ideale sarebbe vedere prima la foto liberi di giudicarla e osservarla come si vuole e poi leggere il titolo per capire la direzione che vuole indicare l’autore, ovviamente in un forum ed in altri casi ciò non è possibile.
    Poi capisco che anche il titolo in alcuni casi abbia la sua importanza ci mancherebbe.

    #1842699
    Wolf
    Partecipante

    [quote=”McBrandon” post=665153]Secondo me l’ideale sarebbe vedere prima la foto liberi di giudicarla e osservarla come si vuole e poi leggere il titolo per capire la direzione che vuole indicare l’autore, ovviamente in un forum ed in altri casi ciò non è possibile.[/quote]
    Perché ritieni che in un forum non sia possibile?

    #1842702
    Luca Lupi
    Partecipante

    Perché nel forum devi prima leggere il titolo della foto, cliccarci su e solo allora vedrai la foto…
    Solo nel fotoalbum si può prescindere, volendo, dal titolo…

    #1842704
    anna
    Partecipante

    Se partiamo dal presupposto che la fotografia è “interpretazione” è anche giusto che il fotografo la completi con un titolo, una descrizione, un nome o un “senza titolo”.
    La parola da voce alla fotografia senza la quale lo stesso osservatore potrebbe trovarsi in difficoltà; è una guida al ragionamento e alla volontà del fotografo.
    Ostinarsi nel voler osservare fotografia senza saperne l’intento lo trovo un atteggiamento un po’ limitante per la fotografia stessa e una mancanza nei confronti di chi ha dato parola alla sua idea.

    #1842715
    anna
    Partecipante

    Indovina chi….

    Cito:
    “il fotografo deve tenere il suo taccuino di note sotto una duplice forma: immagine e testo (…). Credo che la didascalia debba essere semplicemente una cosa che fa da contorno alla fotografia e che talvolta può anche farle da contrappunto. Però tutto ciò che non entra nella piccola scatola fotografica va scritto”

    Lo stesso fotografo apponeva nelle sue fotografie una scritta con un timbro:
    “E’ vietato riprodurre questa fotografia, se non si rispetta lo spirito di questa didascalia”

    🙂

    #1842747
    Anonimo
    Ospite

    [quote=”Lookaloopy” post=665439]Perché nel forum devi prima leggere il titolo della foto, cliccarci su e solo allora vedrai la foto…
    Solo nel fotoalbum si può prescindere, volendo, dal titolo…[/quote]

    Esatto.

    [quote=”anbe40″ post=665441]Se partiamo dal presupposto che la fotografia è “interpretazione” è anche giusto che il fotografo la completi con un titolo, una descrizione, un nome o un “senza titolo”.
    La parola da voce alla fotografia senza la quale lo stesso osservatore potrebbe trovarsi in difficoltà; è una guida al ragionamento e alla volontà del fotografo.
    Ostinarsi nel voler osservare fotografia senza saperne l’intento lo trovo un atteggiamento un po’ limitante per la fotografia stessa e una mancanza nei confronti di chi ha dato parola alla sua idea.[/quote]

    In alcuni generi fotografici il titolo è importante e fondamentale quanto la foto stessa, perché effettivamente dà all’osservatore un’indizio (o è da guida come scrivi tu) che porta a capire il pensiero del fotografo, ma in alcuni casi secondo me non è sempre necessario, vedi alcune foto naturalistiche. A meno che non si sia a “digiuno” degli elementi estetici ed emozionali atti a campire quelle tipologie di foto generalmente esse non hanno bisogno di molto per essere capite: ti arrivano direttamente al cuore e ti regalano emozioni (se sono foto valide).
    DIverso è il caso delle foto street, reportage, con qualche particolare vincolo artistico… dove non tutti possono essere in grado di capire il significato che il fotografo ha voluto dare alla realtà che ha fotografato e il titolo diventa appunto essenziale.
    Personalmente la vedo a questo modo, poi non è detto che il mio modo di vedere le cose sia quello corretto. Ci mancherebbe. [scu]
    Io preferisco guardare prima le foto che il titolo perché mi sento più libero di valutare l’opera privo dei vincoli che mi imporrebbe il titolo e libero d’esplorare, poi una volta osservata leggo anche il titolo che direziona la mia attenzione verso l’idea dell’autore e che mi permette anche di verificare se l’idea che mi ero fatto, guardando solamente la foto, venga confermata o smentita. Potrei anche fare dei fraintendimenti a priori, ma penso che sia un interessante e diverso modo d’esplorare l’arte.
    Si badi bene che ho scritto interessante e diverso e non il migliore, perché è un metodo che mi piace ma che non è detto vada bene anche per gli altri: ognuno ha il suo metodo e non esiste uno migliore di altri in assoluto.

    [quote=”anbe40″ post=665452]Indovina chi….

    Cito:
    “il fotografo deve tenere il suo taccuino di note sotto una duplice forma: immagine e testo (…). Credo che la didascalia debba essere semplicemente una cosa che fa da contorno alla fotografia e che talvolta può anche farle da contrappunto. Però tutto ciò che non entra nella piccola scatola fotografica va scritto”

    Lo stesso fotografo apponeva nelle sue fotografie una scritta con un timbro:
    “E’ vietato riprodurre questa fotografia, se non si rispetta lo spirito di questa didascalia”

    :)[/quote]

    Non so, non sono mai stato bravo negli indovinelli e a ricordarmi gli autori delle frasi o degli aforismi. 😀 [scu]
    Chiunque sia è un’interessante punto di vista.

    P.S. Scusate ho fatto qualche errore sulle citazioni, sto correggendo.
    P.P.S. Ok, a posto.

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