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Dicembre 15, 2010 alle 9:43 pm #1618796FrancoPartecipante
l’uso comune di un lessico anticonformista, per intenderci, l’uso delle K al posto di CH è un comportamento di maleducazione, i responsabili non sono (solo) l’educazione impartita dai genitori prima e dalla scuola poi, ma soprattutto l’educazione dello spirito, che avviene anche tramite i mezzi d’informazione: l’amico, la televisione, l’editoria . Chi abbrevia o storpia le parole è consapevole d’infrangere le regole linguistiche di una generazione che non sente propria, in questo modo crea un linguaggio codificato che potremmo definire criptato, chiuso; come i messaggini dei boss della mafia quando devono comunicare con la “famiglia”; E’ utile in un ambito ristretto oppure come autoaffermazione della propria “classe” generazionale, a volte si evolve in costume, altre volte modifica il linguaggio stesso .. personalmente questo atteggiamento non mi disturba, anzi mi aiuta a classificare l’appartenenza della persona che mi sta’ di fronte, dopotutto ognuno è libero di adottare il linguaggio preferito, linguaggio che segue lentamente ma inesorabilmente la globalizzazione dei popoli Invece, riguardo l’uso corretto della grammatica nel forum, ognuno fà quello che può e non mi sento di giudicare, però, come scrive giustamente Linus, è molto importante saper comunicare con una grammatica scorrevole, un vocabolario vasto e articolato ma non necessariamente forbito, per veicolare nel migliore dei modi il significato della frase, del concetto spero che ognuno di noi, nei limiti del possibile, faccia del suo meglio per rendere comprensivi i concetti veicolati personalmente mi sforzo (non ho studi classici, ho avuto sfortuna riguardo gli insegnanti) di fare del mio meglio. Riguardo l’aspetto riportato dall’autore del topic, l’uso del T9, in ambiti fuori dalle reali esigenze di abbreviazione della frase, mi fà ricordare il linguaggio abbreviato adottato nella corrispondenza commerciale: cmq vs/ ns/ quanti di coloro che l’hanno adottato hanno poi continuato ad utilizzarlo anche nella corrispondenza normale? presumo molti, forse senza pensare di mancare di rispetto, più’ semplicemente perché oramai abituati (e qui mi riallaccio al discorso di Angun) ad un determinato linguaggio anche in fotografia si usano abbreviazioni non sempre comprensibili: PdC oppure DOF in inglese (profondità di campo), maf (messa a fuoco), TA (tutta apertura), crop (foto ritagliata) APS, FF, PP, PS, AF, Slr (single lens reflex, o TLR per le biottiche, RF per le telemetro), MF (medio formato), CO (camera oscura) . . per non parlare della terminologia presente nel linguaggio del computer, quando apro una pagina di un sito specialistico spesso mi chiedo chi tra noi è lo straniero……
Dicembre 16, 2010 alle 12:26 am #1618827sasa_sx1PartecipanteOriginariamente inviato da fra65: l’uso comune di un lessico anticonformista, per intenderci, l’uso delle K al posto di CH è un comportamento di maleducazione, i responsabili non sono (solo) l’educazione impartita dai genitori prima e dalla scuola poi, ma soprattutto l’educazione dello spirito, che avviene anche tramite i mezzi d’informazione: l’amico, la televisione, l’editoria . Chi abbrevia o storpia le parole è consapevole d’infrangere le regole linguistiche di una generazione che non sente propria, in questo modo crea un linguaggio codificato che potremmo definire criptato, chiuso; come i messaggini dei boss della mafia quando devono comunicare con la “famiglia”; E’ utile in un ambito ristretto oppure come autoaffermazione della propria “classe” generazionale, a volte si evolve in costume, altre volte modifica il linguaggio stesso .. personalmente questo atteggiamento non mi disturba, anzi mi aiuta a classificare l’appartenenza della persona che mi sta’ di fronte, dopotutto ognuno è libero di adottare il linguaggio preferito, linguaggio che segue lentamente ma inesorabilmente la globalizzazione dei popoli
Se questo modo di fare è relegato all’ambito conviviale,come lo è un forum, non lo vedo affatto come atteggiamento di maleducazione oppure come la creazione di un linguaggio chiuso(i dialetti dove li classificate??).Sono del parere che ,in questo caso, l’importante è che l’informazione passi. Da come dici nel messaggio sembra che le persone debbano essere fatte con uno stampino e avere regole eterne che non possono essere cambiate se la società lo richiede… [scr] [lo]
Dicembre 16, 2010 alle 12:51 am #1618831dirosa82PartecipanteConcordo con il pensiero di Lino. Non credo proprio che sia maleducazione, ma stiamo scherzando? Non capisco perchè ultimamente troppi post generano una serie di polemiche / osservazioni talmente estreme. Esistono le sfumature, arroccarsi dietro a delle posizioni così forti, proprio non le capisco. Un saluto, Raffaele
Dicembre 16, 2010 alle 1:32 am #1618838LOOSEPartecipanteOriginariamente inviato da angun: Buonasera a tutti. E’ noto a tutti come l’uso della lingua italiana sia sempre più assoggettato alla logica del linguaggio del T9 piuttosto che del Devoto Oli o dello Zingarelli. Per non parlare degli orrori di grammatica. Anche questo forum ne è continuamente testimonianza. Ho trovato questo in giro per la rete e mi è venuto un nodo in gola. Penso sempre alla sfortuna dei miei nonni, persone di squisita intelligenza che, nonostante non abbiano potuto frequentare altro che la scuola elementare (fino alla terza, altro che quinta), hanno passato la vita cercando di migliorare quell’ignoranza imposta dalle necessità della vita: la fame. E ce l’hanno fatta, facendomi più volte vergognare per la relativa facilità con la quale io ho potuto avere una formazione d’altissimo livello. Non è una generalizzazione dire che questa fortuna è sempre più sentita come superflua, dovuta, senza nulla dare in cambio, senza studio, senza passione. Il dovere del rispetto di ciò che ci è stato tramandato con fatica e, spesso, con il sangue appare sempre più come una frase d’altri tempi, come il discorso di un povero vecchio in preda ad un decadimento cognitivo incalzante ed inarrestabile. La certezza che questo spreco di cultura non appartiene solo all’Italia mi fa tristezza. Scusate lo sfogo. Andrea [IMG]public/imgsforum/2010/12/76702_125598974166908_104050386321767_158388_3876866_n.jpg[/IMG]
Per prima cosa, voglio prendere in esame il divertente cartello, che poi, in verità non lo è affatto, visto che attenzionando l’importanza di una corretta scrittura, conclude dando dell’idiota a chi non segue questo proposito. Mi ricorda un cartello letto per la via, che recitava: “Al padrone del cane che lo fa orinare vicino alla mia porta, sei un incivile e un maleducato e se ti prendo ti spezzo le ossa”. Tornando brevemente all’uso di indicare in maniera abbreviata con lettere dal significato sconosciuto per alcuni, la trovo una scelta sbagliata ed irrispettosa; esiste una linqua italiana comprensibile e ricca, usiamola come meglio possiamo e lasciamo le innovazioni da cellulare ai ragazzi di tredici anni. Per i nosti nonni, che non hanno avuto la possibilità di un’istruzione, ma hanno tenuto in cuore loro questa ambizione, questa gratificazione, dico che anche oggi questa possibilità è, non dico negata, ma fortemente ridotta, vuoi per la poca professionalità di certi contesti di insegnamento, vuoi per il contesto di chi si trova ad apprendere con te e che magari ti ostacola nel tuo percorso. Ho piena consapevolezza di giovani dai voti sorprendenti, ma dall’assoluta mancanza di consapevolezza sia di ciò che dicevano, sia di quello che pensavano; agivano da imprenditori dei voti, memorizzavano una pagina e la esponevano a velocità all’insegnante. Così come ho consapevolezza di persone dalle grandi qualità ma con la licenza elementare, e ho piacere di aver detto questo ad una amica, che facilmente ha poi conseguito anche il diploma di scuola superiore e poteva brillantemente essere laureata se le condizioni economiche le fossero state favorevoli. Ma la cosa che è di fondamentale importanza è che quello verso cui dobbiamo veramente protendere è l’umanità, la comprensione, il rispetto, l’uguaglianza. Mai deve esserci fra le nostre consapevolezze un pensiero che ci faccia valutare una persona dalle sue capacità di espressione, e mai deve venirci in mente di meritare qualcosa in più dalla vita solo perchè abbiamo letto un libro, che qualcuno non è capace di aprire.
Dicembre 16, 2010 alle 1:51 am #1618843scaramikPartecipanteOriginariamente inviato da angun: Buonasera a tutti. E’ noto a tutti come l’uso della lingua italiana sia sempre più assoggettato alla logica del linguaggio del T9 piuttosto che del Devoto Oli o dello Zingarelli. Per non parlare degli orrori di grammatica. Anche questo forum ne è continuamente testimonianza.
nelle poche righe sopra riportate il vero senso del post.
Dicembre 16, 2010 alle 6:30 am #1618872FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da sasa_sx1: Se questo modo di fare è relegato all’ambito conviviale,come lo è un forum, non lo vedo affatto come atteggiamento di maleducazione oppure come la creazione di un linguaggio chiuso(i dialetti dove li classificate??).Sono del parere che ,in questo caso, l’importante è che l’informazione passi.
pa v’e replich al mè dialè munfrè a putria savè se ad una tua richiesta rispondessi nel mio dialetto (che oltretutto scrivo in modo scorretto), non per necessità (conosco l’Italiano) ma perchè mi và di farlo. Ad essere formali (anche se al giorno d’oggi è anacronistico) non pensi che tale atteggiamento possa risultare sgradito a qualcuno e quindi poco educato nei confronti di chi legge e non riesce a comprendere il significato della frase?
Originariamente inviato da sasa_sx1: Da come dici nel messaggio sembra che le persone debbano essere fatte con uno stampino e avere regole eterne che non possono essere cambiate se la società lo richiede…
come vedi, possiamo sempre migliorare….. probabilmente mi sono spiegato male, perchè non è quello che volevo dire anzi, penso che la diversità sia un arricchimento, l’omologazione no! ma le abbreviazioni non sono un’arricchimento, una frase di questo tipo: “t vgl d re ke x me nn v x niente bne qst tuo fare” al limite è un risparmio, di tempo e di credito del cellulare (sulla paghetta settimanale) ciao 😉
Dicembre 16, 2010 alle 2:18 pm #1618910sasa_sx1PartecipanteOriginariamente inviato da fra65: pa v’e replich al mè dialè munfrè a putria savè se ad una tua richiesta rispondessi nel mio dialetto (che oltretutto scrivo in modo scorretto), non per necessità (conosco l’Italiano) ma perchè mi và di farlo. Ad essere formali (anche se al giorno d’oggi è anacronistico) non pensi che tale atteggiamento possa risultare sgradito a qualcuno e quindi poco educato nei confronti di chi legge e non riesce a comprendere il significato della frase? come vedi, possiamo sempre migliorare….. probabilmente mi sono spiegato male, perchè non è quello che volevo dire anzi, penso che la diversità sia un arricchimento, l’omologazione no! ma le abbreviazioni non sono un’arricchimento, una frase di questo tipo: “t vgl d re ke x me nn v x niente bne qst tuo fare” al limite è un risparmio, di tempo e di credito del cellulare (sulla paghetta settimanale) ciao 😉
Felice di essermi sbagliato sul discorso dell’omologazione, il tirare in ballo il dialetto era una provocazione: se quando un tuo compaesano ti incontra e ti parla in dialetto,considerate le tue parole : “mi aiuta a classificare l’appartenenza della persona che mi sta’ di fronte”, pensi che sia maleducato?(faccio questo discorso perchè spesso e volentieri quando qualcuno sente parlare in siciliano arriva a conclusioni affrettate… a differenza di quando,magari,si sente un daletto del nord…). Il fatto di abbreviare,si intende non in occasioni ufficiali, non mi sembra che crei problemi(forse sarà perchè io riesco a capirlo senza problemi quindi non riesco ad entrare nei panni degli altri..bho).Per rispondere con una battuta: “Un arricchimento lo porta se risparmi credito al cellulare 🙂 “. Ovviamente il tutto senza alcun rancore si discute per confrontarsi e crescere! [can] [lo]
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