Originariamente inviato da EnricoX: Concordo su tutto Franco, aggiungo solo che durante il film dice espressamente che da quando ha cominciato lui (1980 circa) è diventato sempre più difficile per i fotoreporter lavorare perchè gli spazi nelle testate e sui giornali si vanno via via riducendo perchè chi pubblica inserzioni pubblicitarie non le vuole vedere associate a certe immagini chock, che sminuiscono il messaggio commerciale… Anche questo dovrebbe far riflettere sul valore di quelle testimonianze…
è vero, ci siamo abituati alla finzione, al dolore che non fà male, programmato a piccole dosi…… basta premere il tasto della Tv e finisce tutto, andare da uno specialista, prendere un antidolorifico, antidepressivo, antipiretico, antinfiammatorio…. E’ l’eutanasia della realtà, non vogliamo sentire e vedere il dolore, quello vero…… no grazie, possiamo farne a meno. In passato i barbari erano coloro che proponevano un futuro sintetico, fatto di plastica ed elettronica, un mondo protetto, chiuso all’esterno. Ora come sempre avviene, i barbari sono coloro che propongono un’alternativa al nostro mondo sintetico, coloro che vogliono cambiare le nostre sicurezze e riportarci nei campi a coltivare la terra, oppure piu’ semplicemente a lavorare con le mani, a mostrare solidarietà attiva e non semplicemente l’euro inviato per beneficienza. Sotto quest’aspetto Pep Bonnet è un barbaro (per noi occidentali, nei paesi sottosviluppati è l’opposto), ci sono sempre stati, ma molto probabilmente lui non ha intenzione di cambiare il nostro mondo, si accontenta di portare confusione, in attesa dell’avvento di un (qualsiasi) cambiamento…… Non sapevo di un film di Nachtwey, guardo se riesco a trovarlo in videoteca.
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