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ricette per la stampa scambiasi

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  • #1788339
    GianMauro
    Partecipante

    Si infatti é risaputo che lo spyder 3 pro e precendenti non andavano d’accordo con i monitor Apple a causa del vetro protettivo. Evidentemente il colormunki aveva già risolto il problema del monitor Apple (cioé Samsung almeno per il pannello). Per quello che ne so le nuove versioni dello spyder sono ottimizzate anche per i monitor Apple.

    #1788342
    fotograficamente
    Partecipante

    Un flusso totalmente standardizzato, mi attizzerebbe molto, ed in fondo a prezzi si fa per dire contenuti. Se ho ben capito un 400centino, tra colorchecker e spettrofotometro, niente rispetto ad un ottica nuova per es. E fin qua ci siamo.Sě ma c’é da studiare, per non buttare soldi. Ed é dura davvero dura conoscere approfonditamente tutto dallo scatto alla stampa.Roba che neanche i professionisti,spesso fanno. Già scopro grazie a GianMauro che non posso fare foto di viaggio, con il colorcheker. Già sempre grazie a voi mi accorgo di avere easy print,(mai utilizzato). Cmq credo che la sonda per il monitor sarà una scelta che farò, anche se mi dicono che lo schermo dell’Imac sia scarsamente calibrabile, a voi risulta? Non per attizzare polemica con chi sostiene che stampare in casa non ha senso. I risultati sono veramente incoraggianti e sicuramente migliori di quelli di molti laboratori. Altra cosa sono gli stampatori seri,quasi artisti. Non mi illudo certo di riuscire a stampare foto da esposizione. A proposito neanche una ricettina su come si creano profili personalizzati, per le stampanti volete snocciolare? Salutoni

    #1788349
    marco66
    Partecipante

    Per creare profili icc stampante devi munirti di spetrofotometro per stampanti. Se si usano inchiostri di concorenza (parlo sempre di materiale di qualita’ a pigmenti) credo sia necessario. Non so se conosci ma in questo sito trovi numerose informazioni su stampa e gestione colore http://http://www.photoactivity.com

    #1788350
    GianMauro
    Partecipante

    La stampa in casa ha senso solo se vogliamo personalizzare la foto fino alla stampa, altrimenti il gioco non vale la candela, meglio lo stampatore esterno con costi e ingombri decisamente piů bassi. Easy Photo Print non ha le stesse funzioni della versione Pro che non é compatibile con le stampanti “consumer” Con 400 eurini puoi anche comprare una sonda che possa calibrare sia monitor che stampante… I profili si fanno attraverso i SW a corredo delle stampanti, di solito la stampante stampa una serie si provini dove puoi far variare sull’asse verticale e orizzontale (crea tante figure uguali disposte a rombo)i canali C,M e Y secondo un tuo prestabilito “delta” o gradiente. La stessa operazione si può fare con luminosità e contrasto. Sceglierai poi in funzione delle tue esigenze. ciao

    #1788355
    lovis1
    Partecipante

    Originariamente inviato da fotograficamente: Un flusso totalmente standardizzato,

    E’ uno dei vantaggi introdotti dal digitale la possibilità di ottenere risultati ripetibili anche a distanza di tempo. Cosa piů difficile da ottenere in campo analogico, almeno per chi ne ha necessità,ciao.

    #1788385
    fotograficamente
    Partecipante

    Grazie ragazzi veramente cordiali nel rispondermi. Grazie marco66,conosco quel sito e anche quello del guru Boscarol. Si ma mica studio e purtroppo capisco tutto. Tornando alla sonda per calibrare la stampante. Vediamo se intuisco il funzionamento Si va ad effettuare la lettura sulle figure delle stampe di prova di cui parla GianMauro? In pratica sulla carta stampata? Interessantissimo.Certo non credo che mi sbilancerò fino a tanto,anche perché onestamente non capisco l’esigenza di uscire dagli inchiostri di mamma Canon per la mia Pixma prò 1.Il discorso invece é diverso per le carte. Ma anche usare carte diverse da Canon può creare problemi in quanto viene a mancare il profilo Carta_inchiostri-Stampante e quindi necessità di creare profili personalizzati. Per il momento resterò dentro i confini Canon. Il monitor invece voglio calibrarlo, una spesa utile quella della sonda,anche in previsione dell’acquisto di un monitor piů performante e piů calibrabile. Di nuovo grazie a tutti

    #1788393
    marco66
    Partecipante

    Per le carte diverse basta scaricare i profili icc per la tua stampante dal sito del produttore e poi copiarli all’interno del pc. (in mac non so dove) Comunque la teoria colore e la sua gestione da parte delle periferiche va un po’ studiata ,altrimenti andrai sempre per tentativi senza capire almeno un po’ cosa stai facendo. [lo]

    #1788398
    GianMauro
    Partecipante

    Figurati, é un piacere essere utile. É mia opinione confermarti di restare assolutamente all’interno dei colori Canon, mentre per le carte ti consiglio inizialmente di prendere confidenza con quelle originali poi per le altre, specie per le fine art di altre marche, aspetta un pochino anche perché costano (mediamente 50 euro 20/30 fogli A3+). Comunque insisti su carte con grammatura elevata e differenzia per tipo di foto cioé Gloss e Semi-Gloss per colore e B&W, mentre Matt per il B&W (é terribile su colore almeno per i miei gusti). Per la calibrazione della stampante sulla rete trovi diversi video e tutorial …. valgono piů di qualunque spiegazione.

    #1788416
    Itzer
    Partecipante

    Mi inserisco nell’interessante discussione per una domanda: in un corso base di Photoshop, mi é stato insegnato che, in previsione di stampare il documento, é preferibile scegliere l’impostazione “Prestampa Europa 3” e come spazio di lavoro “Adobe RGB (1998) senza alcun riferimento a “ProPhoto RGB”. Che mi dite al riguardo? Forse si riferiva agli standard usati dai normali laboratori commerciali?

    #1788417
    GianMauro
    Partecipante

    . ops…. Scusate ho commesso un errore con lo smartphone

    #1788418
    GianMauro
    Partecipante

    Ecco arrivato il vero campo minato della discussione, anche perché non sono molto ferrato su questi aspetti e quindi risponderò in maniera evasiva… In linea di massima conviene lavorare nello stesso spazio colore del monitor che generalmente é superiore a quello delle stampanti. Questo però non é un grosso problema perché i programmatori sono consapevoli di questo ed i SW di stampa come Easy Photo Print Pro trasformano tranquillamente gli spazzi colore senza problemi.

    #1788424
    Itzer
    Partecipante

    Ciao GianMauro, grazie per la risposta. Però, per mia impreparazione, non ci ho capito molto. Dal pannello di controllo di windows, determino l’attuale profilo ICC (quello di default) del mio monitor (sRGB IEC61966-2.1) che però, cosa che non mi azzardo a fare, potrei cambiare semplicemente caricando una fra gli innumerevoli file .icc oppure .ICM disponibili. Ma quale scegliere fra questi??? AdobeRGB1998.icc solo per fare un esempio perché é l’unico che conosco? Profilo ICC e spazio colore sono la stessa cosa? E poi, come può un’impostazione locale (il mio monitor), interagire con qualcosa di esterno? Devo specificare al laboratorio lo spazio colore che sto usando, sperando che poi lui si adegui al mio? La vedo dura. Insomma, piů mi addentro, piů mi perdo… P.S. Grazie a chiunque vorrà intervenire scusandomi con “fotograficamente” per l’intromissione che però mi pare abbastanza attinente.

    #1788428
    fotograficamente
    Partecipante

    Il miglior consiglio é quello di consultare il sito che ha suggerito marco66 ma anche quello di Mauro Boscarol, veramente chiaro e completo, anche la ricetta pratica in:nikonschool.it/experience/colori-stampe4.php In pratica si tratta di studiare,come dicevo. Cmq per quello che so io: Se leggi la mia ricetta, c’é un punto fondamentale: “Torniamo al menů modifica, clicchiamo converti in profilo” Adesso stiamo comprimendo,lo spazio colore (Adobe rgb, prophoto rgb,srbc) che noi stessi abbiamo impresso al documento in fase di elaborazione del raw,consapevoli delle potenzialità delle nostre attrezzature, in un profilo,creato dai produttori di carte e stampanti,affinché istruisca la stampante stessa sul come distribuire l’inchiostro e poter riprodurre la foto. Quindi spazio colore e profili sono due cose diverse.Attenti però, se si scatta in JPG, lo spazio colore lo decidiamo dal menů della fotocamera, in questo caso la scelta é solo tra Adobe rgb e sRGB, prophoto non é contemplato e deriva solo da elab RAW. Prophoto é lo spazio colore che racchiude al suo interno piů informazioni colore, tale che può parzialmente essere riprodotto da apparecchi professionali(monitor ,stampanti) cosě come adobe del resto, con una gamma di colori solo un po’ piů ristretta, ma in compenso piů standardizzata. sRBC invece é la scelta giusta per stampanti e monitor piů modeste e spesso anche per i lab di stampa esterni. Quando andiamo a dire a PS di convertire, l’immagine potrebbe leggermente cambiare, rispetto a come la vedevamo nelle softproof, dal momento che ora la vediamo in teoria ,esattamente come la vede la stampante. Questa, se lo schermo é prò e calibrato sarà l’immagine piů veritiera di quello che sarà la stampa e ora sě che occhio, se appaiono colori indicati come non stampabili,eventualmente rielaborare il tutto. Monitor e stampante parlano due lingue diverse. Siccome a video alcune profondità di colore, non sono visibili,ma potrebbero però essere stampabili e viceversa,é bene quindi operare in spazi di colore ampi prima di convertire solo se abbiamo una attrezzatura abbastanza professionale, capace di riprodurre una grande quantità di sfumature di colori. sRGB essendo il piů piccolo, di sicuro é quello meglio riproducibile da tutte le comuni apparecchiature Infatti é quello in cui salvare foto destinate ad essere viste nei vari tipi di monitor nella maniera piů uguale possibile e stampati decentemente da tutte le stampanti. Non in tutte le ricette su internet però viene indicato, questo passo di conversione che invece é fondamentale. Perché cosě invieremo alla stampante un documento creato per lei, che già parla il suo linguaggio. Diversamente facendo, cioé mandando in pasto alla stampa direttamente il doc senza averlo convertito dal suo spazio colore, vorrebbe dire delegare la conversione al drive della stampante con risultati a volte incoerenti.Logicamente tutto il processo di elaborazione del file da Acr, ed eventuali ritocchi in PS devono essere mirati alla stampa, tenendo conto dei colori che il programma ci indica come non riproducibili, a causa delle caratteristiche della stampante o delle carte.Mica si possono stampare colori squillanti su una carta matt, neanche se abbiamo speso miliardi, in sonde di calibrazione,monitor stampanti ecc Il tutto sempre restando che io non vada a fare della gran figure di… parlando di processi abbastanza complessi, ma non impossibili e soprattutto molto interessanti. Secondo me, se il monitor non lo calibri, devi scegliere il profilo che piů vicino riproduce i colori alle stampe di prova. Se i lab non sono di fine art per non correre rischi, io gli porterei un bel JPG, massima definizione, con impresso spazio colore sRBC.Un lab serio ti chiederà direttamente il file RAW,che ci pensano loro. Ciao a tutti e quasi buon Natale

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