- Questo topic ha 21 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 7 mesi fa da albo49.
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Aprile 12, 2015 alle 8:34 pm #1830614albo49Partecipante
Mentre comodamente seduto sorseggio un gustoso caffè, riprendo la lettura di una vecchia e scarna dispensa di tecnica compositiva. Salto senza indugiare al capitolo relativo alle regole: regola dei terzi e sezione aurea. L’autore, sconosciuto, illustra le sue tecniche di composizione applicate ai vari formati: niente che non sappiamo già. Quello che mi ha incuriosito è la sua analisi sul formato quadrato dove esprime le sue perplessità circa l’anarchia compositiva che spesso vediamo applicata a questo formato e, nonostante ammetta di prediligere il formato quadrato per le sue opere, dice che è quasi sempre portato a mettere il soggetto al centro. Ritratti, panorami, flora, architettura, sono i generi che preferisce e con questo formato finisce quasi sempre per bloccare il soggetto al centro, come se inconsciamente non potesse fare altro, in più, ritiene quasi liberatoria la possibilità di evitare la previsualizzazione compositiva che invece si impone di adottare con i formati rettangolari. Ci penso sopra un attimo ed arrivo alla conclusione che l’artista potrebbe perfino avere ragione.
Aprile 12, 2015 alle 9:48 pm #1830620lovis1PartecipanteN[quote=”Albo49″ post=655285]….. Ci penso sopra un attimo ed arrivo alla conclusione che l’artista potrebbe perfino avere ragione.[/quote]
….non ho mai usato tale formato, ma sono andato a rivedermi tutto quello che ho reinquadrato in post con lo stesso….tutti i soggetti esattamente al centro [pen]
Aprile 12, 2015 alle 9:51 pm #1830621Mullahomark86PartecipanteIo separerei il discorso sulle regole da quello sui formati. Per quello che mi riguarda, sono più interessato al secondo, perchè le stesse regole che si discutono per il formato rettangolare si possono discutere anche per il formato quadrato.
Sto utilizzando da poco tempo il formato quadrato per le mie fotografie (escluso instagram ovviamente :)) e mi sono chiesto diverse volte in che modo questo cambiamento, dopo anni di 3:2, influenza il mio modo di rapportarmi con le cose da riprendere di volta in volta. Non mi sono ancora dato una risposta chiara, penso che arriverà col tempo e con l’insistenza nell’uso di questo formato.
Per ora posso dire che la caratteristica più evidente, e cioè l’eliminazione di un grado di libertà compositivo come l’orientazione del frame, mi aiuta maggiormente a concentrarmi sulla disposizione effettiva degli oggetti nello spazio, archietture, paesaggi, persone che siano. In questo trovo che sia un formato molto poco invasivo, direi quasi tranquillo, naturalmente armonioso. Penso che se gli antichi greci avessero inventato per primi la fotografia, l’avrebbero inventata in un formato quadrato.
E il discorso sul posizionamento del soggetto al centro è molto interessante e secondo me si riconduce a questo senso di armonia ed equilibrio che ispira il formato in questione. Molto spesso viene considerata una scelta sbagliata, perchè poco dinamica e in effetti è così. Però guardando la cosa dalla prospettiva di una staticità che esprime un ordine direttamente percebile senza filtri, quasi “cosmico”, può rivelarsi una scelta estremamente potente. Sicuramente meno efficace sui formati rettangolari, ma anche lì dipende di volta in volta.Aprile 12, 2015 alle 11:00 pm #1830627schiamassPartecipanteCredo che sia abbastanza naturale che nel formato quadrato il soggetto vada finire al centro.
Io me lo spiego con il fatto che il quadrato ed il cerchio siano le uniche due figure geometriche inscrivibili e circonscrivibili una nell’altra. Dunque hanno un centro in comune, l’incrocio delle due diagonali nel quadrato e quello di due diametri nel cerchio.
E nel cerchio e, per quanto detto sopra, anche nel quadrato, il punto ideale di fuga prospettico è proprio il centro.
Il fatto che sia naturale, comunque, non comporta che sia obbligatorio.Aprile 13, 2015 alle 1:26 am #1830629Mullahomark86Partecipante[quote=”schiamass” post=655294]Io me lo spiego con il fatto che il quadrato ed il cerchio siano le uniche due figure geometriche inscrivibili e circonscrivibili una nell’altra.[/quote]
In realtà tutti i poligoni regolari (che sono infiniti) sono inscrivibili in un cerchio e circoscrivibili da un cerchio.
Comunque, è sicuramente l’unico tra i formati fotografici ad avere questa relazione col cerchio. Quindi ne rispecchia le caratteristiche, in qualche modo. E se il cerchio è davvero la figura perfetta….. 🙂
Aprile 13, 2015 alle 3:03 am #1830634fotograficamentePartecipanteMi assento un attimo, devo andare in bagno.
[fis] [fis]Aprile 13, 2015 alle 5:26 am #1830638FrancoPartecipanteRispetto gli altri formati, in quello rettangolare orizzontale c’è una spiccata esigenza di rispettare le regole dei terzi/aurea.
Per quanto mi riguarda trovo naturale spostare il soggetto sui terzi nel formato quadrato, è quasi un riflesso condizionato, quindi non faccio molta distinzione tra i vari formati.
Aprile 13, 2015 alle 10:48 am #1830646Mullahomark86Partecipante[quote=”fotograficamente” post=655301]Mi assento un attimo, devo andare in bagno.
[fis] [fis][/quote]In effetti può essere un buon posto per farsi venire in mente qualcosa di intelligente da dire [fis]
Aprile 13, 2015 alle 12:56 pm #1830664Mullahomark86Partecipante[quote=”fra65″ post=655304]Rispetto gli altri formati, in quello rettangolare orizzontale c’è una spiccata esigenza di rispettare le regole dei terzi/aurea.[/quote]
L’esigenza è sempre da verificare di volta in volta, anche in base a quello che si sta fotografando.
Per quanto queste regole siano pensate per condurre a dei risultati che sono oggettivamente piacevoli all’occhio, la loro presunta valenza universale mi ha sempre suscitato molte perplessità.Aprile 13, 2015 alle 10:54 pm #1830722FrancoPartecipante[quote=”Mullahomark86″ post=655326][quote=”fra65″ post=655304]Rispetto gli altri formati, in quello rettangolare orizzontale c’è una spiccata esigenza di rispettare le regole dei terzi/aurea.[/quote]
L’esigenza è sempre da verificare di volta in volta, anche in base a quello che si sta fotografando.
Per quanto queste regole siano pensate per condurre a dei risultati che sono oggettivamente piacevoli all’occhio, la loro presunta valenza universale mi ha sempre suscitato molte perplessità.[/quote]Nel leggere un’affermazione sulle regole della composizione non dobbiamo pensare che queste abbiano addirittura una “valenza universale”…..
Sarebbe come dire che nel linguaggio scritto alcune regole grammaticali hanno valore assoluto.
Quando dobbiamo esprimere un concetto oppure raccontare un evento possiamo farlo in tanti modi, alcuni più efficaci, altri meno.Nel linguaggio fotografico come nella scrittura, l’importante è riuscire a trasmettere qualcosa all’osservatore, se poi viene fatto nel modo migliore, e le regole della composizione ci possono dare un grande aiuto, tanto meglio…
[lo]Aprile 13, 2015 alle 11:09 pm #1830724albo49PartecipanteSempre lo stesso autore dice che lo spazio a disposizone deve essere riempito escludendo rigorosamente la casualità, ambientazioni e sfondi debbono essere curati con minuziosa attenzione, non debbono adombrare il soggetto, ma servirlo. Non potendo escludere o spostare l’esistente abbiamo una sola possibilità: muovere il soggetto dentro lo spazio del riquadro facendo molta attenzione all’armonia prospettica e cromatica. L’autore punta molto sull’armonia compositiva, nel riquadro tutti gli elementi debbono essere posizionati rigorosamente per importanza, luci ed ombre modellano il soggetto e lo sfondo, l’abile uso della tecnica può trasfigurare la realtà in macchie cromatiche che, pur mantenedone la forma, possono degradare fino alla loro completa dissolvenza.
Aprile 14, 2015 alle 12:22 am #1830730annaPartecipanteMa questo dovrebbe valere per tutti i formati? O si riferisce sempre al formato quadrato?
Per me dovrebbe essere così a prescindere dai formati.Aprile 14, 2015 alle 12:39 am #1830732Mullahomark86PartecipanteSi può sapere il nome di questo autore? Così evito di comprare i suoi libri 🙂
Aprile 14, 2015 alle 1:54 am #1830734albo49Partecipante[quote=”Mullahomark86″ post=655384]Si può sapere il nome di questo autore? Così evito di comprare i suoi libri :)[/quote]
Marco, ritieni inutili o banali i consigli dell’autore ?Aprile 14, 2015 alle 6:54 pm #1830783Mullahomark86Partecipante[quote=”Albo49″ post=655386]Marco, ritieni inutili o banali i consigli dell’autore ?[/quote]
Più che banali, li trovo banalizzati, e quindi ,sì, un po’ inutili. Secondo me, sono argomenti molto complessi che si può provare a padroneggiare solo con l’esperienza e con uno studio pratico e teorico.
Purtroppo però, molti trattati di composizione spesso si rivelano delle specie di ricettari da cucina. Fate questo ed otterrete questo. A volte è vero, a volte no. Non sempre la faccenda è così lineare.
In particolare queste linee guida che tu hai riportato tramite il misterioso autore, mi sembrano andare solo nella direzione di un puro esercizio estetizzante, invece che narrante. -
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