- Questo topic ha 30 risposte, 11 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 11 mesi fa da Franco.
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Novembre 26, 2007 alle 1:44 am #1307320LucaFusaroPartecipante
[IMG]public/imgsforum/2007/Bresson.jpg[/IMG] Visto che il giochetto dell’altra sera (nato per caso) è piaciuto, ne ripropongo un’altra. Il titolo è “Fortezza di Pietro e Paolo, San Pietroburgo, Russia 1973”. L’autore è talmente celebre che non lo cito nemmeno…
Novembre 26, 2007 alle 4:45 am #1307346lidiapoePartecipanteSi, ultrafamoso in verità! si tratta di Henry Cartier Bresson, forse il più incisivo fotografo del nostro secolo e per chi non lo sà fonda, con Robert Capa, David Seymour and George Rodger lagenzia fotografica Magnum Photos, il cui nome è un omaggio alla bottiglia di champagne con cui brindarono allevento. E il riconoscimento alla fotografia di essere una forma di giornalismo. Nel 1954 Bresson è il primo fotografo occidentale a essere ammesso entro i confini dellUSSR, allindomani del restauro delle relazioni tra Est e Ovest e questo scatto è uno dei molti realizzati nel suo reportage di Mosca nel 1954. Dal 1966 ritorna a dedicarsi quasi esclusivamente alla pittura, sua iniziale passione. In qualità di fotogiornalista Henri Cartier-Bresson usa esclusivamente la sua macchina fotografica Leica, fedelissima compagna di ogni viaggio. Bresson è il fotogiornalista che ha fatto della fotografia e del giornalismo una forma darte. le sue foto sono curiose osservazioni della vita quotidiana della strada, a 360 gradi nonchè osservazione dell’uomo nella sua esssenza, famosi infatti sono di lui i ritratti intensi e incisivi. Stampa sempre a formato pieno cioè senza ritagliare il negativo e scatta sempre con un 50 millimetri che riproduce fedelmente, senza distorsioni, quello che luomo osserva dal suo punto di vista. Esempio di immagine priva di ogni forma di elaborazioni, un vero purista per il quale lobiettivo diventa un occhio per far vedere ciò che realmente esisteva al momento dello scatto. frasi celebri: “voglio catturare un minuto della mia realtà” e ora un link interessante http://www.pbase.com/omoses/cartier_bresson
Novembre 26, 2007 alle 5:22 am #1307349enrixPartecipanteComplimenti per l’ottima iniziativa, ultra lodevole. Spero che si continui in questo senso per lungo tempo. Saluti! Enrico P.S. Altro link su Bresson: http://www.cultframe.com/26/29/856/secondea.asp?
Novembre 26, 2007 alle 6:04 am #1307354FrancoPartecipanteuna delle foto piu’ discusse di HCB……. la divisione dei piani prospettici, la presenza dei due soggetti che prendono il sole, di cui uno molto ambiguo, questo e altri elementi rendono questa fotografia interessante per l’impatto devastante, ma al tempo stesso inquietante….
Novembre 26, 2007 alle 10:30 am #1307358LucaFusaroPartecipanteLidia, sei sicura delle date? La foto è del 1973 (c’è nel titolo). 🙂 Esercizio: cancellate dal vostro subconscio il nome dell’autore ed il fatto che sia una foto famosa. Ora commentatela, come se fosse nel fotoalbum di uno di noi… Eheh, tipo: “una C in meno per la figura tagliata sulla destra”, oppure “bianchi bruciati sull’uomo che prende il sole”… Scherzi a parte, ritengo sarebbe un esercizio interessante! Luca
Novembre 26, 2007 alle 12:45 pm #1307363rpolonioPartecipanteTi sbatto il mostro in prima pagina,…potrebbe essere il titolo di un giornale. Penso sia esagerata questo tipo di provocazione (immagini)perchè per capirla bisognerebbe conoscere il personaggio, il suo pensiero, le sue idee. Difficilmente quì può essere capita questo tipo di fotografia, è come pretendere di insegnare filosofia alle elementari. Se quì quello che ci lega è una semplice passione, mi sorge il dubbio che nessuno di noi riesce a capire queste immagini, (magari qualcuno c’è, a questo gli consiglio di leggere il mio pensiero in firma) come penso che nessuno di noi diventerà famoso fotografando solo matrimoni, animali, paesaggi, ecc.. Se arriviamo ad una conclusione che per capire, conoscere, si deve avere delle basi culturali medio-alte, rispondo che non mi va di copiare, che dite, pensate che rimarrò ignorante?. [lo]
Novembre 26, 2007 alle 1:50 pm #1307376frabruniPartecipante[quote]Originariamente inviato da rpolonio: Prendo spunto proprio dal pensiero di rpolonio per dire la mia su questa bellissima iniziativa, i miei commenti sono tra parentesi: Ti sbatto il mostro in prima pagina… ( Renzo dovè il mostro? vedo solo una foto d’autore ) Penso sia esagerata questo tipo di provocazione (immagini)perchè per capirla bisognerebbe conoscere il personaggio, il suo pensiero, le sue idee. ( Renzo, benissimo conoscere ma c’è anche un linguaggio “universale” specialmente in fotografia no? ) Difficilmente quì può essere capita questo tipo di fotografia, è come pretendere di insegnare filosofia alle elementari. ( Renzo, fossi in te non ne sarei sicuro…conosci proprio tutti i canoniani uno per uno? E’ proprio necessario esser professori per capire Bresson? e poi la filosofia alle elementari si insegna già, anche senza volerlo. Anzi, hanno già iniziato i genitori molto prima ) Se quì quello che ci lega è una semplice passione, mi sorge il dubbio che nessuno di noi riesce a capire queste immagini, ( Renzo, e se queste immagini provassimo a guardarle solo con la “passione” che dici tu…) magari qualcuno c’è, a questo gli consiglio di leggere il mio pensiero in firma ( Renzo, già letto il tuo pensiero, non sono daccordo: pretendere di sapere è proprio ciò che ci distingue dagli animali, è la scintilla che ha mosso l’uomo nel suo percorso ) come penso che nessuno di noi diventerà famoso fotografando solo matrimoni, animali, paesaggi, ecc.. ( Renzo, guardati attorno, già fatto: il mondo è pieno di fotografi divenuti famosi fotografando ciò che dici) Se arriviamo ad una conclusione che per capire, conoscere, si deve avere delle basi culturali medio-alte ( Renzo, e chi l’ha detto? non stiamo mica parlando di fisica nucleare… per capire un’opera d’arte bastano per prima cosa i nostri sensi. altrimenti bisognerebbe riservare l’ingresso ai musei ai soli laureati alla bocconi… la buona fotografia in particolare appartiene a tutti e ha bisogno di molto poco per essere apprezzata, condivisa. basta un’animo sereno e privo di preconcetti) rispondo che non mi va di copiare, che dite,( Renzo, copiare non piace a nessuno, a volte però come a scuola è questione di …sopravvivenza. A volte copiare inteso come riprodurre può anche insegnare molto, non a caso si fa regolarmente nelle scuole d’arte. Mi sembrerebbe un’esercizio utile per chi si interessa seriamente alla fotografia) pensate che rimarrò ignorante?. (Renzo, questa è solo una tua scelta, mi pare che fortunatamente ormai resta ignorante solo chi lo vuole davvero) In sostanza, apprezzo l’iniziativa e credo che sarebbe interessante per tutti guardare l’opera di qualche grande fotografo con occhio disincantato, provando a non fermarsi al nome, ma cercando nelle immagini quel che racchiudono. Sfogliare le immagini di chi ci ha preceduto può solo arricchirci. Ciao
Novembre 26, 2007 alle 2:26 pm #1307382rpolonioPartecipantePer chi non l’avesse capito il mio pensiero non era una critica rivolta all’iniziativa, ma alla pretesa di capire. Ho dato una risposta pensando anche all’altra immagine precedentemente postata. Quando uno mi risponde che vede una foto d’autore io dico “beato te che la capisci”, io arrivo solo ad immaginare facendo uno sforzo. La passione non è sufficente per capire queste foto, queste foto sono provocazioni, sono pensieri, sono modi personali di usare una immagine. Foto di questo genere non sono immagini sempliciote, sono e vengono usate per “descrivere” un proprio pensiero, una propria idea, per capirle dovremo capire il pensiero dell’autore. E’ questo che ho pensato e penso, “questi” scrivono con le immagini, decifrarle non credo sia una cosa per tutti.
Novembre 26, 2007 alle 2:51 pm #1307384MaurizioPartecipanteUh ma avete già iniziato a considerare le foto! Per l’educazione all’immagine è proprio a questo che pensavo. Si potrebbe fare una sezione intera con tanti post come questo no? Bellissima inziativa!
Novembre 26, 2007 alle 4:08 pm #1307400SpleenPartecipanteLa fotografia è un’arte espressiva, e in quanto tale non necessita della conoscenza del pensiero dell’autore. Se volessi approfondire le opere di un artista, lo farei perché mi piace in modo particolare e perché lo sento vicino alla mia sensibilità. Se un artista spiegasse le sue opere (cosa che difficilmente farà fino in fondo), non è detto che le capisca di più,o che arricchisca il mio bagaglio culturale, anzi si scontrerebbe con una realta sicuramente diversa da quella che ognuno di noi recepisce, perché è la sua realtà e non la mia. Ognuno di noi sviluppa la propria sensibilità attraverso il proprio vissuto, ed è ovvio e conseguenziale che il modo di osservare le cose non sarà mai uguale, semmai può assomigliarsi. Voglio citare i versi di una poesia che esprime in modo deciso e chiaro il senso che ha la vita per chi l’ha scritta: “Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.” Forse quella sera il poeta in questione aveva una grande malinconia nel cuore…o forse gli giravano semplicemente le scatole!!! A me esprime un’emozione, ad altri qualcos’altro e a chi niente. Allora a cosa serve conoscere il pensiero dell’artista? Educare a una immagine invece è diverso, perché non si nasce imparati, serve a filtrare la propria sensibilità affinandola alla tecnica che esige l’arte in questione. Tutti i grandi artisti si sono ispirati ai “Grandi del passato”, apportando novità con il proprio stile creativo. Da un Bresson serve capire appunto il suo stile…tutto il resto vien da sé…
Novembre 26, 2007 alle 5:49 pm #1307417frabruniPartecipanteQuoto spleen in toto. Riguardo a Quasimodo, quella sera non gli giravano le balle… le strofe erano solo la parte finale di un’ampio poema dal titolo “solitudini” poi estremizzato nelle celeberrime tre strofe, sintesi e frutto della sua ricerca ermetica. Forza con l’educazione all’immagine canoniani…la sfida lanciata da Lidiapoe è stata raccolta… Largo al prossimo smoderatore ! Ciao Francesco
Originariamente inviato da Spleen: La fotografia è un’arte espressiva, e in quanto tale non necessita della conoscenza del pensiero dell’autore. Se volessi approfondire le opere di un artista, lo farei perché mi piace in modo particolare e perché lo sento vicino alla mia sensibilità. Se un artista spiegasse le sue opere (cosa che difficilmente farà fino in fondo), non è detto che le capisca di più,o che arricchisca il mio bagaglio culturale, anzi si scontrerebbe con una realta sicuramente diversa da quella che ognuno di noi recepisce, perché è la sua realtà e non la mia. Ognuno di noi sviluppa la propria sensibilità attraverso il proprio vissuto, ed è ovvio e conseguenziale che il modo di osservare le cose non sarà mai uguale, semmai può assomigliarsi. Voglio citare i versi di una poesia che esprime in modo deciso e chiaro il senso che ha la vita per chi l’ha scritta: “Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.” Forse quella sera il poeta in questione aveva una grande malinconia nel cuore…o forse gli giravano semplicemente le scatole!!! A me esprime un’emozione, ad altri qualcos’altro e a chi niente. Allora a cosa serve conoscere il pensiero dell’artista? Educare a una immagine invece è diverso, perché non si nasce imparati, serve a filtrare la propria sensibilità affinandola alla tecnica che esige l’arte in questione. Tutti i grandi artisti si sono ispirati ai “Grandi del passato”, apportando novità con il proprio stile creativo. Da un Bresson serve capire appunto il suo stile…tutto il resto vien da sé…
Novembre 26, 2007 alle 5:51 pm #1307418LucaFusaroPartecipanteMolte profonde riflessioni ma, purtroppo, nessun commento alla foto. Peccato, la cosa rischia di fallire, così 🙁 Luca
Novembre 26, 2007 alle 7:10 pm #1307432KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da LucaFusaro: Molte profonde riflessioni ma, purtroppo, nessun commento alla foto. Peccato, la cosa rischia di fallire, così 🙁 Luca
Personalmente prima di aprire la sessione commenti ci vorrebbe un (breve?) post che spieghi la foto, come un critico illustra un quadro. Che tecniche ha usato: la prospettiva della fortezza vista dall’angolo delle mure di cinta piuttosto che i due soggetti che prendono il sole (uno non l’avevo notato inizialmente) l’uso creativo della luce (sovraesposizioni volute) etc etc etc. Altrimenti da ignorante rischio di sparare baggianate :O
Novembre 26, 2007 alle 9:16 pm #1307442lidiapoePartecipanteIntanto voglio rispondere a maurixio,informandolo in anteprima che questi post sono prove tecniche di trasmissione proprio per una sezione dedicata, e mi pare che se si volesse misurare l’interesse per l’argomento, il mio obiettivo è stato raggiunto e superato a pieni voti. Per il resto, non ci vuole molta scienza e filosofia nell’osservare e trarre da chi è venuto prima di noi, sentimenti ispiratori e confronti con la nostra sensibilità. Non c’è paura di sbagliare nell’interpretare un’immagine, ogni interpretazione quì è giusta è corretta, non ci sono esami, perchè dettata dalla sensibilità del nostro animo. Mostrare buona fotografia può anche essere un modo per conoscere ciò che ci circonda, ampliare le nostre vedute aprire le menti. Potete fare ciò che volete da post come questi: riproporli in scatti a modo vostro, confrontarli col vostro stile o sognare di raggiungere la loro fama, ma quello che conta è che fanno parte della realtà fotografica quanto la regola dei terzi, perchè non tenerne conto? Renzo, sei un provocatore, ma mi fai sponda, continua a brontolare così. [feu] [lo] [lo] [lo]
Novembre 26, 2007 alle 9:33 pm #1307445KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da lidiapoe: Intanto voglio rispondere a maurixio,informandolo in anteprima che questi post sono prove tecniche di trasmissione proprio per una sezione dedicata, e mi pare che se si volesse misurare l’interesse per l’argomento, il mio obiettivo è stato raggiunto e superato a pieni voti. Per il resto, non ci vuole molta scienza e filosofia nell’osservare e trarre da chi è venuto prima di noi, sentimenti ispiratori e confronti con la nostra sensibilità. Non c’è paura di sbagliare nell’interpretare un’immagine, ogni interpretazione quì è giusta è corretta, non ci sono esami, perchè dettata dalla sensibilità del nostro animo. Mostrare buona fotografia può anche essere un modo per conoscere ciò che ci circonda, ampliare le nostre vedute aprire le menti. Potete fare ciò che volete da post come questi: riproporli in scatti a modo vostro, confrontarli col vostro stile o sognare di raggiungere la loro fama, ma quello che conta è che fanno parte della realtà fotografica quanto la regola dei terzi, perchè non tenerne conto? Renzo, sei un provocatore, ma mi fai sponda, continua a brontolare così. [feu] [lo] [lo] [lo]
lidia sono perfettamente d’accordo con te, ma personalmente mi aspetto da una sezione come questa che la mia sensibilità cresca prima di esprimersi; in altre parole prima del confronto vorrei capire cosa sto guardando, solo dopo potrò dire consapevolmente la mia, se mi piace o no. Altrimenti il mio sarà un commento dettato dal mio status attuale di fotografo, senza crescita. Per analogia è come guardassi un menù in una lingua che non conosco e mi venisse chiesto quali sono i piatti che mi piacciono!
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